Tot. 1872
DOC resta. | |
Arriva la notizia che Glen DOC Rivers resterà un altro anno sulla panchina dei Celtics. "I'm coming back," he said in a text message, The Boston Globe reported. "I want another crack at it with this group." Che altro aggiungere se non che la sensazione che Ainge e tutta la dirigenza creda che questo gruppo abbia ancora delle chances di titolo e noi con tutti loro. Ora che l'head coach è confermato, vediamo chi vestirà i panni di primo assistente, anche se forse ci saranno solo degli spostamenti di responsabilità degli attuali assistenti. Per ora quindi tramonta l'ipotesi di vedere un grande del passato come Kevin McHale sulla nostra panchina. Che sia solo un arrivederci? |
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Pubblicata il 30.06.2010 |
Perk out. | |
Prima di parlare dei tempi di recupero di Kendrick Perkins dobbiamo precisare che l'infortunio del suo ginocchio differisce da quanto indicato dai i primi esami. Infatti per il buon Perk si è verificata la tanto temuta rottura ACL (legamento crociato anteriore), classica e non proprio simpatica come casistica. L'operazione di ricostruzione è prevista per la settimana prossima e per i tempi di recupero bisognerà aspettare 5-6 mesi e quindi verosimilmente Kendrick sarà pronto per i primi mesi del 2011. Chiaramente per KP il problema dell'esplosività limitata non si pone neppure, visto che non era certo uno dei punti di forza del giocatore. Però il peso di Perk sarà sicuramente una problematica per la sua guarigione. In bocca al lupo Kendrick. |
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Pubblicata il 30.06.2010 |
Pierce opts out. | |
di Alessandro Bonvicini. Il nostro capitano, Paul Pierce, uscirà dal contratto che lo lega ai Celtics non esercitando la clausola e diventantando per la prima volta in carriera unresticted free agent e rinunciando all'ultimo anno del contratto che gli avrebbe fatto incassare 21.5 milino di dollari. Questo in sintesi quello che ha comunicato l'agente del giocatore ad un giorno dalla scadenza della dead line. Le strade teoricamente sono molte sulla carta, anche perché le parole del suo agente, Jeff Schwartz, sono sembrate quelle di qualcuno che vuole mettere in mostra la mercanzia sullo scaffale. Per comodità riassumiamo le principali: 1. Pierce riceve la proposta dai Celtics di firmare per 4 anni a 96 milioni di dollari ed allora finirà sicuramente la carriera in maglia biancoverde. 2. Pierce riceve la stessa offerta da altri e decide che i suoi giorni in Boston sono finiti e saluta tutti imbarcandosi in una nuova avventura. 3. Pierce accetta una sensibile riduzione di contratto rifirmando a cifre molto più basse per poter rendere la squadra competitiva e non bloccata nel mercato dei free agents. Chiaro che la soluzione numero 3 sarebbe per noi la manna dal cielo e permetterebbe di avere altro spazio di manovra nel nostro salary cap che è già un po' bloccato. Inoltre ricordo che per la regole sui contratti il contratto di Pierce continua a pesare sul nostro cap finché non viene rifirmato dai Celtics oppure non firma con un'altra franchigia. Aspettiamo con interesse lo sviluppo della situazione. |
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Pubblicata il 30.06.2010 |
Falsa partenza. | |
di Alessandro Bonvicini. Purtroppo si parte male con la nostra prima scelta. Infatti si apprende solo oggi dalle parole di Ainge, che Avery Bradley deve sottoporsi ad un intervento alla caviglia, che lo terrà fermo per 6-8 settimane. Il problema era nato durante alcune sedute di allenamento ad Oklahoma City il 13 giugno, che lo avevano costretto a disertare i successivi provini con le altre franchigie. Alla luce di questo problema, Bradley salterà la summer camp e, sempre sentendo Ainge, dovrebbe essere pronto solo per il training camp l'autunno prossimo. Certo non partiamo esattamente benissimo, però il ragazzo ha solo 19 anni e di tempo per dimostrare il suo valore ne avrà sicuramente. In bocca al lupo e speriamo di vederlo prestissimo in campo. Chiudo con una curiosità. La scelta del numero di Avery è caduta sul numero 0, mentre il suo "compagno" al draft, Luke Harangody, ha scelto il 55. |
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Pubblicata il 26.06.2010 |
Sheed dice basta. | |
di Luciano Pellegrini. Sembra proprio che la storia di Rasheed Wallace ai Celtics sia già finita dopo la prima stagione. C'erano voci già dalla sera di gara 7 delle Finals per bocca di coach Rivers, ma adesso le voci si sono fatte molto insistenti ed assumo anzi il tono dell'ufficialità. E dire che per convincere Sheed nella scorsa estate, si erano mossi tutti i Celtics, andando personalmente a casa del talentuoso giocatore. Da Pierce a Garnett, passando per Rivers e Ainge, erano andati in pellegrinaggio convinti che l'addizione del giocatore con la fascetta avrebbe permesso di vincere il titolo. Sappiamo tutti com'è andata, il titolo lo abbiamo davvero sfiorato. Per Wallace una regular season a dir poco prigra con pochissimi lampi, ma poi dalla serie con Cleveland, diverse partite davvero notevoli, in cui ha spesso spiegato basket a tutto il mondo. Talento immenso in campo, non ha sempre mostrato in questi 15 anni sempre il suo lato migliore. Infatti la sua dose di tecnici non è mancata neanche quest'anno e se si ritirerà con il record all-time in questa specialissima classifica. Però quando il cervello era collegato, pochissimi potevano competere con un 2.10 con quelle mani e con quell'inteligenza superiore per questo sport. Un grandissimo, che ha raccolto molto meno di quello che il suo talento gli poteva portare. Ora, oltre al vuoto nel roster, resta da vedere come risolvere il contratto dell'ormai ex giocatore. Infatti per le ferree regole del salary cap un contratto di un giocatore ritirato non viene tolto dal monte salari, a meno che questo non venga negoziato con un buy out. Questa regola è istituita proprio per evitare qualche "furberia" di troppo. Un saluto ed un ringraziamento a Sheed, anche se a dire il vero la parola fine forse non è stata ancora scritta, restano ancora un po' di dubbi, un po' come l'ultima puntata di Lost, avete realmente capito tutto? |
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Pubblicata il 26.06.2010 |
Scelte | |
di Alessandro Bonvicini. Due nuovi ragazzi entrano, almeno per ora, nella famiglia biancoverde passando dal draft svoltosi ieri sera a New York. Con la numero 19 Danny Ainge ed i suoi assistenti scelgono Avery Bradley (a sinistra nelle due foto), guardia da Texas. Non molto alto, 188 cm e non molto pesante, Avery è un buonissimo difensore e un attaccante sufficiente. Non possiede nessuna dote straordinaria, se non un buon tiro in sospensione, anche dalla distanza, anche se non brilla dall'arco. Il ragazzo è giocane, 19 i suoi compleanni, e per l'età gli scout dicono che è un difensore sopra-media. Chiaramente è un giocatore tutto da sviluppare che vedremo presumibilmente in campo alla Summer League di Orlando. Con numero 52 prendiamo Luke Harangody da Notre Dame. Un giocatore che per fisico, aspetto e alcune altre cose del tutto somatiche ricorda molto il nostro Scalabrine. Il ruolo sembra proprio quello ed anche il suo utilizzo in campo, molto poco e solo in alcune determinate situazioni. Draft tutto da studiare quello dei Celtics. Mi sarei francamente aspettato che Ainge avesse preso James Anderson, molto più pronto, e che avrebbe dato molto attacco e molta fisicità al reparto dei piccoli. Infatti gli Spurs l'hanno preso subito dopo di noi. Però il nostro GM ha davvero occhio nelle scelte, vedremo cosa potrà tirare fuori da questi ragazzi. |
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Pubblicata il 25.06.2010 |
Un altro giro. | |
di Luciano Pellegrini. La stampa di settore riporta che, secondo fonti molto vicino ad Ainge, i Celtics starebbero pensando che le chances di titolo non sono ancora tramontate per questo gruppo. Ed infatti proprio in questa ottica la dirigenza vorrebbe cedere la scelta numero 19 (anche entrambe a dire il vero) per arrivare ad un giocatore subito pronto e quindi non aspettare la crescita di un giocatore giovane. Ovvio che il probabile ritiro di Sheed e l'assenza per diversi mesi di Perkins farebbero pensare che questo giocatore potrebbe essere un lungo di esperienza e sicuro affidamento. Sia Ray Allen che Tony Allen sarebbero rifirmati dalla dirigenza, mentre dovrebbero essere sostituiti e lasciati partire Williams, Robinson, Finley e Daniels. Discorso diverso per Scalabrine che potrebbe rimanere in gruppo, firmando però un contratto al minimo. Buio sui due ragazzi aggregati ai playoff, Lafayette e Gaffney, dove davvero non sappiamo le intenzioni della società, probabilmente gli verrà data una possibilità alla summer league. Vedremo se queste voci saranno confortate dai fatti, mancano circa 24 ore alla prima mossa. |
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Pubblicata il 23.06.2010 |
Ed ora? | |
Iniziamo a rispondere alle prime domande che inevitabilmente tutti noi tifosi ci poniamo, con un articolo che traccia i punti cardini di questa offseason e che inevitabilmente saranno spunto di riflessione per le nostri discussioni estive. L'articolo ovviamente lo rovate nella sezione Approfondimenti. |
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Pubblicata il 20.06.2010 |
Ed ora? | |
di Alessandro Bonvicini. Che emozione la mia prima news. Però sono così stordito da questa nuova responsabilità, che non mi ricordo quale news volevo scrivere, potrebbe anche essere un problema questo. Rileggo il titolo e la memoria ritorna per fortuna. Cosa ci aspetta nel nostro futuro? Neanche sono passate 24 ore dalla fine della stagione e già si rincorrono un'enormità di voci su possibili addii. Ma stranamente il focus non è solo incentrato sui giocatori, ma anche e forse più sullo staff. Ordiniamo le idee: Sul fronte giocatori poi si sprecano i dubbi sul roster futuro ed i punti certi sono per l'anno prossimo solo in sei (Pierce, Garnett, Rondo, Wallace, Davis e Perkins). Infatti chi resterà tra quelli in elenco: ..e soprattutto.. Abbiamo posto le basi per le nostre discussioni estive, vedremo cosa ci riserverà il futuro. Prima news finita, che emozione. |
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Pubblicata il 19.06.2010 |
La nostra finale. | |
Perdere in finale, oltretutto a gara sette, contro i rivali di sempre non è certo una delle cose da augurarsi nella vita di uno sportivo. Però riuscire a non abbandonarsi a facili isterismi e rimanere in piedi ad applaudire i propri ragazzi, questo sì che rende speciale un tifoso. Siamo arrivati fin alla soglia del paradiso, abbiamo dato un'occhiata dentro, ma poi ci hanno sbattuto la porta in faccia. Peccato. Però non è da una vittoria o da una sconfitta che tutti noi giudichiamo la nostra squadra. Il nostro giudizio va oltre ed è per questo che tutto lo staff di Celtics.it e i frequentatori del nostro forum, vogliono ringraziare ed applaudire i nostri Boston Celtics per la splendida stagione che ci hanno regalato. Grazie ragazzi. |
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Pubblicata il 18.06.2010 |
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