D1. Ciao Gioia CELTICS sei uno degli utenti più "anziani" come anno di iscrizione al Forum e di te conosciamo bene la focosa passione per i Celtics ma facci sapere qualcosa in più su di te. R1. Purtroppo caro Ale, temo d’essere uno fra i più anziani anche all’anagrafe, e questo è già un qualcosa in più su di me. In verità non c'è molto da dire, non di così diverso dal comune per lo meno. Sono una persona piuttosto ordinaria, che ama chiacchierare con gli amici davanti ad una bottiglia di vino, vedere un bel film in famiglia o leggere un buon libro.
D2. Se dovessi parlare di te descrivendoti in base alle tue passioni e alle attività di tutti i giorni che tipo di Gioia ne uscirebbe? R2. Anche in questo credo d’essere piuttosto ordinario. Il lavoro m'impegna per gran parte della giornata (grazie a Dio aggiungerei, visti i tempi che corrono) e di tempo da dedicare ad altro, non ne rimane moltissimo. Lo sport è la mia grande passione, ma dopo aver praticato agonisticamente calcio, tennis ed arti marziali, ad oggi mi limito a seguire e tifare dal divano. L'appuntamento fisso del mercoledì sera al campetto (che in realtà è la palestra della ditta per cui lavoro) dove giocare a basket fino allo sfinimento, è l’unica eccezione a questa routine sedentaria.
D3. Come hai conosciuto il Forum e perché hai deciso di iscriverti R3. Devo ringraziare Pagliardo [n.d.s. altro utente storico del forum] per questo. Francamente ignoravo esistessero degli spazi dove "incontrarsi" e confrontarsi con altri malati di Celtics. Lo scoprire di non essere il solo affetto da questo magico morbo, è stata una sorpresa meravigliosa, ed il desiderio d'iscriversi, la naturale conseguenza. Come alcuni dei nostri nuovi amici, anch'io sono stato solo un assiduo lettore per diverso tempo, fino a che ho sentito che era arrivato il momento d'iscriversi, ed un anno dopo, di lasciare la prima traccia di me.
D4. Come è evoluto negli anni il tuo rapporto con il Forum soprattutto in relazione al fatto che ora sei uno dei Moderatori e quindi ricoprì un compito delicato di armonizzatore. R4. Mi ricordo come fosse ieri il primo post, in realtà una domanda per gli utenti più esperti, e la felicità nel leggere che qualcuno mi aveva addirittura risposto (era Daniele ovviamente, chi altri). Non saprei descrivere la soddisfazione provata nel seguire la prima diretta al fortino assieme agli altri ragazzi, perché sai, dopo una vita di emozioni vissute in solitario, scoprire che esiste qualcuno con cui condividere gioie e dolori, è stato per me qualcosa di davvero speciale (per la cronaca era una sconfitta a Chicago, contro i Bulls di Buttler, ma BAG, Costa, Daniele e gli altri, me la resero molto meno amara). Quella scoperta, quello che questi ed altri ragazzi che oggi ho la fortuna e il privilegio di poter chiamare amici, hanno fatto per me nel tempo, il modo in cui hanno saputo e sanno ancora farmi sentire a casa, è quanto cerco di trasmettere ai nuovi arrivati.
Questo per dirti che non mi sento un moderatore, e se penso a chi mi ha preceduto nel ruolo, capisco di non possedere ne le competenze ne le capacità per esserlo, mi limito volentieri ad un ruolo più, come dire, di facilitatore del gioco, di coinvolgimento. Un Horford della situazione insomma. A volte mi riesce, altre meno, ma ci provo. Sempre.
D5. Nel rapporto con gli altri Moderatori come siete soliti operare , vi confrontate, vi sentite spesso, prendete decisioni in comune ? R5. Per rispondere a questa domanda credo basti dire che... siamo amici. Pur vivendo a centinai di km l’uno dall’altro, pur non vedendoci di persona. Ci si confronta quindi, e le decisioni vengono prese di comune accordo. Abbiamo una chat di gruppo che usiamo alla bisogna, e che spesso diventa una sorta di scusa per sentirci.
D6. Passiamo ai Celtics, sono sicuro che nel corso degli anni hai avuto i tuoi idoli ce ne parli? R6. Vamoooos Ale, sai meglio di me che questo è un argomento che non può essere sviscerato così, in poche righe. Servirebbe un camino acceso, almeno una manciata di noi, una cantina ben fornita (anche un frigo pieno di 7up) e diverse ore di tempo. Mi limito a darti alcuni nomi con flash di motivazioni, ma sono solo una goccia del mio mare verde. Larry, perché se amo questo sport e questa squadra, gran parte è merito suo. Reggie, la prima volta che ho pianto per un amico mai conosciuto. DJ, per aver saputo essere un pezzo fondamentale della squadra più forte di ogni tempo, senza esserne il pezzo più importante. In sintesi, quello che vorrei sempre poter essere io. Tommy, per essere stato un Celtic nella vita privata, da giocatore, da allenatore, e pure davanti a un microfono. Jungle Jim, perché... "nessun allenatore mi ha mai chiesto di entrare in campo e far male ad un avversario, ho sempre fatto tutto di mia iniziativa".
D7. Cosa ricordi dell' ultimo Anello vinto dai nostri ragazzi? R7. Dalle dichiarazioni di Arenas alla vigilia della 1a di RS, al massacro in gara 6 delle finals, il ricordo è tatuato nella mia mente. Mi trovavo a Siena il giorno di gara 6 delle ECF contro i bad boys. Per me erano loro il pericolo più grande verso il nostro 17° titolo. Passai la notte attaccato al PC che la struttura teneva a disposizione degli ospiti, senza poter vedere una singola immagine della partita, collegato ad un sito che dava solo il risultato in tempo reale. Te lo immagini?? Alla sirena, capii che il titolo sarebbe stato nostro.
D8. Parliamo delle ultime stagioni prevalgono la delusione o il rimpianto? R8. Parlando delle ultime 5, ne una ne l’altra. L'orgoglio, è il sentimento legato alle 3 stagioni in cui abbiamo disputato le EFC, specie le due in cui ci siamo arrivati da stra sfavoriti; per il roster a disposizione prima (16/17) e per la maledetta sfortuna poi (17/18). Per le altre due stagioni provo soprattutto rabbia; per aver cestinato senza vergogna un potenziale assurdo (18/19) ed in seguito per averci messo il pride e la voglia del moscerino della frutta (20/21). Perdere una partita od una serie playoff è concesso, dimenticarsi chi siamo e cosa rappresentiamo, NO.
D9. Se dovessi scegliere un paio di giocatori che hanno vestito la nostra maglia negli ultimi anni e che ti hanno lasciato il rammarico della storia d'amore finita male? D9. Gordon Hayward; resto convinto che senza quell’infortunio avremmo visto stagioni diverse. Isaiah Thomas; per quanto dato e per quello che ha dimostrato, la sua avventura con noi avrebbe meritato un epilogo diverso.
D10. Stevens mette la cravatta e Udoka indossa la tuta a chi dai più credito nella speranza che diventi la colonna portante dei Celtics del presente e del futuro? R10. Mi piace la cravatta, così come il jeans strappato. Entrambi i capi dovrebbero far parte di un guardaroba, basta non fare confusione ed indossare l’una per la prima a teatro, e l’altro per il motoraduno. Sinceramente, e per motivi diversi, credo che nessuno dei due possa diventare la pietra angolare su cui costruire il nostro prossimo futuro, la speranza invece, è che lo diventino entrambi!
D11. Onestamente cosa pensi della Squadra 2021/2022? Cantiere aperto o bruco che si sta trasformando in splendida farfalla? R11. L’ho già scritto altre volte e lo confermo. Questo squadra ha tutto per far bene. Talento, centimetri, profondità, QI, attitudine difensiva nei singoli, giusto mix fra giovani (non giovanissimi!!) e veterani, gerarchie definite. La domanda contiene quindi la risposta: oggi siamo un cantiere aperto, ma se ognuno farà la sua parte, domani il bruco si trasformerà in farfalla.
D12. Tatum Brown e Smart, trovami un aggettivo per ognuno di loro.. R12. Un termine solo per uno? Mica facile... Vanesio il primo, Speranza il secondo, Delusione il terzo.
D13. Per finire ...fatti una domanda e datti una risposta. R13. Ve l’ho mai detto che vi amo tutti? Ok, nel dubbio ve lo dico: VI AMO TUTTI! |