Rondo è tornato finalmente in campo venerdì scorso, dopo un'assenza di quasi un anno dal parquet. In quell'occasione è stato introdotto alla partita come il nostro capitano, logico successore di quel Pierce spedito ai Nets in estate.

Parlando di questo e di tanti altri argomenti, proprio oggi durante una trasmissione radiofonica, Toucher and Rich, Ainge ha ammesso che i Celtics e Rondo si sono incontrati per parlare della possibile estensione del contratto del giocatore, che scadra nell'estate del 2015.

"Abbiamo parlato con il giocatore della sua estensione [contrattuale]", ammette Ainge, "ma tutto quello che succede e succederà, sarà parte integrante del negoziato che continuerà questa estate e molto probabilmente quella dopo. Non so se Rondo firmerà l'estensione proposta, solo il tempo ce lo dirà."

Ainge presegue: "Nel contratto collettivo, ci sono delle limitazioni su quello che può o non può essere fatto. Realmente non è che Rondo non vuole firmare oggi un'estensione, ma non è finanziariamente intelligente per lui farlo ora. Noi non pensavamo che avrebbe firmato subito, ma era giusto fare un tentativo".

Noi tutti non possiamo far altro che restare in attesa della fumata bianca papale.

Entrambi i nostri giocatori, rispettivamente playmaker e guardia titolari, saranno assenti questa sera nella trasferta in back-to-back a Washington, ma per motivi diversi.

Per Rondo si tratta di un riposo precauzionale, visto e considerato che il ragazzo è tornato in campo solo da qualche giorno (venerdì 17 scorso per l'esattezza), dopo un lungo periodo di assenza per l'infortunio al legamento del ginocchio. Inutile quindi, anche visto il nostro record pesantemente negativo, forzare il suo utilizzo.

Per Bradley invece la faccenda è un po' più seria. Infortunatosi alla caviglia durante la partita a Miami di ieri sera, dovrà stare fermo per un paio di settimane per recuperare completamente dal trauma distorsivo.

I due si uniscono a Bayless che stara fuori ancora qualche giorno per il problema al piede e Bogans che ormai non fa più parte dei piani dei Celtics e di fatto è stato allontanato fino a fine stagione credo.

Dopo aver visto l'ottimo esordio di Chris Johnson, ala piccola mancina da Orlando, che è stato capace di segnare 11 punti con 4/7 dal campo, 2/5 da 3pt, 1/1 ai liberi, 3 rimbalzi 1 assist ed 1 recupero in 25 minuti di utilizzo nella partita di ieri a Miami, ora i Celtics per fronteggiare l'infortunio di Bradley (che lo terrà fuori per alcune settimane), hanno messo sotto contratto Vander Blue anche lui per 10 giorni.

Blue è una guardia capace di segnare con facilità ed infatti nella sua esperienza in D-League con i Delaware 87ers ha viaggiato con le medie di 19 points, 4.8 rimbalzi e 2.3 assists in 33 minuti di utilizzo.

Per lui anche una esperienza in Istraele con la maglia Maccabi Rishon LeZion per sole 7 partite, dove ha tenuto una media di 11.4 punti, 3.0 rimbalzi, 2.7 assists e 1.6 recuperi in  in 24.9 minuti in campo.

Ad entrambi il nostro benvenuto.

Prima di tutto la trade: i Celtics spediscono Jordan Crawford e MarShon Brooks ai Warriors, ed in uno scambio a tre con Miami, ottengono Joel Anthony e due scelte al draft (una seconda scelta ed una prima, ma quest'ultima protetta).

Ora questa trade va vista nel lungo periodo, perché il contratto di Anthony il prossimo anno andrà in scadenza portandosi via i 3.800.000 di dollari e quindi sarà appetibile per le nostre casse, ma anche per chi cercherà di liberare spazio salariale. Sulle scelte è un terno al lotto, perché una essendo protetta (da Philadelphia), non garantirà il diritto alla riscossione in caso essa sia in lotteria.

A completamento di questa operazione, i Celtics spediscono Rondo in D-League per permettergli di allenarsi e lo richiameranno per la partita di venerdì che al 99.9% vedrà il nostro numero 9 in campo.

Due notizie diverse riguardano due nostri giocatori.

La prima, un po' fumosa a dire il vero, riguarda Keith Bogans, che è stato dispensato dalle attività del team a tempo indeterminato. Vengono addotti motivi personali dietro questa motivazione, ma certo è che questa mossa lascia qualche interrogativo. Che cosa è seuccesso? Fino a ieri il giocatore si lamentava per lo scarso utilizzio ed ora sparisce dal roster? Davvero strano.

Altra notizia invece riguarda il mercato. Secondo Peter Vecsey i Celtics sono vicini a chiudere lo scambio di Jordan Crawford. Le destinazioni più probabili sono Nets, Clippers, Suns, Rockets e Warriors. Ancora non è chiaro se in cambio riceveremo giocatori, scelte o semplici contratti da scaricare.

Ormai ci sta prendendo tutti in giro il nostro numero 9. Ha twittato un enigmatico messaggio e sono partite le speculazioni. Ecco il messaggio in questione:

Sono partite le più disparate tesi, tra le più gettonate che siamo difronte al tempo che ci separa dal suo ritorno in campo e che il conto alla rovescia scadrà venerdì in concomitanza dell'arrivo al Garden dei Lakers, etc...etc. Quasi tutto vero perché quella cifra, rappresentata in giorni, è 338 e ad occhio e croce dovrebbe essere il periodo intercorso dall'infortunio ad oggi, anzi per la precisione dal giorno dell'operazione 13/02/2013 a venerdì prossimo.

Questo vuol dire che si sente guarito?
Questo vuol dire che lo vedremo in campo?

Solo Rondo e pochi altri hanno le risposte, noi tifosi ed estimatori del folletto in maglia binacoverde non possiamo far altro che attendere.

Ieri il popolo biancoverde era in sollucchero, perché Marc J. Spears di Yahoo Sports aveva diffuso la notizia che Rajon Rondo era prossimo al rientro e che lo avrebbe fatto in una partita non casuale, ma contro gli acerrimi rivali dei Lakers che sbarcheranno al Garden il 17/01/2014.

Purtroppo la notizia era priva di fondamento.

Prima della partita contro i Warriors, poi persa, prima Stevens e poi Rondo hanno smentito la notizia dichiarando che il giocatore non è così prossimo al rientro e comunque che non c'è nessuna data fissata.

Caro Marc, perché ci illudi così?

I Celtics hanno messo a segno una trade molto interessante, che porta a Boston Jarryd Bayless ed a Memphis Courtney Lee.

A dire il vero non c'è ancora l'ufficialità, la trade sarà ufficializzata domani, anche se non sono previsti degli aggiustamenti nonostante la differenza nei salari. Infatti Lee ha un contratto di $5.225.000, mentre Bayless di $3.135.000. Però Memphis ha la possibilità di assorbire la differenza di questo scambio con la trade exception di quasi 7.5 milioni di dollari maturato nello scambio di un anni fa di Rudy Gay.

Però, è qui la magata di Ainge, Bayless è a scadenza mentre Lee, oltre a questo, ha altri due anni di contratto a $5.450.000 e $5.675.000. Ripeto, assoluta magata di Ainge.

Tralasciando per un attimo il discorso salariale, che è il motivo principale della trade, il 25enne Bayless porta in dote i suoi 8.0 punti a partita con il 37.5% dal campo. Caratteristica principale è quella di sapersi costruire un tiro in qualsiasi situazione, anche dalla lunga distanza. Scuramente è molto meno difensore di Lee, anzi spesso omette la fase difensiva e sicuramente appartiene alla categoria dei PG molto poco passatori e molto più realizzatori.

UPDATE: Invece un certo aggiustamento è stato fatto. E' stato necessario far intervenire un terzo team, i Thunder, per completare la trade. I Celtics hanno quindi ricevuto anche una vecchia conoscenza come Gomes nello scambio (che dovrebbe essere tagliato subito) e dato una seconda scelta del 2016.

Celtics annunciano che hanno assegnato MarShon Brooks ai Maine Red Claws in D-League.

Brooks è al terzo anno nella lega, ed è arrivato ai Celtics in estate nel maxi scambio con i Nets. Voglio usare un largo giro di parole per notare che non sta certamente facendo faville fino ad ora, anche perché sta trovando davvero molto poco spazio.

Ad oggi ha giocato 9 partite per un totale di soli 61 minuti. Le sue medie stagionali recitano 3.2 punti e 1.6 rimbalzi per 6.8 miuti a partita. Insomma non numeri eclatanti e la sua mancanza non credo che toglierà il sonno a qualcuno.