lo si sapeva ormai da giorni, solo la matematica doveva dare il suo assenso e ora lo ha fatto: il primo turno dei nostri Celtics sarà contro i New York Knicks, che avranno il vantaggio del fattore campo.

Ma la domanda che tutti i tifosi dei Celtics si fanno è: "Possiamo batterli?". Ovviamente non è facile dare una risposta a questa domanda e ci proveremo anche nei prossimi giorni con degli approfondimenti, ma la risposta a mio avviso è sì.

I motivi principali sono:

1. Lo stile di gioco di NY è molto da regular season e poco da playoff. Troppo basato sul tiro da tre punti e di squadre perimetrali che hanno vinto nei playoff non ce ne sono poi molte.

2. La loro superstar, Melo, non sappiamo davvero se regga mentalmente in situazioni di forte pressione. Anzi per ora sappiamo che non la regge.

3. La scarsa abitudine di tutti i Knicks tranne qualche mirabile eccezione, a giocare la partite importanti e dove non c'è domani, cosa che invece fanno e molto bene i nostri leaders.

4. Il Garden di New York non è una bolgia e non è un fattore. Notoriamente è piena zeppa di turisti, che spesso non sanno neanche che cosa sia il basket, ma conoscono l'arena più famosa al mondo.

5. Fattore Rivers ed in generale il coaching staff, che mi sembra di un livello nettamente superiore a quello dei Knicks.

Vedremo se queste sensazioni saranno poi suffragate dai fatti, ovviamente tutti noi ci auspichiamo di sì.

Stasera per la partita contro gli HEAT in terra ostile, leggasi Florida, non ci saranno Paul Pierce e Kevin Garnett. Ufficialmente la motivazione per entrambi è un problema alla caviglia, anche se sappiamo benissimo, senza falsa ipocrisia, che si tratta di una strategica assenza per riposare in vista degli imminenti playoff.

I due giocatori simbolo dei Celtics, hanno comunque viaggiato con la squadra e forse giocheranno nell'altra partita della trasferta contro Orlando, in programma domani sera per il penultimo back-to-back stagionale.

In occasione dell'inizio dei playoff le squadre fanno sempre le foto di rito, un po' come ricordo della stagione appena trascorsa ed un po' per essere effigiati in tutti gli avvenimenti della post season. Ovviamente anche i Celtics non si sono sottratti al rituale, ma c'è una dimenticanza?

Tralasciando Fab Melo che non è stato invitato alla foto, non vi sembra manchi qualcuno? Vi do un suggerimento, #11. Ci siete arrivati? Ovvio che sì, perché non c'è Courtney Lee nella foto? Ha litigato con la veglia?

Davvero dovrei fare un borsino per questi Celtics, davero davvero? No, mi dispiace mi rifiuto.. I nostri ragazzi giocano sulle uova aspettando solo i playoff e quindi non è proprio il caso di prendere sul serio le prestazioni della settimana e probabilmente anche di quella prossima.

Certo una menzione speciale l'avrei voluta fare per Jeff Green, ma ultimamente anche lui sembra essere sedotto dal lato oscuro e tende a non metterci la stessa determinazione di qualche partita fa. Forse se proprio dovessi scegliere un MVP andrei con Bass, non tanto per i numeri o l'impegno in senso assoluto, ma perché ha ritrovato un po' di continuità ed ottime prestazioni.

Però vista la scarsa competitività non mi sento di dare neanche l'MVP trovando la situazione grottesca, come se fossimo sospesi in un limbo. Oltretutto i nostri giocatori simbolo stanno davvero tirando il fiato, giocando meno del solito e restando seduti spesso e volentieri (come per la partita di Miami dove entrambi riposeranno).

Insomma aspettiamo tutti l'inizio dei playoff, non c'è altro da dire/fare/baciare/lettera/testamento.

Paul Pierce vince il Red Auerbach Award 2013. Eccovi il video di ESPN:

Era da un po' che non dovevamo fare il punto della situazione degli infortuni, ma ci tocca purtroppo visto che di casi borderline ce ne sono più di uno...

Garnett -> Fuori per un'infiammazione alla caviglia, dovrebbe tornare domenica contro Washington.
Pierce -> Si è storto nuovamente la stessa caviglia già infortunata è in dubbio per la partita di stasera contro Cleveland.
Williams -> Dovrebbe giocare nonostante un dito rotto della mano destra.

Naturalmente oltre a....
Rondo -> Fuori per la stagione, ritorno previsto per il training camp.
Sullinger -> Fuori per la stagione, ritorno previsto per il training camp.

Certamente la partita contro i Pistons non verrà ricordata come una delle migliori di sempre, ma neanche della stagione in corso, però Jeff Green autore di 34 punti con 13/19 dal campo, 3/4 da tre punti, conditi anche da 6 rimbalzi, merita un HL tutto per lui.

Kevin Garnett si sta avvicinando alla quinta posizione assoluta N.B.A. per minuti giocati in carriera. All’inizio di questa stagione (e, per il quasi 37enne originario di Mauldin, South Carolina, sono ormai ben 17) The Big Ticket era in undicesima posizione.

Attualmente, è risalito fino alla settima, avendo scavalcato John “Hondo” Havlicek, Gary “The Glove” Payton e Reggie ”Knick Killer” Miller. Se, come auspicato da Coach Doc Rivers, lo sperone osseo che gli tormenta la caviglia dovesse mettere giudizio, in pochissime partite, KG scavalcherebbe anche John “Ironman” Stockton e Wilt “The Stilt” Chamberlain.

Qui di seguito, la tabella con i primi 10 giocatori della classifica All-Time N.B.A. per minuti giocati in carriera.

I Celtics stanno registrando un nettissimo miglioramento di squadra nelle percentuali di tiro da tre punti, a partire dal periodo immediatamente successivo all’All-Star Game di Houston.

Se si considerasse solamente questo periodo di tempo, i Rivers boys sarebbero la sesta squadra della NBA, grazie al proficuo contributo di Jeff Green, Paul Pierce, Courtney Lee e Jason Terry.

Segue una tabella esemplificativa.

La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro di Rajon Rondo ha sicuramente procurato un danno tuttora difficilmente quantificabile per i Celtics, ma ha quantomeno contribuito alla crescita personale di Jeff Green, sia dal punto di vista tecnico che della personalità. A partire dal 27 gennaio 2013, infatti, l’assenza del playmaker più forte della N.B.A. ha costretto Coach Doc Rivers a correre ai ripari, stravolgendo tutti gli schemi previsti, in origine incentrati essenzialmente sull’asse Rondo - Kevin Garnett. La palla gira molto di più ed ogni giocatore è chiamato ad assumersi maggiori responsabilità, sia nell’impostazione che nella finalizzazione della manovra d’attacco. La tabella che segue ufficializza dei dati su Green assolutamente incontrovertibili. Un gran bel progresso, soprattutto se consideriamo gli innumerevoli dubbi che avevano accompagnato il rientro agonistico dell’ex Hoya di Georgetown, dopo le note vicissitudini legate all’aneurisma all’aorta che lo costrinse a perdere l’intera stagione 2011-2012.