Il nostro Deep aveva avuto il sospetto che avere cinque gare sette in questo primo turno di playoff fosse un autentico record per la NBA. L'impressione era corretta, infatti mai prima ad ora si era andati oltre tre gare sette al primo turno.

Ma non finisce qui ed un altro record assoluto ci aspetta oggi. Mai nella storia della lega nella stessa giornata si soo disputate tre gare sette, cosa che invece succederà invece tra qualche ora con le partite Hawks@Pacers, Grizzlies@Thunders e Warriors@Clippers.

Ovviamente non poteva che essere l'Elias Sports Bureau la fonte di queste informazioni, avevate dubbi?

Si fa un gran parlare delle sanzioni che potrebbero minare il corretto svolgimento delle gare sette di questi meravigliosi playoff.

1. Davis

Mi dispiace per Big Baby, ma lo ha fatto palesemente a posta. La lega non ha preso provvedimenti, ma secondo me andava espulso senza mezze misure e lasciato al più vicino Buger King per gara 7.

2. George

George non ha partecipato alla rissa, ma ha fatto un passetto in campo insieme al compagno, dimostrando comunque sangue freddo e sono d'accordo, non va punito.

3. Randolph

No questions about, sul divano con le patatine, è il massimo concesso.

Con un semplice e del tutto poco enfatico tweet, i Celtics affidano i loro destini al draft a Stephen Pagliuca.

Speriamo vivamente che non si ripeta quanto successo nel 2007, quando con il secondo spot potenziale al draft, ben tre team ci scavalcarono facendoci scegliere infine alla numero 5 (Jeff Green, poi inserito nello scambio con Seattle per avere Ray Allen).

Dopo la strepitosa vittoria nel fantaNBA 2013/2014 rivolgiamo sette domande al vincore: Pagliardo.

D1. Prima di ogni altra cosa complimenti per la tua strepitosa vittoria, ma raccontaci qualcosa di te?
R1. Allora ho 42 anni (sigh!) sono nato il 30-01-72, sapete che giorno era? Il giorno celebrato dagli U2 nella canzone Sunday Bloody Sunday... Non potevo che essere un'idealista che parteggia sempre per la cause perse. Figlio unico, tifoso dell'Udinese doc e tifoso dei Celtics grazie ai leggendari Bird, McHale e the Chief, il capo indiano, uno dei miei preferiti di sempre.

D2. Quando hai creduto che la stagione ti avrebbe portato un trionfo così netto?
R2. Solo in finale, vedendo comunque che i miei continuavano a girare a mille, ero molto ottimista.

D3. Quale tra i tuoi avversari ti ha dato più filo da torcere, insomma qual'è stato il tuo derby?
R3. Ma sinceramente nessuno, ma non per fare il bullo, i po parlano chiaro. Non ho mai rischiato di perdere una serie, le ho vinte tutte concedendo al massimo una vittoria agli avversari. Ho fatto un ottimo draft, ho limato il roster con i free agent non scelti che sono emersi nel corso della stagione e che mi hanno permesso di migliorare ulteriormente il roster della Jugoplastika. Insomma è andato tutto come meglio non sarebbe potuto andare.

D4. Quando si giocano i fantaNBA, si hanno degli amuleti sportivi, chi è il tuo?
R4. Se parliamo di amuleto, il mio quest'anno è stato Mills, guardia di San Antonio. Questa stagione dopo 5 anni di fantaNBA, ne ho vinti due su quattro che faccio. Non ne avevo mai vinto uno ed in entrambi c'era Mills, gran bel giocatorino, complimenti a lui e all'organizzazione degli Spurs.

D5. Dal nome della squadra si capisce una certa propensione per un basket tecnico degli anni 80/90, confermi?
R5. Sì, son cresciuto gustandomi il basket slavo. In Friuli tra Telecapodistria e TV nazionali Jugoslave, ci si sparava delle gran partite di basket slavo, tanta roba. Adoro la scuola slava, nella maniera più assoluta, mi auguro uno slavo ai Celtics (ma forte, non un altro Krstic).

D6. E la prossima stagione?
R6. Il prossimo anno? Ripetersi sarà durissima l'importante è che non vinca Giancleto.. Giancleto si scherza ovviamente, massima stima per te.

D7. Ringraziandoti e salutandoti ti lascio uno spazio bianco, dicci quello che vuoi.
R7. Che dire, quest'anno abbiamo sofferto tanto da tifosi, speriamo di rifarci la prossima stagione. In Danny we trust, giusto?

Oggi la NBA ha risolto i cosiddetti tiebreaker, cioè ha determinato le posizioni finali di quelle squadre che hanno terminato la stagione in parità, cioè con lo stesso record tra vittorie e sconfitte. Noi eravamo interessati alla situazione che ci vedeva a parimerito coi Jazz , con entrambe òe franchigie a 25 vinte e 57 perse.

Ancora una volta il fato ci è stato avverso, visto che i Jazz hanno ottenuto il quarto diritto e nostre spese.

Se questo non vuol dire praticamente nulla sulle possibilità di pescare la numero 1 (Celtics al 10.3% e Jazz al 10.4%), come farebbe notare monsieur de La Palice c'è da sottilineare che se nessuno dei due team salirà in lotteria e nessuno dei team dietro in classifica avanzerà nel diritto di scelta, i Celtics sceglieranno comunque al numero 5 e non al 4.

Inoltre i Celtics ottengono la scelta numero 17 dal tiebreacker tra Nets e Wizards.

Quest'anno il Red Auerbach Award va a Brandon Bass. Il premio non viene dato al migliore in senso assoluto, anche perché sarebbe curioso conoscere poi i parametri di valutazione, ma a colui che durante l'anno ha meglio rappresentato lo spirito del team e difeso i nostri colori al meglio.

Quindi Bass è stato il più rappresentativo di quest'anno? Beh si va ad esclusione purtroppo. Rondo e Bradley sono stati troppo spesso assenti e quindi sono fuori concorso, Sullinger per le note vicende giudiziarie non poteva esserlo, tolti i rookies ed i nuovi arrivati restavano in lizza i soli Green e Bass. Si è optato per quest'ultimo...

Ecco chi lo ha vinto prima:
2006 – Paul Pierce
2007 – Al Jefferson
2008 – Kevin Garnett
2009 – Ray Allen
2010 – Rajon Rondo
2011 – Doc Rivers
2012 – Kevin Garnett
2013 – Paul Pierce
2014 – Brandon Bass

A poco dall'ultima partita, vediamo che cosa succederà alla calssifica dei Celtics in caso di vittoria o sconfitta, paragonandolo alle due avversarie nella corsa verso il basso: Jazz e Lakers.

1. I Celtics mantengono la quinta posizione al draft ed è tecnicamente la cosa più probabile che succeda, con tutte e tre le squadre che perdono. Stessa cosa si verifica se tutti e tre i team vincono. Stessa situazione si verificherebbe anche con una vittoria di Lakers e Celtics o anche solo con la vittoria dei primi ed una sconfitta di Celtics e Jazz. In questo caso ci sarebbero l'8.8% di possibilità di prendere la TOP1 al draft e il 29.1% una TOP3.

2. I Celtics pareggiano il record di Utah e prendono il quarto posto partendo dal basso. Questo caso si verifica se Utah vince ed i Celtics perdono, incrementando le nostre chances di prendere la numero uno al 10.3%, mentre per una TOP3 si salirebbe al 33.5%.

3. Ultimo scenario con i Celtics che pareggiano il record coi Lakers per la BOTTOM5. Succede vedendo i Celtics vincere con i Wizards e i Lakers perdere con gli Spurs. In questo caso le possibilità di prendere la numero uno scenderebbe al 7.5% e una TOP3 al 25.3%.

Ecco la notizia: venduti i Bucks.

Tutto secondo copione ho pensato, vendono i Bucks e si vola a Seattle. Invece no, sorpresa, a comprare la franchigia sono dei milionari del solito gruppo di investimento, che hanno la loro sede a NY e non nella emerald city. Le velleità di spostare un'altra franchigia nella grande mela non ci sono e quindi si resta a Milwaukee? Sembra di che per completare l'operazione i tizi debbano promettere a Silver lo studio di un piano di investimenti per costruire una nuova arena, punta dell'iceberg per rilanciare i Bucks in città (questa sì che è divertente). D'altronde c'è un po' di delusione in città intorno alla squadra, specie da quando si è capito che sarebbe fallita la corsa ai playoff (abbsastanza presto mi verrebbe da pensare).

Comunque sia il costo dell'operazione, ancora da autorizzare dalla lega, sarà di 550 milioni di dollari, cifra che stupisce un po' pensando che qualche mese fa Forbes aveva stimato la franchigia 405 milioni, ovviamente ultima nella lega.

Ieri c'è stato il debutto di Rondo come opinionista nella sconfitta contro i Bulls. Ecco le "azioni" salienti del suo esordio...

Scalabrine quest'anno ha fatto la scelta di lasciare i Celtics, nonostante più volte sia tornato sui suoi passi.

Infatti il White Manba prima era stato un giocatore di Boston dal 2005 al 2010 per poi andare a giocare per Chicago. Ma non era finito il suo legame con noi, ed infatti una volta smessa la casacca di giocatore lo scorso anno, Brian non ha resistito al richiamo di Boston ed tornato nella veste di opininista per la Comcast SportsNet New England seguendo le partite dei Celtics, specie quelle interne, rifiutando un posto nello staff di Thibodeau.

In apertura dicevo che aveva lasciato definitivamente Boston questa stagione, firmando un contratto come vice allenatore con i Golden State Warriors, sotto Marc Jackson. Ma proprio il reverendo lo ha messo alla porta riassegnandolo alla squadra di D-League di Santa Cruz, affiliata ai Warriors. Inutile dire che questa è l'anticamera della separazione tra Brian ed i Warriors stessi.

Quali che siano i motivi di questa separazione, Ainge ha voluto dire la sua sulla vicenda durante una recente intervista radiofonica: "Mi sembra chiaro che Brian ha delle responsabilità su quanto accaduto e penso che questo sia un insegnamento per lui. Brian è un bravo ragazzo, ed un intelligente uomo di basket. Lui ha le sue convinzioni e non le nasconde di certo. E' stato un giocatore molto "vocale" con una grande reputazione in spogliatoio. Certo non ha mai avuto problemi a dire quello che pensava e probabilmente lo fa anche ora da (vice) alletore...".

Alla domanda se Scalabrine potrebbe in futuro tornare con noi, la risposta è stata lapidaria: "Certo, ho un grande opinione per Scal e per la sua etica del lavoro. Ci sono molte posizioni nella nostra organizzazione che potrebbero essere adatte a lui. Assolutamente possibile".