Purtroppo le prime notizie che giungono per Smart non sono buone, certo non sono neanche pessime non spaventatevi. La "scavigliata" di ieri sera lascerà il nostro Marcus lontano dai campi per almeno due settimane, quindi saltarà l'esordio stagionale programmato tra una settimana al TD Garden contro i Nets.

Dispiace, ma è curioso notare come gli infortuni di questo ragazzo siano preoccupantemente concentrati nella prima parte di stagione, lo è stato il primo anno ed anche il secondo. Ora questo nuovo infortunio, comincio a pensare che non siano solo coincidenze.

Paul Pierce ha dichiarato che al termine della stagione si ritirerà, questa coi Clippers sarà comunque la sua ultima stagione. Fin qui niente di nuovo, ma ieri intervistato da SiriusXM NBA Radio, il nostro ex capitano ha dichiarato che dopo la fine della stagione ha intenzione di firmare un contratto di un giorno con i Celtics, per ritirarsi con i nostri colori cuciti addosso. Queste le sue parole: "Mi piacerebbe farlo. Penso che sarò sempre ricordato come un Celtic. Ho avuto tutti i miei giorni di gloria, tutto il mio meglio l'ho speso praticamente con i Boston Celtics. Penso che lo devo ai tifosi e lo devo altrettanto a me stesso. Essere in grado di mettermi l'uniforme una sola altra volta per dire di essermi ritirato come un Boston Celtics."

Se da un certo punto di vista è un'operazione romantica da libro cuore, da un'altra probabilmente mette fine a tutti i sogni e le speranze di vederlo ancora una volta vestire la nostra maglia in campo. Ancuni ipotizzavano un suo arrivo prima della fine di questa stagione, proprio cavalcando le parole di Rivers pronto a liberarlo in qualsiasi momento.

Ci siamo amici tifosi, una nuova stagione dei nostri Celtics sta per iniziare (vabbé la pre-season è già iniziata, ma non stiamo a sottilizzare) e lo farà sotto i migliori auspici. Certo lo so, avrebbe potuto essere una stagione incredibile, simile per attese a quella del 2007/08, ma Durant un po' vigliaccamente (concedetemi il termine un po' pesante, mutuato dal nostro Jae), ha scelto la soluzione probabilmente più facile e comoda, non ha raggiungendo Horford a Boston. Ma anche con questa defezione eccellente, il lavoro fatto da Ainge è di primo livello e vediamo di conoscerlo un po' più nel dettaglio.

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Perché fermarsi se l'unico limite è la fantasia? Ed infatti non intendiamo farlo, ma ovviamente sempre a modo nostro., Non abbiamo realmente voglia di dedicarci a canali di comunicazione come Facebook o Twitter, per tutta una serie di motivi che ho già spiegato ampiamente, ma qualcosa di immediato era giusto prevederlo, anche per comunicazioni di emergenza, chiamiamole così.

Nasce quindi il canale di Celtics.it di Telegram, che sarà facilmente raggiungibile cercando semplicemente @celtics.

Ma cosa metteremo in questo canale. Fondamentalmente saranno evidenziate le uscite dei nostri nuovi articoli o video, ci saranno comunicazioni riguardante il nostro fanta campionato, comunicazione su eventuali disservizi e qualcosa altro a sorpesa che scoprirete. ovviamente essendo una chat aperta anche voi potrete interagire con noi .

Abbiamo scelto Telegram per la sicurezza dimostrata in questi anni, perché è molto semplice da utilizzare e perché la versione desktop è un plus notevole.

Lo spirito che ci ha spinto in questa direzione è guidato dalla volontà, sempre crescente, di restare in contatto fra di noi e fornirvi strumenti per farlo.

Continuo a dirlo ed a sostenerlo con forza, nonostante molti (troppi) ci vogliano trovare connotati solo politici e sociali, c'è anche, anzi dovrei dire soprattutto, un grande messaggio di unità d'intenti.

Ecco a tutti voi il link per seguire la diretta su Youtube. Seguiremo sopratutto la chat di Youtube, quindi per ogni domanda fate riferimento a quello.

Deep (Daniele) e Fripp (Matteo) parlano a ruota libera di diversi argomenti e della stagione che inizierà tra poche settimane. Poi non dite che non siamo sportivi, parliamo anche dei Lakers...

Eccovi il video.

Ieri sono saltato sulla sedia quando il nostro rookie ha sfidato la forza di gravità.

Possiamo provare a spiegare quello che i nostri hanno provato a comunicare al mondo durante l'inno nazionale di ieri sera.

Alla vigilia della nuova stagione, rivolgiamo alcune domande a Gabriele, vincitore dello scorso anno della nostra lega. Magari possiamo carpire qualche segreto...

1. Ancora complimenti per la vittoria dello scorso anno, raccontaci la tua cavalcata.
Ciao e grazie per i complimenti! La mia è stata una cavalcata particolare: regular season altalenante e difficoltosa, qualificazione per i play-off acciuffata per poco e poi un'esplosione di punti nelle gare che più contavano ... fino al titolo.

2. Quando hai capito che avresti vinto o perlomeno che c'erano ottime possibilità di successo?
Quando ho visto i miei avversarsi, con record migliori in regular season, indeboliti dagli infortuni, mentre molti miei giocatori iniziavano a produrre punteggi elevati: sia chi non aveva reso durante l'anno secondo le aspettative (penso a Giannis), sia chi si era aggregato alla squadra da poco (penso a Beasley).

3. Con quale spirito ti avvicini alla competizione di quest'anno, cerchi il repeat?
Cercherò sicuramente di ripetermi, ma so bene quante difficoltà vadano superate per vincere un titolo, figurarsi due consecutivi! Spero di rifare un'ottima annata, ma senza ossessioni di vittoria.

4. Chi è stato il giocatore feticcio, insomma il tuo porta fortuna, e chi saranno le due conferme nel tuo roster?
I giocatori che mi hanno dato più soddisfazioni sono stati quelli aggiunti in corso d'opera con tempismo e buone intuizioni: Ish Smith, Biyombo, il già citato Beasley, Richardson. Le due conferme saranno la superstar Harden e il progetto di superstar: the Greek Freak, Antetokounmpo.

5. Ultima domanda e poi ti lascio, non prima di averti ringraziato, puoi dirci secondo te quali sono gli ingredienti necessari per arrivare alla vittoria?
Un draft solido in cui non devono assolutamente essere sbagliate le prime tre/quattro chiamate, costanza nella gestione della squadra per essere pronti ad accaparrarsi i giocatori migliori che si liberano durante la stagione, non avere gravi ammanchi di minuti in un ruolo e - ovviamente - avere fortuna.