Ed ecco la classifica finale della EASTERN CONFERENCE che vede i nostri Celtics terminare al quarto posto assoluto, cosa che vale una sfida ai playoff, col fattore casa amico, contro gli Indiana Pacers.

Quindi dopo una continua crescita sotto la guida di Stevens, per la prima volta il numero di vittorie stagionali non cresce, fermandosi a 49 quest'anno contro le 55 dello scorso anno.

Sappiamo benissimo che quest'anno è stata una stagione travagliata e tormentata, ma ora è il momento di cancellare tutto e tuffarci in questi playoff.

Purtroppo ancora prima di conoscere il calendario dei playoff, arriva la pessima notizia che nessuno dei tifosi dei Celtics avrebbe voluto sentire. Marcus Smart sarà fuori per i primi due turni di playoff, salvo recuperi non ipotizzabili ad ora, per via di uno strappo al muscolo addominale obbliquo.

Inutile aggiungere che perdere una pedina così importante come Marcus in questo momento, sia un problema incredibilmente dannoso per i nostri Celtics. L'energia ed il coraggio che Smart porta in campo sono insostituibili e non averlo crea un grosso problema per i nostri.

Spazio a Brown, Rozier ed Hayward che copriranno i suoi minuti sul campo, ma che difficilmente riusciranno a dare la stessa intensità.

Con la sconfitta di pochi istanti fa dei Pacers sul proprio terreno contro i Nets, Indiana consegna ai Celtics la matematica certezza del quarto posto. Ma non sanno al 100% chi saranno i loro avversari ai playoff, visto che Boston ha la teorica possibilità di arrivare al terzo posto nella Eastern Conference. Infatti due vittorie contro Orlando e Washington nelle ultime due e le contemporanee sconfitte di Philadelphia contro Miami e Chicago, darebbero il terzo posto alla squadra del Massachusetts.

Diciamo la verità, è piuttosto remota le possibilità che accada un incastro simile, molto probabile invece che vista la situazione il nostro coaching staff decida di far riposare qualche giocatore per averlo in forma smagliante ai playoff.

Intanto salutiamo questo quarto posto dei nostri ragazzi.

I Celtics hanno annunciato prima della partita casalinga contro i Miami Heat il nome del vincitore del Red Auerbach Award per la stagione 2018/2019. Questo premio viene dato al giocatore o all'allenatore che meglio esemplifica lo spirito di appartenza ai Boston Celtics, dimostrandolo sia in campo che fuori.

Il premio è stato allestito nel 2006 e da allora ecco chi sono stati i vincitori: Paul Pierce (2006, 2013), Al Jefferson (2007), Kevin Garnett (2008, 2012), Ray Allen (2009), Rajon Rondo (2010), Doc Rivers (2011), Brandon Bass (2014), Avery Bradley (2015), Isaiah Thomas (2016), Al Horford (2017) e Kyrie Irving (2018).

Ma ora siamo lieti di annunciare il vincitore di quest'anno: Marcus Smart.

I Celtics hanno aggiunto al roster, con un contratto decadale, Greg Monroe, già nel nostro roster nella seconda metà della scorsa stagione. Un aggiunta che copre i problemi nel reparto lunghi dopo l'infortunio di Baynes.

Ainge sceglie la via certa, conoscendo già il ragazzo e sfruttando il fatto che lui conosce bene il sistema, i giocatori ed in generale l'ambiente.

Ancora un problema alla caviglia per il nostro Baynes, che anche ieri ha dovuto lasciare la partita, una costante di questa stagione, dove il nostro centro ha subito davvero tanti infortuni.

A fine partita Stevens ha detto che si tratta di una distorsione di grado 2, senza sapere però il tempo di recupero. Per infortuni similari, ad altri giocatori con stazze comparabili, i tempi di recupero sono variati dalle 4 alle 6 settimane, quindi verosimilmente il primo turno di playoff è a rischio, perlomeno nelle prime partite della serie.

Insomma proprio non una bella notizia per lo staff tecnico e per tutti noi tifosi, perché perdere il prezioso contributo del centro australiano soprattutto per la fase più importante della stagione, è davvero un grosso problema.

Forti emozioni ieri per il ritorno di Isaiah Thomas al TD Garden, dopo tutto lo splendido tempo passato insieme e tutti i traguardi raggiunti, il pubblico gli ha riversato addosso davvero tanto amore. Sappiamo tutti che il tempo è galantuomo e nessuno può dire ora se i giorni di IT a Boston siano davvero finiti, anche perché il ragazzo si è lasciato andare a diverse dichiarazioni che sembravano dettate più dal cuore, che dalla testa, in cui un suo ritorno non sembra poi così impossibile.

"Non sai mai cosa potrebbe accadere", ha detto Thomas. "Le mie opzioni sono sempre aperte, non importa di cosa si tratta, se finisco qui a un certo punto, questo renderebbe la storia molto più bella". Wooow, non male direi come dichiarazione d'amore.

Dura circa un minuto la partita di Gordon Hayward contro gli Hawks. Infatti durante un'azione difensiva, il nostro giocatore andava a sbattere contro in blocco di Collins, che alquanto viziosamente effettuava una torsione della spalla proprio nel momento in cui Gordon sbatteva sul blocco [link].

Visibilmente scosso dopo la botta e constato il problema al collo negli spogliatoi, lo staff medico dei Celtics ha preferito, in via precauzionale, non far rientrare il giocatore sul campo e sottoporre il ragazzo a nuovi controlli prima della partita contro Denver.

UPDATE 18.03.2019: Gordon è stato inserito nel concussion protocol e salterà perlomeno la partita contro i Nuggets.

Diciamo lo varità, tutti noi qualche mese fa immaginavano una stagione diversa. Tutti noi speravano a questo punto della stagione di essere in vetta alla Eastern Conference o perlomeno a combattare con Toronto e Milwaukee per farlo. Adesso invece siamo lottando per un quarto/quinto posto.

a ben guardare i risultati anziché iniziare a correre, sembra che stiamo rallentando. Ne è testimoninanza l’ultima sconfitta incassata contro Chicago, sempre quelli che lo scorso 9 dicembre avevamo battuto con 56 punti di scarto. Ma anche se questo cammino a noi tifosi sembra preoccupante, non tutti la pensano così. Kyrie Irving è sembrato anzi molto spavaldo dopo l'ultima sconfitta.

Stampa: "Questa sconfitta credi sia un dato preoccupante in vista dei playoff?"
Kyrie: “No, non credo ci porteremo le difficoltà ai playoff”.
Stampa: "Perché no?"
Kyrie: “Perché qui ci sono io”.

Comunque a guardare i numeri la situazione è più rosea del previsto, forse il nostro numero 11 ha ragione. Ci confermiamo come una delle migliori squadre della Lega:
- Decimo miglior attacco;
- Quinta difesa per punti concessi su 100 possessi;
- +5.8 di Net Rating (secondi soltanto a Bucks e Warriors).

Le difficoltà infatti sono soprattutto a livello di chimica di squadra e nella continuità dei risultati, visto che poi quando incontriamo le squadre di élite della lega sfoderiamo sempre prestazioni maiuscole. Quindi solo ai playoff si avranno le risposte su questo gruppo e capiremo dove in realtà può arrivare.

Per noi di Celtics.it è un po' una pausa dalle attività questa dell'ASG, visto che non seguiamo attivamente quella che è più uno spettacolo circense che basket giocato.

Ma prima di qualche giorno di stop vediamo a che punto siamo nella EASTERN conference, con i nostri Celtics che stanno cercando di scalare qualche posizione. Tengono Bucks e Raptors ai primi due posti ed anche i Pacers hanno assorbito abbastanza bene il trauma dei Oladipo e continuano a restare al terzo posto. I Celtics hanno scalzato i Sixers e si sono presi il quarto posto, ma i giochi sono ancora del tutto aperti.

In quattro si giocano gli ultimi due posti ai playoff, con Hornets e Pistons che sono in leggero vantaggio su Heat e Magic.

In coda continuano le stagioni pessime di Knicks e Cavaliers, davvero pessime.