Ammetto che il titolo è un po' semplicistico, ma rende comunque l'idea. Infatti durante la Basketball Hall of Fame di giovedì, Jae ha espresso il suo disagio nel vedere Durant firmare con i Warriors anziché continuare a combattere contro un team da 73 vittorie.

Ricordiamo che i Celtics erano una delle sei candidate per ottenere i servigi di Durant all'inizio del mese di luglio, per quei due o tre che se ne fossero dimenticati.

"Siamo stati una l'unica squadra a battere Cleveland e Golden State sul loro campo. L'unica squadra in NBA, i Boston Celtics", dice Crowder a MassLive.com. "Gli abbiamo detto questo. Gli abbiamo mostrato tutti i filmati e lo scoouting report per marcare Curry e Thompson, il nostro intero game plan fondamentalmente. Questo mi fa uscire pazzo. Gli abbiamo spiegato tutto, cioè come batterli e come lo abbiamo fatto e lui si è unito proprio a loro....".

"In seguito, ho parlato con Isaiah Thomas, ripensandoci non avremo dovuto dirgli tutto, ma realisticamente non pensavamo che sarebbe finito a Golden State, nessuno lo pensava. E' stato come uno schiaffo in faccia....".

Crowder, che è stato parte della delegazione che ha incontrato Durant negli Hamptons, fa da eco a ciò che gli altripensavano dopo l'incontro: "Sembrava che Boston dopo l'incontro con Durant avesse fatto il passo decisivo per portare il giocatore a casa". Crowder è rimasto incredulo alla firma di Durant con Golden State.

Durante la serata un giovane fan ha chiesto a Crowder il giocatore più difficile da marcare e il nostro giocatore a scelto proprio Kevin Durant e dal pubblico si sono levati molti fischi, probabilmente con molti tifosi biancoverdi seduti tra di loro. Ridendo ha detto: "Sono con voi ragazzi...".

Crowder ha apprezzato l'esperienza di reclutamento di Durant, soprattutto che i Celtics abbiano creduto in lui come parte di ciò. Gli è piaciuto vedere Tom Brady tra di loro per cercare di convincere l'ex Thunder. "Non dimenticherò mai la presenza di Tom, è stata inaspettata. Lo hanno tenuto come una sorpresa per sorprendere Durant. E' stato bello poter parlare liberamente con un giocatore della sua levaura, ci siamo scambiati molte opinioni, è stato molto bello". Durante l'incontro Tom Brady ha spiegato cosa fosse vivere e giocare a Boston, di come i tifosi fossero speciali, di come fossero appassionati e desiderosi di vincere, ma sempre rispettosi dello sport e del gioco. Ha parlato di come a Boston ci fosse la cultura dello sport e della vittoria.

Crowder crede che aver reclutato Horford sia un upgrade per il team e che la squadra cercherà pedine aggiuntive per diventare una reale contender. "Mi sono appena messaggiato con Danny Ainge per vedere dove stiamo andando e lui mi ha detto che sta ancora cercando di fare alcune mosse, siamo ancora attivi. Abbiamo giovani e grande talento oltre a numerosi asset, questo dobbiamo capirlo. Siamo da corsa per fare quello che vogliamo, possiamo anche essere aggressivi sul mercato se lo riteniamo opportuno. Mi sento come se fossimo ad una o due mosse dal completare il tutto".

"Horford ci aiuterà tremendamente e se mi chiedete quante vittorie faremo io vi rispondo 59. Lui ha intenzione di aiutarci e molto. L'anno scorso abbiamo fatto 48 vittorie senza uno come lui. Può aiutarci molto perché il suo gioco si adatta perfettamente al nostro stile, non deve cambiare nulla della sua natura, ma deve giocare esattamente come sa".

Mentre il mondo NBA è ancora in subbuglio per i contratti elargiti con tanta faciloneria da alcuni GM non del tutto avveduti e con la summer league già finita per i nostri colori lasciandoci alcune impressioni positive (Rozier, Yabusele, Nader e Brown) ed altre negative (Young), impazzano i rumor sulla nostra squadra.

Ogni giorno qualcuno svela al mondo una verità diversa, facendo leva sulla propensione dei tifosi a credere alle invenzioni giornalistiche, solo perché vorrebbe un futuro migliore. Però non bisogna dimenticarsi che i Celtics hanno chiuso la stagione scorsa con il terzo record ad Est (parimerito) quindi bisogna stare molto attenti a non smontare quanto di buono si è costruito.

Ecco perché Ainge sembra un bradipo, va molto cauto su ogni situazione. Horford è stata un'eccellente addizione, però anche il nostro GM sa che se vuole arrivare al top deve osare. Griffin, Cousins, Butler, Okafor, Noel, Love e Westbrook, sono solo alcuni dei nomi che vengono accostati alla nostra franchigia per riportare il nostro nome in vetta al mondo.

Però popolo biancoverde non farti fregare da giornalisti senza scrupolo. Alcune delle voci sono del tutto prive di fondamento ed altre a dir poco irrealizzabili. Bisogna stare attenti e vigili certamente, ma anche non credere ciecamente a tutto. Ci sono sempre altre considerazioni da fare quando si sente la parola trade, cioè quali asset vanno inseriti come contropartita? Specie quando si parla di giocatori che sono a libri paga per 20 e passa milioni, i sacrifici per arrivarci sarebbero davvero importanti.

Ovviamente la nostra situazione salariale permette l'assorbimento di contratti anche senza una contropartita, ma questo potrebbe essere anche un problema per chi (OKC?) vuole monetizzare al massimo l'eventuale rinuncia al suo campione.

In queste casistiche magari sarebbe più fattibile arrivare a contratti di minore entità come Okafor o Noel (che hanno ancora quelli da rookie) o giocatori come Griffin o Love che probabilmente le attuali squadre vorrebbero scaricare.

Ma siamo nel campo delle speculazioni, insomma non fatevi prendere dall'ansia di voler chiudere qualcosa a tutti i costi e restate calmi e concentrati. In ogni rumor si annida la serpe della bugia, che sta li solo per far crescere le visualizzazioni ed alimentare la vostra ansia.

Ad oggi oltretutto non è escluso che non arrivi più nessuno in estate e la tanto desiderata trade si faccia più avanti. Dove i GM oggi sembrano forti e sicuri, alle prime difficoltà potrebbero diventare dei gattini bagnati ed accettare condizioni più ragionevoli.

Insomma oggi come non mai, la calma è la virtù dei forti.

Dopo la notte del draft era rimasto in sospeso il discorso sui migliori giocatori della lega. Ora colmo questa lacuna, con la mia personalissima classifica, aggiornata ovviamente a luglio del 2016.

Jared Sullinger è ora unrestricted free agent e potrà firmare con qualunque franchigia della lega, ovviamente esclusi i Celtics. Stamattina è arrivata la notizia della rinuncia sui diritti sul giocatore da parte dei Celtics.

Una mossa relativamente a sorpresa, visto che era chiaro che l'amore tra il nostro ex numero 7 e al nostra squadra fosse finito da tempo, come testimoniato dall'impiego praticamente nullo negli scorsi playoff. Probabilmente lo staff dei Celtics ha preferito liberare spazio per far posto ad uno dei rookie impiegato nella summer league.

Sully è rimasto con noi per quattro stagioni dopo essere stato scelto alla numero 21 nel draft del 2012, tenendo una media di 11.1 punti e 7.7 rimbalzi.

In bocca al lupo al ragazzo, ci resta quel sapore di amaro in bocca, come qualcosa che sarebbe potuto essere grandioso ed invece è stato al massimo mediocre.

Mancava solo l'ufficialità ed ora è arrivata: Al Horford è un nuovo giocatore dei Celtics. "Sono estremamente eccitato di unirmi alla famiglia dei Boston Celtics," dice il giocatore, "non vedo l'ora di iniziare a lavorare con coach Stevens e col resto del team, il nostro obiettivo è riportare il titolo a Boston."

"Questa è un'addizione importante per il nostro team che avrà un immediato impatto in entrambe le metà campo," afferma Danny Ainge. "E' un comprovato leader ed un veterano, fuori e dentro il campo e non vediamo l'ora di accogliere Al e la sua famiglia a Boston e nella organizzazione dei Celtics."

Giovedì notte dopo la vittoria dei Celtics contro gli Spurs nella SL di Utah, Ainge raggiunto dai microfoni ha parlato a ruota libera; "Non siamo ancora a posto per questo mercato, faremo ancora qualche mossa. E' chiaro che tutti avrebbero voluto Durant, ma non tutti possono averlo. Ora bisogna pensare al presente e questo ci impone di fare dei movimenti. Abbiamo bisogno di più tiro dal perimetro, abbiamo colmato la lacuna del centro grosso sotto canestro e molti dei nostri lunghi possono giocare 4 o 5 e colpire anche dalla distanza. Sono ottime cose entrambe. Non sarebbe male avere anche un altro trattatore di palla".

Continuando il nostro GM affronta anche le recenti conferme: "Abbiamo ripreso nel roster Jonas ed Amir perché oltre ad essere due dei giocatori preferiti del nostro allenatore, sono anche complementari al nostro progetto. Se Zizic resterà in Europa il prossimo anno, non abbiamo ancora preso una decisione per Yabusele che potrebbe ricoprire uno degli ultimi posti nel roster, così come potrebbero farlo Jackson o Bentil".

"Non nascondiamici dietro un dito, i Warriors sono forti anche se sarà difficile vincere più di 73 partite, ma noi certamente non resteremo con le mani in mano a guardarli e ci daremo da fare per migliorare, lasciatemi dire questo".

Molte fonti diverse tra cui il Boston Globe, riportano che i contratti di Amir Johnson e Jonas Jerebko sono stati garanti anche la prossima stagione e quindi torneranno nel nostro roster.

A questo punto con l'imminente e scontatissima firma di Al Horford, il reparto lunghi ha già una netta fisionomia visto che oltre ai tre citati anche Olynyk e Mickey faranno parte della rotazione, senza poi considerare i rookie arrivati dal draft.

Non chiaro invece il destino di Zeller e soprattutto di Sullinger, che sta scherzando un po' con tutti noi diffondendo tramite i social network messaggi sibillini su qualcosa che a breve cambierà.

Noi come sempre restiamo in attesa di sviluppi futuri.

Online il Podcast #2.

Deep e Mondo Cane affrontano diversi argomenti iniziando dalla situazione attuale dei Celtics, passando per la situazione delle franchigie a EST, sorvolando la Summer League che i nostri stanno giocando in Utah e chiudendo con la nostra amata Nazionale.

Sfumato l'affare Durant, i Celtics stanno seguendo altre strade per approntare un roster competitivo per il prossimo anno. Dopo la firma di Horford arriva un'altra mossa nel reparto dei lunghi: sembra che siamo ad un passo dalla conferma del contratto di Amir Johnson che ha una team option da 12.000.000.

Considerando le cifre pazze che girano in questo mercato, un'ottima mossa.

Durante la vittoria di ieri contro Philadelphia, Brown ha subito un'iperstensione del ginocchio e non sarà in campo oggi per la seconda uscita dei nostri. Ma nessun grosso problema, il suo ritorno è previsto già giovedì contro gli Spurs.

Brown che ha segnato 16 punti, ma con solo 2/7 dal campo, secondo coach Shrewsberry è meglio che riposi questa sera visto che la stagione è lunga e siamo solo alla prima uscita stagionale.