Oggi, 6 marzo, Shaquille O'Neal compie 39 anni. Auguri a quello che a fine carriera sarà ricordato come uno dei migliori centri di sempre, vicino a leggende come Russell, Chamberlain, Mikan ed altri. Però non è ancora ora di celebrare la sua storia, perché Shaquille gioca per la nostra maglia da quest'anno ed è diventato, suo malgrado, importantissimo per la nostra squadra dopo la decisione di scambiare Perkins.

La decisione di privarsi del nostro ex numero 43 è ormai chiara a tutti che ha un solo vero motivo: il contratto richiesto. Perkins (che era in scadenza) a questo punto della sua carriera ed anche spaventato dal primo vero grande infortunio patito, voleva monetizzare e firmare a 26 anni il contratto più importante per lui. I Celtics in questo senso sono abbastanza bloccati sul monte salari e non avrebbero potuto garantire un contratto troppo lontano dai 22 MIL. di dollari proposti al nostro ex-centro qualche settimana fa. Dopo il netto rifiuto, per non rischiare di perderlo per nulla, Ainge ha preferito provare a portarsi a casa un talento giovane, cosa che Jeff Green è sicuramente. Contento Perk, che nel frattempo ha firmato un'estensione di quattro anni a 36 milioni di dollari e contenti i Celtics che in Jeff Green intravedono un giocatore importante per il loro futuro.

Ma torniamo da dove siamo partiti, Shaq. Ora abbiamo bisogno di lui per poco più di tre mesi e per 20-25 minuti a partita, tutte le sere. Con lui in campo ed in salute cambiano tutti gli scenari e le responsabilità degli altri suoi compagni di reparto diventano più leggere.

Quindi auguri Shaq, brindo alla tua SALUTE.

Paul Pierce consolida ulteriormente la propria storia in biancoverde durante la stagione in corso: dopo il superamento del muro storico dei 20mila punti in carriera, il Capitano prosegue nella sua scalata alla classifica per più minuti giocati in uniforme Celtics. Il 25 gennaio, Pierce aveva passato Larry Bird, collocandosi al quarto posto di tutti i tempi giocando 24 minuti contro i Cleveland Cavaliers. Adesso, il 2  marzo, contro i Phoenix Suns, Paul ha scavalcato anche Robert "The Chief" Parish. Di seguito sono elencati i primi 5 giocatori della storia Celtics per minuti giocati:

RANK PLAYER MINUTI
1 John Havlicek 46.471
2 Bill Russell 40.726
3 Paul Pierce 35.032
4 Robert Parish 34.977
5 Larry Bird 34.443

Va da sé che Pierce continua a spostarsi verso l'alto anche nella classifica delle partite giocate dai giocatori dei Celtics di tutti i tempi: questa stagione, da questo punto di vista, lo sta proiettando letteralmente sulla cima dell’Everest: il numero 34 era già balzato al settimo posto il 22 novembre 2010, quando aveva giocato la sua 898a partita da celtico contro gli Atlanta Hawks, scavalcando Larry Bird. 

Anno nuovo... record nuovo: il 2 gennaio 2011, a Toronto contro i Raptors, Pierce aveva raggiunto Tom Sanders, collocandosi al sesto posto ... La sera successiva, giocando al TD Garden contro i Minnesota Timberwolves, nuova “vittima” illustre: Bob Cousy affiancato al 5°  posto all-time... del quale ha preso possesso in perfetta solitudine il 5 gennaio, sempre davanti al pubblico di casa, durante la vittoriosa partita contro i San Antonio Spurs. Ma non è ancora finita, perché, se non ci saranno contrattempi, l’11 aprile a Washington contro i Wizards Pierce aggancerà, per poi superarlo 2 giorni dopo al Garden contro i New York Knicks (ultima di RS) nientemeno che Bill Russell! E, raggiungendo il 2° turno dei PO, si innalzerebbe in perfetta solitudine sul gradino più basso del podio, scalzandone Kevin McHale! Ecco la lista delle presenze in biancoverde di tutti i tempi:

RANK PLAYER GAMES
1 John Havlicek 1.270
2 Robert Parish 1.106
3 Kevin McHale 971
4 Bill Russell 963
5 Paul Pierce 944
6 Bob Cousy 917
7 Tom Sanders 916
8 Larry Bird 897
9 Don Nelson 872
10 Sam Jones 871

Ma il capitano quest’anno è davvero insaziabile e mira anche al career-high nella percentuale di tiro dal campo (attualmente è pari al 50,1%, cifra che migliora nettamente il 47,2% raggiunto la scorsa  stagione) ed a quello nella percentuale dei tiri liberi (attualmente, 85,2% esattamente come il suo primato dell’anno scorso).

Che dire ancora? Grazie Paul, per tutto quello che hai dato, stai dando e darai ancora a questa squadra, il tuo nome ormai è entrato nella leggenda dei grandi Celtici. Per completare una stagione così, resta solo da vincere una cosa...

Situazione infermeria sempre da tenere sott'occhio:

- Davis è in via di guarigione e potrebbe tonare entro la fine della prossima settimana.

- West è guarito, dovrebbe rientrare mercoledì.

- Anche per Shaq il rientro potrebbe avvenire mercoledì, anche se il giocatore vorrebbe essere in campo già stasera contro Milwaukee.

- Wafer dovrà stare fermo almeno un paio di giorni per il suo problema al polpaccio e poi sarà nuovamente in grado di dare il suo prezioso contributo.

- Su J.O'Neal non si hanno novità, quindi il rientro è previsto tra un mesetto circa.

Con l'arrivo di Arroyo si formalizza il roster definitivo, che ci accompagnerà nello sprint finale per la corsa al numero uno della lega o perlomeno all'EST.

Play: Rondo, Arroyo, Bradley.
Guardie: Allen, Wafer, West (anche play).
Ali piccole: Pierce, Green (anche ala grande), Pavlovic.
Ali grandi: Garnett, Davis, Murphy.
Centri: Krstic, S.O'Neal, J.O'Neal.

Trovo il nostro roster davvero imbottito di talento, con molta profondità e qualitativamente ottimo. Ci sono dei dubbi sulla tenuta fisica di alcuni (JO e West su tutti) e sulla possibilità dei nuovi arrivi di amalgamarsi nella nostra squadra, avendo solo un mese o poco più per farlo. Di fatto ci sono 5 nuovi arrivi (Green, Krstic, Arroyo, Pavlovic e Murphy) ed è ovvio che il lavoro di Rivers e del suo staff, debba essere di alto livello per creare un nucleo compatto e vincente.

Voi giocatori e staff metteteci impegno e dedizione, noi ci mettiamo il tifo ed un fiducia incrollabile.

Durante la partita di venerdì sera contro Golden State, Von Wafer si è procurato una leggera distrazione del muscolo del polpaccio destro.

Nulla di grave per fortuna, ed infatti il nostro giocatore dovrà stare fermo solo per qualche giorno e poi potrà tornare a disposizione di Rivers.

Col l'infortunio di Wafer abbiamo raggiunto dieci giocatori infortunati in stagione, ed alcuni ci sono anche ricascati (Shaq, JO, West). Un calvario che speriamo sia in procinto di terminare per farci affrontare dei tranquilli playoff, almeno dal punto di vista fisico.

Dopo essere stato tagliato da Miami qualche giorno fa per fare posto a Bibby, Carlos Arroyo approda ai Boston Celtics come back-up di Rondo.

La firma del portoricano è dovuto soprattutto all'estrema fragilità di West, che sta saltando un'infinità di partite quest'anno per vari problemi di salute.

Questo arrivo sancisce la fine del mercato per i nostri, con la definizione del roster definitivo.

La competitività è assicurata dalla presenza dei nostri Big Four e la profondità dai nuovi arrivati che hanno rafforsato le rotazioni in modo sensibili. Un bel mix che vediamo se ci regalerà la Gioia con la G maiuscola, cioè il tanto sperato titolo numero 18.

Scampato pericolo mi verrebbe da dire. Infatti l'infortunio di Davis di ieri sera, oggi si è rivelato molto poco preoccupante e terrà il giocatore fermo da un minimo di 3 ad una massimo di 7 giorni.

L'infortunio Big Baby se lo è procurato a 00:49 dalla fine della partita durante una schiacciata che di fatto chiudeva ogni discorso per la vittoria contro i Suns, il più classico dei punti esclamativi.

Oggi la risonanza eseguita ha dato esito negativo accertando solo un piccolo stiramento al tendine rotuleo.

No, il punto interrogativo nel titolo non è casuale. E' quello che gravita sulla mia testa da ieri, quando ho appreso che l'ex Cavs sarebbe arrivato alla corte dei Celtics.

Non ho nulla contro Sasha (anzi a dire il vero sì, ho qualche ruggine da quando vestiva la maglia dei Cavs vicino a LeBron), ma più che altro mi chiedo a cosa serva un giocatore così alla nostra causa.

Infatti la guardia montenegrina non è davvero conosciuto come un giocatore "facile" e particolarmente intelligente. Inoltre, ed è il punto focale per me, non ha quella attitudine difensiva che cercavamo in un giocatore (Brewer ad esempio era perfetto).

Questa "eventuale, ma ormai certa" firma mi lascia sbigottito. I piani di Ainge sono tali o sono un'accozzaglia di piani di emergenza dettati dalla disperazione?

Se la parola "rifondazione" nel titolo vi sembra un po' forzata è perché quando nella scorsa estate Ray Allen e Paul Pierce rifirmarono i loro contratti per due e quattro anni seguendo la conferma di Doc Rivers sulla panchina, vi sembrò evidente che i Celtics avevano scelto la strada della continuità. Molto probabilmente però non avete osservato con la giusta attenzione le mosse di Ainge degli ultimi anni. Se lo aveste fatto sicuramente il vostro giudizio sulla continuità sarebbe molto diverso.

Volete le prove? Benissimo prendiamo il roster che nel giugno del 2008 vinse il titolo NBA:
Play: Rondo, Cassell, Pruitt.
Guardie: R.Allen, T.Allen, House.
Ali piccole: Pierce, Posey.
Ali grandi: Garnett, Davis, Powe, Scalabrine.
Centri: Perkins, Brown, Pollard.

Adesso prendiamo il nostro roster ora (evidenziando in grassetto quelli rimasti dal 2008):
Play: Rondo, West, Bradley.
Guardie: Allen, Wafer.
Ali piccole: Pierce, Green.
Ali grandi: Garnett, Davis, Murphy.
Centri: S.O'Neal, J.O'Neal, Krstic.

Come vedete sono rimasti solo 5 giocatori (anche se a dire il vero ben quattro del quintetto). La domanda ora la faccio io a voi: siete ancora convinti che non si tratti di una rifondazione mascherata?

Io personalmente non avevo molti dubbi, ma per scaramanzia avevo taciuto. Ora invece che è praticamente ufficiale l'arrivo di Troy Murphy in maglia biancoverde posso affermare di averlo sempre saputo.

Se ad un qualunque tifoso viene data la possibilità di giocare nella squadra che tifa, cosa potrebbe mai scegliere? Ovvio che ora dirà che è una scelta ponderata, che ha solo valutato i pro ed i contro, che per i Celtics nutre solo una simpatia, ma la verità noi la sappiamo ed è che non sta più nella pelle per l'occasione che gli si prospetta.

Arriva firmando un contratto al minino salariale per un veterano, ma io spero che faccia molto bene e resti a lungo nella nostra organizzazione.