Dopo aver vinto per due volte il premio di giocatore della settimana per la Eastern Conference, il nostro capitano Paul Pierce si aggiudica anche quello di giocatore del mese di marzo. 

In questo periodo Pierce ha condotto i Boston Celtics al secondo record della Eastern (12-5), tenendo la media di 22.3 punti, 5.6 rimbalzi and 3.6 assist. Sono 6 le partite in questo periodo in cui Pierce è andato sopra i 25 punti con l'esplosione nella vittoria contro Charlotte il 26/03 dove il nostro capitano ha segnato 36 punti prendendo anche 10 rimbalzi.

Sempre a marzo PP è entrato nel ristretto club di coloro che hanno giocato almeno 1.000 partite con la stessa maglia, cosa che prima di lui era riuscito solo a 15 giocatori. Questo traguardo è stato tagliato dal nostro capitano il 9/03 nella facile vittoria casalinga contro Portland.

Ovviamente i nostri complimenti alla nostra bandiera ed anche a Durant che ha vinto l'analogo titolo per la Western.

Paul Pierce è stato nominato player of the week per la Eastern Conference per la settimana dal 26 marzo al 1 aprile. In questo lasso di tempo i Celtics sono sul 4-0 e Pierce è grande artefice di questi successi con 25.0 punti, 8.0 rimbalzi e 2.5 assist in media.

In queste prestazioni c'è anche il suo record stagionale per punti segnati fatto registrare contro Charlotte il 26.03, dove il nostro capitano a fine partita aveva messo insieme 36 punti e 10 rimbalzi.

Vivissimi complimenti a lui ed anche a Paul dei Clippers che viene nominato per Western.

Dopo la bitumatura dei malcapitati Heat (quinta Tripla Doppia stagionale e dodicesima in carriera: ancora non è chiaro però se la... muleta sia Wade o James, considerando le figuracce cui il Prescelto fu sottoposto durante il suo ultimo PO a Cleveland), Rajon I di Boston inanella una nuova perla in questa sua strepitosa stagione: il Leprechaun, infatti, allunga ulteriormente la striscia positiva di ALMENO 10 assist a partita. Se l'anno scorso si era fermato a 9 partite consecutive, adesso la striscia, tuttora aperta, è arrivata a quota 13. Nessun giocatore dei Celtics ha mai superato quota 7 partite consecutive.

Ora è Steve Nash ad entrare nel mirino del folletto di Louisville: il play dei Phoenix Suns realizzò una striscia di 14 partite con almeno 10 assist a cavallo tra marzo ed aprile del 2005.

Le statistiche, manco a dirlo, sono rilevate dal solito Elias Sports Bureau.

Li riconoscete? Certo che sì.. Sono rispettivamente Paul Pierce e Rajon Rondo ai tempi dell'università. Fino a domani sera i due saranno sicuramente impegnati a tifare la loro alma mater e non mancheranno certo di far notare a tutto il mondo che i loro "ragazzi" hanno staccato il biglietto per la finale.

I giocatori NBA restano molto legati al loro periodo universitario e certo non difettano neanche i nostri due. Specie Rondo in più di una occasione ha sfoggiato tenute completamente blu con il logo UK un po' da tutte le parti. Anche durante i playoff di due anni fa si presentò ad una partita abbracciato da un enorme giubbotto della sua università, come a dire che le radici non si possono tagliare..

Anche dai messaggi sui social sembra chiaro che abbiano sofferto molto (specie Pierce) e quindi domani sera per la finale tra Kansas e Kentucky ci saranno due spettatori molto interessati davanti alla TV in quel di Boston.

Per la cronaca non dovrebbe esserci molta partita e i Wildcats sono chiaramente strafavoriti per il titolo finale con un Davis in formato MVP.

Rajon Rondo si prende di forza un altro record con la maglia dei Celtics. Infatti mai nessuno prima di lui aveva distribuito in un solo mese così tanti assist. Il precedente record, come spesso capita quando si parla di passaggi smarcanti, apparteneva a Bob Cousy con 210 nel mese di gennaio del 1956.

Rondo nel mese di marzo ha smazzato 216 assist con una media di 12.9 ad uscita. Certo è che questo record è un po' drogato. Infatti la concentrazione delle partite fa sì che nel mese in questione ci siano stati ben 17 incontri. Durante questi, solo per 2 volte RR non è andato in doppia cifra nelle "assistenze" (8 in 26 minuti contro Philadelphia e 5 in 26 minuti contro Portland).

L'operazione in artroscopia al polso sinistro di Jermaine O'Neal è perfettamente riuscita e JO potrà pensare ora solo a rimettersi per tornare in campo quanto prima. Ovviamente difficilmente tornerà in questa stagione, anche se c'è una remota possibilità, visto che non è stato svelato il tempo previsto per il suo rientro. Mi rendo conto che siamo nel campo delle ipotesi.

Per Wilcox, operato anche lui in settimana a Cleveland per un problema all'aorta, l'operazione sembra essere andata bene anche se non si hanno commenti ufficiali se non qualche tweet di suoi amici nella lega. Però in questo caso l'assenza di brutte notizie è una buona notizia.

Si apprende direttamente dallo staff tecnico dei Celtics, che Ray Allen si è aggregato al gruppo ed è coi suoi compagni a Minnesota, dove stasera si giocherà contro Timberwolves.

Ovviamente che sia in viaggio coi compagni non vuol automaticamente dire che sarà impiegato durante ala partita, anche perché Avery Bradley non sta per nulla facendo rimpiangere l'illustre collega.

Da più fonti giornalistiche ci si chiede se non sia il caso di far giocare il nostro numero 0 stabilmente da titolare, relegando He Got Game al ruolo di panchinaro di lusso. Oltretutto questa soluzione potrebbe essere ideale per allungare la carriera di Ray e per averlo più lucido nei momenti che contano.

Insomma una cosa su cui riflettere.

Ray Allen sta tirando da 3 punti con una percentuale realizzativa del 45.9%. In questa classifica stagionale, "He Hot Game" è preceduto solamente da Mike Miller e da Steve Novak.

Solo 8 volte nella storia della N.B.A. un giocatore ha concluso una stagione tirando oltre la linea da 3 punti con una percentuale realizzativa superiore al 50%. Qui di seguito l'elenco dei prodi cecchini, anche se ad onor del vero, bisogna ricordare che tra il 1994 e il 1997 la N.B.A. ridusse la distanza di tiro da 7,25 metri a 6,75 e che vicino alle linee laterali la distanza scende a 6,72 metri.

Segue la classifica dei migliori di questa stagione.

Il 30 dicembre 2011 e il 23 gennaio 2012, i C's hano realizzato due volte 19/19 dalla lunetta. Secondo l'Elias Sports Bureau, si tratta di un evento quasi eccezionale: era infatti dalla stagione 1990-1991 che i nostri non realizzavano due volte nel corso dello stesso campionato due serie perfette di tiri liberi di cotanta numerosità. Anzi, all'epoca erano riusciti nell'impresa di realizzare almeno 19 tiri liberi su 19 per ben quattro volte.

A partire da allora, i Celtics sono riusciti a conseguire una tale performance solo UNA VOLTA, per la precisione il 15 dicembre 2010 al Madison Square Garden contro i New York Knicks, quando i giocatori in casacca Bianco Verde realizzarono un ottimo 21/21. Per la cronaca, i realizzatori furono: Paul Pierce (10 T.L.), Kevin Garnett (4), Glen Davis (3), Ray Allen e Nate Robinson (2 entrambi).

Un po' a sorpresa ieri Rivers ha dichiarato che i Celtics non sono alla ricerca di un altro lungo. Perché parlo di sorpresa? Beh, la rotazione dei nostri lunghi è di fatto ridotta a Garnett, Bass e Stiemsma con Hollins e Johnson ai margini. La salute è "IL" fattore, perché perdere uno dei primi tre ai playoff, anche solo per una partita, scombussolerebbe e non poco la situazione e le rotazioni.

I motivi che portano a questa scelta si possono riassumere in pochi essenziali punti:
1. Non si vuole cedere il contratto di Jermaine per utilizzarlo in un sign-and-trade questa estate;
2. Non si vuole un altro contratto che aggravi ulteriormente il pagamento della luxury-tax;
3. I Celtics stanno cercando di aggiungere a roster un altro tipo di giocatore, guardia o ala-piccola e non un lungo;
4. Quanto rimasto disponibile non interessa lo staff.

Qualunque sia il motivo sembra chiaro che arriveremo fino in fondo così, questa è la scelta fatta da Ainge e Rivers. Ma pagherà i suoi dividendi? Ovviamente noi speriamo di sì.