Bass e Barnes sono due cognomi che in questi giorni i tifosi dei Celtics sentono nominare spesso.

Il primo, ben più noto, ovviamente è riferito a Brandon Bass che ha deciso di non esercitare la player option e quindi uscire dal contratto che lo avrebbe legato ai Celtics per un altro anno a 4.0000.000 di dollari. L'agente del giocatore ha dichiarato che Brandon è in cerca di un contratto pluriennale e che i Celtics sono la sua primissima scelta. Se da un lato tutti abbiamo apprezzato la serietà dell'ex-Magic e il suo rendimento in regular season, dall'altra siamo rimasti colpiti in negativo da quello ai playoff, che non è stato davvero all'altezza con poche fiammate e molti vuoti di sceneggiatura. La palla passa ora ad Ainge ed alle sue attente valutazioni.

Ora il secondo cognome Barnes. E' riferito a Harrison Barnes ala di North Carolina e possibile scelta al draft 2012. Anche se, come al solito, c'è davvero tanto mistero intorno ai provini delle possibili scelte dei Celtics, sembra che il primo, secondo e terzo candidato per la scelta di quest'anno da parte di Ainge sia proprio Barnes. C'è però un problema: la bravura del ragazzo. Infatti da tutti è dato come una "top 5 pick" in questo draft e quindi sicuramente non disponibile dopo la ventesima chiamata, quantdo sceglieremo per due volte i Celtics. Che fare quindi? Resta solo una possibilità, scambiare scelte e giocatori per salire, e tanto, nell'ordine al draft. Anche qui palla ad Ainge.

Mi ha contattato Cristiano Governa per condividere con tutti noi un articolo scritto di suo pugno e pubblicato a questo link come testimonianza diretta del turbine di emozioni che girano nel sangue di noi tifosi dei Celtics in questo momento.

Una lettura molto piacevole.

Da brividi e se avete visto il finale di gara 6 sapete di cosa parlo. Quando tutto sembra perso noi tifosi ci crediamo sempre... Un omaggio al miglior pubblico, nella più bella arena della migliore squadra del mondo.. LET'S GO CELTICS!

Un meraviglioso tributo ai nostri Celtics, con un collage di alcuni momenti della stagione. Preparate i fazzoletti, perché non è un film a lieto fine.

Si sapeva che Ray stava soffrendo le pene dell'inferno con quegli speronei ossei nella caviglia a limitarne i movimenti, ed infatti a stagione finita è subito il momento dell'operazione. Mercoledì alle 6.00 di mattina, orario di Boston, al New England Baptist Hospital la caviglia di Ray subirà la tanto sospirata operazione. "E' una mia priorità in questo momento" ha affermato Ray Allen ai giornalisti, aggiungendo: "Poi penserò al mio futuro".

Intanto il destino del tiratore sembra lontano dai Celtics. Heat, Bulls e Knicks bussano alla porta di He Got Game per avere nella prossima stagione i suoi servigi. Ma il motivo per cui sembra che Ray non voglia ritornare a Boston ha un nome ed un cognome: Rajon Rondo. Ormai la franchigia è nelle mani del play col numero 9 e Ray non avrebbe proprio nessuna sintonia con lui e questo è ovviamente un problema. A riportare questa frizione è stato il giornalista di Sports Illustrated Chris Mannix, ma tutti noi che le partite dei Celtics le guardiamo con una certa regolarità, non abbiamo nessun dubbio sulla veridicità di queste affermazioni.

L'estate dei Celtics è appena iniziata, ne vedremo delle belle.

Partendo dal primo all'ultimo giocatore, passando per la dirigenza ed il coaching staff, noi di Celtics.it parlando a nome di tutti i tofosi biancoverdi vogliamo ringraziare i nostri Boston Celtics per la splendida stagione che ci hanno regalato, arrivando ad un soffiio da una nuova finale.

Dall'inizio dell'epoca dei Big Three, abbiamo conquistato un titolo nel 2008, siamo arrivati in finale due volte e quindi vinto per altrettante volte la Eastern Conference, vinto per cinque volte l'Atlantic division e segnato un'epoca della storia della NBA, nessuno come noi in questi anni.

Ora mentre siamo tutti in piedi ad applaudire, non ci resta che ringraziare gli Dei del basket che ci hanno fatto tifosi dei Celtics e per aver assististo alle gesta di questi grandi campioni.

Finiscono i sogni di gloria per questa stagione, ma subito si pensa al futuro, almeno secondo le prime frasi pronunciate dai nostri:

Pierce on KG: "Hopefully management can do something to bring him back... Add some pieces to this team, that we need to get over the top."

Brandon Bass says he would love to be back in Boston next season.

Doc Rivers: "I want to stick with this group. If it's a couple more days, a couple more weeks, or whatever, I just want to stick with them."

Ray Allen: "This one hit me hard. I wanted it so bad.''

Ray Allen said he will soon have ankle surgery and wants to play next season

Gara 7 appartiene a quella schiara di patite che gli sportivi vogliono vedere, ma che invece i tifosi odiano. Però è innegabile che in queste sfide gli uomini si separano dai ragazzini, mostrando tutto il loro valore.

La diretta sarà su Sky Sport 2 alle 2.30 di domani con le repliche alle 12.00 ed alle 21.00 sugli stessi schermi.

Partiamo da sfavortiti non c'è dubbio, ed oltrettutto non ci vuole in finale nessuno. Nemmeno chi dovrebbe essere superpartes ci vuole ed infatti ecco come il sito ufficiale della NBA apriva qualche muinuto fa:

L'ultima riga è quella che ci interessa (traduco per i meno angolofoni): "Scusate, tifosi dei Celtics, ma una sfida Heat-Thunder nelle Finali sarebbe il paradiso per gli appassionati del gioco.

Volevare gettare benzina sulla sfida? Ci siete riusciti...

Paul Pierce è nella Top Five All Time dei marcatori in postseason dei Celtics. Il Capitano si era già innalzato al sesto posto domenica 3 giugno, in occasione di Gare 4 delle Finali della Eastern Conference, svoltasi al TD Garden contro i Miami Heat: i 23 punti realizzati gli avevano consentito di superare nell’Albo d’Oro nientemeno che il più grande giocatore della storia, Bill Russell. Adesso, dopo i 19 magnifici punti messi a segno in Gara 5, martedì 5 giugno all’American AirLines Arena di Miami, "The Truth" ha scavalcato un altro mostro sacro, Robert "The Chief" Parish.

Seguono i Top 10 scorers All Time dei C’s, relativamente alla postseason.

Su Celticslife ho visto questo video e non ho resistito dal pubblicarlo anche da noi. Durante gli ultimi istanti di gara 5, Pietrus sembra risentire un po' della fatica fatta, mostrando segni di cedimento. Ma KG non vuole sapere nulla e tratta Pietrus come un pupazzo di pezza. Tra la prima presa del braccio e la seconda, sembra quasi dormire.