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Paul nella nostra storia.

Paul Pierce è diventato da stasera il secondo miglior marcatore della storia dei Celtics scavalcando Larry Bird e lanciandosi alla rincorsa di John J.Havlicek.

E' passato davvero tanto tempo da quando nel draft del 24 giugno 1998 i Celtics con la numero 10 lo selezionarono da Kansas. Tutta la dirigenza si disse sorpresa di poter avere a disposizione un tale talento alla 10, ed oggi quasi rabbrividiamo scorrendo i nomi di chi venne scelto prima di lui: Olowokandi, Bibby, il compagno di università LaFrentz, Traylor, Hughes. Se vogliamo essere buoni si tratta anche di discreti giocatori in alcuni casi, ma non certo delle star assolute e certamente non migliori di PP.

Pierce arriva a Boston in una franchigia che tentava di ricostruirsi agli ordini di Pitino, ma nei primi anni di carriera nonostante i suoi numeri sono più che buoni, le sconfitte saranno molte più delle vittorie.

Durante questo periodo si verificherà un episodio cruciale nella vita di Paul. Il 25 settembre 2000 in un night a Boston sarà oggetto di un'aggressione nella quale rischierà di perdere la vita a causa di ben 11 coltellate. Operato d'urgenza reagirà molto bene a quel trauma ed un po' per il giubotto in pelle che indossava, un po' per l'intervento di alcuni compagni di squadra presenti ed un po' per la sua incredibile fibra di atleta, sarà addirittura in campo per l'inizio della stagione un mese dopo quei fatti. Davvero una brutta storia..

Tornando al campo sarà sotto coach O'Brien che Pierce raccoglierà le prime vere soddisfazioni in verde al fianco di Antoine Walker col quale formava un duo davvero complicato da marcare. Nel 2001/2002 si ebbe la massima espressione di quella squadra con il raggiungimento della finale ad est, sconfitti poi dai Nets per 4-2. Da lì però faticarono a toccare nuovamente quelle vette e nel 2002/2003 coi Nets (4-0) e nel 2003/2004 con Indiana (4-0) si infransero i sogni di gloria sempre al primo turno dei playoff. Pierce era nel frattempo diventato il leader di quel gruppo ed il miglior marcatore, il go to guy per eccellenza, oltre ad essere anche divenuto stabilmente un All Star.

Con la cessione di "The Genius" e il successivo ritorno di Antoine, nella stagione 2004/2005 quei Celtics ebbero l'ultimo sussulto vincendo la Atlantic Division per poi arrendendosi ai Pacers per 4-3 nei playoff sempre al primo turno. Quello della division fu il primo trofeo per Paul agli ordini del nuovo coach Glen "DOC" Rivers giunto in città in quella stagione.

I Celtics piombarono nell'anonimato più totale e non si qualificarono più per i playoff, ammassando sì del giovane talento, ma perdendo sistematicamente partite su partite. Paul Pierce era inquieto e chiedeva, non troppo velatamente, la sua cessione. Era la stagione 2006/2007 ed il record era stato 24-58, davvero troppo da sopportare.

Ma tutto cambiò con l'arrivo di Allen e Garnett e la composizione di quella che è stata una delle più belle squadre di sempre, i Celtics campioni del 2008, con Paul "the truth" Pierce MVP delle finali. Neanche nelle favole ci sono dei finali così. Paul, che qualcuno sosteneva essere un egoista sul campo, si era trasformato in uomo squadra e soprattutto in un vincente.

Ma questa storia non è finita, c'è ancora della strada da percorrere insieme e nessuno di noi vuole fermarsi qui... Grande Pierce, grande cuore di capitano.




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Pubblicata da Deep il 08.02.2012


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