A dodici ore circa dal draft, facciamo il punto della situazione di chi è arrivato per i Celtics. Non nascondo un pizzico di rammarico per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Tante fonti diverse davano Ainge particolarmente aggressivo nel rincorrere delle trade, ma alla prova dei fatti qualcuno ha avuto paura e conoscendo Aige direi che non sia stato lui a nascondersi.

#16 Terry Rozier è nominalmente un playmaker, ma in realtà è un giocatore a metà fra i due ruoli di esterni. Sa tirare, specie dalla media, difende come un ossesso, se dovessi paragonarlo a qualcuno direi che è il nuovo Smart. Un attimo, come il nuovo Smart? Ma Marcus è nello stesso roster, si profila un grosso problema di coesistenza...

#29 R.J. Hunter è la scelta che mi piace di più tra tutte. Ottimo tiratore e quando dico ottimo intendo stilisticamente ottimo. Uno dei migliori tiratori puri del lotto, e vista la carenza di questa figura nel nostro roster potrebbe anche ritagliarsi qualche minuto. Certo c'è da inserire anche Young, praticamente nello stesso ruolo.... mi viene il mal di testa, le prime due scelte cozzano con le prime due scelte dello scorso anno.

#33 Jordan Mickey non è un esterno ed è già qualcosa, ma si tratta di un giocatore dal fisico da ala piccola, ma dal gioco da ala grande. Sicuramente sottodimensionata per il ruolo NBA, ha alcune armi al suo arco che potrebbero farcelo amare, compreso un grande atletismo.

# 45 Marcus Thornton del quale oltre a sapere che è una guardia, non so davvero nient'altro. Alle prime uscite in summer league ce ne faremo un'idea più chiara.

Voto a questo draft? No, mi astengo, non ne capisco pianamente il senso.

Molto a sorpresa, i Celtics scelgono una PG, Terry Rozier, alla numero #16 anche se non è del tutto chiaro se sia destinato a rimanere con noi.

Tiratore mediamente affidabile, specie dalla media distanza, e grande difensore, il ragazzo ex-Lounsville si trova un po' a metà tra i ruoli di 1 e 2. Sembra un po' un doppione del nostro Smart, personalmente non è chiaro lo spazio che si riuscirà a ricavare nel nostro roster, a meno che qualche partenza non muti gli scenari del nostro reparto degli esterni..

Sembra che la volontà di Ainge di salire di posizioni in questo draft dipenda dalla volontà di selezionare il centro Willie Cauley-Stein, e fin qui nulla di strano visto che il ragazzo è davvero un gran bel prospetto, data la sua fisicità e l'abilità a rimbalzo, che potrebbero già sancirne l'efficacia al piano di sopra.

Pare però che ci sia un serio problema fisico per il ragazzo, che come molti altri prima di lui, lo costringerebbero ad operarsi al piede.

Un bel dubbio per Ainge, non c'è che dire.

Notte di passione per tutti i tifosi dei nostri colori perché qualcosa di sconvolgente, sportivamente parlando, sembra poter succedere. Si rincorrono mille voci ed ogni due rumor spunta fuori il nome dei Celtics. I giocatori più gettonati inseriti in praticamente ogni trade sono Sullinger e Smart, pronti ad essere sacrificati per arrivare ad una scelta molto alta. Lo scenario ipotizzato in quste ultime ore vedrebbe Sullinger e la scelta 16 andare in direzione di Charlotte per ottenere la 9, che però sarebbe girata insieme a Smart per arrivare alla 3.

Diciamo che siamo al fantabasket per eccellenza, ma anche se sono scenari a mio avviso irrealizzabili ne diamo comunque evidenza per preparavi a scossoni emotivi.

Puntatona finale dedicata alla stagione appena conclusa con i trenta momenti più "elettrizzanti".

Ainge ed il suo staff sono degli attenti osservatori del basket e dei suoi interpreti, anche al di fuori dei confini nazionali.

E' risaputo che Datome era un osservasto speciale al tempo, ed infatti Ainge fu visto in tribuna a Roma durante i playoff della Virtus Roma in una torrida giornata del giugno del 2013, proprio per vedere Gigi nostro. Non è un caso che appena ne ha avuto la possibilità, Danny ha messo una canotta verde sulle spalle del capitano della nostra nazionale.

Ma l'interesse per il bel paese deve essere speciale per Ainge visto che è notizia freschissima che Simone Fontecchio, talentuosa ala della Granarolo Bologna, sia stato invitato ad un try-out (una sorta di provino per dirla all'italiana) con i Celtics.

Simone, che ha viaggiato in media a 7.1 punti, 2.2 rimbalzi in 24.5 minuti in campo, è indiscutibilmente un prospetto interessantissimo del nostro panorama cestistico che dalla sua, oltre al talento, ha anche la giovane età non avendo ancora compiuto vent'anni.

Ovviamente il ragazzo si è detto entusiasta della chiamata, che oltretutto conciderà col primo viaggio negli USA, rassicurando però i tifosi della Virtus affermando che per un eventuale salto nella NBA c'è ancora tempo.

Simone è alle prese con un raduno della nazionale under 20 ed in accordo con federazione e squadra di appartenenza, volerà negli states l'8 giugno per una sessione intensiva con i Celtics. L'11 è previsto il rientro in nazionale.

Da Celtics.it un grosso in bocca al lupo al ragazzo.

Annunciati dalla NBA i nomi dei giocatori inseriti nei primi tre quintetti NBA e con poche sorprese Curry e James sono stati votati da tutti come meritevoli del primo quintetto, mentre qualcuno non è convinto che questo stesso trattamento spetti ad Harden. Boh, misteri della fede.

Una curiosità: qual'è l'unica squadra qualificata per i playoff a non avere neppure una nomination? Se la risposta è Celtics avete vinto.