Tot. 1872
Sheed dice basta. | |
di Luciano Pellegrini. Sembra proprio che la storia di Rasheed Wallace ai Celtics sia già finita dopo la prima stagione. C'erano voci già dalla sera di gara 7 delle Finals per bocca di coach Rivers, ma adesso le voci si sono fatte molto insistenti ed assumo anzi il tono dell'ufficialità. E dire che per convincere Sheed nella scorsa estate, si erano mossi tutti i Celtics, andando personalmente a casa del talentuoso giocatore. Da Pierce a Garnett, passando per Rivers e Ainge, erano andati in pellegrinaggio convinti che l'addizione del giocatore con la fascetta avrebbe permesso di vincere il titolo. Sappiamo tutti com'è andata, il titolo lo abbiamo davvero sfiorato. Per Wallace una regular season a dir poco prigra con pochissimi lampi, ma poi dalla serie con Cleveland, diverse partite davvero notevoli, in cui ha spesso spiegato basket a tutto il mondo. Talento immenso in campo, non ha sempre mostrato in questi 15 anni sempre il suo lato migliore. Infatti la sua dose di tecnici non è mancata neanche quest'anno e se si ritirerà con il record all-time in questa specialissima classifica. Però quando il cervello era collegato, pochissimi potevano competere con un 2.10 con quelle mani e con quell'inteligenza superiore per questo sport. Un grandissimo, che ha raccolto molto meno di quello che il suo talento gli poteva portare. Ora, oltre al vuoto nel roster, resta da vedere come risolvere il contratto dell'ormai ex giocatore. Infatti per le ferree regole del salary cap un contratto di un giocatore ritirato non viene tolto dal monte salari, a meno che questo non venga negoziato con un buy out. Questa regola è istituita proprio per evitare qualche "furberia" di troppo. Un saluto ed un ringraziamento a Sheed, anche se a dire il vero la parola fine forse non è stata ancora scritta, restano ancora un po' di dubbi, un po' come l'ultima puntata di Lost, avete realmente capito tutto? |
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Pubblicata il 26.06.2010 |
Scelte | |
di Alessandro Bonvicini. Due nuovi ragazzi entrano, almeno per ora, nella famiglia biancoverde passando dal draft svoltosi ieri sera a New York. Con la numero 19 Danny Ainge ed i suoi assistenti scelgono Avery Bradley (a sinistra nelle due foto), guardia da Texas. Non molto alto, 188 cm e non molto pesante, Avery è un buonissimo difensore e un attaccante sufficiente. Non possiede nessuna dote straordinaria, se non un buon tiro in sospensione, anche dalla distanza, anche se non brilla dall'arco. Il ragazzo è giocane, 19 i suoi compleanni, e per l'età gli scout dicono che è un difensore sopra-media. Chiaramente è un giocatore tutto da sviluppare che vedremo presumibilmente in campo alla Summer League di Orlando. Con numero 52 prendiamo Luke Harangody da Notre Dame. Un giocatore che per fisico, aspetto e alcune altre cose del tutto somatiche ricorda molto il nostro Scalabrine. Il ruolo sembra proprio quello ed anche il suo utilizzo in campo, molto poco e solo in alcune determinate situazioni. Draft tutto da studiare quello dei Celtics. Mi sarei francamente aspettato che Ainge avesse preso James Anderson, molto più pronto, e che avrebbe dato molto attacco e molta fisicità al reparto dei piccoli. Infatti gli Spurs l'hanno preso subito dopo di noi. Però il nostro GM ha davvero occhio nelle scelte, vedremo cosa potrà tirare fuori da questi ragazzi. |
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Pubblicata il 25.06.2010 |
Un altro giro. | |
di Luciano Pellegrini. La stampa di settore riporta che, secondo fonti molto vicino ad Ainge, i Celtics starebbero pensando che le chances di titolo non sono ancora tramontate per questo gruppo. Ed infatti proprio in questa ottica la dirigenza vorrebbe cedere la scelta numero 19 (anche entrambe a dire il vero) per arrivare ad un giocatore subito pronto e quindi non aspettare la crescita di un giocatore giovane. Ovvio che il probabile ritiro di Sheed e l'assenza per diversi mesi di Perkins farebbero pensare che questo giocatore potrebbe essere un lungo di esperienza e sicuro affidamento. Sia Ray Allen che Tony Allen sarebbero rifirmati dalla dirigenza, mentre dovrebbero essere sostituiti e lasciati partire Williams, Robinson, Finley e Daniels. Discorso diverso per Scalabrine che potrebbe rimanere in gruppo, firmando però un contratto al minimo. Buio sui due ragazzi aggregati ai playoff, Lafayette e Gaffney, dove davvero non sappiamo le intenzioni della società, probabilmente gli verrà data una possibilità alla summer league. Vedremo se queste voci saranno confortate dai fatti, mancano circa 24 ore alla prima mossa. |
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Pubblicata il 23.06.2010 |
Ed ora? | |
Iniziamo a rispondere alle prime domande che inevitabilmente tutti noi tifosi ci poniamo, con un articolo che traccia i punti cardini di questa offseason e che inevitabilmente saranno spunto di riflessione per le nostri discussioni estive. L'articolo ovviamente lo rovate nella sezione Approfondimenti. |
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Pubblicata il 20.06.2010 |
Ed ora? | |
di Alessandro Bonvicini. Che emozione la mia prima news. Però sono così stordito da questa nuova responsabilità, che non mi ricordo quale news volevo scrivere, potrebbe anche essere un problema questo. Rileggo il titolo e la memoria ritorna per fortuna. Cosa ci aspetta nel nostro futuro? Neanche sono passate 24 ore dalla fine della stagione e già si rincorrono un'enormità di voci su possibili addii. Ma stranamente il focus non è solo incentrato sui giocatori, ma anche e forse più sullo staff. Ordiniamo le idee: Sul fronte giocatori poi si sprecano i dubbi sul roster futuro ed i punti certi sono per l'anno prossimo solo in sei (Pierce, Garnett, Rondo, Wallace, Davis e Perkins). Infatti chi resterà tra quelli in elenco: ..e soprattutto.. Abbiamo posto le basi per le nostre discussioni estive, vedremo cosa ci riserverà il futuro. Prima news finita, che emozione. |
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Pubblicata il 19.06.2010 |
La nostra finale. | |
Perdere in finale, oltretutto a gara sette, contro i rivali di sempre non è certo una delle cose da augurarsi nella vita di uno sportivo. Però riuscire a non abbandonarsi a facili isterismi e rimanere in piedi ad applaudire i propri ragazzi, questo sì che rende speciale un tifoso. Siamo arrivati fin alla soglia del paradiso, abbiamo dato un'occhiata dentro, ma poi ci hanno sbattuto la porta in faccia. Peccato. Però non è da una vittoria o da una sconfitta che tutti noi giudichiamo la nostra squadra. Il nostro giudizio va oltre ed è per questo che tutto lo staff di Celtics.it e i frequentatori del nostro forum, vogliono ringraziare ed applaudire i nostri Boston Celtics per la splendida stagione che ci hanno regalato. Grazie ragazzi. |
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Pubblicata il 18.06.2010 |
La partita dell'anno | |
di Francesco Sanna. La diretta nella notte di venerdì alle 03.00 sugli schermi di Sky Sport 2 con il commento di Buffa e Tranquillo sarà l'evento NBA dell'anno. Mancava una finale a gara sette da una vita. Era il 2005 e i San Antonio Spurs batterono in sette gare i Detroit Pistons. Per trovare una gara sette con i Celtics come protagonisti, bisogna andare fino al 1969, quando battemmo 4-3 i... Los Angeles Lakers in casa loro. Volete sapere come chiudemmo la stagione regolare? Al 4° posto dietro a Baltimore, Philadelphia e New York, mentre ad Ovest i Lakers avevano il miglior record, ma non assoluto, visto che, come quest'anno, avevano il numero 2 della lega, allora dietro Baltimore, oggi dietro Cleveland. E' tutto sinistramente (per LA) simile a quanto succede in queste finali, speriamo che l'esito sia lo stesso. Permetttetemi un fragoroso: FORZA CELTICS. |
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Pubblicata il 17.06.2010 |
Perk out. | |
Ne avevamo avuto il sospetto, ma ora arriva l'ufficialità. Kendrick Perkins non sarà della partita di domani sera a causa dell'infortunio patito dopo 6 minuti di gara 6. Direttamente dalla sua voce, ai media KP ha confermato che l'infortunio patito è davvero serio. Si tratta di una doppia rottura ai legamenti collaterali e crociato posteriore. Stagione finita e forse operazione all'orizzonte. Però in pieno stile Celtics, Perkins si è affrettato a dire che non c'è nulla di cui parlare ora che non sia gara 7. Non vuole sentire ragioni, vuole solo il titolo il nostro numero 43 e quindi perché deluderlo? In campo anche per lui: Ubuntu. |
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Pubblicata il 17.06.2010 |
Finals | |
Ci sono delle serate che sono speciali per il solo fatto che bisogna incrociare il proprio destino. Nello sport, come nella vita, ci sono prove da superare che riempono lo stomaco di farfalle al solo pensarci. Si viene messi davanti ad una possibilità, quella di poter diventare immortali, di essere ricordati oltre i confini dello spazio e del tempo. E pensare che a qualcuno in tutta una vita non capitano simili occasioni, mentre ad altri viene data più e più volte. Eccellere in quello per cui si combatte per una vita, trovare il modo di entrare nell'Olimpo dei migliori a dispetto del tempo che passa ed anche se ti stai rendendo conto che forse lo potrai fare per l'ultima volta, perché sei arrivato al tuo ultimo ballo. Ed in tutto questo clamore bisogna trovare la tranquillità e la concentrazione per affrontare al meglio l'impegno proposto. Roba da campioni, a noi mortali fanno male i sentimenti solo a pensarci. |
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Pubblicata il 15.06.2010 |
Di rimbalzo in rimbalzo. | |
di Francesco Sanna. Appartengo anch'io alla schiera di coloro che ci stanno capendo nulla o quasi in questa serie. Celtics e Lakers alternano prestazioni talmente diverse e discontinue, anche all'interno della stessa partita, che non saprei chi potrebbe prendere le redini della serie e soprattutto quando. Mi viene da pensare che avendo ancora il fattore campo a favore, i Lakers abbiano sicuramente un'anticchia di vantaggio, sapendo ancor prima di gara 5 di poter tornare sul proprio campo in tutti i casi. Certo ci sarebbe da dire che i Celtics sono la migliore squadra NBA in trasferta di tutta la lega, quindi proprio sonni tranquilli, se fossi nei panni dei campioni in carica, non li farei. Però uno spunto di analisi c'è. Si tratta di una cosa banale, quanto valida, che è emersa da questi primi quattro incontri: chi vince la lotta ai rimbalzi vince la partita. I Lakers per difendere il proprio canestro ed i Celtics anche per scatenare la propria transizione. Qualunque sia il motivo, la lotta sotto i tabelloni è quella determinante e sembra inconfutabilmente decisiva se viene superata quota 40 per i vincitori di questa voce statistica. GM1: LA 42 - BOS 31 -> vittoria Lakers. Interessante non trovate? Ma ridurre tutto al numero dei rimbalzi presi sarebbe fin troppo riduttivo e non farò questo errore. Però quasi mai mi sono trovato davanti a dei numeri così costanti nel loro andamento e così incisivi. Quindi, anche complici i problemi di Bynum, abbiamo un po' di rimbalzi da prendere stasera. |
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Pubblicata il 13.06.2010 |
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