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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1868

Ci lascia Ed Macauley

Oggi ci ha lasciato all'età di 83 anni un grande della storia dei Celtics, Ed "Easy" Macauley.

Lasciò i Celtics alla soglia della grandezza, subito prima dell'arrivo in squadra di un certo Bill Russell, ed infatti non vinse neanche un titolo con la franchigia del trifoglio, ma ciò non toglie che abbia lasciato un enorme segno del suo passaggio.

Giocatore atipico per il ruolo di centro, molto più leggero dei suoi avversari, ma efficace come pochi in virtù di un gran talento e di una buona tecnica di base. Nella sua permanenza nei Celtics ha avuto un grossissimo impatto, come potete constatare dai suoi numeri.

Anche se uomo del sud, non aveva dentro di se il germe dell'odio razziale ed anzi fu sempre molto vicino ai suoi compagni di colore per aiutarli ad affrontare situazioni non proprio facili per quei tempi. Anche per questa sua grandezza, ci stringiamo alla famiglia ed ai parenti in un caloroso saluto.. Addio Easy.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 09.11.2011


Vota Paul, vota Pierce.

Vogliamo lasciarci sfuggire l'occasione della pubblicazione di un poster del nostro amato capitano?

Certo che no, ed allora dirigetevi su Rivista ufficiale NBA e fate la scelta giusta dal box riportato in foto qui a fianco.

Nel momento in cui vi scrivo è in vantaggio Wade, ma Pierce è in netta rimonta.In questi momenti di scarso interesse ogni motivo di competizione è stimolante.

Fate un piccolo sforzo e avremo un poster come premio, oltre che alla soddisfazione di far primeggiare il nome dei nostri ragazzi.




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Pubblicata da DeeP il 08.11.2011


Ultimatum

Dopo tanto parlare e dopo tutte le considerazioni dei giorni scorsi sulla volontà o meno di accettare questa o quella proposta, siamo arrivati al momento cruciale della trattativa.

Come ben saprete la NBPA ha recentemente rifiutato l'accordo che prevedeva la BRI al 50%, in sostanza quello che i proprietari si impegnano a versare nelle casse dei giocatori in percentuale alle entrate. Ma ora arriva l'ultimatum: Stern ha dichiarato che i giocatori hanno fino a mercoledì per accettare o meno una proposta, l'ultima, al 51%. Continua Stern che se i giocatori non accetteranno questa proposta, la lega da giovedì non farà proposte sopra il 47%.

In amore ed in guerra quando fai degli ultimatum di una certa importanza devi avere la ragione dalla tua parte o un asso nascosto nella manica. In questo caso non so davvero se fosse il momento delle maniere forti, a sensazione direi di no. A suffragio di questo infatti i giocatori hanno già dichiarato che non si faranno intimidire e che la loro richiesta resta sempre quella: 52.5%.

La guerra, che ricordiamo coinvolge miliardari contro milionari,  continua e sembra non volerci lasciare a breve.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 06.11.2011


Punto sul lockout.

Se era possibile complicare ancora più le cose quelli dell'NBA ci stanno riuscendo. Non bastavano tutte le infruttuose giornate di dialoghi e le partite cancellate fino ad ora, perché ora sembra le due parti non siano più così unite come prima.

Alcuni giocatori, guidati proprio dal nostro Pierce, sembrano intenzionati a promuovere un'azione per la de-certificazione della lega. Questo perché questi giocatori ritengono che le offerte degli owner siano troppo svantaggiose per loro e vista la riluttanza della NBPA a seguire questa strada si vorrebbero mettere in proprio. Tutti gli analisti concordano che questa azione potrebbe essere molto pericolosa perché in caso di non accettazione dell'istanza i giocatori rischierebbero di perdere anche molte delle conquiste economiche avute fino ad oggi.

Sul fronte dei proprietari sembra che almeno sette di loro ritengano inaccettabile la proposta fatta recentemente ai giocatori per la spartizione degli utili (50-50) e non tollerando che la lega sia salita oltre il 47%, così come gli era stato promesso.

Insomma i fronti non sono d'accordo su nulla ed ora sono anche spaccati al loro interno. Anche se ci sono incontri programmati in questi giorni, la stagione sembra davvero a forte rischio.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 05.11.2011


Ancora cancellazioni.

A margini degli infruttuosi incontri di questi giorni, l'NBA nella persona di David Stern, annuncia la cancellazione tutte le partite del mese di Novembre. Ormai era solo questione di ore per questo annuncio e le poche speranze si erano infrante nelle dichiarazioni non proprio ottimistiche seguite agli ultimi incontri tra le parti.

Con questa cancellazione è ufficilale che la stagione da 82 partite non sarà più possibile.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 29.10.2011


Incontro a sorpresa.

Non era stato schedulato nulla questa settimana ed invece le parti si sono nuovamente ritrovate a New York nella giornata di ieri con un incontro fiume di quindici ore e che verrà ripreso oggi alle 20:00 (orario italiano).

Ma nessuno si faccia ingannare, potrebbe essere il solito buco nell'acqua come gli incontri della settimana scorsa in presenza del responsabile federale inviato direttamente dalla Casa Bianca.

Come al solito bocche cucite al termine del meeting, ma non è passato troppo tempo prima che le solite gole profonde dessero qualche informazione top secret. In sostanza il nodo cruciale della BRI (percentuale delle entrate che i proprietari si impegnano ad investire ogni anno negli stipendi giocatori) che nel contratto in scadenza era al 57%, sarebbe stata portata al 50% a fronte però del 52.5% della più bassa proposta dei giocatori.

Aspettiamo anche queste ultime evoluzioni, ma siamo certi che se questo ennesimo tentativo fallirà, già in nottata potrebbe essere annunciata un'ulteriore cancellazione di partite NBA. Quante? non si sa di preciso, si va dalle due settimane minimo a tutte quelle fino al 31/12/2011 incluso.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 27.10.2011


Mediazione fallita, nessun accordo.

Purtroppo nonostante la presenza dei un rappresentante federale, George Cohen, inviato direttamente dal presidente Obama e dopo che le due parti si sono parlate per 30 ore in tre giorni, si apprende che le posizioni sono rimaste sostanzialmente le stesse e quindi nessun accordo è possibile.

Si aspetta ad ore l'annuncio della cancellazione di tutte le partite fino al 01.01.2012 comprese le sfide natalizie da sempre un grande appuntamento mediatico.

A questo punto aspettatevi il peggio, perché le cancellazioni potrebbero continuare fino ad abbracciare tutta la stagione. Ultima nota, per ora non sono previste nuove riunioni tra le parti.

La tristezza mi pervade.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 21.10.2011


Nuovi incontri.

Probabilmente il nome George Cohem ai più non dice nulla, ma potrebbe rappresentare un ruolo chiave e molto importante per tutti noi appassionati di NBA. Infatti è la persona incaricata direttamente dal presidente Obama (noto amante dell'NBA) per cercare di mediare tra le posizioni dei proprietari e dei giocatori.

Un primo risultato c'è subito stato, con una riunione fiume di ben 16 ore, record di durata in queste trattative, svolta  martedì e terminata alle 2.00 di notte. Ieri poi le negoziazioni sono continuate e dovrebbero proseguire anche oggi. Le bocche sono cucite a doppio filo, su indicazione proprio di Cohem, ma perlomeno la temuta cancellazione di tutte le gare fino al 1.01.2012 prevista per ieri non c'è stata.

Attendiamo gli sviluppi e speriamo in una schiarita.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 20.10.2011


Prime due settimane cancellate.

David Stern ha dichiarato ai media che sono state cancellate le prime due settimane di stagione regolare visto che le riunioni fiume degli ultimi giorni non hanno sortito nessun sostanziale passo in avanti per la risoluzione del lockout. Inoltre Stern ha aggiunto che queste settimane andranno perse e non saranno recuperate riformulando un calendario compresso.

L'ago della bilancia sembra restare la differenza di tre punti percentuale nella firma del contratto collettivo. Gli owners sono saliti alla spartizione 50 e 50 degli introiti, mentre i giocatori ora non negoziano sotto il 53%. Quest'ultima posizione però vacilla. Infatti in seno all'associazione dei giocatori ci sarebbe una spaccatura che vorrebbe l'accettazione di questo accordo, quindi gli scenari potrebbero mutare anche molto velocemente.

Oltre a questa percentuale, ci sarebbero da approvare altr emisure, come un hard cap intorno ai 65 milioni di dollari, una eccezione fissata a 3 milioni, ma solo per un giocatore all'anno.

Una cosa che sconvolge è che le perdite dei mancati introiti stagionali, molto velocemente supereranno le richieste dei giocatori, che se anche firmassero tra qualche settimana al 53%, otterrebbero comunque meno di una firma oggi al 50%.

I casi sono due: sono mal consigliati o non sanno contare?




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 11.10.2011


Sempre peggio.

Da lunedì prossimo, se le cose non cambieranno, inizieranno ad essere cancellate intere settimane di partite dal prossimo calendario NBA. Dovrebbero essere eliminate le prime due settimane, per poi continuare in questa opera di eliminazione dalla storia se questo lockout continuerà a perdurare.

L'oggetto del contendere, da fonti non ufficiali ma ben informate, resta sempre la quota di spartizioni degli utili per gli atleti. Nel contratto appena scaduto i presidenti dovevano versare il 57% ai propri giocatori, ed ora invece vorrebbero elargire il 46%. L'associazione giocatori hanno chiesto un cifra tra il 50-54% del totale degli introiti. Visto il divario e la compattezza della NBPA, durante gli ultimi meeting sembrerebbe che i proprietari siano saliti al 50%, come richiesto in prima istanza. Però ora i giocatori infastiditi avrebbero alzato la percentuale "minima" al 53% e quindi ci sono anocra svariati milioni di differenza.

Soldi ed ancora soldi e quando si mettono in mezzo tra gli umani destini è guerra, sempre.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 07.10.2011




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