Chris Wilcox è fuori a tempo indefinito dopo i risultati di alcuni test cardiaci definiti "di routine" i quali avrebbero evidenziato la necessità di eseguire ulteriori analisi. Lo rende noto Sherrod Blakely su CommCast SportsNet (Link articolo).

Chris non aveva giocato venerdì notte contro Portland al TD Garden, adducendo non meglio precisate "questioni personali" e sarà visitato nuovamente dallo staf medico dei Celtics all'inizio della prossima settimana, il che significa che non giocherà contro i Lakers, né, tantomeno, contro i Clippers in occasione della doppia sfida a Los Angeles.

Wilcox non ha viaggiato con la squadra e non è chiaro se si unirà o meno ai compagni ad un certo punto della loro trasferta nella West Coast, che prende il via oggi. Questa ennesima  pessima notizia non può non ricordare quella di Jeff Green, sottoposto  con successo ad intervento chirurgico per un aneurisma aortico. Tradato nel febbraio 2011 da Oklahoma City nell'ambito del tristemente celebre affaire Perkins, Jeff sta facendo la riabilitazione a Boston e si prevede che possa rientrare a giocare nella stagione 2012-2013.

Dopo aver giocato solo 14 minuti a Philadelphia ed essere rimasto fuori per problemi personali contro Portland, si viene ora a conoscenza che questi problemi di cui soffre Wilcox sono in realtà cardiaci. Facile la comparazione con il "caso"  di Jeff Green che ad inizio stagione ha fermato il ragazzo per tutta la stagione per un problema all'aorta poi operata ad inizio 2012.

Non si conosce invece l'entità di questo nuovo problema, di sicuro c'è solo che Wilcox resterà fuori per un tempo indefinito per permettere di eseguire test più specifici ed approfonditi.

Chris era in netta ascesa nelle preferenze di Rivers e nelle ultime partite aveva superato i venti minuti di utilizzo medio, 21.1 per l'esattezza. La sua produzione in termici numerici era di conseguenza aumentata e nelle ultime otto uscite aveva sfiorato i 7 punti (6.8) e 6 rimbalzi (5.8) di media. Ora con la probabile assenza di O'Neal o in caso di ritorno con un suo limitato apporto, questa nuova assenza ci costringerà sicuramente ad andare sul mercato per cercare un centro.

Ma queste considerazioni passano in secondo piano, per ora resta solo la preoccupazione per Chris e l'augurio di una pronta ripresa.

La partita contro Portland al Garden sarà trasmessa questa notte alle 01.30 su SkySport2 o se preferite essere pignoli sabato mattina.

Per le repliche sintonizziamoci sullo stesso canale ai seguenti orari:
sabato ore 12.00
sabato ore 21.15
lunedì ore 21.00

Secondo la guida il commento per le repliche sarà affidato a Tranquillo e Pessina, mentre per la diretta dovrebbe esserci solo il commento originale, anche se è solo una supposizione visto che non ci sono informazioni chiare.

All'indomani della sciagurata partita contro Philadelphia, il nostro allenatore è tornato a parlare con la stampa e come sempre non è mai banale: "Stiamo pagando troppo la mancanza di allenamenti in questa stagione e questo sta incidendo fin troppo. Alcuni dei nostri ragazzi, già avanti con l'età, si sono presentati al camp in non perfetta forma fisica. Quando ho visto questo, valutando l'età dei nostri e l'impossibilità di entrare in forma per mancanza di tempo, ho temuto e temo tutt'ora che questo sia un grosso problema, quasi insormontabile".

Sembra chiarissimo a tutti, così come hanno riportato diverse testate, che Rivers ha voluto abbastanza palesemente bacchettare Garnett e Pierce. Questo perché Allen non è mai fuori forma, mai nella vita e per gli altri non è applicabile il discorso età.

Quindi? I più attenti hanno unito i puntini e vedono proprio uno dei due od entrambi in partenza. Che ci sia qualcuno dei nostri sul mercato è abbastanza ovvio, chi siano i nomi ora forse è un po' più chiaro? No... Perché DOC continua ed a sorpresa salva tutti: "Io non mi aspetto dei grossi stravolgimenti e non credo avverrà una grossa trade a breve. Dobbiamo fare dei cambiamenti è ovvio, ma non è detto che li faremo entro il 15 marzo. Questa estate andremo sotto il cap ed avendo un GM capace come Ainge si potranno eseguire molte mosse di mercato. Inoltre il draft sembra uno dei più profondi degli ultimi 15 anni, motivo in più per non farsi prendere dalla fretta".

I controlli ai quali si è sottoposto Jermaine O'Neal in questi ultimi giorni per cercare di capire quale sarà il suo destino, sembrano già lasciare una prima traccia. Infatti Rivers ha deciso che indipendentemente dal ritorno o meno di JO i ruoli di ala grande e centro saranno occupati per il resto della stagione rispettivamente da Bass e Garnett.

Rivers motiva questa scelta dicendo che la squadra è maggiormente atletica con Garnett da centro ed oltretutto più equilibrata. La decisione di "panchinare" O'Neal sarebbe avvenuta anche senza l'infortunio e Wilcox e lo stesso Jermaine sarebbero stati le riserve fino a fine stagione.

Inoltre veniamo anche a conoscenza che in caso le terapie non sortissero gli effetti desiderati e fosse necessario intervenire chirurgicamente sul polso malato, JO sarebbe tagliato per far spazio ad un nuovo centro nel roster. Insomma i giorni del numero 7 a Boston sembrano davvero agli sgoccioli.

Un virus di natura incerta, si crede gialloviola, costringe il nostro Ray Allen a letto e non sarà della partita stasera. Al suo posto in quintetto Pietrus, che quando è titolare sfiora il rendimento di He Got Game.

Ci risiamo, Jermaine O'Neal è nuovamente fuori dai giochi e probabilmente dovrà essere operato per curare il problema al polso che si sta trascinando dalla scorsa stagione. Per ora il giocatore si fermerà per altri 14 giorni e con una cura a base cortisonica si cercherà di ridurre il dolore all'articolazione

Ainge intervenuto sull'argomento ha detto che sicuramente il ragazzo dovrà operarsi, ma non sa esattamente i tempi. "He’s going to need surgery at some point,” dice Ainge. “But he’ll play with it for now. He needed the surgery last season but wanted to play. Now, though, they think he’ll be ready to play in another 10 or 14 days"

Mentre tutto il mondo NBA si interroga sul futuro di Rondo chiedendosi in quale squadra finirà la stagione il nostro play, Rivers alza la voce e si toglie un paio di sassolini dalle scarpe. "Io non capisco perché le voci su uno scambio si siano intensificate in questi giorni.." tuona il nostro coach, "..adducendo come uno dei motivi di questa partenza il rapporto tra me e lui. Non è vero per nulla, io non ho nessun problema con lui, ed anzi il nostro rapporto non è stato mai così saldo come in questo momento".

Rivers continua la sua esternazione parlando anche di cosa è stato fatto, anzi non fatto, da Ainge: "Non ha intenzione di cedere Rondo ed anche quando tutti davate Rajon per partente nella trade ipotetica con Paul, nessuno in realtà della nostra organizzazione, Ainge in testa, ha esplicitamente cercato questa trade. Anzi..." aggiunge "... nessun GM della lega ha mai ricevuto una telefonata da noi con in offerta Rajon".

"Anche se so che non sarà così mi piacerebbe molto che queste voci finissero e che ci concentrassimo su altri aspetti come il gioco, ma so che il gossip attrae molto di più".

Parole granitiche, ma da buon italiano fatemi aggiungere un bel: speriamo sincere.

Passata la sbornia fieristica di un ASG che ho già dimenticato, torniamo a pensare al nostro colore preferito, il verde. In questi giorni mi sono andato a rileggere le varie dichiarazioni di Ainge, Rivers, Grousbeck e dei nostri giocatori più rappresentativi per entrare nella loro testa. Bene, dopo aver letto le rune, i tarocchi e bevuto tanti caffè solo per averne i fondi, vi posso spiegare che cosa faranno i Celtics nel loro futuro.

Trade: prima del 15.03 si muoverà qualcosa e sarà anche molto ingombrante. No, non sarà Rondo però come molti di voi pensano, ma Ray Allen molto probabilmente accompagnato da JO e a scelta di qualcuno tra Daniels, Moore o Pavlovic. L'obbiettivo non tanto velato è arrivare ad un centro di peso, che possa dare sostanza sotto il canestro. Non ci sono molti "loschi" figuri nella lega che possano spostarsi ed approdare da noi, ed a meno che non pensiate ad una follia di Orlando che ci consegna Howard (non vi illudete neanche per un minuto), il nostro "facile" obiettivo sembra Kaman degli Hornets. Io però nutro dei dubbi su di lui, visto che tra qualche settimana compirà 30 anni, quindi non è un ragazzo futuribile e la sua salute non è mai troppo florida. A parte il nome fatto, sembra chiaro che Celtics siano a caccia di lunghi.

Off-season: Se Rondo e Pierce rimarranno ai Celtics a vita non cambiando mai maglia, il primo obiettivo estivo sarà quello della verifica prima e della firma poi di Jeff Green, che deve giocare almeno una stagione coi nostri colori. Non avendo più Ray si cercherà la riconferma di Pietrus, diventato nel frattempo titolare al fianco di Pierce dopo la trade, con un contratto almeno di tre anni. Allen che potrebbe anche tornare con un minimo salariale per partire dalla panchina come tiratore specialista, sperando non sia troppo arrabbiato per la trade. Garnett dovrà scegliere se fare un altro anno con noi, ma al minimo salariale e senza la certezza di essere un titolare. Promozione sul campo per Bradley, Wilcox e Bass che saranno oggetto di maggiori minuti in stagione per il nuovo roster che suonerebbe più o meno così (prima gli starters):
PG - Rondo - Bradley - (paccottiglia)
SG - Pietrus - (scelta del draft) - Moore (Allen?)
SF - Green - Pierce - (un veterano/scelta del draft)
PF - Bass - Garnett - Johnson
CE - (Chi è giunto dalla trade) - Wilcox - (un veterano/scelta del draft [basta che sia un toro])

A che punto della stagione siamo?
Siamo arrivati alla pausa dell'ASG, che segna ogni anno una sorta di spartiacque tra la prima parte della stagione e la volata finale per i playoff. Quest'anno poi, con la stagione accorciata, siamo davvero a metà stagione, anche nei numeri, avendo giocato 32 partite sulle 66 previste. Miami e Chicago ad Est e Oklahoma e San Antonio a Ovest guidano abbastanza nettamente il gruppo.

Ed i Celtics come sono andati?
Il bilancio fin qui non può essere certo positivo per i Celtics visto che occupiamo l'ottavo posto ad Est con un deludente 15-17 nel bilancio tra vittorie e sconfitte. Se è vero che la partenza è stata lenta per via di una preparazione non certo svolta al meglio, ora sembra che i nostri ragazzi siano piombati nel baratro, arrivando alla pausa con uno 0-5 nelle ultime partite ed un 3-7 nelle ultime 10. Male? Beh certo che sì...

Quindi per noi è finita?
Un categorico e perentorio NO. Però è chiaro che infortuni ed età avanzata non giochino certo a nostro favore e che Ainge debba tirare fuori un coniglio dal cilindro. Serve un lungo, atletico e che sia una mano indifesa. Serve perché soffriamo tantissimo in difesa e quasi sempre le sconfitte coincidono con la perdita del controllo dei tabelloni. Se per Allen e Pierce avere Pietrus garantisce un bel backup, a dire il vero non capisco la situazione centro. O'Neal occupa un po' gli spazi, ma è palesemente alla fine, Wilcox è sicuramente più ala grande e Stiemsma è troppo acerbo. Dobbiamo acquisire un titolare per questo ruolo, cosa che dalla partenza di Perkins non abbiamo più avuto.

Quindi con le mosse opportune possiamo vincere il titolo?
Calma, il titolo è una cosa grossa, ancora troppo per noi. Sistemate un paio di cose nel roster e ritrovata la salute dei nostri ragazzi, chi sono io per dire che non siamo da titolo? Credo però che squadre come Chicago, Miami e Oklahoma siano più fresche di noi e che siano le favorite per la vittoria finale, ma dare per morti i Celtics sarebbe un errore. Ovviamente tutto questo a patto che ci sia una decisa inversione di rotta e che i ragazzi scalino qualche posto in classifica.

Quindi godiamoci l'All Star Game?
Fatelo pure, io preferisco un torneo di Curling. Odio con tutte le mie forze questo evento che un amico definisce circense. Certo capisco che è un bel riconoscimento per i giocatori e la presenza di Pierce e Rondo mi rallegra, ma non mi interessa nulla di nulla di un evento che per me potrebbe non esistere. E' come un casual game del telefonino. Ti piace per qualche ora, ma dopo una o due volte che ci hai giocato non riesci neanche più a sentire quella fastidiosa musichetta.