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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1872

Una macchina da record

Sta suscitando grande scalpore l'impresa di Josh Ruggles della Wheaton Academy (West Chicago, IL), che ha realizzato 135 tiri da tre punti in soli 5 minuti, tirando col 92%. Davvero complimenti ed ecco il video che ritrae l'impresa.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 27.08.2013


Auguri Tommy

In questo periodo certamente le notizie non abbondano ed anzi c'è una totale calma piatta, ma oggi compie gli anni un'icona dei Celtics, quel Tommy Heinsohn che da giocatore, da allenatore e poi da telecronista rappresenta i Boston Celtics nel mondo.

Auguri Tommy e... give me a break!!




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 26.08.2013


Bye bye Melo

L'esperimento Fab Melo è arrivato al termine.

Dopo un anno passato più che altro in D-League e dopo le deludenti Summer League, i Celtics hanno deciso di non puntare più sul ragazzo brasiliano.

Arriva al suo posto Donté Greene dai Grizzlies. Non fatevi ingannare da peso ed altezza, 211 cm per 105 kg, al ragazzo piace partire fronte a canestro in palleggio, oltre che spaccare il ferro con roboanti  schiacciate. Sicuramente più orientato al ruolo di tre, può giocare anche da quattro atipico, anche se non è il suo ruolo naturale.

Però prima di affezionarvi sappiate che secondo molti addetti al lavoro il suo contratto, non garantito e "tagliabile" prima del 31/08, potrebbe essere il solo motivo del suo arrivo, per permetterci con la sua rinuncia di andare sotto la soglia della luxury tax.

Non sapendo se il ragazzo sarà con noi nella prossima stagione, intanto godiamoci qualche suo HL.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 17.08.2013


Auguri Mr. Cousy

Forse per il troppo caldo estivo, insopportabile in questi giorni, oppure per la totale assenza di notizie di questo periodo che ci ha fatto allentare la tensione di bravi news-hunters, ma ci siamo lasciati scappare un compleanno molto importante che cadeva proprio ieri. Infatti compiva 85 anni Robert Joseph Cousy per tutti Bob.

Capace di vincere tantissimo in carriera, dal titolo NCAA del 1947 ai 6 titoli NBA tutti con i Celtics (oltre ad una miriade di record personali), Cousy riscrisse il modo di stare in campo per i playmakers, inventandosi passaggi dietro la schiena e palleggi sotto le gambe, cose mai viste prima del suo avvento nella lega. Un innovatore ed un vincente, secondo molti il miglior playmaker che abbia vestito una maglia dei Celtics, quella numero 14 che sventola dalle volte del Garden.




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Pubblicata da Deep il 10.08.2013


Usciti i calendari

Sono FINALMENTE usciti i calendari per la prossima stagione, la prima senza Pierce tra le nostre fila da un sacco di anni a questa parte.

Prima sfida in casa dei Toronto Raptors il 30 Ottobre, mentre l'esordio casalingo è pianificato per il 1 Novembre contro i Bucks. Che i Celtics siano in modalità ricostruzione mi sembra evidente dal fatto che dopo sei anni non giocheranno la partita di Natale, vetrina molto importante per la NBA.

Altre date significative:

- 10 Dicembre: si va a trovare PP e KG a Brooklyn;

- 11 Dicembre: Clippers a Boston, per il ritorno di Rivers da avversario;

- 17 Gennaio: Lakers al TD Garden;

- 26 Gennaio: i Nets saranno ospiti al TD Garden con Pierce per la prima volta in carriera da avversario;

- 21 Febbraio: Sfida con i Lakers a Los Angeles;

- 16 Aprile: Chiusura della stagione in casa contro Washington.

Per ora sono programmate solamente 3 dirette nazionali. La gara del 06/12 contro Denver, quella del 26/01 contro i Nets e la sfida del 21/02 a Los Angeles. Anche questi pochi passaggi nazionali testimoniano un disinteresse per la nostra squadra, che sicuramente ha perso molto fascino con le cessioni estive.

Faremo ricredere tutti questi miscredenti?




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 07.08.2013


I Celtics disegnano il nuovo roster

Ieri l'agente di Shavlik Randolph ha comunicato ai media che il suo assistito non avrebbe più fatto parte dei Celtics in quanto l'opzione per il rinnovo del contratto non è stata rinnovata e da ieri il ragazzo è libero di accasarsi dove vuole.

Con questa rinuncia i Celtics scendono a 15 giocatori, anche se credo che con questi effettivi ci sia uno sbilanciamento eccessivo in alcuni ruoli.

Scorriamo i nomi:

PG: Rondo e Pressey (ok, possiamo anche essere a posto così)

SG: Bradley, Lee, Brooks, Crawford e Bogans (troppi giocatori nel ruolo, troppi)

SF: Green e Wallace (ci siamo)

PF: Sullinger, Olynyk, Bass, Humphries (anche se qualcuno può giocare da 5, almeno uno può partire)

CE: Faverani e Melo (dai scherziamo, non credo che possiamo affrontare la stagione con i due e basta)

Concordo con chi dice che il roster è ancora in via di definizione, non credo saranno questi gli effettivi all'inizio della prossima stagione.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 02.08.2013


Ricordando Reggie

Uno dei momenti più tristi ed al contempo tragici della storia della nostra franchigia è rappresentato sicuramente da quanto successe nella data di oggi, ma venti anni fa. Reggie Lewis, capitano dei Boston Celtics, moriva per un attacco di cuore a 27 anni, mentre si stava allenando. Ancora oggi ci stiamo domandando cosa sarebbe potuto diventare, anche se tutti in realtà sappiamo la risposta: un hall of famer.

C'erano già state delle avvisaglie del suo problema cardiaco, proprio durante la sua ultima partita in quella gara uno dei playoff swl 1993 contro Charlotte, nelle cui fila guarda caso giocava l'amico d'infanzia Muggsy Bogues.

Reggie aveva iniziato fortissimo quella partita, azzannandola alla giugulare ed essendo molto aggressivo, anche più del solito, quasi sapesse di dover combattere non solo contro gli avversari, ma anche contro il suo male oscuro.

Mi resteranno sempre negli occhi i drammatici momenti in cui Reggie, mentre trotterella verso la metà campo offensiva, inizia a traballare e con le gambe che si fanno inspiegabilmente molli. Gesti innaturali per uno abituato a muoversi con una leggiadria unica sul campo. Invece in questa circostanza dopo qualche passo incerto, arriva la caduta appena dentro l'area del tiro da tre punti. Nessuno lo ha toccato, ha fatto tutto da solo. A 6:26 dalla fine del primo quarto uscirà dal campo, sulle sue gambe, senza che nessuno lo sollevasse da terra o lo avesse aiutato in qualche modo. Ora lo sappiamo, non metterà mai più piede su quel campo.

Pensare che in una conferenza stampa poco dopo, a maggio, insieme alla moglie (nella foto), aveva annunciato sorridente il suo rientro in campo per la stagione successiva, ma il destino aveva in mente tutt'altra sorte.

Nonostante i pareri medici non fossero del tutto concordi e consigliassero quindi prudenza, il 27 luglio del 1993 alla Brandeis University, Reggie arrivò sul campetto insieme ad un amico solo per fare due tiri, senza voler forzare nulla. Sapeva che non doveva affaticarsi troppo, ma era li solo per tirare qualche pallone nel canestro, cosa che faceva da tantissimi anni. Nessuna partitella, niente di impegnativo, ma anche solo questo bastò per portargli via la vita. Dopo un'oretta Reggie piombò a terra esanime e non si riprese mai più, lasciando la sua famiglia, la sua squadra e i suoi tifosi nel più profondo sconforto.

Restano tanti bei ricordi di questo ragazzo, che ha illuminato col suo sorriso tutti noi. Mai una parola fuori posto, mai coinvolto nel trash talking con gli avversari, che anzi spesso speravano solo in questa arma per fermarlo, visto che tutto il resto era inutile. Ma nulla, il nostro numero 35 al massimo li degnava di uno sguardo, un sorriso e nulla più. Così come imparò Jordan, che durante una partita contro i Celtics il 31 marzo 1991, venne stoppato 4 volte da Reggie, cosa che mai nessuno aveva fatto prima o fece poi.

Uno dei grandi rimpianti del popolo biancovede. Forever Reggie!




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Pubblicata da Deep il 27.07.2013


Chi il prossimo?

Mentre si apprende che Phil Pressey è stato firmato con un contratto pluriennale, dai dettagli non ancora riferiti alla stampa, facendo una rapida conta è evidente che con 17 giocatori a roster  qualcuno deve partire. Ma chi sarà il prossimo a farlo?

1. Rajon Rondo ($12.0M)
2. Kris Humphries ($12.0M)
3. Gerald Wallace ($10.1M)
4. Jeff Green ($8.7M)
5. Brandon Bass ($6.8M)
6. Courtney Lee ($5.3M)
7. Keith Bogans ($5.1M)
8. Avery Bradley ($2.5M)
9. Jordan Crawford ($2.2M)
10. Kelly Olynyk ($2.0M)
11. Jared Sullinger ($1.4M)
12. Fab Melo ($1.3M)
13. MarShon Brooks ($1.3M)
14. Vitor Faverani
15. Shavlik Randolph ($1.1M team option)
16. Colton Iverson (non sotto contratto attualmente)
17. Phil Pressey (firmato oggi)

Se devo pensare a chi non serve alla causa o su chi non punterei per il futuro, direi una delle guardie è di troppo e più precisamente lo è Jordan Crawford. Certo la sua capacità di segnare è indubbia, però anche la sua non allenabilità è cosa nota. Non è un giocatore affidabile o costante. L'arrivo di Brooks gli toglierà molti (tutti) minuti. Io sceglierei quindi di privarmi di Jordan Crawford, magari facendolo accompagnare da quel Fab Melo che temo non diverrà mai un giocatore importante.

Discorso diverso per Iverson, che sta pensando all'Europa e forse si elimininerà da solo dai giochi.

Capitolo Bass. Per il ruolo di ala grande mi sembra chiaro che Sullinger ed Olynyk siano i cavalli su cui puntare, ed a meno che non si voglia spostare uno dei due nel ruolo di centro, Bass diventa davvero un costoso lusso. Non so se abbia un minimo di mercato, ma un tentativo se fossi in Ainge lo farei, anzi più di uno.

Però diciamolo chiaramente: Rondo, Green, Bradley, Brooks, Sullinger ed Olynyk sono l'ossatura dei nostri nuovi Celtics, gli altri possono partire tutti senza nessun problema.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 19.07.2013


KG e Pierce raccontano

Davanti ai microfoni, Pierce e Garnett raccontano le loro emozioni per l'abbandono di Boston e l'inizio di una nuova avventura.

La frase che resta è quella di Pierce: "L'unica cosa di questo calvario, se vogliamo definirlo così, è che vorresti essere stato trattato come Tim Duncan, Kobe o Dirk, ragazzi che hanno vinto un campionato nella città dove passeranno tutta la loro carriera. Questa è una ferita per me, perché senti Cuban dire "Noi non manderemo mai via Dirk" o altri dire "Noi non scambieremo mai Tim" oppure "Vogliamo rifirmare Kobe", ed invece nulla di tutto ciò è successo per me, ed anzi il mio nome è in tutte le trade possibili. Tutto questo, se ci pensi, fa davvero male."




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Pubblicata da DeeP il 19.07.2013


Grazie Paul




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Pubblicata da DeeP il 17.07.2013




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