Tot. 1872
Prove di Draft | |
I Celtics, come tutte le altre squadre, stanno valutando i ragazzi che saranno disponibili tra pochi giorni al draft. Curiosamente la nostra attenzione si sta rivolgendo solo su due ruoli: play e centro. Con la supervisione di Jay Larranaga, sono stati invitati a Waltham per sostenere il provino sei point guard e quattro centri tra i quali spiccano Shane Larkin (Miami Hurrianes, point guard), Steven Adams (Pittsburgh Panthers, center), and Phil Pressley (Missouri Tigers, point guard). |
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Pubblicata da Deep il 26.05.2013 |
Ainge dice no ai Nets | |
Il nostro GM Danny Ange, anzi più correttamente il nostro Presidents of Basketball Operations, ha recentemente detto NO ai Nets che gli avevano chiesto di parlare con il nostro coach Glen DOC Rivers per rpoporgli il posto di allenatore rimasto vagante dopo l'eliminazione subita ad opera di Chicago. Facciamo una piccola, ma doverosa, precisazione. Nella NBA quando un componente "non giocante" (allenatori, vice, assistenti, dirigenti, componenti dello staff medicoi, ecc...) dell'organizzazione è sotto contatto, per essere avvicinato da un'altra organizzazione sportiva deve avere il consenso per farlo, altrimenti la lega punirebbe in maniera anche molto pesante che trasgredisce queste direttive, con multe, perdite di scelte, etc... In questa occasione quindi Ainge negando il permesso di parlare con Rivers, che ha ancora tre anni di contratto a 21 milioni di dollari, rimarca ancora una volta quanto il nostro coach sia importante. Curiosamente questo diniego non è garanzia di un ritorno di Rivers al 100% come capo allenatore il prossimo anno. Ancora insistono dei dubbi sul suo ritorno, quantificate in un recente articolo da Steve Bulpett con un 90-10 tra le opzioni di un ritorno-ed un abbandono. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 25.05.2013 |
Celtics verso l'alto? | |
Non mi riferisco alla volontà dei Celtics di viaggiare oltre le nuvole, ma di voler scalare le posizioni al draft del 2013. Infatti la nostra dirigenza ha individuato due possibili obiettivi, molto diversi, ma di sicuro impatto: Victor Oladipo ed Kelly Olynyk. Il primo è una SG/SF con un talento atletico impressionante, che vola in contropiede ed ha anche attitudini difensive non da sottovalutare, ma non un tiro che si possa definire affidabile. Il secondo è un sette piedi non particolarmente atletico, ma con un IQ cestistico già ben sviluppato, con la possibilità di essere fin da subito prolifico in fase offensiva, dove sa anche portare molto bene i blocchi, cosa sempre molto apprezzata al piano di sopra. Il problema è che i due sono da TOP10 o giù di lì ed i Celtics hanno solo la chiamata 16. Però, è notizia di ieri, Dallas per liberare spazio salariale utile per fare la corsa ad Howard, starebbe cercando acquirenti per la loro scelta numero 13 ed Ainge ha subito mostrato interesse. L'obiettivo, mal celato, è quello di impacchettare la 13 e la 16 aggiungendo magari un giocatore dal contratto basso, per scalare tanto le posizioni al draft e magari portarsi in zona TOP5. Visto che manca poco più di un mese al draft, le consultazioni sono iniziate e noi stiamo alla finestra a guardare cosa ne sarà dei nostri destini. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 23.05.2013 |
Un nuovo fan? | |
I Celtics hanno un nuovo fan? Certo che quello a cui ha consegnato la maglia uno di nostri soci di minoranza James Pallotta (che noi ben conosciamo in Italia in quanto preseidente della AS Roma) ha davvero delle conoscenze molto altolocate che potrebbero venirci utili per debellare un po' della sfiga che in questi anni ha perseguitato i nostri giocatori. Ovviamente parliamo di Papa Francesco. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 23.05.2013 |
Rivers torna | |
Il nostro GM Danny Ainge ha dichiarato alla stampa ed ai tifosi che Glen DOC Rivers sarà nuovamente il coach dei Celtics la prossima stagione. Tante le voci che si erano inseguite in questi giorni, con i possibili addii di Pierce e Garnett che avrebbero aperto la possibilità di cambiare anche la conduzione tecnica della squadra. Ed invece nope, Rivers resta ben saldo in sella ai Celtics anche per il buonissimo rapporto tra lui e Rondo, ora come mai padrone della franchigia. La scelta della dirigenza è davvero di buon senso, perché Doc è uno dei migliori allenatori in circolazione, c'è poco da dire su questo. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 17.05.2013 |
Quintetti difensivi | |
Come sapete ormai bene ai premi stagionali, agli all star game ed affini, noi di Celtics.it siamo tutti un po' allergici e non ci piacciono per nulla. Però quando viene coinvolto un nostro giocatore non possiamo almeno riportare la notizia. Infatti Avery Bradley è stato inserito nel secondo quintetto difensivo NBA, per quanto valga questa premiazione. Chiarisco subito, non per il valore di Avery che è sicuramente al top della lega, ma perché non si capiscono i termini di valutazione, come sempre del resto. Io mi chiedo Paul che ci faccia nel primo quintetto e cosa abbia nella fase difensiva più del nostro numero 0. Mah... |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 13.05.2013 |
Ryan McDonough lascia i Celtics | |
L'assistente GM di Danny Ainge lascia i Boston Celtics ed a soli 33 anni diventa GM dei Suns. Ryan McDonough che magari non tutti conoscono, è stato invece una figura davvero chiave dei Celtics delle ultime stagioni. Arrivato giovanissimo ai Celtics come assistente ai video, ha scalato posizioni di prestigio negli uffici dei Celtics fino a diventare il primo assistente di Ainge. Profondo conoscitore della sottile arte del draft, il giovane dirigente ha diversi meriti nelle scelte dei giocatori. Nel draft del 2010 convinse gli altri a puntare con la 19 su Bradley, mentre nel 2006 fu uno dei maggiori fautori dell'arrivo di Rondo in biancoverde, guarda un po' proprio scippandolo ai Suns. Davis e Sullinger altre intuizioni riconducibili a Ryan. Personalmente non sapevo che le scelte citate erano state pilotate dall'assistente di Ainge, che a questo punto deve trovare un altro bravo aiutante almeno di pari valore, anche se non sarà per nulla facile. Buona fortuna Ryan e speriamo sia solo un arrivederci.. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 07.05.2013 |
Campioni | |
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Pubblicata da Deep il 04.05.2013 |
Onore al vincitore del nostro FantaNBA | |
Dopo due anni di dominio quasi incontrastato (?!?) di Giancleto, ora Antonio in arte Bravehearth34 ha conquistato la vittoria dopo una stagione esaltante in cui non ha mai palesato grosse difficoltà. Merito di una pianificazione attenta o di semplice fortuna? Chiediamolo direttamente a lui con questa mini intervista.. |
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Pubblicata da Deep il 03.05.2013 |
La scelta di Jason | |
Quotidianamente dobbiamo fare i conti con una buona dose di ipocrisia e bigottismo, perché la diversità è spesso mal interpretata e tollerata solo se utile ad un fine. Così abbiamo attraversato molti periodi più o meno bui, definiamoli così, nella storia umana. Senza volerci addentrare troppo nel discorso perché sarebbe immenso, soffermiamoci solo sullo sport ed in particolare sul "nostro" sport, quel basket amercano dove abbiamo assistito a tanti esempi dapprima di emarginazione e poi da (parziali) redenzioni. In passato (ma neanche poi tanto passato) l'enorme problema dell'integrazione razziale è stato un esempio di quanto scritto prima, con i bianchi che non facevano certo mistero di non accettare i neri come loro pari. Piano piano questo è cambiato e tanti giocatori di colore hanno dominato lo scenario a stelle e strisce, tanto che ora l'NBA è una lega sì internazionale, ma dominata da giocatori neri. Ma rompere questo status quo non è stato per nulla facile e ci sono voluti molti coraggiosi uomini per farlo. Noi tifosi di Boston siamo molto orgogliosi di aver avuto Bill Russell come primo allenatore di colore della lega, quel Russell che più di una volta nella vita ha dovuto far fronte ad episodi non proprio edificanti. Tutta questa introduzione non ha molto a che fare con quello che un paio di giorni fa ha dichiarato il nostro ex giocatore Jason Collins, cioè di essere un centro, un afroamericano ed un gay. Si potrebbe pensare che detto da un giocatore a fine carriera e di secondo piano sia stata una scelta facile, ma non lo è assolutamente. Proprio tornando al discorso iniziale, gli USA sono davvero un posto bigotto per certi versi e non tutti vedranno di buon occhio la dichiarazione di Jason, perché rompe quella omertà che fa tanto comodo quando si vorrebbe dare una certa impressione di perfezione (cosa non destinata agli uomini). Però a lui non importa nulla e sentiva dentro si sé il desiderio di comunicarlo a tutti e trovo questo coraggio ammirevole, specie per l'idea di "machismo" dilagante che lo sportivo tende a dare di sé. Tutti su questo globo terraqueo dovrebbero avere il diritto di esprimere liberamente le proprie tendenze politiche, religiose e sessuali, senza per questo essere oggetto della benché minima segregazione. Non so se questo resterà un caso isolato o verrà seguito da altri gay all'interno della lega che sono in numero importante non dubitatene, fosse solo per un dato statistico. Io spero che altri si facciano avanti perché sarebbe davvero una meravigliosa conquista sociale ancor prima del resto. Troverei poi completamente appagante per il nostro spirito umano se una notizia similare in futuro non fosse sbattuta in prima pagina da tutto il mondo, ma fosse gestita come una notizia al pari di altre, certo riportata per il sacrosanto diritto di cronaca, ma senza necessariamente dover sollevare onde emozionali o giudizi personali. Ricordiamoci sempre che i risvolti di questa dichiarazione riguardano Jason, il suo compagno, la sua famiglia e nessun altro. Tutti noi non dovremmo avere nessun tipo di impatto. |
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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 01.05.2013 |
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