I Celtics in questi giorni sono tornati in palestra per creare quell'amalgama vitale per tentare di fare una bella stagione. Come consuetudine molti volti sorridenti e tanti i buoni propositi, ma tre le varie dichiarazioni mi piace sottolineare come Doc Rovers abbiamo voluto dare il segnale che lo scorso anno è stato un caso e che in Regular Season bisogna riuscire a prendersi il vantaggio campo con il maggior numero di avversari possibile. Questo è un messaggio che ha duplice lettura. La prima che questi Celtics col fattore campo favorevole non perdono mai nei playoff, e la seconda un po' più velata, che l'anno scorso forse in troppe occasioni si sono tirati i remi in barca troppo presto.
Naturalmente tra i più disponibili e contenti c'è il ragazzino di 38 anni che risponde al nome di Shaq. Come consuetudine si lancia in alcune valutazioni che trascendono l'umana comprensione per lasciare spazio alla goliardia. Afferma di essere in forma come mai (bugia talmente palese da sembrare un'affermazione vera), di poter dare moltissimo ai verdi (sì, ai verdi, esatte parole) e di poter stare in campo 20-25 minuti tutte le sere senza grossi problemi. L'unico commento è che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Per il resto si osservano alcuni invitati al camp che potrebbero anche fare la squadra e di come splenda la ritrovata forma di Garnett. Dall'infortunio patito a metà della sua seconda stagione a Boston, solo adesso rivedo il KG guizzante e che si muove senza problemi pre-infortunio e spero davvero che duri e la mia impressione sia giusta.
Per il resto tanti esercizi e tanto sudore, ma anche tanta fiducia in una stagione di alto livello. Anche Jermaine O'Neal sembra stare davvero bene, molto più dello scorso anno in cui ha sofferto di vari acciacchi.
La nostra speranza è di riuscire a mantenere la salute fino a giugno, perché sono convinto che così facendo saranno dolori per tutti, pagliacci e giullari inclusi (ogni riferimento a persone e fatti in riva a paludi, è puramente voluto).