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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1868

Nuova puntata della telenovela estiva

Mercoledì per loro, nella notte di giovedì per noi italiani, ci sarà un incontro (chiarificatore?) tra Ainge e Rivers  dopo i fatti che sembravano avrebbero portato almeno Rivers e Garnett a vestire la maglia dei Clippers. Ora tutto sembra in uno stato definiamolo "sospeso", perché i Celtics insistevano prima nell'inclusione nella trade di Bledsoe , cosa che i Clippers non hanno voluto fare finché il futuro di Paul non fosse un po' più chiaro e poi nel voler includere nel pacchetto regalo destinato alla California uno fra Terry e Lee, ma anche qui i losangelini sembrano non sentirci.

Ainge dirà a Rivers che lo vuole ancora come capo allenatore dei Celtics, ma secondo i soliti ben informati Rivers dirà a Danny che invece vuole cambiare aria ed allenare a Los Angeles ed oltretutto di voler KG con sé. Cosa succederà a questo punto non lo sa davvero nessuno, se non i diretti interessati, quello che credo io personalmente è che così tante voci devono forzatamente avere un fondamento e che nulla è finito finché non è finito [cit.].

Ben lungi dall'essere conclusa l'ipotesi di questa trade e chiudo rispondendo alla domanda fatta nel  titolo di questa news: assolutamente no.




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Pubblicata da Deep il 20.06.2013


Trade CELTICS-CLIPPERS: davvero sta succedendo?

Avvisato da un milione di sms e tweet, mi sorprendo di quello che sembrava uno scenario lontano ed improbabile e sta diventando invece una trattativa in via di definizione. Tutti i principali network americani stanno battendo la notizia di trattative piuttosto avanzate per la definizione di quella che si preannuncia essere una delle trade più incredibili dei sempre tra i nostri Celtics ed i Clippers.

Scenario 1: Pierce e Garnett ai Clippers, accompagnati da Rivers, in cambio di Jordan, Bledsoe, Butler e qualche scelta.

Scenario 2: Garnett ai Clippers, sempre con Rivers come coach, e in direzione inversa Jordan e Blesdoe.

Comunque vada sarà un cambio epocale, restate connessi vi aggiorneremo in tempo reale.


UPDATE 01:27: Sembra tutto saltato a causa del rifiuto dei Clippers di cedere Beldose.





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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 15.06.2013


Scenari imprevedibili

Tutto potrebbe cambiare in un batter di ciglia e il nostro immediato futuro cambiare radicalmente. Praticamente tutte le fonti giornalistiche sportive americane e non, stanno battendo la notizia che i Celtics ed i Clippers sono a colloquio per trovare l'equilibrio in una delle operazioni di mercato più grandi che la storia di questo giochino abbia mai visto. Sì perché sul piatto della bilancia ci sarebbero Kevin Garnett e Paul Pierce per i Celtics, oltre al nostro allenatore Glen "DOC" Rivers.

Non vedendo da parte di Ainge la fiducia nei nostri veterani, proprio Rivers starebbe architettando una clamorosa ultima corsa verso il titolo, cambiando costa e portandosi i due veterani con sé. Davvero un tentativo inaspettato, anche perché i Clippers per arrivare ai nostri due giocatori  dovrebbero smontare completamente la squadra, sempre che si stia parlando di sign & trade in questo momento e non di tagli da parte dei Celtics (non faremo però esattamente un figurone).

Se deve essere ricostruzione immediata, allora monetizziamo quanto più possibile. Arrivare a giocatori come Jordan, Butler, Bledsoe e/o Crawford certo non colmerebbe il vuoto lasciato da PP e KG, ma almeno non avremo perso i nostri giocatori per nulla, questo sì che sarebbe il peggiore scenario possibile.




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Pubblicata da DeeP il 15.06.2013


Senso di urgenza

Faccio una premessa. Sono affezionato a Rivers e lo devo dire perché da qui in poi non si capirà più.

Mi sono davvero seccato di questo suo tira e molla, dire non dire, in una fase delicatissima della nostra stagione. Può sembrare assurdo, ma non lo è, perché è nel periodo immediatamente prima del draft che si decidono i destini delle squadre squadre, e noi di cose da decidere ne abbiamo davvero molte.

Facciamo un rapido recap:
- Che scelta fare con il contratto di Pierce?
- Cosa farne dei deludenti Terry e Lee?
- KG si ritirerà?
- Su chi puntare al draft, il miglior talento disponibile o il ruolo che serve?
- Proprio in ottica draft c'è qualcuno per cui varrebbe la pena di rischiare scalando posizioni?
- Con un salary cap già pieno, su quali giocatori puntare per eventuali sign & trade? E sacrificando chi?

Insomma, non esattamente delle cose banali, ed ora siamo anche costretti ad aggiungere i malumori di Rivers, olretutto non sapendo come Sullinger e Rondo si riprenderanno dai rispettivi infortnuni.

Certamente non verranno lette queste parole, ma faccio un appello: "Caro DOC spero che tu voglia restare, ma le urgenze del team valgono molto più delle tue paturnie..."

Bisogna che Ainge faccia il dirigente e non il tifoso romantico: prenda Rivers da parte e si faccia dire seduta stante quale sono le sue intenzioni una volta per tutte: dentro o fuori, non c'è davvero tempo.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 15.06.2013


Ancora problemi con Rivers

Ogni ora che passa sembra che Rivers si allontani dal ruolo di allenatore dei Celtics per la prossima stagione. Ora anche ESPN si enteressa alle nostre vicende e in questo tweet  del suo gionalista Chris Broussard si intuisce una possibilità per nulla gradita.


Francamente i segnali che stanno arrivando sono sempre più brutti e temo che dietro questo possibile abbandono di DOC si nasconda anche la distruzione del gruppo che ci ha accompagnato in questi ultimi anni.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 13.06.2013


Abbiamo un problema Doc?

Credevamo che almeno il discorso allenatore fosse sistemato per i Celtics quando le settimane scorse Danny Ainge aveva sbattuto in faccia ai Nets la porta negandogli il permesso di parlare con Rivers. Invece in questi giorni l'affare sembra essersi notevolmente complicato.

Silente per tanti giorni (37), quasi a volersi disintossicare dopo l'uscita in sei gare contro New York al primo turno dei playoff, il nostro coach è tornato a parlare ai media e lo ha fatto scegliendo il Boston Herald per farlo. Però, anziché fugare i dubbi, ha messo ancora più punti interrogativi vicini al suo nome. A precisa domanda "Resti come coach dei Celtics?" non ha risposto direttamente e quando gli è stato chiesto quando avrebbe dato una risposta chiara e definitiva ha detto "Presto".

Per uno sempre molto disponibile con la stampa sembra chiaro che non sia il solito Doc quello che difronte al giornalista Mark Murphy ha esitato. Non sono bei segni è innegabile, ed anzi fa molto riflettere questo suo tergiversare. I soliti ben informati dicono che le dimissioni sono pronte, con conseguente rinuncia ai 21 milioni per i prossimi 3 anni, con approdo possibile a Los Angels sponda Clippers (che sembra abbiano chiesto il permesso di parlare con lui) o addirittura destinazione Heat in caso di sconfitta in umiliante in finale.

Sconcertati in questa prima fase, su una cosa però siamo certi: viste tutte le panchine senza coach e con la penuria di buoni allenatori in circolazione, sarebbe meglio trovare una soluzione immediata, che includa Rivers (sarebbe auspicabile) o meno.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 12.06.2013


I mitici anni '80

Recentemente a colloquio con un mio giovane compagno di tifo, ricordavo tra le altre cose quando Larry Bird diciamo un po' geloso del fatto che Kevin McHale avesse segnato il record di punti per la franchigia in una singola partita mettendone a referto 56 il 03/03/1985 contro Detroit, mise a segno una manciata di giorni dopo (esattamente il 12/03/1985 contro gli Hawks), quella che è ancora oggi la partita con un più alto punteggio individuale per un giocatore dei Celtics.

Visto che il mio interlocutore mi guardava come se stessi parlando di fisica quantistica e non sapeva davvero di che parlassi, la sua lacuna ora è colmata, ma non vorrei mai che queste gesta siano sconosciute per qualcun'altro. I nuovi media perlomeno ci permettono di non far perdere certi ricordi come lacrime nella pioggia.

Buona visione...




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 08.06.2013


Pierce o non Pierce: non scherziamo.

Il mio amore per Pierce è risaputo, nonostante sia uno dei più ferventi sostenitori del concetto "prima la squadra e poi i giocatori", dopo tutti questi anni sarai un automa se non mi fossi affezionato al nostro capitano.

Ma ora voglio fare un discorso diverso, senza ragionare col cuore prima di ogni cosa. Il nostro salary cap è sostanzialmente bloccato e non migliorerebbe poi tanto se si rinunciasse al nostro PP. Ma non voglio perdermi nei meandri delle pieghe contrattuali, ma fare un altro tipo di riflessione. L'impatto di Pierce in questa stagione è stato di 18.6 punti, 6.3 rimbalzi e 4.8 assist per patita con un notevole 19.14 di PER (efficienza sui possessi) ed il 38% al trio pesante. Non male, ma cerchiamo tra le SF, un altro con impatto similare a Pierce.

PUNTI: Per i punti segnati di media, Paul è la quarta ala piccola della lega e vicino a lui si collocano Gay, George, Deng e Gallinari.

RIMBALZI: Nella zona di Pierce troviamo George, Young, Ilyasova, Deng, Turner e Gay, anche se Young forse tende a spostarsi un po' troppo verso il PF come ruolo.

ASSIST: Sorpresa, perché Pierce è il terzo di tutta la lega e con numeri simili troviamo Batum, Durant, Turner ed ancora George.

3PT%: Qui ci sono con percentuali simili a Pierce, anche se pochi con numeri di tentativi comparabili. Diciamo Butler, Parson, Anthony, Wright, Gallinari, Batum, Salmons e, ma guarda un po', Gerge.

Individuare quindi uno con un impatto numerico simile nella lega ora è un po' più facile: Paul George. Il giocatore di Indiana che tutti esaltano in questo momento e danno come prossima supernova della lega, ha viaggiato in stagione regolare a 17.4 punti a partita, 7.6 rimbalzi e 4.1 assist con il 36% da tre punti e un PER di 16.84.

Parson e Gallinari sono altri due giocatori che hanno un impatto perlomeno paragonabile, ma il primo segna molto meno (3.1 punti) ed ha un'efficienza offensiva più bassa, mentre il Gallo ha anche il numero di assist a meno della metà del nostro capitano.

Passiamo anche per Rudy Gay, che ha numeri molto simili è vero, ma non negli assit e nelle percentuali del tiro da tre punti, rispettivamente 2.7 e 32.3%.

Stesso discorso o quasi per Deng, che ha troppo pochi assist e percentuali da tre piuttosto basse, 3.0 e 32.2%.

Insomma un giocatore con un impatto simile a Pierce non è per nulla facile da trovare. Tolto ancora per un attimo George, l'altro giocatore che si avvicina molto al nostro capitano è un'ala, però più tendente ad occupare il ruolo di 4 che a quello di 3: Josh Smith. Se tralasciamo il tiro da tre, abbastanza disastroso, il resto dei numeri sono abbastanza simili, anche a livello contrattuale. Numeri simili è vero, ma uno stile di gioco molto diverso. Certo perché i numeri non sono tutto e il modo di stare in campo del 5 degli Hawks non è per nulla comparabile a quelli di PP, l'impatto sarebbe molto diverso.

Torniamo quindi a George, che è l'unico in grado di avere un impatto simile, anche come modo di giocare, con capacità di costruire per i compagni aiutando nel making del gioco. Insomma per come la vogliamo mettere Pierce è ancora un giocatore di impatto notevole nella lega e prima di privarsi di un tale giocatore, anche se all'alba dei 36 anni, bisogna pensarci non una, non due, ma mille volte.




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Pubblicata da DeeP il 02.06.2013


Cercasi centro?

Una delle priorità dei Cetlics per la prossima stagione è sicuramente quella di coprire il ruolo di centro con un giocatore che possa dare presenza difensiva ed a rimbalzo. Purtroppo un nostro grosso tallone d'Achille dopo la partenza di Perkins è la lotta sotto i tabelloni, dove molto raramente vinciamo.

Ma con la chiamata numero 16 è possibile avere un giocatore subito pronto ad aiutarci? Beh secondo diversi analisti sì, chiamando il centro ex-Kansas che oggi viene dato all'inizio del secondo giro: Jeff Withey. Il ragazzo ha sicuramente impatto nel pitturato ed a 6'11" mi stupirei del contrario. Oltre ad essere alto, è piuttosto atletico capace di riempire le corsie del contropiede con facilità. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, non fa nulla particolarmente bene, diciamo tutto benino e questo non sempre è un pregio.

Se invece i Celtics volessero cercare un giocatore diverso, non pronto da subito, ma dotato di (tanta)altezza ed atletismo, per poi farlo crescere dal punto di vista tecnico, ci sarebbe un francesino niente male. Alto 7'2" (?!?), Rudy Gobert è davvero un prospetto assurdo, che potrebbe diventare il nuovo Chandler, ma anche il nuovo Shawn Bradley.




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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 02.06.2013


Prove di Draft

I Celtics, come tutte le altre squadre, stanno valutando i ragazzi che saranno disponibili tra pochi giorni al draft. Curiosamente la nostra attenzione si sta rivolgendo solo su due ruoli: play e centro.

Con la supervisione di Jay Larranaga, sono stati invitati a Waltham per sostenere il provino sei point guard e quattro centri tra i quali spiccano Shane Larkin (Miami Hurrianes, point guard), Steven Adams (Pittsburgh Panthers, center), and Phil Pressley (Missouri Tigers, point guard).




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Pubblicata da Deep il 26.05.2013




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