L'NBA oltre alle serie di playoff in questi giorni attribuisce anche i premi stagionali.

Registriamo il premio di Giocatore più migliorato ad Aaron Brooks. Il play di Houston stravince con 403 sui possibili 615. Il fatto che un po' tutte le voci statistiche siano lievitate, con in evidenza i minuti di utilizzo ed i punti dal campo, hanno spinto il razzo di Houston (ancora un infelice gioco di parole, devo smetterla) al riconoscimento. Questo è il premio che più di tutti mi sfugge e non capisco sulla base di cosa viene attribuito. Da notare anche Rondo in classifica con 12 punti presi.

Invece va a John Hammond dei Bucks il premio come NBA executive of the year per lo straordinario lavoro svolto nell'assemblare una franchigia dal buon presente (chiedere ad Atlanta) e dal futuro radioso.

Secondo la guida programmi di Sky, la partita tra Celtics e Heat sarà trasmessa alle su Sportitalia 2 alle 19.00.

Non possiamo perderci le scuse di Bagatta nel giustificare il 3 a 0 di questi Celtics, visto che a detta sua avrebbero dovuto essere in piena crisi in questo momento. Cosa dirà poi del  2 a 2 tra i suoi Lakers ed i Thunder?

Come recita una nota pubblicità, tutto questo non ha prezzo.

Stanotte alle 01.00 gara 3 tra Boston e Miami, in casa di questi ultimi, sarà trasmessa in diretta sugli schermi di Sky Sport 2. Stavolta ci sarà il commento in italiano con la coppia Tranquillo e Pozzecco se non ho capito male.

Per le repliche dobbiamo sintonizzarci sempre sullo stesso canale alle 14.00 ed alle 22.00.

Scusate l'orrendo gioco di parole, ma sintetizza molto bene il fatto che l'NBA inizia a distribuire i premi per le prestazioni individuali migliori della stagione.

Cominciamo dal premio di difensore dell'anno andato ad Howard di Orlando. Questo premio mi trova in totale disaccordo, visto che il centro di Orlando salta e stoppa, ma appena deve uscire dalla sua area pitturata entra in crisi. Difensore per me è un'altra cosa e non capisco proprio il criterio di assegnazione di questo premio.

Coach dell'anno invece è stato eletto Scott Brooks degli Oklaoma Thunder. La stagione è sicuramente positiva per loro e l'apparizione ai playoff, seppur con l'ottavo record, testimonia questa crescita. Ancora una volta mi sfuggono i criteri di questa assegnazione, però posso farmene una ragione.

Vedremo cosa ci riserveranno gli altri premi.

Questa sera gara 2 contro i Miami Heat, oltre che sui vostri computer, andrà in onda anche su Sky Sport 2 in diretta alle 02.00.

Per le repliche potete sintonizzarvi sempre su Sky Sport 2 alle 14.00 ed alle 22.00 ma, al contrario di questa notte, col commento in italiano.

La possibile affermazione stasera passa da un difesa da Celtics e da niente altro. Le percentuali solo normali della partita di andata, sono una dimostrazione di questo discorso. Il tiro in qualunque serata può anche non entrare, ma la prestazione difensiva DEVE essere sempre di alto livello. Partiamo da qui e magari da un Pierce in versione the Captain and the Truth.

Martedì sera in gara due mancherà uno dei protagonisti annunciati, Kevin Garnett. Ad annunciarlo è stato Stu Jackson, NBA executive vice president basketball operations, in un secco comunicato.

Il motivo della squalifica per gara due è stata la gomitata rifilata all'attaccabrighe per eccellenza, quel Quentin Richardson che davvero infastidisce come il classico gatto attaccato ai maroni. Per lui niente squalifica, ma 25.000 dollari di multa.

Garnett ha detto che la cosa è chiusa e non vuole più perdere tempo a parlare di questa vicenda.

Ci asteniamo poi dal commentare quello che altri giocatori, come Noah ad esempio, hanno voluto dire sull'accaduto. Limitiamoci ad un salomonico giochiamo.

Un possibile problema all'orizzonte di gara 1. Infatti si apprende dai media americani che Rondo è stato spedito in ospedale per curare dei forti sintomi influenzali che lo hanno colpito nella giornata di venerdì, costringendolo a saltare l'allenamento.

Tony Allen, anch'esso con qualche sintomo, ha preso il posto di Rondo tra i titolari durante l'allenamento. Si registrano problemi analoghi anche per Glen Davis.

In questo momento proprio non ci voleva e speriamo che questo virus non incida sui risultati sportivi, risultando più immarcabile di Wade.

I playoff sono alle porte e Luciano analizza i nostri avversari, i Miami Heat, in questo articolo.

Leggo tra le righe il pronostico della sfida con la vittoria dei Celtics in 5 o 6 gare? Lo speriamo tutti..

A poche ore dall'inizio dei playoff, che ci porteranno ad affrontare i Miami Heat, il mondo in biancoverde è scosso da una notizia bomba: Rivers a fine stagione potrebbe abbandonare i Celtics. Si apprende dalla voce dell'interessato che il possibile saluto di Doc sarebbe motivato dalla volontà di restare più vicino alla sua famiglia.

Il fatto che questo semi-annuncio arrivi ad una manciata di giorni dall'inizio dei playoff credo che sia molto significativo. In primis perché Rivers sembra comunicare che la sua decisione non dipende per nulla dall'andamento dei playoff stessi, ed in secundis perché sempre Rivers sembra non voler essere parte della ricostruzione di una squadra che probabilmente ha speso tutte le sue cartucce, almeno per la lotta ai vertici dell'NBA.

Probabilmente se una persona intelligente come Rivers rende pubblico questo suo desiderio, qualcosa nel tanto decantato spogliatoio dei Celtics non funziona più. Il suo rapporto con l'astro emergente Rondo forse è davvero molto più complesso di quanto si creda e anche la protezione di alcuni giocatori che i Doc palesemente voleva sul mercato (Davis su tutti) forse alla lunga hanno minato le sue certezze e la sua voglia di continuare questa avventura.

Fonti molto vicine a Doc dicono che da tempo starebbe cercando di portare un play di valore da mettere alle spalle di Rondo ed da utilizzare anche per molti minuti se questo non lo soddisfasse a pieno (e questo è successo molte volte). Rivers aveva anche individuato in D.J. Augustin questo giocatore, ma per arrivare a lui si sarebbe dovuto sacrificare uno tra Davis o Wallace. Il coach questo lo avrebbe fatto senza grossi problemi, ma Ainge ha negato categoricamente questa possibilità. Rivers ha incassato, ma non dimenticato evidentemente. Stesso discorso o quasi per Robinson, non proprio benvoluto dal coach.

Adesso però non me ne voglia Doc è il momento di pensare ad altro, per riparlare di queste cose ci sarà tutta l'estate (ancora parole sue).

Ci siamo quasi, sabato i play-off cominciano.

La sconfitta di Chicago probabilmente condannerà i Raptors a star fuori dai playoff (insieme a Lapo ovvio) ed il nostro cammino sembra portare inevitabilmente alla sfida con Miami. Non certo un avversario accomodante, per la presenza di un fenomeno che risponde al nome di Wade.

Però se affrontiamo le sfide vestiti da veri Celtics, non dobbiamo temere nessuno e specilamente al primo turno. Bucks o Heat deve davvero fare una differenza relativa. Se non saremo in grado di superare lo scoglio della squadra Florida, beh meglio andare a casa e ripensare al nostro futuro.

Stasera intanto chiudiamo la RS con la sfida quasi inutile per noi con Milwaukee. C'è a dire il vero ancora la possibilità di modificare gli incroci ai play-off, ma, come detto sopra, non ci deve interessare poi tanto.