Nonostante la guida programmi di SportItalia indichi una fantomatica sfida contro i Clippers, la sfida di stasera tra i Celtics ed i Lakers sarà trasmessa in diretta su SportItalia 2 alle ore 21.30.

Per una bella notizia, ecco un'altra meno bella. Il commento è affidato a Guido Bagatta che notoriamente è filo-angelino e non certo tenero verso i nostri colori. Preparatevi ad una dose di "i Celtics sono vecchi.." o "i Celtics sono rotti e non più quelli di una volta..". Sappiate che è solo gelosia.

Forse è inutile dirlo, ma quello che oggi vedremo è un incontro diverso dal solito. Le sfide tra Celtics e Lakers hanno sempre qualcosa di diverso, di magico.

I giocatori delle due franchigie non si amano, gli staff si ignorano, le dirigenze fanno finta che la controparte non esista, le città si snobbano vicendevolmente e noi tifosi non ci sopportiamo proprio. Anche i più moderati di noi quando incontriamo i Lakers perdono quell'alone di tranquillità ed iniziano a sragionare ed inveire come il peggiore dei tifosi calciofili nostrani.

Se poi consideriamo che l'ultima volta che le due squadre si sono viste eravamo in gara 7 delle finali NBA dell'anno scorso e che i Lakers divennero campioni a spese nostre, capiamo ancora una volta che i Celtics non affronteranno la sfida come una della 82.

Sarà una casualità, ma le due squadre si presentano alla gara dopo una pessima sconfitta (non che le sconfitte siano mai buone), quasi a sottolineare che andavano risparmiate le energie per la sfida diretta.

Allen vs Bryant, Rondo vs Fisher, Pierce vs Artest, Garnett vs Gasol e Shaq vs... tutti. Già Shaq. Forse meriterebbe un discorso a parte solo lui, perché lui ha fatto grandi i Lakers ha vinto molto con loro ed è andato via sbattendo la porta e litigando con Kobe e Jackson.

Ma non dimentichiamo anche la voglia di rivincita di Perkins, che proprio nella serie finale dello scorso anno si ruppe il ginocchio all'inizio di gara 6, per tornare in campo solo qualche giorno fa.

Insomma una partita di stagione, ma che non può essere come una normale gara di stagione. Il risultato conta, ma non è tutto. Dobbiamo dimostrare semplicemente di competere ad armi pari, ed in un mondo di uomini, lanciare messaggi chiari e decisi.

BEAT LA.

L'NBA ha rivelato proprio oggi la composizione dei quintetti all'ASG di Los Angeles.

Nessuna sorpresa neanche per il centro dell'Ovest, Yao Ming, infortunato da tempo, ma votato in massa dal suo fiero popolo cinese per spingerlo verso la sua presenza alla gara delle stelle.

Est: Rose, Wade, James, Stoudemire e Howard.
Ovest: Paul, Bryant, Anthony, Durant e Ming.

Come vedete nessun giocatore dei Celtics è presente nei quintetti, anche se Rondo è arrivato secondo nello spot di play e Garnett anche lui secondo in quello di ala grande. Entrambi dovrebbero essere della gara e verosimilmente accompagnati dal nostro capitano Pierce.

In una serata in cui i Celtics giocavano con l'ultima squadra delle lega non ci si aspettavano certo forti emozioni. Ed in effetti la partita non è stata un granché emozionante, anzi per nulla direi.

Però quando nel riscaldamento e soprattutto durante il primo quarto, si è rivisto sul parquet Kendrick Perkins, il nostro centro titolare a distanza di sei mesi dalla sua ultima comparsa in campo, a tutti i tifosi in verde è venuta la pelle d'oca.

Per i più distratti che con il quintetto standard composto da Rondo, Allen, Pierce, Garnett ed appunto Perk i Celtics non hanno perso una sola serie ai playoff.

Si torna al lavoro.

Se è vero che i nostri sono implosi a Washington non si può certo dire che gli altri ad Est se la ridano. Nessuno infatti in questo momento ha strisce di vittorie aperte e i più vicini, Heat, sono pur sempre a 2.5 partite da noi.

Siamo sempre la squadra che concede meno punti di tutte, che tira meglio da campo, che da più assist e tra le prime in altre voci statistiche.

Non condivido con chi dice che i Celtics sono già stanchi, ed anzi gli imminenti innesti di Perkins e West, daranno sicuramente tanto anche in termini di riposo e freschezza.

Quindi popolo celtico non preoccuparti, gli incidenti capitano.

Abbiamo capito (speriamo) i tempi di recupero degli assenti del nostro roster, che speriamo diventino sempre di meno.

Delonte West: C'è una data finalmente per il suo ritorno che è subito dopo l'ASG. Delonte, che si è fatto male solo dopo 5 partite giocate (dopo le 10 di sospensione), potrebbe finalmente far vedere a tutti il suo valore e la sua utilità.

Jermaine O'Neal: Niente operazione. Il nostro numero 7 farà fisioterapia e una rieducazione mirata. Questo lo terrà lontano dai campi per 4 settimane.

Kendrick Perkins: C'è chi lo vorrebbe in campo per il 30.01 a Los Angeles, ma il nostro centro ha dichiarato alla stampa che lui vuole tornare in una gara casalinga, ed ha indicato il 04.02 contro Dallas per questo "evento".

Marquis Daniels: Niente di gravissimo per fortuna. Per stasera contro Utah è 50% e 50%, ma in tutti i casi nessun allarme.

Per il resto: stanno tutti bene...

La frase del titolo di questa news arriva direttamente dalla voce di Perkins.

Ieri infatti negli allenamenti dei nostri ragazzi, il quintetto della squadra titolare era quella che dal 2007 ha scandito i nostri successi e che se schierato dalla prima all'ultima partita di una serie è imbattuto fino ad ora.

9 Rondo - 20 Allen - 34 Pierce - 5 Garnett - 43 Perkins.

Dopo tutti questi mesi dei calvario, si è fatto male a giugno durante gara 6 delle finali, Perkins sembra ormai davvero prossimo al rientro. C'è chi parla della data del 30.01 a Los Angeles contro i Lakers per la più classica delle rivincite.

Garnett si è fatto male molto più di recente e con un infortunio molto meno serio. Sembra che lunedì sera contro i Magic, KG sarà nuovamente in campo pronto a difendere i nostri colori.

Sicuramente guardando la partita di stasera quando ogni tanto una scritta ci avvisava che a Ray ne mancavano 31 per il record, vi sarete domandati di che cosa stessero parlando i telecronisti.

Beh se non avete intuito di cosa si tratti, sappiate che il nostro Ray Allen sarà, salvo eventi eccezionali, il prossimo detentore del record NBA per numero di canestri da tre punti segnati. L'attuale record è nella mani di Reggie Miller con 2.560, mentre dopo la prestazione di stasera conclusa con un meraviglioso 4/6, Ray è salito a quota 2.530. Nelle prossime 9-10 partite potrebbe arrivare questo incredibile traguardo del nostro numero 20.

Se vi interessano i numeri e volete sapere con quanti tentavi Reggie e Ray hanno scritto il libro dei record, sappiate che sono rispettivamente 6.486 e 6.358.

Ecco un modo piuttosto interessante di entrare nella leggenda di questo sport.

Notizie diverse arrivano da Waltham, sede degli allenamenti dei Boston Celtics.

Per Garnett ormai ci siamo o almeno speriamo sia così. Apprendiamo dalla voce di Rivers che ormai KG svolge tutti gli allenamenti senza restrizioni. Però non ci sarà contro i Bobcats solo a scopo preventivo. Permettetemi una considerazione: speriamo di non ripiombare nuovamente nel tiramolla di qualche tempo fa.

Problemi invece per Jermaine O'Neal. Il ginocchio sinistro fa ancora male e non accenna a guarire. Evidentemente il solo riposo non è sufficiente ed è sempre più probabile un'operazione per risolvere il problema. A questo punto della stagione potrebbe anche significare stagione finita (quando si opera non sai mai a cosa vai incontro), ma è davvero troppo prematuro per qualunque considerazione. Visto l'imminente ritorno di Perkins, la crescita di Erden e la "scoperta" di Harangody anche l'eventuale assenza di JON potrebbe anche essere ammortizzata senza troppi patemi.

Gli ultimi tempi non sono esattamente rose e fiori per i nostri Celtics ed infatti le ultime 10 giornate ci regalano un record di .500 (5-5) dopo tutte le buone prestazioni dell'inizio di stagione.

Purtroppo la sconfitta di ieri, contro i Rockets, ha sancito il passaggio di testimone tra i Celtics ed gli Heat in vetta alla Eastern Conference. Ora seguiamo ad una lunghezza con il record di .757 contro i .769 di Miami.

Non è il caso di disperare sia chiaro, è un periodo intenso per noi dove recupereremo anche gli ultimi infortunati (KG, Perkins e West) e quindi le cose non potranno che migliorare.