Torna il borsino di Celtics.it, strumento che ha l'intento di capire qual'è il rendimento dei nostri ragazzi durante la settimana presa in esame. Ok, iniziamo monchi perché la settimana appena passata di fatto è iniziata mercoledì, ma non stiamo a fare troppo i pignoli.  Il periodo esaminato va quindi dal 29/10 al 02/11 con, di fatto, solo due partite per un bilancio di 1-1.

Rondo è stato fantastico alla prima uscita, non altrettanto alla seconda. Però se c'è uno che ha una scusante è proprio lui, visto che era di ritorno da un infortunio. Ha messo insieme numeri comunque interessanti con 8.5 punti, 10.0 assist ed addirittura 8.5 rimbalzi. Questa ultima voce ha dell'incredibile per un play di 185 centimetri o giù di lì. Inutile pensare di non essere dipendenti da lui e/o dalle sue giocate, che se sono di livello ci permettono di sedere al tavolo dei grandi.

Bradley non mi è piaciuto molto in queste due partite sarò sincero, mi aspetto molto di più da lui. I suoi numeri non sono buoni perché 10.5 punti, 0.5 assist e 1.0 rimbalzo sono una miseria (nella miseria). Certo il 41.6% dal campo non è un brutto dato, ma il 14.3% da tre grida vendetta. Ci possiamo anche girare intorno e dire che dopo il rinnovo estivo non ci aspettiamo molto da lui, ma nessuno in realtà lo pensa e stiamo diventando un po' più esigenti ogni giorno che passa. Spesso desiderare ed ottenere un contratto pesante, cambia nettamente la visione che si ha di un giocatore.

Green è uno di quei giocatori che tutti si affrettano sempre a denigrare, ma non io ed anzi mi posso tranquillamente mettere nella lista dei suoi estimatori, non tra i più convinti lo ammetto, ma certamente ne apprezzo le indubbie qualità. Jeff è il nostro miglior marcatore con 17 punti ad uscita, anche se il 38% dal campo dovrebbe migliorare. I suoi 5.0 rimbalzi a partita sono il massimo da quando è da noi, quindi non posso far altro che incoraggiarlo con un giudizio positivo.

Sullinger è uno dei migliori o forse il migliore della settimana. Con la pioggia o con il vento Sully consegna sempre la sua prestazione ed è sempre molto continuo. Se i 13.5 punti possono essere accettabili, vorrei però che Jared fosse più incisivo sotto le plance e prendesse più dei 6.5 rimbalzi di queste due partite, anche perché ha recentemente inanellato prestazioni da 17 e 19 rimbalzi. Ottima invece la voce statistica delle stoppate, ben 2.5 a partita.

Olynyk è un altro di quelli che mi è piaciuto. Nella prima uscita contro i Nets ha fatto il partitone, prendendosi a schiaffi addirittura con Garnett, come ben sappiamo non un tenero in questa lega. Ma Kelly non ha fatto una grinza, dritto per la sua strada. Certo a Houston non ha avuto un impatto degno, anche se in soli 16 minuti ha messo insieme numeri decenti (anche se mi è piaciuto il giusto, sbagliando un bel po'). Dalla sua crescita passano i destini di questa nostra stagione, sappiatelo.

Bass è in recessione ai Celtics. Non che giochi peggio, anzi ammiro Brandon per la sua serietà, ma sembra chiaro che Stevens prediliga altri nel suo ruolo. Per ora esce dalla panchina e fa il suo mestiere, ripeto, con estrema serietà. Però se ben guardiamo, di fatto ha lo stesso minutaggio dei titolari, ma non lo stesso rendimento. Secondo il mio modesto parere sente la fiducia intorno a sé scemare un po' e forse in questo momento è metaforicamente alla finestra per vedere se qualche squadra vuole puntare su di lui, magari come pedina di complemento per la corsa al titolo.

Smart esordisce in maglia Celtics in questa settimana. Ma se a Houston non ne ha combinata una giusta, con Nets era stato molto positivo e le 4 palle recuperate unite ai 10 punti avevano fatto ben sperare. Non gli do un giudizio negativo solo perché credo nel ragazzo e voglio incoraggiarlo, ma deve fare molto di più per convincere tutti della bontà della chiamata spesa per lui da Ainge in estate, la sesta assoluta.

Turner è uno di quei giocatori che fatico a capire. Ha talento, è innegabile, ma segue la corrente come pochi altri. Se la squadra va bene lui è tra i positivi, ma se la squadra non gira come deve non sembra fare molto per cambiare l'inerzia, anche se la mia è solo un'impressione visto che è appena arrivato e potrei sbagliarmi. Se a livello numerico sarebbe anche da premiare, per esperienza vorrei molto di più da lui, non dico che diventi una guida, ma almeno che dia qualcosa anche dal punto di vista caratteriale, cosa che fino ad oggi è stato il suo vero problema.

Thornton è arrivato ai Celtics in sordina, ed invece sta convincendo tutti. Esce dalla panchina con autorità e mette punti in un amen. Il suo ruolo di panchinaro che segna, un novello microwave, lo esegue benissimo e se sarà questo nella stagione ci darà davvero un sacco di soddisfazioni. Era da tempo che non avevamo un giocatore simile capace di entrare e segnare con facilità anche dalla distanza, ruolo che ritengo a dir poco vitale.

Zeller me lo figuravo come il pippone che mai sarebbe entrato nelle grazie del mister, ed invece mi ha davvero stupito. Positivo quando chiamato in campo, 7.0 punti 83.3% dal campo, wooow questi non sono numeri da pippone. Ora lo aspetto al varco, voglio vedere se è un caso o il ragazzo ha del talento e può tornarci utile, specie in un ruolo in cui non c'è esattamente abbondanza, anzi diciamo la verità, non c'è davvero nessuno.

NG: Young e Pressey non li posso giudicare, troppo poco in campo, anche se i 6 minuti di Young contro Houston con un 3/3 per 6 punti fanno davvero ben sperare.

Stevens per me è in terreno pesantemente negativo. Dopo l'impatto con la lega lo scorso anno, quest'anno deve guidare la squadra con polso e coraggio. In difesa non siamo migliorati, anzi per me siamo peggiori visto che è palese che non teniamo una penetrazione che sia una. Ed in attacco andiamo se è possibile pure peggio, ci accontentiamo del tiro da fuori e se sbagliamo siamo nudi e senza idee. Siccome a Houston era palese che non eravamo in serata al tiro, 1/25 da tre punti per un 4% avrebbe dovuto lasciare un indizio, avremmo dovuto far qualcosa di diverso, cosa che non abbiamo fatto. Siccome non credo che tutti i giocatori si siano ammutinati, mi sembra chiaro che Stevens non abbia modificato nulla, cosa che mi preoccupa un bel po'.

Mentre nella NBA ci sono un buon numero di rinnovi alcuni anche a sorpresa a dire il vero, penso a Burks di Utah che spunta un quadriennale da 42M $ o Rubio che ne prenderà 56M di $ a Minnesota, i Celtics esercitano l'opzione su tre contratti: Olynyk, Sullinger e Zeller.

Guardando le cifre di alcuni di questi rinnovi mi viene da pensare che Rondo al massimo salariale sarà l'unica condizione possibile per farlo restare a Boston e voglio proprio vedere chi potrà dirgli in faccia che non merita il massimo senza scoppiare a ridere.

I nostri Celtics stanno per lanciarsi in un’altra stagione, ma noi tifosi cosa dobbiamo aspettarci? Beh voglio essere subito sincero con tutti, non grandissime cose, se per grandissime vi aspettate serie di playoff vinte e possibilità di vincere il titolo.

É passato un anno dal terremoto che ha distrutto i resti di quei Celtics vincenti, che nel 2008 erano sul tetto del mondo e nel 2010 hanno rischiato di ripetersi.

[CONTINUA]

Tra il serio ed il faceto, come al solito faccio sbilanciare Deep e Lucius in questa intervista doppia dal sapore agrodolce della mandrakata.

D1: Ciao ad entrambi ed iniziamo coi pronostici stagionali. Chi vincerà il titolo?
Lucius: Cleveland.
Deep: Boston.... mhhhh.... San Antonio.

D2: E chi sarà la squadra rivelazione?
Lucius: Potrebbe essere Dallas, mi è piaciuto molto come si è mossa in estate.
Deep: Boston.... mhhhhh... vorrei tanto che la sorpresa fosse la consacrazione di una banda terribile, Golden State. Con la riconferma della stessa squadra dello scorso anno e l'arrivo di Livingston e Barbosa, potrebbero anche colmare la differenza che li separa dalla vetta. Certo Kerr è una bella incognita/scommessa.

D3:  Chi sarà invece la grande delusione?
Lucius: Credo ancora una volta New York.
Deep: Premesso che un singolo infortunio potrebbe girare un'intera stagione, sono tante le candidate che mi vengono in mente e non mi convincono: Brooklyn, Los Angeles sponda Clippers, OKC, ma se devo dirne una sola, vado con Houston.

D4: Saltiamo di palo in frasca, chi sarà l'MVP della stagione?
Lucius: Credo James, perché giocherà fin da subito a 1000 all'ora per dimostrare il suo attaccamento alla maglia, che è tornato per vincere, bla bla bla...
Deep: Credo James, mi piacerebbe Curry, ma spero Rondo.

D5: Chi sarà ROY?
Lucius: Credo Parker perché avrà spazio e numeri suntuosi. Inoltre il talento è tutto li da vedere, dopo un po' di adattamento non credo farà fatica a metterne oltre venti a sera.
Deep: Io voglio con tutte le mie forze che sia Smart, credo nel ragazzo e nel suo talento. L'ho pronosticato come vincitore della classifica dei recuperi e lo confermo anche ora.

D6: In che posizione chiuderanno i nostri Celtics?
Lucius: La prima esclusa dai playoff ad Est.
Deep: Tra il decimo e il dodicesimo posto ad EST, a meno che....

D7: Quindi niente playoff per voi, per me invece sì e non per sbaglio, ma col settimo posto, ecco l'ho detto. Vi ringrazio e faccio l'ultima domanda: chi sarà il nostro miglior giocatore?
Lucius: Spero nell'splosione dell'MIP Sullinger.
Deep: Figurati caro e chiudo con due semplici parole: Rajon Rondo.

Siamo arrivati all'inizio della stagione NBA e la telenovela sui tagli o meglio su chi resta in squadra arriva alla fine e ci aggiungo un bel finalmente.

Ma chi è riuscito a fare la squadra? Beh tutto secondo attese, Powell e Faverani dentro e Bynum fuori, questa la decisione. Ovviamente anche Tim Frazier, Rodney McGruder, Erik Murphy, Christian Watford e Jarell Eddie hanno la stessa sorte dell'ex Pistons, ma anche qui pochissime sorprese per non dire nessuna.

Ora pensiamo ad altro, come al fatto che Rondo molto probabilmente domani sera sarà della partita, questa sì che è una bella notizia.

Le possibilità di vedere Rajon Rondo abile ed arruolato per l'esordio stagionale di mercoledì sembrano essere altissime. Infatti secondo quanto riportato da diverse fonti e confermato da Stevens stesso, RR ha partecipato agli allenamenti senza nessuna restrizione, nemmeno durante le partitelle in allenamento.

Rondo, che si era rotto la mano cinque settimane fa, per il suo recupero avrebbe dovuto attendere fino alla seconda settimana di novembre, ma evidentemente le cose cambiano molto velocemente con questi cyber-atleti. Prepariamoci ad una lieta sorpresa mercoledì.

A sorpresa la votazione per la modifica del sistema della lottery non è passata e le squadre contrarie sono passate dalle 3 di ieri sera, alle 13 di oggi. Avrebbero dovuto essere 23 i voti favorevoli e se la matematica mi assiste, solo 17 hanno votato affermativamente.

Ultime nel fronte dei no i Bulls ed i Bucks, che insieme agli altri hanno pensato che l'attuale sistema non avesse bisogno di essere rivisto e quindi per un po' di tempo non si parlerà più di cambiamenti.

I Celtics stanno per tagliare dal proprio roster ben 4 giocatori, scendendo a 16 giocatori. Non rientrano nei piani a breve termine Murphy, Watford, Frazier e McGruden. A questo punto un altro solo giocatore verrò tagliato prima dell'inizio della stagione, e se il maggiore indiziato è Bynum, Faverani e Powell non dormono certo sonni tranquilli.

Ma nel titolo parlavo di speranze. Infatti Stevens ha detto che Rondo sta bruciando le tappe del recupero e potrebbe essere pronto addirittura per la notte d'esordio in programma il 29 ottobre contro i Nets.

Rondo stesso ai microfoni dei media ha dichiarato di non sentire male nel palleggiare ed in generale nel trattare la palla.

Nessuno è al sicuro nel nostro roster ed infatti senza che se ne sapesse nulla, Danny sembra aver spedito Anthony a Detroit per Will Bynum.

Questa mossa appare come un espediente per risparmiare un po' di soldi dal monte salari, visto che la differenza è di circa 900.000$ a nostro favore.

Visto e considerato che abbiamo molte guardie nel roster, non è chiaro se Bynum resterà con noi o meno.

Domenica ci sarà un interessante esperimento che ci vedrà coinvolti in prima persona durante la partita in previsione in casa dei Nets.

Per la prima volta nella storia della NBA una partita durerà (volutamente) 4 minuti in meno e quindi 44 invece che 48, ed i quarti saranno di 11 minuti e non 12 come al solito.

L'idea per questo esperimento, che non è dato sapere se avrà un seguito, è nata durante un coaches' meeting, con tutti gli allenatori ed i dirigenti delle varie squadre riuniti a (s)parlare delle più disparate tematiche.

Vediamo se qualche bontempone tra i giocatori a fine partita sosterrà che di non aver fatto neanche in tempo a sudare.