Il nostro coach Doc Rivers ha comunicato alla stampa che Kevin Garnett ha subito un leggero infortunio all'anca (hip pointer per dirla esattamente come lui) che però non dovrebbe pregiudicare l'utilizzo del giocatore per gara 3 in previsione venerdì al Garden.

He got hit in the -- it's not the hip flexor, [but] a hip pointer. It was very similar to having a hip pointer in football, I guess," dice Rivers. "It was affecting him. I was concerned that he had done something else, because where he was grabbing his hip, but I thought it was his stomach, where you pull a stomach muscle or something. That's why I think in a couple timeouts, I kept asking if he was OK. And he is. He's good."

Per riassumere si tratta di un infortunio non serio, ma che potrebbe in tutti i casi condizionare il rendimento del nostro centro.

Non vi arrabbiate cari tifosi, ma ecco cosa pensano gli analisti NBA di ESPN della nostra serie.

La prima partita dei playoff 2013 è sempre un po' speciale, perché sancisce l'inizio di quello che è il momento più bello ed intenso del basket NBA che tutti noi amiamo tanto.

Tutti noi tifosi dei Celtics siamo in attesa di questi playoff perché siamo curiosi di vedere che cosa i nostri ragazzi possono dare alla causa e che margine di competitività hanno. Per la nostra prima uscita è prevista la diretta sugli schermi di SkySport2 con il commento in italiano, quale miglior modo di iniziare questi playoff?

Appuntamento per tutti davanti alla TV e anche sul nostro forum ovviamente.

Un altro anno è passato e come dolce consuetudine dobbiamo nuovamente parlare dei playoff dei nostri amati Celtics. Certo quest'anno le premesse sono davvero molto diverse da quelle degli scorsi anni, almeno sulla carta. Arriviamo ai playoff senza due giocatori chiave del nostro roster, Rondo e Sullinger, senza contare la salute precaria di alcuni veterani, come ad esempio KG che non ha del tutto risolto i problemi alla caviglia. Il settimo posto con un record di 41-40 la dice lunga sul tipo di stagione che abbiamo vissuto, non certo delle più facili, anche se ora tutto si azzera. Anzi, è inutile persare a chi non c'è e a cosa poteva essere se ci fosse stato questo o quel giocatore: siamo questi e dobbiamo mostrare il nostro vero volto agli avversari.

[CONTINUA]

Brandon Bass ha migliorato notevolmente il livello qualitativo del proprio gioco a partire dalla trasferta del 22 marzo all’American Airlines Center di Dallas (conclusasi con la sconfitta 94-104 dei C’s).

Come già accaduto sul finire della scorsa stagione, sembra proprio che l’arrivo della primavera risvegli l’animus pugnandi della ex Tigre della Louisiana State University. Brandon, peraltro, ha dato il meglio di se stesso nel corso di un’intera stagione solamente nel biennio texano, quando era la riserva di “WunderDirk” Nowitzki ai Mavericks, mentre era solito latitare in RS per poi impegnarsi al massimo sul finire della stagione e durante i PO, già dai tempi degli Orlando Magic.

Ecco le partite della nostra serie, direttamente dal sito nba.com:

Game 1 - Sat April 20 Boston at New York  3:00PM ABC/R
Game 2 - Tue April 23 Boston at New York  8:00PM TNT
Game 3 - Fri April 26 New York at Boston  8:00PM ESPN
Game 4 - Sun April 28 New York at Boston  1:00PM ABC/R
Game 5 * Wed May 1 Boston at New York TBD TBD TBD
Game 6 * Fri May 3 New York at Boston TBD TBD TBD
Game 7 * Sun May 5 Boston at New York TBD TBD TBD

Ovviamente le gare 5, 6 e 7 verranno giocate se necessarie.
TBD = Da decidere

Per quanto possa interessare lo sport in questo momento, saggiamente la lega in accordo con le autorità ha deciso di cancellare la partita di stasera contro i Pacers. Troppo fresche nella memoria le immagini dell'orrore successo ed oltretutto bisogna essere davvero sicuri che si sia tornati ad un livello di sicurezza sufficiente.

Il non giocare stasera non rappresenta la sconfitta della "nostra" città, ma solo un momento preso da tutti noi per riflettere e piangere per i defunti, i feriti e le loro famiglie.

Da domani ci si rialza e si combatte contro tutti: WE'RE BOSTON!

Le notizie sono ancora parziali e frammentarie quindi non vogliamo soffermarci sull'analisi dell'accaduto, anche perché non è nostra intenzione farlo, però difronte allo sgomento ed alle scene barbare dell'attacco perpetrato contro la "nostra" città, non restiamo indifferenti e perlomeno possiamo pregare per i feriti, le vittime ed i loro familiari, che loro malgrado sono coinvolti in questi tristi avvenimenti.

Per chi come me ha visitato Boston, sa che il luogo degli attentati dista davvero poco dal nostro TD Garden, diciamo un chilometro in linea d'aria, qualcosina in più via strada. Certo questo non toglie o aggiunge nulla alla gravità dell'accaduto, sarebbe stata la stessa cosa se fosse avvenuto a decine e decine di chilometri, solo che fa impressione vedere in televisione quei luoghi così familiari e non come testimoni di una parata dei nostri beniamini dopo la vittoria dell'anello, ma come palcoscenico di assurde dimostrazioni d'odio.

Tutti noi di Celtics.it siamo vicini ai nostri fratelli in questo difficile momento e speriamo che le ferite, fisiche e morali, possano essere lenite in breve tempo.

WE'RE BOSTON!!

lo si sapeva ormai da giorni, solo la matematica doveva dare il suo assenso e ora lo ha fatto: il primo turno dei nostri Celtics sarà contro i New York Knicks, che avranno il vantaggio del fattore campo.

Ma la domanda che tutti i tifosi dei Celtics si fanno è: "Possiamo batterli?". Ovviamente non è facile dare una risposta a questa domanda e ci proveremo anche nei prossimi giorni con degli approfondimenti, ma la risposta a mio avviso è sì.

I motivi principali sono:

1. Lo stile di gioco di NY è molto da regular season e poco da playoff. Troppo basato sul tiro da tre punti e di squadre perimetrali che hanno vinto nei playoff non ce ne sono poi molte.

2. La loro superstar, Melo, non sappiamo davvero se regga mentalmente in situazioni di forte pressione. Anzi per ora sappiamo che non la regge.

3. La scarsa abitudine di tutti i Knicks tranne qualche mirabile eccezione, a giocare la partite importanti e dove non c'è domani, cosa che invece fanno e molto bene i nostri leaders.

4. Il Garden di New York non è una bolgia e non è un fattore. Notoriamente è piena zeppa di turisti, che spesso non sanno neanche che cosa sia il basket, ma conoscono l'arena più famosa al mondo.

5. Fattore Rivers ed in generale il coaching staff, che mi sembra di un livello nettamente superiore a quello dei Knicks.

Vedremo se queste sensazioni saranno poi suffragate dai fatti, ovviamente tutti noi ci auspichiamo di sì.