Finisce la stagione 2015/2016 con la vittoria dopo sette combattute gare dei Cleveland Cavaliers che per la prima volta nella loro storia sono diventati campioni NBA piegando le resistenze dei Golden State Warriors, che in stagione con le loro 73 vittorie erano sembrati imbattibili. James e soci sono riusciti nell'impresa dove tutti in precendeza avevano fallito: rimontare una serie sotto 1-3. Per 32 volte queste serie finali si erano chiuse con la vittoria della squadra in vantaggio e solo due volte si era giunti ad una gara sette. Ora la storia è cambiata grazie ai Cavs.

Anche se tra i tifosi dei Celtics e quelli dei Cavs non scorre esattamente buon sangue, non possiamo certo esimerci dal constatare come Cleveland abbia fatto una vera e propria impresa, quindi i nostri complimenti.

L'epilogo rappresentato da questa gara sette fa da preludio a quello che di fatto è il primo appuntamento della nuova stagione, cioè il draft in previsione giovedì 23/06. La caccia ai Cavs è cominciata...

I Celtics annunciano oggi che i contratti del GM Danny Ainge e del coach Brad Stevens sono stati estesi, senza dare dettagli su scadenze ed ammontare di questi accordi.

"Uno dei compiti della proprietà di un team è quella di trovare le migliori persone possibili per seguire la gestione tecnica della parte sportiva ed una volta individuate le figure giuste, cercarle di mettere sotto contratto, incoraggiarli e dargli tutto il supporto possibile per creare un ambiente positivo e dove amino restare". Così Wyc Grousbeck ha introdotto l'accordo aggiungendo: "Queste conversazioni sono avvenute recentemente e senza troppi giri di parole. Entrambe le parti hanno dimostrato grande interesse ed alla fine sono stati scambi di opinioni molto semplici perché è stato semplicissimo re-impegnarsi con entrambi e per questo ringrazio Danny e Brad. Sia GM che allenatore sono ruoli che hanno avuto un storia importante nei Celtics, Red Auerbach ha rivestito entrambi i ruoli e sarebbe felice oggi di vedere chi ricopre questi ruoli. Sono esattamente le persone che volevamo avere a gestire i Celtics".

Entrambi molto felici della scelta fatta (indiscrezioni danno accordi fino al 2025), ha fatto sorridere il racconto di Ainge sulla sua negoziazione. Il nostro GM ha detto che il tutto non è durato più di 10 minuti, con Wyc Grousbeck che chiedeva se voleva restare e Danny che chiedeva se voleva che restasse. Dopo 10 minuti l'attenzione è passata sul rinnovo di Stevens, visto la avvia risposta alle reciproche domande.

Stevens invece ha sottolineato più volte la sua gratitudine per l'organizzazione e che non avrebbe mai pensato di essere pagato per così tanti anni da allenatore, la realtà ha superato la sua stessa fantasia. Ha continuato che questo gli è da sprone per fare sempre meglio e che non lascerà mai nulla al caso, è per lui un punto di partenza per un miglioramento continuo.

Segnale forte dei Celtics, la direzione e la gestione dell'area tecnica è stabilita con chiarezza per molti anni a venire, questo non può essere che un grande segno di continuità.

Sono usciti i tre migliori quintetti della stagione appena trascorsa. Queste votazioni lasciano il tempo che trovano, ma non per Davis dei Pelicans che aveva scommesso sulla sua inclusione in uno dei tre team. Ne era talmente sicuro da inserire nel contratto una clausola da 24 milioni di dollari di bonus, ma poi gli infortuni hanno fatto il resto. Caro Anthony non ti è andata benissimo, spero però che un piatto caldo a tavola riesci a metterlo lo stesso.

Destino inverso invece per Damian Lillard dei Trail Blazers, che si porta a casa il bonus di 18 milioni, spicciolo più spicciolo meno.

Ma veniamo ai quintetti:

Primo quintetto:
F: LeBron James
F: Kawhi Leonard
C: DeAndre Jordan
G: Stephen Curry
G: Russell Westbrook

Secondo quintetto:
F: Kevin Durant
F: Draymond Green
C: DeMarcus Cousins
G: Chris Paul
G: Damian Lillard

Terzo quintetto:
F: Paul George
F: LaMarcus Aldridge
C: Andre Drummond
G: Klay Thompson
G: Kyle Lowry

La NBA ha diramato i quintetti difensivi della lega e nel primo spicca il nome del nostro Avery Bradley.

Ma eccoli in dettaglio, partiamo dal primo quintetto:
G: Avery Bradley
G: Chris Paul
C: DeAndre Jordan
F: Kahwi Leonard
F: Draymond Green

Secondo quintetto:
G: Jimmy Butler
G: Tony Allen
C: Hassan Whiteside
F: Paul George
F: Paul Milsap

Non ci amano ste palline maledette. Certo, poteva andare peggio, ma anche meglio con un po' di fortuna. Ed allora, che farcene ora di questa scelta #3? La teniamo, la impacchettiamo per una star NBA o per prendere una delle scelte più in alto? Non saprei davvero e non vorrei essere in Ainge le prossime settimane.

Oggi è uno di quei giorni speciali per i tifosi delle franchigie NBA, il giorno in cui si decide l'ordine del scelta al prossimo draft, il giorno della Lottery.

Per i Celtics ci sono il 15.6% di possibilità di scegliere la TOP1 ed il 46.9% di essere in TOP3, insomma i buoni auspici ci sono tutti. Il nostro alfiere sarà Isaiah Thomas che sarà presente e ci rappresenterà, speriamo che ci porti la fortuna che ormai da tempo abbiamo smarrito al draft. Senza andare nel tragico con la scelta di Bias, tante altre volte la dea bendata si è voltata dall'altra parte facendoci mancare al presa di giocatori come Duncan o Durant, tanto per fare due nomi a caso.

Con il conferimento del premio di MVP assegnato a Curry, prima volta nella storia all'unanimità, facciamo un rapido recap proprio dei premi stagionali.

MVP: Steph Curry, GS (secondo anno consecutivo)
DOY: Kawhi Leonard, SA (anche lui per il secondo anno consecutivo)
Sixth man: Jamal Crawford, LAC (terza vittoria)
MIP: C.J. McCollum, POR
Coach of the year: Steve Kerr, GS
Executive: R.C. Buford, SA (seconda vittoria)

I nostri sono entrati nelle classifiche dei premi elencati, vediamo nel dettaglio in quali:

- Brad Stevens ha terminato al sesto posto come allenatore dell'anno;

- Avery Bradley e Jae Crowder entrano nella classifica dei migliori difensori dell'anno rispettivamente al sesto ed al quattordicesimo posto;

- Jae entra anche nella classifica del most improved al sesto posto insieme ad Isaiah Thomas che è all'ottavo;

- Turner occupa la quinta posizione come sesto uomo dell'anno.

Il 17 maggio è molto vicino, finalmente sapremo che scelta verrà data ai nostri Celtics. Ci sono il 15.6% di possibilità di scegliere la TOP1 ed il 46.9% di essere in TOP3. Però i Celtics non sono molto fortunati al draft, basti pensare a quando nel 2007 si mosse addirittura Tommy Heinsohn e da una potenziale 2 (che ci avrebbe portato K.Durant) arrivò una delundente 5, che convinse Ainge a ribaltare la squadra come un calzino in quella che ben tutti sappiamo sarebbe diventata l'era dei big three Allen-Pierce-Garnett.

Quindi visto che non bisogna scherzare con il destino, proprio per attirarsi le simpatie del fato, Wyc Grousbeck lancia l'idea di mandare qualcuno che con la scaramanzia non scherza davvero, Isaiah Thomas.

Pochi infatti sanno che il nostro piccolo grande uomo ha diverse routine prima, durante e post partita, tutte dedicate alla scaramanzia. Mangia sempre la stessa cosa ed allo stesso orario, non segue mai l'ingresso del quintetto dalla parte della panchina ma dalla parte opposta, la fascetta non l'ha più tolta da una determinata partita, durante l'intervallo si cambia scarpe e via così...

Insomma la proposta è lanciata, IT a scegliere la pallina giusta per i nostri destini e noi siamo assolutamente d'accordo con la proposta.

Può risultare antipatico sul campo, almeno per un tifoso avversario, può sembrare un provocatore, attento più alle sue cifre che ad altro, ma non sapete quanto questo è lontano dalla realtà. Isaiah Thomas è un uomo squadra e tutti nello staff e tra i compagni ne esaltano le doti di leader e ne riconocono l'incredbile spirito di abnegazione. Se non credete a queste mie parole, guardate il volto trafigurato dopo l'eliminazione di ieri e capirete quanto il nostro piccolo grande uomo tiene ai destini dei Celtics.

Il nostro piccolo grande uomo, Isaiah Thomas, non sarà sospeso per gara 4. Al suo colpo contro il "simpaticissimo" Schroder è stato assegnato il grado di flagrant-1, ma non sarà applicata nessuna sanzione accessoria come una squalifica.

Il giocatore di Altanta non ha preso bene la decisione, dicendo che gli è stato mancato di rispetto e che il colpo nulla ha a che fare con basket.

Per un altro episodio della partita, Smart è stato multato di 5.000 dollari per flopping.