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Il borsino dei Celtics #5

Settimana dal 26 novembre al 2 dicembre, con un bilancio di 1-2.

Pierce ha giocato e segnato, ma lo ha fatto un po' meno bene del solito. Ha segnato, in queste 3 gare, 15.0 punti a partita, tirando 13/36 per un modesto 36.1% e, molto più grave, perdendo 4.3 palloni di media a serata. Insomma tutti valori ben lontani dalle medie stagionali.

Abbiamo dibattuto se era il caso di metterlo in terreno positivo, ma poi abbiamo pensato che in fondo anche se il capitano ha lottato e combattuto per la causa e non si è mai nascosto dietro un dito, dovendo fare anche ruoli non suoi per l'assenza di Rondo, ha pur sempre avuto una flessione nel rendimento abbastanza evidente.

Garnett resta in terreno positivo, perché non manca mai di timbrare il cartellino. Più o meno in questa settimana si è assestato sulle sue medie stagionali e nonostante le due sconfitte ha dato sempre qualcosa di importante alla causa. Restano solo un po' deficitari il numero di rimbalzi presi (7.3 in settimana), ma forse dobbiamo abituarci a questi numeri come alla normalità.

E' altresì evidente che non è il KG di fine stagione scorsa e che gli mancano tanti km nelle gambe per esserlo. Ma il tempo è galantuomo e non abbiamo poi tanta fretta ed il KG ora in campo, può anche bastare.

Jeff Green per la prima volta va in terreno positivo, anche se diciamolo a bassa voce, è più un incoraggiamento. Perché se nella prima delle tre gare settimanali era stato a dir poco assente, nelle ultime due è stato tra i migliori in campo. Basti pensare che nel back-to.back di venerdì e sabato ha segnato 18.5 punti di media, tirato col 57.1% da tre punti e prendendo 4.5 rimbalzi, tutte voci molto migliori di quelle stagionali.

Non possiamo far altro che sperare che siano i segni di una riscossa.

Bass ha avuto un crollo verticale nel rendimento. Se si era salvato contro i Nets, nelle successive uscite è andato malino. Parte in quintetto e da lui ci aspettiamo molto di più, perché non possiamo permetterci che sia così passivo.

In difesa poi è stato bucato più e più volte senza mai opporre una grande resistenza agli avversari, così non si va da nessuna parte caro Brandon.

Terry in questa settimana è andato molto bene, tra i migliori dei nostri. E' stato continuo, ha tirato in maniera sufficiente da oltre l'arco e quando c'era bisogno che aiutasse in playmaking lo ha fatto e le 11 assistenze contro i Bucks lo testimoniano.

E' stato anche anche notevolmente positivo in difesa e questo da lui non sempre ce lo aspettiamo.

Lee finalmente ha dato un segno della sua esistenza. Ha dato alla squadra ed a noi tifosi due belle prestazioni su tre e finalmente ha attaccato il ferro e non ha esitato, cosa che faceva fino a pochi giorni fa.

Di questa ritrovata aggressività ne hanno subito giovato i numeri che si sono impennati ai massimi stagionali. Ora deve confermare questi numeri e continuare nella sua crescita all'interno della squadra.

Sullinger ha ridotto il suo impatto di pari passo con la riduzione del suo minutaggio. In due delle tre uscite è stato in campo per 14 minuti e molti dei minuti dell'altra erano dovuti al largo vantaggio acquisito contro Portland.

Forse Rivers ha voluto un attimo sedarlo negli entusiasmi, ma è chiaro che Sully è un giocatore molto importante per i nostri destini.

Wilcox è praticamente sparito dalle rotazioni. Non me la sento di dargli un voto negativo, perché non ha fatto male in senso assoluto, ma non ha giocato un granché.

In alcune uscite gli è stato preferito Collins e forse qui si spiega tutto.

Barbosa e il curioso caso del brasiliano sparito. Di fatto ha giocato scampoli di partita e questo sorprende un bel po'. Sì perché manca il play titolare e visto l'alto rendimento del Leandro tutti si aspettavano un suo utilizzo. Sbagliato, di fatto invece è sparito dalle rotazioni, ha giocato pochino ed inciso altrettanto poco, escludendo la passeggiata contro Portland.

Insomma da rivedere a prove un po' più convincenti e corpose, almeno come minutaggi.

Collins questa settimana ha messo il piede in campo molto più delle scorse, ma di fatto cosa ha lasciato di se? Poco se non nulla. Non ha segnato mai, non ha tirato mai, prende pochi rimbalzi e i lunghi che marca hanno fatto come se lui non ci fosse.

Era lo specialista che Rivers voleva? Mah, forse i soldi si possono spendere meglio nella vita, ma spero che il nuovo arrivo in maglia biancoverde possa farmi rimangiare queste parole. Io ne dubito.

Rondo lo lascio per ultimo perché questa settimana è davvero ingiudicabile. Perde in una scellerata reazione un po' di faccia (interrompendo la striscia di partite con almeno 10 assists) e cosa più grave due partite per squalifica.

Deve imparare a tenere sotto controllo le emozioni, perché è il nostro miglior giocatore e deve combattere con noi sul campo, non nelle risse da bar.  Che gli sia di lezione.

Rivers quest'anno non riesco a capirlo fino in fondo. Ha un compito arduo, ma non gli vedo seguire un filo logico nelle sue disposizioni. Quando sembra trovare una strada, la abbandona per seguirne subito un'altra ed i singoli minutaggi di questa settimana ne sono un esempio.

Gli va dato atto che sta provando a rimettere in carreggiata il gioco dei nostri ed infatti a tratti si sono visti dei bei Celtics, specie in difesa. Però se manca continuità questo è imputabile anche ai dettami tecnici e quindi Rivers non può essere esente da colpe. Forse sono esigente, ma siccome reputo Rivers tra i TOP3 coach della lega, mi aspetto sempre la luna da lui.




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Pubblicata da Deep il 02.12.2012


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