Dopo le previsioni più o meno possibili dei primi due capitoli di queste mini riflessioni, proviamo per un attimo a pensare che il lockout ci abbia tolto il gioco più bello del mondo per un anno intero e che siamo arrivati a giugno 2012.

Bene la domanda che ci facciamo è che Celtics applaudiremo?

PG - Rondo, Bradley.
SG -
SF - Pierce.
PF -
Ce -

Che casino totale, visto che dopo i ritiri di Allen, J.O'Neal e Garnett il nostro roster langue. La possibile firma di West e l'estensione offerta a Green potrebbero cambiare qualcosina in meglio, ma siamo davvero alla ricostruzione più totale.

Si prospetta un nuovo medioevo?

Una rondine non farà primavera, ma i segnali sono sempre più nefasti. I proprietari NBA e l'associazione giocatori non riescono a trovare un accordo e così la Summer League a Las Vegas è stata cancellata.

Tutti gli attori di questo dramma si sono affrettatti ad affermare che questo era inevitabile e che aver cancellato questo evento non sta a significare che è tutto perso. Certo è che con l'imminente scadenza del contratto collettivo il 30/06/2011 i giorni a disposizione sono davvero pochi.

La speranza è l'ultima a morire, ma non c'è davvero molto margine di manovra, il lockout sembra purtroppo imminente.

A pochi giorni dalla vittoria di Dallas nella NBA, un'altra lega professionistica è arrivata al suo epilogo. Parlo ovviamente della NHL dove i nostri cugini dei Boston Bruins hanno vinto il titolo contro i Vancouver Canucks.

MVP delle finali è stato eletto il portiere 37enne dei Bruins, Tim Thomas, che nella decisiva gara 7 mette a segno uno strepitoso shutout con ben 37 parate. Se non erro, questa è la prima volta nella storia che una squadra vince gara 7 in trasferta e quindi il merito dei Bruins raddoppia.

Congratulazioni Mavs, siete i campioni NBA 2010/2011 dopo aver battuto in sei gare i Miami Heat.  

Dirk Nowitzki è l'MVP delle finali e quindi i nostri complimenti anche a lui. Ma questo è davvero il titolo del gruppo, vero vincitore di queste finali. Terry, Marion, Barea, Kidd, Chandler, Stevenson ed anche Cardinal a turno hanno portato qualcosa alla causa dimostrando che il gioco di squadra vince sulle individualità.

I giorni passano e le pedine del mosaico sono sempre più confuse. Si è capito che Shaq non sarà più della contesa, così come Krstic. Voci molto fondate vogliono Wafer lontano da Boston, perché in cerca di maggiori minuti e soldi. La stessa cosa o quasi succederà anche con Glen Davis che si sente pronto al grande salto (secondo me sopravvalutandosi).

Quindi gli scenari sono quantomai incerti, anche perché in molti ormai credono che la prossima stagione non ci sarà. 

Ad oggi il roster sarebbe questo:
PG - Rondo, Bradley
SG - Allen
SF - Pierce, Green
PF - Garnett
Ce - J.O'Neal

con la quasi certa riconferma di West e l'arrivo di un PF/C dal draft.

Certo è che se l'anno prossimo vogliamo avere una chance di vittoria, servono davvero dei notevoli investimentti sul mercato e (forse) anche uno scambio clamoroso. 

Scaricato dai Celtics durante la stagione per via del problema alla colonna vertebrale, Marquis Daniels, per bocca del suo agente, ha affermato che i Celtics sono la sua prima scelta per il prossimo anno.

Se non ci saranno problemi fisici per il suo ritorno ed il lockout permetterà di giocare, il ragazzo potrebbe fare molto comodo alla squadra condotta di Rivers anche se resta da capire il tipo di accordo economico possibile.

Su tutte le maggiori testate giornalistiche si vocifera della volontà di Allen Iverson di voler chiudere la stagione alla grande nella NBA. Considerando l'età, 34 anni, la gloria passata e tutto il cucuzzaro di sponsor al seguito, sembrerebbe strano a qualcuno vedere The Answer in maglia Celtics?

La mia personale risposta è sì, ma non per i motivi di cui se ne parlò nell'inverno del 2009 prima del suo ritorno a Philadelphia (era lo spogliatoio allora), ma perché di giocatori ex-grandi, anzi grandissimi, ma rotti non ne posso davvero più.

Se Iverson fosse anche solo la metà del super giocatore di un tempo direi subito sì, ma per me il suo tempo è ampiamente finito.

Certo che con Danny non si può mai dire.

Dopo interi mesi passati nei gulag kazaco, mi fa strano davvero che il mio ritorno attivo sul nostro sito sia una notizia riguardante ancora il mondo ex Sovietico. Segni del destino?

Comunque sia la notizia, anche se ancora manca l'ufficialità, è che Nenad Krstic sia in procinto di firmare un contratto di due anni con il CSKA di Mosca. Le sue intenzioni di fine stagione sembravano essere quelle di restare ancora in biancoverde, ma i 4.4 milioni di dollari a stagione, sì avete letto bene quattro punto quattro, gli hanno fatto cambiare molto velocemente idea.

Quindi in questa post-season sono due i giocatori che hanno scelto altre strade e curiosamente entrambi occupano la posizione di centro (il primo era stato Shaq ritirandosi).

E' molto chiaro a che ruoli miriamo in questo mercato e/o draft, a patto che tutto non salti come sembra più probabile.

Come ampiamente previsto, Ray Allen ha annunciato via Twitter (ancora una volta il social più di moda per i giocatori NBA) di voler esercitare la player options del suo contratto e quindi di restare sotto contratto ancora un anno con i Celtics.

Allen si aggiunge così a Pierce, Rondo, J.O'Neal, Garnett, Green e Bradley che hanno un contratto in essere con la Boston cestistica per il prossimo anno. A dire il vero ci sarebbe anche Wallace, ma non facciamo troppo i cavillosi...

Per la cronaca di questi sette giocatori sotto contratto, quattro (Garnett, J.O'Neal, Green e lo stesso Allen) sono all'ultimo anno previsto e quindi andranno in  scadenza nell'estate del 2012.

NOTA: Tutto quanto detto potrebbe essere smentito in maniera clamorosa dal più che probabile lockout, che a questo punto incombe molto minaccioso sulla stagione NBA,

Niente annunci roboanti o dirette televisive dedicate. Shaq ha deciso di annunciare il suo ritiro usando il modo più semplice e diretto che conosce. Con un annuncio su Twitter ed un video il cui ringrazia tutti, ma dopo 19 anni si ritira.

Ci mancherà molto, anche perché resta in tutti noi tifosi dei Celtics quel senso di incompiuto che infastidisce.

Complimenti per la sua carriera fantastica (tra le mille cose ha vinto 4 titoli NBA) e ci mancherà tantissimo il personaggio oltre all'uomo, uno dei più carismatici mai approdati in questa lega.