Dopo essere stato tagliato da Miami qualche giorno fa per fare posto a Bibby, Carlos Arroyo approda ai Boston Celtics come back-up di Rondo.

La firma del portoricano è dovuto soprattutto all'estrema fragilità di West, che sta saltando un'infinità di partite quest'anno per vari problemi di salute.

Questo arrivo sancisce la fine del mercato per i nostri, con la definizione del roster definitivo.

La competitività è assicurata dalla presenza dei nostri Big Four e la profondità dai nuovi arrivati che hanno rafforsato le rotazioni in modo sensibili. Un bel mix che vediamo se ci regalerà la Gioia con la G maiuscola, cioè il tanto sperato titolo numero 18.

Scampato pericolo mi verrebbe da dire. Infatti l'infortunio di Davis di ieri sera, oggi si è rivelato molto poco preoccupante e terrà il giocatore fermo da un minimo di 3 ad una massimo di 7 giorni.

L'infortunio Big Baby se lo è procurato a 00:49 dalla fine della partita durante una schiacciata che di fatto chiudeva ogni discorso per la vittoria contro i Suns, il più classico dei punti esclamativi.

Oggi la risonanza eseguita ha dato esito negativo accertando solo un piccolo stiramento al tendine rotuleo.

No, il punto interrogativo nel titolo non è casuale. E' quello che gravita sulla mia testa da ieri, quando ho appreso che l'ex Cavs sarebbe arrivato alla corte dei Celtics.

Non ho nulla contro Sasha (anzi a dire il vero sì, ho qualche ruggine da quando vestiva la maglia dei Cavs vicino a LeBron), ma più che altro mi chiedo a cosa serva un giocatore così alla nostra causa.

Infatti la guardia montenegrina non è davvero conosciuto come un giocatore "facile" e particolarmente intelligente. Inoltre, ed è il punto focale per me, non ha quella attitudine difensiva che cercavamo in un giocatore (Brewer ad esempio era perfetto).

Questa "eventuale, ma ormai certa" firma mi lascia sbigottito. I piani di Ainge sono tali o sono un'accozzaglia di piani di emergenza dettati dalla disperazione?

Se la parola "rifondazione" nel titolo vi sembra un po' forzata è perché quando nella scorsa estate Ray Allen e Paul Pierce rifirmarono i loro contratti per due e quattro anni seguendo la conferma di Doc Rivers sulla panchina, vi sembrò evidente che i Celtics avevano scelto la strada della continuità. Molto probabilmente però non avete osservato con la giusta attenzione le mosse di Ainge degli ultimi anni. Se lo aveste fatto sicuramente il vostro giudizio sulla continuità sarebbe molto diverso.

Volete le prove? Benissimo prendiamo il roster che nel giugno del 2008 vinse il titolo NBA:
Play: Rondo, Cassell, Pruitt.
Guardie: R.Allen, T.Allen, House.
Ali piccole: Pierce, Posey.
Ali grandi: Garnett, Davis, Powe, Scalabrine.
Centri: Perkins, Brown, Pollard.

Adesso prendiamo il nostro roster ora (evidenziando in grassetto quelli rimasti dal 2008):
Play: Rondo, West, Bradley.
Guardie: Allen, Wafer.
Ali piccole: Pierce, Green.
Ali grandi: Garnett, Davis, Murphy.
Centri: S.O'Neal, J.O'Neal, Krstic.

Come vedete sono rimasti solo 5 giocatori (anche se a dire il vero ben quattro del quintetto). La domanda ora la faccio io a voi: siete ancora convinti che non si tratti di una rifondazione mascherata?

Io personalmente non avevo molti dubbi, ma per scaramanzia avevo taciuto. Ora invece che è praticamente ufficiale l'arrivo di Troy Murphy in maglia biancoverde posso affermare di averlo sempre saputo.

Se ad un qualunque tifoso viene data la possibilità di giocare nella squadra che tifa, cosa potrebbe mai scegliere? Ovvio che ora dirà che è una scelta ponderata, che ha solo valutato i pro ed i contro, che per i Celtics nutre solo una simpatia, ma la verità noi la sappiamo ed è che non sta più nella pelle per l'occasione che gli si prospetta.

Arriva firmando un contratto al minino salariale per un veterano, ma io spero che faccia molto bene e resti a lungo nella nostra organizzazione.

Si fanno davvero insistenti le voci che vorrebbero Corey Brewer in arrivo nel nostro roster. Anzi a conferma di questo interessamento è trapelata l'indiscrezione secondo la quale i Celtics avrebbero provato a prenderlo prima ancora della deadline, attraverso un trade che poi saltò per il coinvolgimento del ragazzo nella trade di Anthony.

Il ventiquatrenne di Portland (ma quella del Tennessee), porterebbe in dote ai Celtics una notevole atleticità che spesso mostra con incredibili schiacciate, la possibilità di ricoprire i due ruoli di guardia (preferito) e ala piccola ed una buona propensione alla difesa. Non è invece un grandissimo tiratore, ma per quello abbiamo a roster uno col 20 che può sopperire alla mancanza.

Durante un allenamento leggero, Delonte si è procurato una leggera distorsione alla caviglia sul piede di un non precisato compagno, che lo costringerà a saltare l'ultima partita del viaggio ad Ovest della nostra squadra.

West, che ha già saltato 39 partite per la frattura del polso, era appena rientrato, ma evidentemente non è molto fortunato quest'anno. Con l'assenza di West e la partenza di Nate, stasera contro i Jazz ci sarà il minimo utile di guardie con soli 4 giocatori per i 2 ruoli, che oltre al rookie Bradley, conterà i soli Rondo, Allen e Wafer.

Nella giornata di ieri Troy Murphy ha raggiunto l'accordo coi Golden State Warriors ottenendo il buyout. Dopo essere stato qualche mese a New Jersey, dove a dire il vero è stato più infortunato che su un campo da basket, ed essere stato ceduto la settimana scorsa sulla baia, ora Troy è libero di cercarsi una nuova squadra.

In prima linea ci sono due squadre interessate ai servigi di Murphy: i Celtics ed gli Heat. Infatti il giocatore ha subito rifiutato l'offerta di Portland, proprio per questa sua volontà di arrivare in una contender.

Se devo essere sincero non vedo come un ragazzo che fin da piccolo tifava i Celtics, di chiare origini irlandesi e che per completare il tutto ha fatto il college a Notre Dame (detti Fighting Irish) non possa non finire ai Celtics, ed anzi diventarne una colonna per anni.

Però le logiche di soldi e contratti sfuggono all'umana comprensione e quindi mi astengo da ulteriori commenti se non a firma fatta.

Dopo il polverone alzato dalla rivoluzione in casa Celtics negli ultimi giorni, torniamo a parlare della situazione infortuni riguardante i nostri 2 centri, Jermaine e Shaquille O'Neal.

Per JO si hanno novità dopo settimane di inspiegabile silenzio sia del giocatore sia dello Staff della squadra. Ieri sera, su twitter, JO ha fatto sapere che la sua riabilitazione per l'infortunio al ginocchio continua e che dovrebbe essere pronto già prima dell'inizio dei Playoffs. Date le ginocchia di cristallo, lo staff medico ed il giocatore non hanno fretta e quindi non rivedremo in campo il centro prima di un recupero totale.

Per Shaq invece continua la riabilitazione nella sua villa (villa?!?) in Florida. Per lui si parla di un possibile rientro dopo il viaggio a Ovest della squadra, ovvero contro i Phoenix Suns al Garden il 2 di Marzo.

Come tutti sappiamo negli ultimi giorni c'è stato un terremoto in casa Celtics. Non mi dilungo in commenti o analisi sulle mosse del nostro GM Danny Ainge, sarà il campo a rispondere se le Trade saranno state una scelta azzeccata oppure un buco nell'acqua.

Scrivo per segnalarvi che nella partita di questa sera, quasi sicuramente, potremo vedere all'opera i nuovi acquisti (Jeff Green e Nenad Krstic). Affronteremo i Clippers (che non dovrebbero invece avere il nuovo innesto Mo Williams appena arrivato dai Cavaliers) allo Staples Center di Los Angeles.

La palla a due è prevista per le 4:30 di mattina nella notte fra sabato e domenica.