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Borsino dei Celtics #15

Settimana dal 6 al 10 febbraio, con un bilancio di 3-0.

Pierce è uno dei più grandi Celtics mai apparsi sul nostro parquet. Certo non è il migliore tecnicamente o a livello fisico, ma pochi come lui hanno incarnato lo spirito ed il pride celtico. Essere il capitano di una squadra è a volte una formalità, sentirsi capitano è un'altra. In questa settimana ancora una volta PP è andato oltre l'ostacolo, solo col suo cuore e la sua immensa classe. Con 21.0p, 10.6r e 8.6a di media, si issa con poche difficoltà come co-MVP dei Celtics ed dell'intera lega, collezionando anche la seconda tripla doppia stagionale proprio ieri nella vittoria su Denver. Per la seconda settimana di fila tutti in piedi, entra nel palazzo la Verità.

Garnett è l'altro co-MVP settimanale. Solo per come ha giocato il terzo overtime di ieri, merita questo titolo. Perché se uno a 36 anni, con quel chilometraggio NBA, riesce a fare una simile prestazione, non c'è davvero nulla da aggiungere alla sua grandezza. Il settimana anche lui sfonda i 20 punti di media, con 20.6, ed i dieci rimbalzi, con 11.0. Prestazioni che lo fanno salire nell'olimpo della lega per questa settimana. Tutti ovviamente a guardare altrove per ragioni a me misteriose, ma se i Celtics sono la migliore squadra in questo momento, non bisogna allontanarsi da lui e PP per capire i perché.

Jeff Green ha vissuto un'altra settimana ottima ed abbondante. Esce dalla panchina e si diverte a demolire le difese avversarie, non disdegnando una più che competente difesa. Jeff è, con mia somma sorpresa, un beneficiato dall'assenza di Rondo e solo per i punti segnati (14.6 di media + 4.7 sulla media stagione) si capisce quanto sta crescendo. Inoltre, cosa mai da sottovalutare, è in campo e fa le giocate importanti. Ieri il pareggio con un tiro da tre nell'ultimo minuto del primo overtime l'ha messo proprio lui, dimostrazione di grandissima maturità. 

Bass aveva un aspetto a salvarlo sempre, anche se apparentemente dava segni di remissione totale. Questo aspetto erano i numeri, da cui ci si accorgeva che il suo contributo il ragazzo lo portava sempre alla causa collettiva. Ma ora non c'è più nemmeno questo aspetto, perché una PF titolare che viaggia a 7.6 punti e 3.6 rimbalzi in 27.3 minuti di media è davvero molto poco. Sembra che il giocatore sia sospeso in attesa di sapere entro il 21/02, se sarà ancora con questa maglia. Certo che questi numeri non invogliano certo a scommettere ancora su di lui.

Bradley sta ritrovando la sua dimensione. Anche se i numeri sono poco superiori a quelli della precedente settimana, sta riprendendo pieno possesso del suo ruolo in squadra, che è quello di essere un grandissimo difensore, il migliore a difendere sulla palla e di un affidabile attaccante. I suoi recuperi, 1.67 a partita in questa settimana, testimoniano una costante pressione sulla palla. E' davvero uno di quelli da cui trarre energie e da non farsi mai mancare nei momenti in cui serve difesa e pressione sulla palla.

Terry è passato dall'anonima partita contro TOR, prima di questo trittico settimanali, all'esplosione contro LAL e DEN. Per lui 2 punti nella prima uscita e 20.5 di media nelle altre due, davvero niente male per un panchinaro. L'impatto che sta avendo è quello che tutti si auspicavano dal nativo di Seattle. Perché ieri ha contribuito con i suoi tiri alla vittoria, ma anche ad una difesa con esperienza su uno degli ultimi possessi. Ecco un bel segnale, l'abnegazione difensiva e il coinvolgimento con le sorti del team in entrambe le metà campo. Attenzione, perché se il Jet scalda i motori, sono dolori fermarlo.

Lee è stato un po' all'opposto di Terry questa settimana, giocando bene le prime due e sparendo proprio ieri, probabilmente anche a causa dell'utilizzo massivo di Terry stesso. Si è assistito ieri a quello che tutti pensavano sarebbe stato nei finali convulsi dei playoff. Lee in campo per la fase difensiva e Terry per quella offensiva. Una staffetta simile a quanto avviene in altri sport che contemplano di solito delle notevoli protezioni. Comunque sia, anche senza guardare i numeri, è evidente che giochi con estrema convinzione e che attacchi molto più i nostri avversari. Fisicamente è un gran bel atleta e quindi sembrava un peccato che non sfruttasse queste sue doti.

Barbosa è su una giostra ottovolante questa settimana. Benissimo coi sui ex-compagni di Toronto, malissimo contro i Lakers e poco in campo, ma positivamente, contro Denver. Dovrebbe trovare una continuità maggiore, ma è proprio il modo di giocare dei Leandro che lo porta ad essere la variabile imprevedibile e poco gestibile dei nostri giochi. Se incide su due partite su tre sarebbe già un grande affare per noi, perché quando il brasiliano accende la moto, non ci sono molti in questa lega ad avere la sua velocità.

NOTA: senza giudizio questa settimana Collins e Wilcox, anche se quest'ultimo per scarsa propensione al sacrificio difensivo contro DEN ha rischiato un brutto giudizio negativo, compensato dalla discreta prova contro LAL.

Rivers merita un applauso sentito e sincero. Fa giocare i Celtics come meglio in stagione non si era visto. Grande dimostrazione di intelligenza e versatilità: ha analizzato la situazione e messo in condizioni i giocatori presenti di dare il massimo. Nulla da eccepire, un grande condottiero che sta trovando la quadratura del cerchio. Sono sicuro che ha molti dubbi in testa, che portano sempre al solito dilemma: andare con questo nucleo fino alla fine o cambiare qualche pedina?




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Pubblicata da Deep il 11.02.2013


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