I Celtics saranno in televisione anche per la gara 7 contro i Sixers in questo spareggio per accedere alle finali, per sfidare i già qualificati Miami Heat.

Le notizie di Bradley, diffuse ieri, hanno trovato conferma con l'operazione che il nostro giocatore ha subito alla sua spalla sinistra per risolvere in maniera definitiva il problema. I tempi di recupero saranno di circa quattro mesi, quindi più o meno dovrebbe essere pronto per l'inizio del training camp.

Ma anche se privi della loro guardia titolare, i Celtics questa notte alle 2.00 saranno in diretta su Sky Sport 2 per guadagrare l'accesso alle finali ad EST (NOTA: saranno le 2.00 di domenica mattina). Per le repliche sintonizzatevi sullo stesso canale domani alle 12.00 ed alle 21.30.

UPDATE del 26/05 ore 19.55: Il Boston Globe e WEEI radio fanno sapere che Bradley è stato operato a tutte e due le spalle e che i tempi di recupero sono quelli annunciati, quattro mesi.

Ormai sembra chiaro che Avery Bradley non sarà più in grado di tornare sul parquet in questa stagione. Le notizie che giungono dal diretto interessato e dallo staff medico sono a dir poco allarmanti. Infatti il giocatore non riuscirebbe letteralmente ad alzare il braccio, figuriamoci a giocare.

Quasi sicuramente sarà necessaria un'operazione per via di tutte le ripetute lussazioni della spalla (due solo in questa ultima serie) e dalle prime verifiche sembra proprio che non sarà pronto nemmeno per il training camp della prossima stagione.

Ovviamente sono tutte informazioni da verificare, ma certo non suonano come belle notizie per i nostri colori. In bocca al lupo Avery ed a presto.

Il 21 maggio, in occasione di Gara 5 delle Semifinali di Eastern Conference, al TD Garden di Boston contro i Philadelphia 76ers, Rajon Rondo ha registrato 14 assist, proseguendo in una striscia di almeno 13 assist in ciascuno dei 5 incontri con la squadra allenata da Doug Collins.

Secondo l'Elias Sports Bureau, Rondo è il secondo giocatore nella storia dei playoff N.B.A. a mettere a referto almeno 13 assist nelle prime cinque partite di una serie ... Tra l’11 e il 22 maggio 1985, Earvin “Magic” Johnson registrò almeno 13 assist in tutte le cinque partite della finale della Western Conference contro i Denver Nuggets guidati da Coach Doug Moe. Johnson servì 16, 15, 15, 13 e 19 assist, portando L.A. alla finale poi (ahinoi) vinta 4-2 contro i Celtics.

Dall’Elias Sports Bureau: Il tabellino di Rajon Rondo riporta 13 punti, 17 assist e 12 rimbalzi in occasione della vittoria (92–91) dei Boston Celtics sui Philadelphia 76ers, ottenuta il 12 maggio al TD Garden, in occasione di Gara 1 delle Semifinali di Eastern Conference.

Si tratta dell’ottava tripla doppia conseguita in carriera nella postseason dal play bostoniano, che uguaglia così nientemeno che Oscar "The Big O" Robertson. Rondo ha registrato più triple doppie nelle ultime quattro postseasons di tutti gli altri giocatori N.B.A. assieme (7).

Il 10 maggio, Kevin Garnett ha concluso la vittoriosa (83-80) Gara 6 del 1° Turno dei Playoff al TD Garden contro gli Atlanta Hawks, con un bilancio complessivo di 28 punti, 14 rimbalzi, 3 recuperi e 5 stoppate.

L’Elias Sports Bureau ci rende noto che in tutta la storia dei Playoff N.B.A. solo altri 3 giocatori hanno concluso una partita con almeno 25 punti, 10 rimbalzi, 3 recuperi e 5 stoppate. Peccato che il valente ufficio statistico dello sport U.S.A., non renda loro onore menzionandoli…

Mercoledì 16 maggio 2012 e venerdì 20 maggio 1988 segnano due date storiche dal punto di vista delle performances statistiche dei Celtics.

In occasione di Gara 3 delle semifinali di Eastern Conference, vinta 107-91 al Wells Fargo Center di Philadelphia, Paul Pierce (20 punti e 12 rimbalzi), Kevin Garnett (27 punti e 13 rimbalzi) e Rajon Rondo (23 punti e 14 assist) hanno registrato una doppia doppia da almeno 20 punti e 10 rimbalzi o assist.

Secondo l’Elias Sports Bureau, l’ultimo trio Verde a realizzare una simile prestazione in postseason fu quello formato da Larry Bird (23 punti e 11 rimbalzi), Kevin McHale (26 punti e 10 rimbalzi), e Danny Ainge (22 punti e 14 assist): l'impresa riuscì contro gli Atlanta Hawks in gara 6 delle semifinali della Eastern Conference nel 1988. Nell’occasione, un Doc Rivers all’epoca valente play del team georgiano, registrò uno dei 2 over 30 punti nei playoff della sua carriera (per la precisione, Doc refertò 32 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi, secondo solo a Dominique Wilkins (35 punti, 10 rimbalzi e 4 assist).

I Celtics tornano in televisione e lo fanno per la importantissima gara 6 nella serie contro Philadelphia. La diretta prevista per le 2.00 di giovedì e sarà trasmessa da Sky Sport 2, con la replica domani alle 14.00 ed alle 21.00, ma stavolta su Sky Sport 3.

Della partita non dovrebbe far parte Avery Bradley, che continua davvero ad avere grossi problemi alla spalla, che in questi playoff si è slogata per ben tre volte, due contro i 76ers.

Se i Celtics vinceranno, la serie finirà, altrimenti si andrà alla settima prevista a Boston per sabato.

Ad eccezione di Bradley (spalla), tutti a disposizione oggi i ragazzi di Rivers che hanno potuto finalmente fare una seduta di allenamento completa, in preparazione alla partita di domani sera alle ore 7.00 PM al Garden (ore 01.00 di martedì da noi, senza diretta in TV) . Già perché ci aspetta quella gara 5, che negli USA viene definita PIVOTAL per la sua importanza, la vera svolta di tutte le serie a sette partite.

Ma oggi è stato ancora il momento della riflessione ed infatti praticamente tutti sono tornati sulla sconfitta di venerdì. Per come hanno risposto ai media, in maniera del tutto identica, sembra proprio che dopo un confronto nello spogliatoio, i nostri abbiano deciso di portare alla condivisione e all'esposizione dello stesso pensiero.

Chiunque venisse interpellato (fosse Rondo, Pierce o Garnett), veniva sottolineato come una squadra con tutta l'esperienza dei Celtics non doveva farsi rimontare così tanti punti e che erano rimasti davvero sorpresi dall'energia che di colpo i 76ers avevano riversato in campo.

Sia come sia, i Celtics intervistati si sono ripromessi di non fare più errori del genere, ed aggiungiamo noi, di non sottovalutare più gli avversari.

Finalmente andiamo in televisione. Allo scoccare della prima ora di domani in diretta su Sky Sport 2 gara 3 tra Boston e Philadelphia. La serie lo sapete tutti è sul 1-1 e quindi completamente aperta.

Le repliche, secondo la guida programmi, saranno trasmesse alle 11.30 ed alle 21.00 su Sky Sport Extra ed alle 17.00 su Sky Sport 3.

Fatemi fare un rapido controllo:
Patatine -> Ok
Birra -> Ok
Telecomando nella mano destra -> Ok
Non manca nulla..... Solo la vittoria dei nostri ragazzi.

Mentre stiamo per entrare in gara 3 nella sfida contro Philadelphia, per i Celtics le notizie sul fronte infortuni non sono esattamente serene. Il conto degli infortunati è davvero lungo, anche senza contare i giocatori che non sono riusciti a finire la stagione (o a cominciarla come Jeff Green).

Partiamo da Bradley ed i suoi problemi alla spalla. Ad Aprile era nella lista dei migliori giocatori del mese, invece ora non riesce più ad incidere con continuità e viene lasciato in panchina per lunghi tratti delle sfide. I Celtics si sono abituati ad avere atletismo e difesa dal loro numero 0, ormai non si può più prescindere dal suo apporto.

Ray Allen è tornato durante la serie con Atlanta, ma è palese che non ha la sua solita mobilità. Ha problemi alla caviglia e in estate sarà operato per pulirla dai frammenti essei che girano al suo interno e che gli provocano molto dolore. Anche se è al 70/80% è sempre un signor giocatore, speriamo che gli Dei del basket siano buoni con lui e con tutti noi.

Pietrus, è notizia di ieri, dovrà essere operato al ginocchio, anche lui per ripulirlo. Gioca sul dolore, ma a suo dire è sopportabilissimo. Ci era sembrato, a dire il vero, un po' in difficoltà ultimamente, ora capiamo il perché.

Ma il vero problema è Paul Pierce. Ha uno stiramento al legamento che si trascina da gara 4 contro Atlanta. E' davvero in difficoltà fisica ed a detta di alcuni giornalisti vicini all'ambiente biancoverde, Rivers avrebbe pensato più volte di farlo stare seduto per una o due partite. Ma Pierce è un guerriero e non si lamenta mai, anche nascondendo spesso la reale entità del problema. Ha un livello di sopportazione del dolore piuttosto elevato e questo a volte può essere anche un problema visto che l'infortunio potrebbe anche peggiorare.

Insomma i nostri, anche se non sono in perfetta forma fisica, sono chiamati ad impegni anche piuttosto gravosi a partire da stasera in quel di Philadelphia. Vista la sfortuna generale di questi ultimi anni con tutti gli infortuni che abbiamo patito, sarebbe possibile avere una tregua?