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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1868

Tagli nel roster

C'era tempo fino alle 17:00 di lunedì 07.01.2013 per garantire i contratti dei "precari" nel roster. Questi erano Varnado, arrivato di recente per rimpiazzare Wilcox infortunato, e Joseph scelto alla 51 da Syracuse e che si era guadaganto la squadra fino ad oggi grazie alla splendida summer league giocata.

Uso i tempi al passato perché entrambi oggi sono stati tagliati. Secondo molti analisti questo starebbe ad indicare una precisa volontà dei Cetlics di avere spazio libero per eventuali nuovi arrivi, magari tramite una delle tante trades ipotizzate in queste ultime settimane.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 07.01.2013


Fab Melo e la sua commozione

Purtroppo non mi riferisco al suo stato d'animo, ma ad una commozione cerebrale che il ragazzo si è procurato nelle porte di un Hotel.


Fa sorridere la notizia, ma deve aver sbattuto davvero forte se rischia di saltare due/tre partite per accertamenti. Sempre tramite il social network Twitter pronta la risposta del brasiliano:





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Pubblicata da Deep il 03.01.2013


Borsino dei Celtics #9

Settimana dal 24 al 30 dicembre, con un bilancio di 1-3.

Pierce non è andato affatto bene e sarebbe in terreno negativo se non per il fatto che non è stato certamente il peggiore delle ultime partite giocate. Se la media punti è poco sotto quella stagionale, siamo a  17.6, le percentuali al tiro lo sono nettamente, altro segnale non esattamente incoraggiante sulle sue condizioni attuali.

Tutto però si può dire, se non che il capitano ci provi sempre. Cerca sempre di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà e vista la pochezza palesata in California ci ha provato spesso, con alterne fortune. Veniva dalla migliore settimana dell'anno, questa invece non sarà ricordata esattamente per lo stesso rendimento.

Rondo è stato tra i meno peggio del viaggio in California. Ha giocato tre partite su quattro, saltando la terza e giocando la quarta in condizioni precarie a causa di un problema al ginocchio/anca verificatosi dopo la partita di Los Angeles. Certo che se per uno che è stato vistosamente sotto media, essere tra i meno peggio della squadra, fa capire tanto del momentaccio dei nostri.

Il problema fisico non gli ha impedito per generosità di scendere in campo a Sacramento, ma era palesemente menomato e zoppicava per il campo. Per questo rischia un nuovo stop proprio ed è il classico mezzo passo falso, questa volta calza a fagiolo.

Garnett ha giocato come può in questo momento, con delle pause evidenti e non col solito spirito guerriero. Nonostante questo è stato il lungo migliore ed è più che mai un sintomo preoccupante del nostro andamento. I numeri settimanali non sono esaltanti: 11.5 pts, 7.25 reb, 3.5 ass e col 53.6% dal campo.

Non c'è da esaltarsi per quanto visto, ed è ovvio, ma neanche demoralizzarsi. Non è stato il solito condottiero in campo ed in difesa abbiamo preso delle scoppole mica da ridere anche per questo motivo. Le penetrazioni nord-sud ci hanno a dir poco distrutto, ed anche se non è solo colpa sua, una volta ci avrebbe messo una pezza.

Jeff Green è andato a corrente alternata in questa settimana, risultando il migliore nell'ultima uscita (anche se i maligni dicono che ci voleva poco). Ha numeri sopra media: 11.25 pts, 3.75 reb e 1.75 ass, anche se questo non è il salto di qualità che vogliamo da lui.

Palesemente Rivers gli sta dando tanti minuti e vuole vedere fino a dove può arrivare il ragazzo. Lui si sente benedetto solo per essere in campo, come dargli torto, ma Jeff deve diventare a breve la nostra pietra angolare, il tempo stringe.

Bass è sempre più sfocato in fondo alla foto di gruppo. Sta sparendo, non è più in quintetto e il suo utilizzo è sceso a 20.5 minuti a partita, ben sotto agli oltre 30 di inizio stagione. Rivers preferisce far giocare altri ed i minuti erosi dalle rotazioni sono i suoi.

Credo che sarà offerto a mezza NBA ed in tutte le possibili trades ci sia lui all'interno, mi sembra davvero inevitabile e non ho nessun elemento per pensare il contrario. Brandon non si sta applicando in difesa e forse non ha il necessario talento per farlo. Nei Celtics questo non paga mai alla lunga.

Terry è stato sbeffeggiato da molti, anche da alcuni tifosi amici, ma non gli possiamo davvero imputare troppe responsabilità. É vero, non ha difeso bene contro i suoi diretti avversari, ma andiamo, che motivazione sarebbe. Terry non è qui per la difesa, ma per l'attacco e questo non è certo mancato.

Ha segnato, anche con buone percentuali e non credo possa essere messo dietro la lavagna visto che ha viaggiato a 13.5 pts con il 43.75% dal campo, insomma il suo l'ha fatto.

Lee ha vissuto un settimana anche a per lui a fasi alterne. E' andato abbastanza bene nelle due partite centrali della serie, mentre la prima e l'ultima sono state a dir poco deludenti. Mi ha sorpreso la determinazione in attacco, come a volersi scrollare di dosso le sue non brillanti prestazioni stagionali e qui siamo agli aspetti positivi. Però mi ha stupito, in senso negativo, la sua scarsa riuscita difensiva, dove gli avversari ad avere lui o Terry davanti non hanno sentito una gran differenza. Questa sì che è una sorpresa.

Sullinger è andato bene, per me è il migliore della settimana, MVP senza pochi dubbi. Non si è arreso mai, ha anche picchiato quando doveva, per dare una scossa a sé ed alla squadra (cosa che ti aspetteresti da un veterano non da un rookie). Ha inoltre collezionato dei numeri più che discreti, cosa da non sottovalutare mai.

Se non avessimo bisogno di un centro come del pane per gli affamati, lo considererei una delle colonne per il futuro. Però è uno dei pochi ad avere un mercato reale e quindi potrebbe essere un sacrificato sull'altare del competitività. Io ne sarei davvero addolorato, Sully mi piace davvero tanto e me lo terrei nei Celtics per sempre. Non è la star che sposta gli equilibri, non sarà mai un Garnett per intenderci, ma è un gran bel giocatore di complemento. Mi piace un sacco (l'ho già detto?).

Collins in questa lega è per le sue doti difensive e per la sua attitudine al sacrificio, oltre che per il suo corpaccione. Ed il ragazzo si impegna non voglio dire il contrario, però se deve essere considerato alla stregua di un lungo NBA titolare, cosa che Rivers gli sta facendo fare, beh allora è il peggiore della lega o poco ci manca.

Non segna mai, non difende un granché bene e prende una miseria di rimbalzi. Ragazzi miei, questo è al massimo un centro di scorta, ma neanche il secondo in rotazione, potrebbe essere ottimo come terzo. Non so che dire, se non una considerazione: se Jason è il nostro centro titolare, mi spiego molte cose.

 

 Rivers non mi è piaciuto questa settimana. I Celtics sono stati orribili da vedere, davvero pessimi. In attacco sembravano una squadra di UISP, non c'erano schemi riconoscibili e tutto sembrava approssimato per schifezza.  Mi rendo conto che non è solo colpa sua, è ovvio, ma deve prendersi le sue responsabilità e dare una forma a questa squadra, addirittura pestando i piedi per ottenere altri giocatori se questi non lo seguono (questa non è una colpa, ma un consiglio).




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Pubblicata da DeeP il 02.01.2013


Tanti Auguri

Tanti auguri a tutti voi, che siate tifosi dei Celtics o meno, noi di Celtics.it un sereno Capodanno ve lo auguriamo sicuramente.

Se però siete dei tifosi dei Celtics ricordate di includere nei vostri festeggiamenti di questa notte i nostri ragazzi, perché c'è bisogno dell'aiuto e della collaborazione spirituale di tutti noi tifosi. Questo è il momento della stagione in cui bisogna prendere delle decisioni importati: andare avanti così o intervenire sul mercato? Inoltre in caso di trade, di chi ci si deve privare? L'arduo mestiere del GM di una franchigia NBA non è per nulla facile.

Noi possiamo solo osservare e condividere o meno le scelte fatte, ma in tutti i casi sperare in un futuro roseo, pardon biancoverde, non costa nulla.

TANTI AUGURI A TUTTI , VI AUGURIAMO UN MERAVIGLIOSO 2013, OVVIAMENTE IN COMPAGNIA DEI NOSTRI AMATI CELTICS!




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Pubblicata da Deep il 31.12.2012


Le Triple di Courtney Lee

Quando Danny Ainge annunciò al popolo bostoniano che Courtney Lee sarebbe stato un Celtic, le prime cose che i tifosi pensarono, furono che la sua acquisizione era dovuta a due caratteristiche peculiari: le eccellenti capacità difensive e l’attitudine a tirare da tre. Purtroppo, Lee ha finora in buona parte disatteso queste aspettative. Un certo miglioramento si sta però palesando nel tiro dall’arco dei 7,25 metri. Durante i mesi di ottobre e di novembre, infatti, la SG originaria di Indianapolis ha refertato complessivamente un umiliante 5/23 per una percentuale del 21.7%. In dicembre, nelle 13 partite finora disputate, ha invece alzato nettamente la media, realizzando 10 tentativi su 24 e tirando perciò con un più che ragguardevole 41.67%.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 31.12.2012


Date storiche: 30 Dicembre 1996

Stagione 1996-1997. Una delle peggiori per i Celtics, a memoria d’uomo. Il bilancio finale della RS sarà uno sconfortante 15-67 ed un umiliante ultimo posto nella Atlantic Division dominata da Miami, destinata ad essere però travolta in finale dai Bulls quasi imbattibili dell’epoca.

Il roster dei C’s è, a dir poco, imbarazzante: fatta eccezione per il rookie Antonie Walker, le guardie Dee Brown , David Wesley e Dana Barros e per l'ala grande Dino Radja, la stragrande maggioranza dei nomi evoca cupi ricordi (Marty Conlon, Todd Day, Pervis Ellison, Steve Hamer, Nate Diggers, Michael Hawkins, Stacey King, Greg Minor, Brett Szabo) o, alternativamente per i soli tifosi italiani, qualche sorriso (Frank Brickowski a Varese, oltre a Radja a Roma), o molte imprecazioni (Alton Lister, autentica meteora a Milano, tuttora ricordato come uno dei peggiori giocatori americani nella storia della società).

[CONTINUA]




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 30.12.2012


Melo cresce

Dopo la spettacolosa prestazione dell'altra sera quando la nostra seconda scelta del 2012 aveva messo insieme la sua prima tripla doppia nella lega, facendo registrare anche il record di stoppate nella D-League (14), Melo si è ripetuto con un'altra prestazione ai limiti della tripla doppia e stavolta con ben 32 punti segnati, accompagnti da 9 rimbalzi ed altrettante stoppate. Si nota nel video delle sue azioni migliori (qui sotto) come i canestri siano tutti da pochi centimetri dal ferro e/o schiacciando, ma al minuto 1:41 notate un tiro dalla media davvero eseguito benissimo, segno di una crescita costante.

Non gridiamo al miracolo e neanche alla nascita del nuovo Russell (sembra un adulto tra i bambini), ma attenzione al ragazzo sul quale Ainge punta forte per il futuro...




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Pubblicata da Deep il 28.12.2012


Date storiche: 27 dicembre 1956

Stagione 1956-1957: I Boston Celtics affrontano a Philadelphia gli odiati Rochester Royals di Bobby “Hooks” Wanzer, Si Green, Maurice Stokes e Dick Ricketts, vicini al trasferimento della franchigia a Cincinnati (Ohio). La partita si conclude favorevolmente 97-92, ma Bill Sharman, autore di 19 punti, interrompe la propria striscia vincente di tiri dalla lunetta senza errori a quota 55, migliorando comunque il record personale ed assoluto della N.B.A. che già gli appartenevano dal 30 gennaio 1955, con 50 tiri consecutivi senza errori. Per la guardia texana nativa di Abilene, però, ci sarà il tempo per stabilire un nuovo primato: 56 tiri liberi consecutivi senza errori realizzati nel corso di 11 partite di PO nel corso delle stagioni 1958 e 1959. Il Record, relativamente alle partite di PO, è tuttora imbattuto. Nel corso del medesimo campionato, Bill realizzò anche una media dalla lunetta del 93.2%, che rimase imbattuta fino alla stagione 1976-77, quando Ernie DiGregorio dei Buffalo Braves, un minuto playmaker nativo di North Providence in Rhode Island, portò il primato al 94.5%.

Per ciò che attiene il primato in casa Celtics, Larry Bird arrivò a quota 71, mancando di poco il record che apparteneva a Calvin Murphy (78). Curiosamente, l’infelice evento si materializzò proprio a Houston
contro i Rockets, sconfitti 107-94. Bird segnò 38 punti e catturò 14 rimbalzi e sbagliò il tiro a 4:17 dalla fine del 3° Quarto. Era il 13 febbraio 1990. Laconico il suo commento: "The game was really too close to think about it. I just missed it. There's no explanation."

Il 22 febbraio 2009, un altro leggendario sniper, Ray “He Hot Game” Allen chiudeva all’US Airways Center di Phoenix (Celtics-Suns 128-108) una serie vincente iniziata il 25 dicembre 2008, portando il record bostoniano a quota 72. Qui di seguito, la progressione di questo record, per gli amanti delle
statistiche e per i semplici curiosi:




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012


Non è la prima volta che succede

Il 1° dicembre 2012, i Boston Celtics sono stati sconfitti al BMO Harris Bradley Center di Milwaukee dai Bucks per 91-88, nonostante un avvio di 1° Quarto a dir poco pirotecnico: un 17-0 che aveva lasciato presagire una tranquilla passeggiata di salute per i Verdi, trasformatosi però in uno stillicidio, chiuso dalla bella tripla di Brandon Jennings a 24 secondi dalla sirena finale. Erano seguite molte
recriminazioni legate alla carenza di un Centro dominante, accentuata anche dalla ottima prestazione di Lawrence Sanders (Career High e Doppia Doppia, 18 punti e 16 rimbalzi, conferma della prima Tripla Doppia realizzata 48 ore prima al Target Center di Minneapolis, a spese dei Timberwolves: 10 punti, 12 rimbalzi e 10 stoppate), alle 3 triple fallite da Jason Terry, Paul Pierce e ancora da Terry

L'Elias Sports Bureau, invece, ci fa sapere che le ultime tre squadre NBA a segnare i primi 17 o più punti di un incontro, hanno immancabilmente finito con una sconfitta... Quali sono state le altre
due "fortunate"? I Chicago Bulls contro i New Jersey Nets il 5 gennaio 2007 (Bulls partiti da 18-0 e sconfitti 91-86) e gli stessi Nets proprio contro i Celtics il 9 dicembre 2006 (Nets in vantaggio 18-0, ma
sconfitti 92-90). Che dire, se è vero che il destino è una ruota che gira, in Wisconsin guarderanno preoccupati ai prossimi incontri contro i beniamini del Presidente Obama




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012


Date storiche: 26 dicembre 1956

Stagione 1956-1957. I Celtics vinceranno il loro primo Anello al termine di una stagione che li vedrà primeggiare sulla Eastern Division, davanti ai campioni in carica dei Syracuse Nationals (futuri Philadelphia 76ers) di Dolph Schayes, Ed Conlin, Johnny “Red” Kerr, Al Bianchi e dell’ex Togo Anthony Palazzi (scelto con il n°5 al Draft del 24 aprile 1954 e ceduto ai rivali il 29 novembre 1956).

La squadra guidata da Arnold “Red” Auerbach schiera, tra gli altri, Bob Cousy (futuro Most Valuable Player con 20.6 punti, 4.8 rimbalzi e 7.5 assist di media), Bill Sharman (ormai 30enne, ma capace ancora di una media da 21.1 punti a partita), i due sophomores Jim Loscutoff e Frank Ramsay e i due rookies terribili, Tom Heinsohn (destinato ad ottenere il riconoscimento di Rookie of The Year con 16.2 punti, 9.8 rimbalzi e 1.6 assist a partita) e Bill Russell. Proprio il Centro nativo di Monroe (Louisiana), dominerà la classifica dei rimbalzisti, con una media/partita di 19.6 (accompagnati, tanto per non farsi mancare nulla, da 14.7 punti ed 1.8 assist. E meno male che all’epoca non si teneva conto delle stoppate!). Boston vincerà la finale di Division sui Nationals per 3-0 e poi conquisterà l’agognato Anello sconfiggendo i St. Louis Hawks 4-3. Memorabile Gara 7, chiusa dopo ben 2 OT, con il punteggio di 125-123 al Garden. Era sabato 13 aprile 1957. Nasceva la Dinastia.

Mercoledì 26 dicembre 1956 rappresenta una data storica per i Celtics, perché nell’occasione Bill Russell (ancora Rookie) stabilisce contro i Philadelphia Warriors (sconfitti al Garden 120-97) quello che tuttora rimane il record di franchigia per rimbalzi catturati in una partita: 34. E in soli 20 minuti di gioco…




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 26.12.2012




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