Il nostro datruth ci presenta la sfida tra Boston ed Atlanta al primo turno, serie che vi ricordo inizierà domenica alle ore 19.00 ora della costa Est, quindi all'1.00 nella notte tra domenica e lunedì per noi italiani.

Il mio personale pronostico è di 4 a 1 per i Celtics e sono fermamente convinto che tutto dipenderà dalla prima e dalla seconda delle sfide ad Atlanta.

Come giudicano la serie tra i Cetlics e gli Hawks gli analisti della ESPN? Direi che si tratta di un plebiscito o quasi in favore dei nostri ragazzi. Ben 11 analisti su 12 vedono i Celtics vincenti al primo turno, anche se in generale si crede che sarà una serie combattuta.

Nonostante in maglia biancoverde siano passati molti eccellenti playmakers come Dennis Johnson o Nate Archibald, era dall'epoca di Cousy che nessun Celtic vinceva la classifica degli assists.

Però uso un tempo al passato perché Rajon Rondo è il nuovo re della classifica e con 11.7 assistenze ad allacciata di scarpe, precedendo un mostro sacro come Nash arrivato secondo con 10.7. Dopo di loro nessun altro giocatore nella lega è arrivato in doppia cifra e nell'ordine troviamo: Paul, Calderon, Deron Williams, Rubio (rookie), Wall, Tony Parker, Andre Miller e Lawson.

Gli altri Celtics in classifica entro i primi 100 sono Pierce al 27 con 4.5 assists a serata e Garnett alla 47 con 2.9.

I nostri complimenti al piccolo grande uomo Rajon Rondo.

Tutto come ci si attendeva: la finale è stata un monologo assoluto di Roma (Giancleto), che per la seconda volta in due anni ha vinto la lega di Celtics.it.

Tanti complimenti ovviamente a lui ed in generale a tutti i partecipanti. Quest'anno sicuramente abbiamo avuto un po' più di tranquillità e nessuno scambio "chiacchierato" ha minato la serenità dei contendenti. L'unico problema è stato in fase di draft a dicembre, ma poi più nulla e tutto è filato liscio.

Un grazie a tutti i partecipanti e al prossimo anno.

Il 18 aprile, il Capitano ha chiuso la partita contro gli Orlando Magic mettendo a referto il proprio Career High negli assist (14), accompagnato da 29 punti e 5 rimbalzi e 2 recuperi. Secondo l'Elias Stats Bureau, Paul Pierce diviene il terzo giocatore nella storia dei Celtics a conseguire una simile prestazione in una partita, andando a referto contemporaneamente per quelle quattro voci statistiche. E si unisce a Rajon Rondo (32 punti, 15 assist, 10 rimbalzi e 2 palle rubate, che lo ha preceduto di pochissimo: il 12 febbraio di quest’anno durante la celebre partita al TD Garden in cui conseguì la tripla doppia contro i Chicago Bulls) e Larry Bird (32 punti, 14 assist, 5 rimbalzi e 2 palle rubate il 19 Aprile 1987).

Per gli appassionati di storia e statistica celtica, aggiungiamo che in quella partita, i C’s sconfissero al vecchio Garden gli Atlanta Hawks con il punteggio di 118–107. Questi i quintetti iniziali: Dennis Johnson, Danny Ainge, Larry Bird, Kevin McHale e Robert Parish. Altri 3 C’s calcarono il parquet incrociato: Bill Walton, Jerry Sichting e Darren Daye. Lo Starting Five di Atlanta era composto da: Doc Rivers, Randy Wittman, Dominique Wilkins, Kevin Willis e Tree Rollins. I subentrati dal Pino per gli Hawks furono: Spud Webb, Jon Konchak, Antoine Carr, Jon Battle, Cliff Levingston, Mike McGee.

I Celtics sono sicuri di incrociare i propri destini contro Atlanta.

Dopo i risultati di eri questo è sicuro, non resta che da capire, nelle ultime due gare, chi inizierà la serie in casa avendo ottenuto il fattore campo. Perché se è vero che in tutti i casi il posto numero 4 ad Est sarà dei Celtics (37-27) perché vincitori di conference, il fattore campo verrà deciso dal record assoluto e quindi, per ora, è per una partita a favore di Atlanta (38-26).

Restano due partite per decidere questo aspetto. Miami e Milwaukee entrambi al Garden per i Celtics, mentre ci saranno i Clippers ed i Mavs per Atlanta.

A prescendere da questo aspetto, i Celtics se vogliono fare strada drovranno vincere diverse serie fuori casa, quindi poco importa se subito dal primo turno o meno.

La strada verso il #18 è iniziata... 

Il nostro Alessandro riassume in questo approfondimento la vita cestistica del nuovo arrivato a Boston, che,  anche se per soli 3 minuti, ha esordito nella sconfitta dei Celtics ieri con gli Hawks.

Buona lettura.

Oggi è arrivata la notizia che i Celtics hanno tagliato definitivamente Jermaine O'Neal, che non sarebbe più tornato in questa stagione dopo l'operazione al polso, ed al suo posto hanno firmato Sean Williams, che era free agent dal 22/03/2012 dopo esser stato tagliato da Dallas (eleggibile per i playoff).

Ma che tipo di giocatore è questo Williams? Beh si tratta sicuramente di un giocatore atletico, ma che non ha un solido gioco offensivo. Le sue caratteristiche migliori sono sicuramente nella capacità di andare oltre il ferro e di stippare. Alto 208 centimetri, ricopre il ruolo di ala grande e di centro e sul campo è sicuramente molto attivo, non certo un giocatore stanziale. Per Sean è un ritorno a casa, visto che è un prodotto del Boston College.

Per farsi un'idea sulle sue doti ci viene in soccorso Youtube. Ecco le sue giocate nella gara contro i Nuggets dove mise a segno una signora prestazione.

Per quanto riguarda la partita di stasera ad Atlanta, sembra proprio che ci saranno molte defezioni. Sicuri assenti Rondo, Allen e Pietrus, nelle ultime ore si è diffusa la notizia sui media americani che non ci saranno neanche Garnett e Pierce, forse davvero troppo anche per essere chiamata partita.

Qundi spazio alle seconde e terze linee.

Notte di festeggiamenti per i Celtics che hanno conquistato un importante traguardo ed hanno omaggiato i grandi del passato per una ricorrenza.

Con la vittoria contro Orlando è arrivato il matematico titolo della Atlantic Division per la trentunesima volta, questo è il traguardo.

Invece durante l'intervallo tutto il popolo biancoverde ha festeggiato i 50 anni dal titolo del 1962, quello storico vinto a gara 7 contro i Lakers. Grande commozione di tutti nel vedere i grandi del passato sfilare per il campo: Tom "Satch" Sanders, Bill Russell, Sam Jones, Frank Ramsey, Tommy Heinsohn, Bob Cousy e Jim Loscutoff. Un vero e proprio pandemonio nel vederli ancora una volta sul loro campo.

Francamente da sempre non capisco perché ci sia bisogno di aiutare così tanto le superstar NBA e ieri sera abbiamo avuto una lampante dimostrazione di come conti tanto avere un certo nome scritto sulla maglia.

Non ne faccio un problema di Celtics contro il resto del mondo, tante volte anche le nostre star hanno un trattamento di favore, ma sto cercando davvero di capire il perché gli arbitri considerino più spettacolare fischiare e fermare il gioco per qualcosa di non accaduto, anziché lasciar giocare. Boh...

Volete qualche esempio: