Qualche anno fa ai Celtics c'era un giocatore, Pervis Ellison, che era soprannominato Never Nervous. In orgine il soprannome voleva indicare la sua capacità di tenere sempre la calma, ma col tempo prese l'eccezione negativa di giocatore senza carattere. La sua carriera non fu mai splendente e men che meno nei Celtics, anche se fu scelto con la numero 1 da Sacramento nel 1989.

Ma perché vi dico di Pervis? Perché da qualche giorno il soprannome dato a Ellison è tornato a vivere e per un giocatore dei Celtics, Semih Erden. Niente urli, nessuna protesta scomposta, nessuna faccia alle chiamate arbitrali, solo tanta sostanza e voglia di diventare importante in questi Celtics.

Con la partita di Charlotte, Semih parte per la seconda volta in quintetto in questa stagione e quando lo fa viaggia a 9 pts e 5 rim., non proprio l'ultimo della pista.

Complimenti ad Ainge perché ha creduto nel ragazzo ed in questo momento di emergenza nel reparto, si apprezza ancora maggiormente il lavoro fatto.

Domani sera su Sky Sport 2 alle ore 02.00 e poi in replica sempre sullo stesso canale alle 16.30 ed alle 22.45 di venerdì ci sarà la partita dei nostri Celtics impegnati nella seconda partita del back-to-back contro i Sixers.

Certo la partita potrebbe sembrare anche facile viste le condizioni di classifica dei nostri avevrsari che rivaleggiano per il peggior record ad EAST, ma purtroppo per i Celtics ci sono un po' di problemi di organico, visti i tanti infortuni/malattie, ed arrivare da un btb (back-to-back) potrebbe risultare assai problematico.

A guardare gli allenamenti dei Celtics nelle ore che precedono la partita contro i Denver Nuggets, c'è davvero da perdersi tra i nomi degli assenti che hanno raggiunto numeri davvero ragguardevoli. Oltre ai lungodegenti Perkins, Jermaine O'Neal e West, si sono aggiunti Davis, Rondo, Robinson e Shaquille O'Neal per un totale di sette assenti.

A chi guardava il quintetto che potenzialmente potrebbe scendere in campo, qualcosa non tornava subito. Infatti Daniels, Allen, Pierce, Garnett e Erden con i soli Wafer, Bradley ed Harangody come cambi, sembrano un po' poco per le nostre ambizioni.

Visto che stasera avremo davanti una squadra pericolosa come i Nuggets, speriamo nel recupero di qualcuno.

Questa sera, o meglio sabato mattina per i più pignoli, su Sky Sport 2 alle ore 02.00 e poi in replica sempre sullo stesso canale alle 14.00 ed alle 22.00, verrà trasmesso l'incontro tra i nostri Boston Celtics e i Chicago Bulls di Thibodeau e Scalabrine.

Visto cosa sta succedendo negli ultimi anni tra queste due squadre che quando si incontrano danno vita sempre ad incontri emozionanti, meglio non lasciarsi sfuggire questa partita.

Nella sezione approfondimenti ho messo un'analisi su questa prima parte della stagione dei nostri Celtics.

Nell'articolo scrivo di molti aspetti come gli infortuni, il rendimento dei singoli ed un accenno al gioco di squadra.

Spero apprezziate lo sforzo e via auguro buona lettura.

Non ci eravamo ancora completamente abituati a riaverlo in campo, che in un attimo, il tempo di un'entrata e di una caduta rovinosa sopra il polso e Delonte finisce al tappeto. La prima diagnosi dice polso rotto e diversi mesi di assenza, capiremo nei prossimi giorni quanti.

"Non so di che tipo di infortunio si tratti" dice Rivers "ma di sicuro c'è la frattura al polso.".

"Conosco molto bene Delonte" aggiunge Pierce " e quando l'ho visto finire a terra in quel modo e dopo la sua reazione ho capito che era successo qualcosa di molto brutto per la sua salute".

"E' tremendo perdere un compagno e perdere Delonte adesso che era appena tornato lo è anche di più" queste le parole di Garnett.

Ainge intervista a Maui dove sta seguendo un torneo di giovani promesse, ha per ora escluso ogni ritorno sul mercato, sottolineando come per West questo sia un problema visto quanto è importante il basket nella sua vita e che comunque è intenzione della squadra di aspettarlo.

In bocca al lupo Delonte.

Off to rehab! The knee is feeling better and can't wait until I'm able to return and join paul, rondo and the rest of my brothers!

Così sul suo profilo di Twitter Jermaine O'Neal commentava il suo stato. Quindi sembrerebbe proprio che le voci di un possibile intervento siano allontanate da queste parole.

Speriamo di rivedere presto il ragazzo in campo, lo abbiamo visto davvero poco fino ad ora.

Rajon Rondo dopo aver saltato la partita di Toronto (sconfitta per i Celtics di 1 punto), potrebbe saltare anche la sfida di stasera contro Atlanta.

Il problema non è serio, ma pur sempre di natura traumatica. Infatti per Rajon la botta alla gamba rimediata nel finale della partita contro Oklaoma non è stata ancora assorbita e, per bocca di Rivers, non c'è nessun bisogno di forzare il rientro.

A dire il vero la mancanza di Rondo a Toronto si è fatta sentire e non poco, visto che si sono palesate un bel po' di problematiche in fase di costruzione del gioco. Speriamo che il rientro del ragazzo sia imminente.

Sul fronte "altri" infortuni poche le novità. Non si conoscono i dettagli sui tempi di recupero di Jermaine O'Neal ed addirittura si inizia ad ipotizzare un intervento chirurgico per risolvere i problemi al ginocchio del ragazzo. Per Perkins tutto resta invece nei tempi previsti, febbraio 2011.

Succedono nella lega più bella del mondo sempre tante cose degne di note e non sempre molto piacevoli. Riporto alcune delle principali notizie, quelle che hanno destato la mia attenzione.

Iniziamo con la notizia che nessuno mai vorrebbe sentire per uno sportivo. Nuovo devastante infortunio per Greg Oden che salterà un'altra stagione. Questo ragazzo ha superato il concetto di sfortuna e si avvia alla mesta fine della sua carriera. Speriamo tutti ovviamente di no, ma questi infortuni e del tutto uguali tra loro sembrano aver decretato già il verdetto finale.

Altro sfortunato eccellente di questi ultimi anni è sicuramente Redd dei Bucks. Bene secondo fonti molto accreditate il ragazzo starebbe migliorando tanto ed un suo rientro potrebbe essere davvero nell'aria. Anche qui, come nel caso di Oden, il ginocchio non supporta il talento del giocatore, rompendosi in più occasioni.

Ho una passione per Nash e vederlo chiudere la sua carriera NBA senza titoli sarebbe davvero brutto. Però le voci di questi giorni che vorrebbero Steve in partenza per raggiungere una contender mi urticano, quando poi le possibili destinazioni potrebbero anche essere Lakers o Heat (anche se davvero difficile a livello salariale). Forse cambierebbe il giudizio se Nash raggiungesse il suo coach Mike a New York, perché il tutto suonerebbe davvero di una poesia di altri tempi.