Senza che il tifo ci offuscasse il giudizio, sembrava comunque un premio del tutto scontato. Ora arriva l'ufficialità per il nostro ragazzo, che vince il premio come sesto uomo dell'anno.
Queste le su parole: "Mi sento davvero onorato. E’ stato un bel cambiamento per me, arrivare da Indiana a Boston, ma questa è una grande squadra. Ho degli ottimi compagni e un ottimo coaching staff. Joe Mazzulla ha dovuto prendere il controllo della squadra e ha fatto un gran lavoro, quindi voglio ringraziare tutti i ragazzi"
Malcolm Brogdon ha ricevuto 60 voti per la vittoria, sui 100 votanti, raggiungendo i 408 punti. Secondo è arrivato Immanuel Quickley, guardia dei Knicks, che ha ricevuto 34 voti per il primo posto per 326 punti totali.
Interessanti poi questa ulteriore dichiarazione: "Ho avuto il piacere di giocare con Giannis, uno dei più migliori giocatori al mondo. Io, che uscivo dal college come All-American e con una serie di premi, ho dovuto controllare il mio ego, soprattutto quando ero a Milwaukee. Quando sono andato a Indiana io e Domantas Sabonis eravamo le stelle, ma gli ultimi due anni non sono stati così positivi. Quindi ho dovuto capire che forse non posso essere un numero uno in una squadra, ma posso essere il numero due, tre o quattro. Giocare a Boston dietro Tatum, Brown e gli altri ragazzi, All-Star affermati e a livello All-NBA, è stato un gran fit per me". Parole che testimoniano come il ragazzo abbia compreso appieno il suo ruolo nella squadra.