Sullinger al media day ha dichiarato di essere molto più in forma dello scorso anno, ma non ancora dove vorrebbe essere. Sinceramente lo vedo più asciutto dello scorso mese di aprile, ma mi sarei aspettato qualcosina in più dopo tutti i proclami estivi, dove sembrava essere entrato in un regime simil marines.

Giorni di presentazione ufficiale per i Celtics, che hanno accolto a Waltham i media per interviste e foto di rito, nel più classico dei media day. Molto interesse si è riscontrato intorno a Sullinger e sul fatto che molti credono che sarà un anno vitale per la consacrazione definitiva del nostro ragazzo. Da par suo il nostro numero 7 ha lavorato parecchio in estate, concentrandosi in particolare sulla sua condizione atletica, non sempre al top.

Ma andiamo con ordine e primo fra tutti parola al nostro coach.

Ora è il turno di Smart.

E chiudiamo con Sully anche se glisserei sul nuovo look.

Ricordate il quarto rookie scelto ques'anno, che dopo la summer league ha firmato per i Sidney Kings? Cavolo mi rendo conto che sembra una di quelle domande trabbochetto di Trivial Pursuit, ma giuro che i miei intenti erano diversi.

Tornando alla domanda i più attenti di voi (anche perché hanno letto il titolo della news) sanno che sto parlando di Marcus Thornton, che ha letteralmente infiammato la partita di sabato in un'amichevole precampionato che vedeva i suoi Kings affrontare gli Perth Wildcats.

Per la cronaca i Kings hanno vinto 89-76 con 24 del nostro eroe e 20 dell'ex NBA Childress.

Con un simpatico gioco di parole, il nostro Isaiah Thomas annuncia la firma con la Nike. Presto arriverà un modello di scarpe dedicate al nostro piccolo grande uomo, chissà quale sarà il tema scelto.

Lo sostiene HoopsHype che ritiene i Celtics da decimo posto nella Eastern Conference. Saremo difronte quindi ad un netto peggioramento di quanto fatto lo scorso anno, dove i nostri non solo sono arrivati ai playoff, ma con la settima posizione assoluta, sfiorando la sesta.

Ed ecco il motivo della foto sopra, visto che questa analisi a firma di Jorge Sierra, ritiene che i Celtics per competere siano sprovvisti di star, ancor peggio dell'estate 2007 quando ci fu la rivoluzione per arrivare a Garnett ed Allen (c'era però Pierce nel roster, ed anche un giovane Rondo). Nonostante una buona profondità della panchina, una notevole propensione alla fase difensiva e la sicura crescita di giovani molto interessanti, mancano almeno due stelle in grado di far fare il definitivo salto di qualità, oltre alla mancanza cronica di intimazione al centro della difesa, ma questo è una altro discorso.

In altre parole i Celtics sono buonissimi dal terzo al dodicesimo posto nel roster, ma assolutamente deficitari per i primi due posti. Se i numeri uno della squadra sono identificati in Bradley, Thomas, Lee e Sullinger, secondo Sierra c'è un bel problema di competitività.

Riassumiamo al massimo il concetto espresso: i Celtics sono in cerca di stelle.

Diciamo la verità, tutti noi che ci fregiamo dell'appellativo di tifoso dei Celtics, siamo solo una formichina davanti all'attaccamento di Tommy Heinsohn alla nostra franchigia. Anche se nativo del New Jersey, ormai è un membro della comunità di Boston a tutti gli effetti, avendo trascorso gran parte della sua vita nella "nostra" città, prima come giocatore, poi come allenatore e poi come opinionista a vari livelli.

Tommy sanguina verde, non ho mai sentito il nostro eroe essere d'accordo con una singola chiamata arbitrale che penalizzasse uno dei nostri. "C'mon give me a break.. Move the ball.. It's a terrible call!", sono solo alcune delle colorite espressioni che infarciscono le telecronache dei Celtics da ormai anni, pronunciate con la sua inconfondibile intonazione.

Ma perché questo cappellotto su Tommy che tutti noi conosciamo benissimo? Perchè per la seconda volta nella sua vita è stato introdotto proprio in questi giorni nella Hall of Fame e dopo esserci entrato da giocatore ora lo è anche dal allenatore.

Che aggiungere? Sei tutti noi Tom...

Anzi più che incredibile se pensate alla diversa stazza dei due giocatori. Abbiamo trovato il nostro "rim protector"?

Arriva il calendario per la nuova stagione NBA, che prenderà il via il 27 ottobre 2015. Per i Celtics l'esordio stagionale sarà casalingo contro i Sixers dell'ex Gerald Wallace che ci farà sudare sette canotte per aver la meglio della sua nuova formazione (ok, sono lievemente ironico).

Altre date da ricordare:

21 Dicembre ritorna Garnett al Garden coi i suoi Timberwolves

30 Dicembre la classicona per eccellenza Celtics-Lakers

7 Febbraio a Boston arriva in città Rondo (con Belinelli) in maglia Kings

10 Febbraio Rivers e Pierce tornano al Garden con i Clippers

Per i nostri colori saranno sette dirette nazionali:
Nov. 24 ad Atlanta – TNT
Dic. 9 contro Chicago – ESPN
Gen. 7 a Chicago – TNT
Gen. 13 contro Indiana – ESPN
Feb. 19 a Utah – ESPN
Mar. 16 contro Oklahoma City – ESPN
Apr. 1 a Golden State - ESPN

Niente parite a Natale (giochiamo il 26 a Detroit) e neppure a San Patrizio. mentre si giocherà il Martin Luther King Day (contro Dallas) ed il Thanksgiving Day (a Washington).

I Celtics hanno tagliato Zoran Dragic dopo averlo aggiunto al roster in una trade con Miami non più tardi di un paio di settimane fa. Nulla di nuovo sotto il sole, era una mossa ampiamente attesa. In questo modo il nostro roster scende a sedici giocatori.

Per il training camp sono stati firmati Coty Clarke e Malcolm Miller anche se a dire il vero le due firme non sono ancora ufficiali. Il primo è un giocatore di 6'7" non scelto lo scorso anno e che ha passato parte della scorsa stagione in Israele, mentre Miller, anche lui un'ala di 6'7", lo conosciamo un po' meglio visto che che ha passato la summer league di Las Vegas con indosso la nostra maglia.

Marcello in questo bellissimo articolo ci porta nel mondo di Terry Rozier, nuova promessa dei Celtics.

Sono sicuro che dopo la lettura molti di voi combieranno idea sul ragazzo e si affezioneranno a Terry, ragazzo che dal punto di vista umano ha davvero un notevole spessore.

Buona lettura.