Tot. 1872
I Celtics disegnano il nuovo roster | |
Ieri l'agente di Shavlik Randolph ha comunicato ai media che il suo assistito non avrebbe più fatto parte dei Celtics in quanto l'opzione per il rinnovo del contratto non è stata rinnovata e da ieri il ragazzo è libero di accasarsi dove vuole. Con questa rinuncia i Celtics scendono a 15 giocatori, anche se credo che con questi effettivi ci sia uno sbilanciamento eccessivo in alcuni ruoli. Scorriamo i nomi: PG: Rondo e Pressey (ok, possiamo anche essere a posto così) SG: Bradley, Lee, Brooks, Crawford e Bogans (troppi giocatori nel ruolo, troppi) SF: Green e Wallace (ci siamo) PF: Sullinger, Olynyk, Bass, Humphries (anche se qualcuno può giocare da 5, almeno uno può partire) CE: Faverani e Melo (dai scherziamo, non credo che possiamo affrontare la stagione con i due e basta) Concordo con chi dice che il roster è ancora in via di definizione, non credo saranno questi gli effettivi all'inizio della prossima stagione. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 02.08.2013 |
Ricordando Reggie | |
Uno dei momenti più tristi ed al contempo tragici della storia della nostra franchigia è rappresentato sicuramente da quanto successe nella data di oggi, ma venti anni fa. Reggie Lewis, capitano dei Boston Celtics, moriva per un attacco di cuore a 27 anni, mentre si stava allenando. Ancora oggi ci stiamo domandando cosa sarebbe potuto diventare, anche se tutti in realtà sappiamo la risposta: un hall of famer. C'erano già state delle avvisaglie del suo problema cardiaco, proprio durante la sua ultima partita in quella gara uno dei playoff swl 1993 contro Charlotte, nelle cui fila guarda caso giocava l'amico d'infanzia Muggsy Bogues. Reggie aveva iniziato fortissimo quella partita, azzannandola alla giugulare ed essendo molto aggressivo, anche più del solito, quasi sapesse di dover combattere non solo contro gli avversari, ma anche contro il suo male oscuro. Mi resteranno sempre negli occhi i drammatici momenti in cui Reggie, mentre trotterella verso la metà campo offensiva, inizia a traballare e con le gambe che si fanno inspiegabilmente molli. Gesti innaturali per uno abituato a muoversi con una leggiadria unica sul campo. Invece in questa circostanza dopo qualche passo incerto, arriva la caduta appena dentro l'area del tiro da tre punti. Nessuno lo ha toccato, ha fatto tutto da solo. A 6:26 dalla fine del primo quarto uscirà dal campo, sulle sue gambe, senza che nessuno lo sollevasse da terra o lo avesse aiutato in qualche modo. Ora lo sappiamo, non metterà mai più piede su quel campo. Pensare che in una conferenza stampa poco dopo, a maggio, insieme alla moglie (nella foto), aveva annunciato sorridente il suo rientro in campo per la stagione successiva, ma il destino aveva in mente tutt'altra sorte. Nonostante i pareri medici non fossero del tutto concordi e consigliassero quindi prudenza, il 27 luglio del 1993 alla Brandeis University, Reggie arrivò sul campetto insieme ad un amico solo per fare due tiri, senza voler forzare nulla. Sapeva che non doveva affaticarsi troppo, ma era li solo per tirare qualche pallone nel canestro, cosa che faceva da tantissimi anni. Nessuna partitella, niente di impegnativo, ma anche solo questo bastò per portargli via la vita. Dopo un'oretta Reggie piombò a terra esanime e non si riprese mai più, lasciando la sua famiglia, la sua squadra e i suoi tifosi nel più profondo sconforto. Restano tanti bei ricordi di questo ragazzo, che ha illuminato col suo sorriso tutti noi. Mai una parola fuori posto, mai coinvolto nel trash talking con gli avversari, che anzi spesso speravano solo in questa arma per fermarlo, visto che tutto il resto era inutile. Ma nulla, il nostro numero 35 al massimo li degnava di uno sguardo, un sorriso e nulla più. Così come imparò Jordan, che durante una partita contro i Celtics il 31 marzo 1991, venne stoppato 4 volte da Reggie, cosa che mai nessuno aveva fatto prima o fece poi. Uno dei grandi rimpianti del popolo biancovede. Forever Reggie! |
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Pubblicata da Deep il 27.07.2013 |
Chi il prossimo? | |
Mentre si apprende che Phil Pressey è stato firmato con un contratto pluriennale, dai dettagli non ancora riferiti alla stampa, facendo una rapida conta è evidente che con 17 giocatori a roster qualcuno deve partire. Ma chi sarà il prossimo a farlo? 1. Rajon Rondo ($12.0M) Se devo pensare a chi non serve alla causa o su chi non punterei per il futuro, direi una delle guardie è di troppo e più precisamente lo è Jordan Crawford. Certo la sua capacità di segnare è indubbia, però anche la sua non allenabilità è cosa nota. Non è un giocatore affidabile o costante. L'arrivo di Brooks gli toglierà molti (tutti) minuti. Io sceglierei quindi di privarmi di Jordan Crawford, magari facendolo accompagnare da quel Fab Melo che temo non diverrà mai un giocatore importante. Discorso diverso per Iverson, che sta pensando all'Europa e forse si elimininerà da solo dai giochi. Capitolo Bass. Per il ruolo di ala grande mi sembra chiaro che Sullinger ed Olynyk siano i cavalli su cui puntare, ed a meno che non si voglia spostare uno dei due nel ruolo di centro, Bass diventa davvero un costoso lusso. Non so se abbia un minimo di mercato, ma un tentativo se fossi in Ainge lo farei, anzi più di uno. Però diciamolo chiaramente: Rondo, Green, Bradley, Brooks, Sullinger ed Olynyk sono l'ossatura dei nostri nuovi Celtics, gli altri possono partire tutti senza nessun problema. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 19.07.2013 |
KG e Pierce raccontano | |
Davanti ai microfoni, Pierce e Garnett raccontano le loro emozioni per l'abbandono di Boston e l'inizio di una nuova avventura. La frase che resta è quella di Pierce: "L'unica cosa di questo calvario, se vogliamo definirlo così, è che vorresti essere stato trattato come Tim Duncan, Kobe o Dirk, ragazzi che hanno vinto un campionato nella città dove passeranno tutta la loro carriera. Questa è una ferita per me, perché senti Cuban dire "Noi non manderemo mai via Dirk" o altri dire "Noi non scambieremo mai Tim" oppure "Vogliamo rifirmare Kobe", ed invece nulla di tutto ciò è successo per me, ed anzi il mio nome è in tutte le trade possibili. Tutto questo, se ci pensi, fa davvero male." |
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Pubblicata da DeeP il 19.07.2013 |
Grazie Paul | |
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Pubblicata da DeeP il 17.07.2013 |
Pierce ringrazia | |
Paul Pierce ringrazia Boston e lo fa con un omaggio davvero molto gradito: attraverso il suo account di Instagram ci lascia 17 (guarda caso) foto, in cui ringrazia Boston. Basta così, altrimenti mi commuovo. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 16.07.2013 |
Conosciamo megli i nuovi | |
Durante la presentazione di ieri, arrivano frasi inaspettate. Dopo la rissa dello scorso anno qualcuno si sarebbe aspettato un po' di acredine tra Humpries e Rondo, ed invece Kris si è detto entusiasta proprio di giocare con Rajon, a suo dire: "..uno degli ultimi play che realmente passa il pallone e che spinge in transizione..". Per Bogans, che a 33 anni è il nuovo giocatore più anziano del team, la sua leadership fuori e dentro il campo sarà importante per il nostro team orfano delle guide carismatiche degli scorsi anni. Grandi aspettative su MarShon, potrebbe davvero esplodere in maglia Celtics e ce lo auguriamo tutti. |
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Pubblicata da DeeP il 16.07.2013 |
Nuovi arrivi | |
Mentre i Celtics introducevano i nuovi arrivati Bogans, Brooks e Humpries in una conferenza stampa dove era presente oltre ad Ainge anche Stevens, la nostra dirigenza non si fermava qui. Infatti è diventato ufficiale anche la firma di Vitor Faverani per tre anni, così come (si sapeva già) la rinuncia a Kris Joseph che per la seconda volta in carriera viene lasciato andar via dai Celtics. Oltre a questi arrivi Pressey dovrebbe essere ad un passo dalla firma di un contratto annuale, si stanno discutendo gli ultimi dettagli, quindi la figura del play di riserva sembra delinearsi. Anche visto il numero di presenti nel nostro roster, ci saranno altri movimenti è scuro. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 15.07.2013 |
Arrivederci campioni.. | |
Ecco come il Boston Globe saluta i nostri ragazzi... |
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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 12.07.2013 |
Summer League: Boston vs Houston 78-85 | |
Alla Summer League di Orlando siamo arrivati alla quarta partita contro i Rockets che prevalgono sui nostri, apparsi stanchi ed imprecisi al tiro. Ancora una prova convincente di Olynyk (19 pts e 10 rim), ma anche autore di 5 palle perse e buon impatto anche anche di Pressey, in netto recupero dopo la prima uscita (10 ass e 3 rec). Ancora una prova sotto media per Melo, a dire il vero poco utilizzato. Di questa SL resta sicuramente la scoperta di un giocatore come Olynyk che potrà dare molto in un momento di ricostruzione come quello che ci accingiamo a vivere per i prossimi periodi. Potrebbe diventare davvero un gran bel giocatore, ma dobbiamo aspettarlo su palcoscenici più importanti. Anche per Pressey è stata una buona vetrina e potrebbe anche far la squadra vista velocità ed attitudine difensiva, restano però forti dubbi sulla stazza davvero minuta del ragazzo. Per Melo ed anche se in maniera minore per Iverson, si addensano fosche nuvole. Mi sembrano entrambi molto indietro e non saprei se un anno in DL possa migliorare le cose. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 11.07.2013 |
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