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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1872

Date storiche: 27 dicembre 1956

Stagione 1956-1957: I Boston Celtics affrontano a Philadelphia gli odiati Rochester Royals di Bobby “Hooks” Wanzer, Si Green, Maurice Stokes e Dick Ricketts, vicini al trasferimento della franchigia a Cincinnati (Ohio). La partita si conclude favorevolmente 97-92, ma Bill Sharman, autore di 19 punti, interrompe la propria striscia vincente di tiri dalla lunetta senza errori a quota 55, migliorando comunque il record personale ed assoluto della N.B.A. che già gli appartenevano dal 30 gennaio 1955, con 50 tiri consecutivi senza errori. Per la guardia texana nativa di Abilene, però, ci sarà il tempo per stabilire un nuovo primato: 56 tiri liberi consecutivi senza errori realizzati nel corso di 11 partite di PO nel corso delle stagioni 1958 e 1959. Il Record, relativamente alle partite di PO, è tuttora imbattuto. Nel corso del medesimo campionato, Bill realizzò anche una media dalla lunetta del 93.2%, che rimase imbattuta fino alla stagione 1976-77, quando Ernie DiGregorio dei Buffalo Braves, un minuto playmaker nativo di North Providence in Rhode Island, portò il primato al 94.5%.

Per ciò che attiene il primato in casa Celtics, Larry Bird arrivò a quota 71, mancando di poco il record che apparteneva a Calvin Murphy (78). Curiosamente, l’infelice evento si materializzò proprio a Houston
contro i Rockets, sconfitti 107-94. Bird segnò 38 punti e catturò 14 rimbalzi e sbagliò il tiro a 4:17 dalla fine del 3° Quarto. Era il 13 febbraio 1990. Laconico il suo commento: "The game was really too close to think about it. I just missed it. There's no explanation."

Il 22 febbraio 2009, un altro leggendario sniper, Ray “He Hot Game” Allen chiudeva all’US Airways Center di Phoenix (Celtics-Suns 128-108) una serie vincente iniziata il 25 dicembre 2008, portando il record bostoniano a quota 72. Qui di seguito, la progressione di questo record, per gli amanti delle
statistiche e per i semplici curiosi:




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012


Non è la prima volta che succede

Il 1° dicembre 2012, i Boston Celtics sono stati sconfitti al BMO Harris Bradley Center di Milwaukee dai Bucks per 91-88, nonostante un avvio di 1° Quarto a dir poco pirotecnico: un 17-0 che aveva lasciato presagire una tranquilla passeggiata di salute per i Verdi, trasformatosi però in uno stillicidio, chiuso dalla bella tripla di Brandon Jennings a 24 secondi dalla sirena finale. Erano seguite molte
recriminazioni legate alla carenza di un Centro dominante, accentuata anche dalla ottima prestazione di Lawrence Sanders (Career High e Doppia Doppia, 18 punti e 16 rimbalzi, conferma della prima Tripla Doppia realizzata 48 ore prima al Target Center di Minneapolis, a spese dei Timberwolves: 10 punti, 12 rimbalzi e 10 stoppate), alle 3 triple fallite da Jason Terry, Paul Pierce e ancora da Terry

L'Elias Sports Bureau, invece, ci fa sapere che le ultime tre squadre NBA a segnare i primi 17 o più punti di un incontro, hanno immancabilmente finito con una sconfitta... Quali sono state le altre
due "fortunate"? I Chicago Bulls contro i New Jersey Nets il 5 gennaio 2007 (Bulls partiti da 18-0 e sconfitti 91-86) e gli stessi Nets proprio contro i Celtics il 9 dicembre 2006 (Nets in vantaggio 18-0, ma
sconfitti 92-90). Che dire, se è vero che il destino è una ruota che gira, in Wisconsin guarderanno preoccupati ai prossimi incontri contro i beniamini del Presidente Obama




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012


Date storiche: 26 dicembre 1956

Stagione 1956-1957. I Celtics vinceranno il loro primo Anello al termine di una stagione che li vedrà primeggiare sulla Eastern Division, davanti ai campioni in carica dei Syracuse Nationals (futuri Philadelphia 76ers) di Dolph Schayes, Ed Conlin, Johnny “Red” Kerr, Al Bianchi e dell’ex Togo Anthony Palazzi (scelto con il n°5 al Draft del 24 aprile 1954 e ceduto ai rivali il 29 novembre 1956).

La squadra guidata da Arnold “Red” Auerbach schiera, tra gli altri, Bob Cousy (futuro Most Valuable Player con 20.6 punti, 4.8 rimbalzi e 7.5 assist di media), Bill Sharman (ormai 30enne, ma capace ancora di una media da 21.1 punti a partita), i due sophomores Jim Loscutoff e Frank Ramsay e i due rookies terribili, Tom Heinsohn (destinato ad ottenere il riconoscimento di Rookie of The Year con 16.2 punti, 9.8 rimbalzi e 1.6 assist a partita) e Bill Russell. Proprio il Centro nativo di Monroe (Louisiana), dominerà la classifica dei rimbalzisti, con una media/partita di 19.6 (accompagnati, tanto per non farsi mancare nulla, da 14.7 punti ed 1.8 assist. E meno male che all’epoca non si teneva conto delle stoppate!). Boston vincerà la finale di Division sui Nationals per 3-0 e poi conquisterà l’agognato Anello sconfiggendo i St. Louis Hawks 4-3. Memorabile Gara 7, chiusa dopo ben 2 OT, con il punteggio di 125-123 al Garden. Era sabato 13 aprile 1957. Nasceva la Dinastia.

Mercoledì 26 dicembre 1956 rappresenta una data storica per i Celtics, perché nell’occasione Bill Russell (ancora Rookie) stabilisce contro i Philadelphia Warriors (sconfitti al Garden 120-97) quello che tuttora rimane il record di franchigia per rimbalzi catturati in una partita: 34. E in soli 20 minuti di gioco…




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 26.12.2012


Il borsino dei Celtics #8

Settimana dal 17 al 23 dicembre, con un bilancio di 1-2.

Pierce altro che MVP, ci vuole il monumento equestre. In questa settimana ha viaggiato a 30.3 di media e siamo addirittura a 37.5 nelle ultime due. Che dire, davvero non ha accettato mai di perdere ed ha provato in ogni modo, dall'alto della sua classe, di dare l'esempio per ribaltare questa situazione difficile.

Oltre a segnare molto, sta tirando benissimo. Pensate che nelle partite della settimana è addirittura 32/49 che vuol dire il 65.3% dal campo. MOSTRUOSO!

Rondo ha "steccato" (con tutte le virgolette possibili) l'ultima partita, ma non si può dire che non sia in terreno positivo. Ha anche tirato e segnato maggiormente in questa fase, perché serviva, anche se di fatto non ne abbiamo tratto giovamento quasi mai.

La cosa che forse potrebbe preoccupare è la diminuzione nel numero degli assists passato dai 12.2 stagionali ai 9.0 del periodo, ma sono davvero molto pignolo...

Garnett è uno dei giocatori che preferisco su questo globo terraqueo. Mi dispiace molto scrivere quello che sto per scrivere: Kevin in questa settimana non ha girato quasi mai. E' in una fase interlocutoria della sua stagione e forse della sua carriera. Si rende conto che certe cose non le fa più e vederlo abbassare la testa dopo una penetrazione presa in faccia, fa male al cuore.

Però KG risorgerà. Le difficoltà di oggi sono del tutto motivate dal punto in cui siamo in stagione. Anche se è in fase calante, anzi l'ultima partita è stato quasi fastidioso a tratti, alzerà il suo rendimento nei momenti topici della stagione, almeno questa è la nostra speranza (la mia è una convinzione a dire il vero). Per questa settimana scivola in un rendimento diciamo rivedibile...

Jeff Green è andato mediamente male in questa settimana. Impalpabile è l'aggettivo che mi verrebbe di dargli. Non ha dato una gran mano in attacco, in difesa non c'è quasi mai, insomma una presenza eterea. E dire che c'erano ampi segni di ripresa..

A tutti i tifosi poi non è piaciuta per nulla l'uscita dal campo nei supplementari contro i Bucks. Il ragazzo, si scoprirà poi, non aveva nulla di rotto ed era solo la botta presa. Altri sarebbero rimasti in gioco, molti molti ne sono sicuri. Io non so cosa ha provato, ovvio che la figura non sia di uno che vuole dare tutto per la causa.

Bass sempre più incerto, è sparito dal gioco dei Celtics. Il suo minutaggio settimanale è sceso a 25.6 minuti a sera e ancora inferiore a quel 27.2 che già era un dato in caduta libera. Mi sembra ovvio che Brandon non convinca più Rivers in niente e che sia un destinato alle trade.

Ovvia conseguenza di questo Bass difficilmente vede il campo nei minuti finali e vi assicuro che per l'autostima di uno partito per la sua grande stagione da titolare, questo è davvero un disastro.

Terry ha vissuto una difficile settimana conclusa in "bellezza" con una partita da 1/15 dal campo. Disastro è dir poco ed anche se ha una discreta prestazione contro Cleveland poteva forse salvarlo, il dato citato non può essere lavato via senza un grosso meno rosso in settimana.

Inutile dire che vogliamo di più dal ragazzo con la fascetta, è troppo importante avere qualcosa dai suoi tiri dalla distanza e dai cambi ritmi dalla panchina, altrimenti si fa tutto buio per noi.

Lee non è stato un autentico disastro come nelle settimane in precedenza, almeno inizia a mettere qualche numero decente. Però siamo davvero tanto indietro e gioca all'incirca come un rookie in cerca di sicurezze. Invece ricordo (anche se è un gioco che non mi piace), che è pagato 5.000.000 di dollari e con un contratto piuttosto lungo. 

Speriamo che quanto visto di positivo questa settimana sia la svolta e che cominci ad incidere maggiormente sui nostri destini, visto che Rivers ha pensato di togliergli il quintetto e quindi un bel po' di pressioni.

Sullinger è per me un buonissimo giocatore. Non una star, anche se molti credono il contrario, ma un giocatore che per i prossimi 10 anni starà nella lega senza sfigurare. Non mi piace il modo in cui lo impiega Rivers, dovrebbe giocare di più.

Proprio visti i nostri problemi a rimbalzo, Sully potrebbe dare una bella mano, perché lui sotto i tabelloni ci va e per davvero. Per me resta in terreno "giallo" solo per mancanza di minuti, sarebbe un altro dei positivi altrimenti, ne sono sicuro.

Collins ha preso il posto nella rotazione di Wilcox (che questa settimana è non giudicabile) e lo ha fatto entrando addirittura per due volte in quintetto. Però il suo peso nella squadra è davvero basso, neanche in difesa dove sulla carta dovrebbe primeggiare.

Fa sempre più falli che punti, ma qui niente di veramente nuovo, ma la cosa che invece mi inquieta è la sua mancanza di fisicità sotto il nostro canestro, cosa che non dovrebbe far mancare invece. Io non so davvero che pesci prendere con lui, non mi piace e non riesco a vedere quello che Rivers vede in lui.

 

 Rivers è in una fase remissiva della stagione. Sta facendo esperimenti di ogni genere, come quello citato di Collins, ma non so se sono realmente esperimenti o dei messaggi alla sua dirigenza.

Il gioco espresso, nei finali in maggior parte, è imbarazzante. Possibile che non esista altro che palla a Pierce e/o Rondo e vediamo che succede? Dai non ci credo.. Deve crescere anche lui, mi sembra assurdo scriverlo perché stimo DOC oltremisura, ma mi sembra che anche lui non sia in forma smagliate in questa fase.




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Pubblicata da Deep il 24.12.2012


Roster in movimento.

In questa vigilia di Natale, nella quale tutto vorremmo solo sentire cose liete e serene, dobbiamo fare però fare buon viso a cattivo gioco, ma nessuno ci impedisce di iniziare prima con le notizie brutte e poi continuare con quelle buone, il dolce alla fine è sempre una gran cosa.

Chris Wilcox dovrà stare fuori per 3/4 settimane per l'infortunio al pollice subito nella sconfitta di Chicago. Il problema è al legamento che ha subito una dolorosissima distorsione. Peccato perché Chris a mio avviso stava recuperando condizione e salute.

Come dicevo all'inizio c'è però anche una bella notizia. Coach Rivers ha dichiarato che Avery Bradley sta bene e si allena altrettanto bene e potrebbe giocare nella partita di Natale contro i Nets. Questa è la notizia che tutti noi ci aspettavamo, perché se vogliamo capire questi Celtics dobbiamo prima essere al completo.

Tornando al roster, i nostri hanno coperto il "buco" lasciato da Wilcox con la firma del 6'9" Jarvis Varnado, che stava giocando in D-League con una media di 14 punti, 10 rimbalzi e 3.9 stoppate. Di lui non so nulla, se non quello che leggo dagli scout, che lo definiscono una presenza difensiva notevole e già pronto ora per essere un ottimo rimbalzista ed un intimidatore d'area NBA. Ecco un video diffuso su Youtube che ci mostra alcune delle sue doti.




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Pubblicata da DeeP il 24.12.2012


Fabricio "Fab" Paulino de Melo, AKA Fab Melo #13

Il Centrone juiz-forano proveniente da Syracuse è stato spedito a farsi le ossa in D-League. Orbene ieri, 22/12/2012, i Maine Red Claws sono stati sconfitti dagli Erie BayHawks per 85-78, ma Fab ha realizzato
una fantastica Tripla-Doppia, che è la terza nella storia dell'intera D-League: 15 punti (7/14 al tiro e 1/2 dalla lunetta), 16 rimbalzi (equamente suddivisi tra difensivi ed offensivi) e, udite udite, 14 stoppate, nuovo record assoluto della D-League, rimanendo sul parquet per 36:47 minuti di gioco.

Non male, che ne dite?




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 23.12.2012


Paul Pierce accende le luci contro i Cavs

Il 19 dicembre, in occasione della vittoria conseguita al TD Garden contro i Cleveland Cavaliers, Paul Pierce ha realizzato 40 punti, non troppo lontano dal suo Career High, ottenuto il 15 febbraio 2006 al termine di un lungo match, proprio contro i Cavs, conclusosi al termine di 2 OT con la sconfitta casalinga dei C’s per 109-113. Erano altri tempi e il Capitano giocava in una squadra che nella stagione presentò questo roster: Paul Pierce, Delonte West, Wally Szczerbiak, Ryan Gomes, Raef LaFrentz, Brian Scalabrine, Orien Greene, Michael Olowokandi, Tony Allen, Gerald Green, Marcus Banks, Mark Blount, Ricky Davis, Dan Dickau, Al Jefferson, Dwayne Jones, Kendrick Perkins, Justin Reed

Torniamo alla prestazione megagalattica di 3 sere fa: The Truth ha tirato dal campo con l’81.3% (13/16, con 6/7 da tre), accompagnato da un sontuoso 8/8 dalla lunetta, da 8 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi ed una stoppata, il tutto in soli 33:36 minuti… Secondo l’omniscente Elias Sports Bureau, si è trattato della seconda più grande prestazione nella storia dei C’s, in base ad un rendimento di almeno 40 punti, inferiore solamente ai 42 punti realizzati da Bob McAdoo con l’81.8% (18/22). Accadde il 27 marzo 1979, ancora una volta contro i Cavs. Che evidentemente portano fortuna ai nostri amati cecchini…




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 22.12.2012


Interesse anche per Varejao?

Diversi opininisti sportivi riportano la notizia che Danny Ainge sarebbe interessato a portare tra le fila dei Celtics il miglior rimbalzista nella lega in questo momento: Anderson Varejao dei Cavaliers.

La squadra dell'Ohio, che per inciso sta ricostruendo la franchigia con giocatori giovani, avrebbe risposto al nostro GM che il centro potrebbe essere scambiato ma che non esiste nessuno nel roster dei Celtics di appetibile per loro.

- Sullinger è stato lasciato dai Cavs durante il draft e quindi interessa il giusto;

- Green è strapagato e le sue recenti disavventure mediche spaventano ancora;

- Courtney Lee ha visto la sua reputazione scemare dopo l'impatto negativo di questo primo quarto di stagione;

- Bass è un solido atleta, ma non desiderato dai Cavs, anche per la presenza nel ruolo di altri prospetti interessanti.

Insomma nessuno dei "tradabili" interessa, a meno che Ainge non voglia liberarsi di Bradley ed allora le cose potrebbero anche cambiare. Ma avrebbe senso liberarsi di un 22enne di belle speranze, per un 30enne con margini di miglioramento ridotti?

Vedremo, certo che fa impressione leggere che i Cavs non vedono nei Celtics nessun giocatore appetibile, se non fosse già passata direi che la fine ipotizzata dai Maya sarebbe vicina.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 21.12.2012


Interesse per Evans

Sembra che dopo un precedente tentativo, Danny Ainge sia nuovamente in caccia di Tyreke Evans guardia dei Sacramento Kings. La fonte della notizia non è nuova a queste uscite a sensazione e risponde al nome di Chad Ford noto giornalista di ESPN.

Non viene specificato con chi dei Celtics il giocatore potrebbe essere scambito, ma visto che Evans è a libro paga per 5.251.834 e Lee per 5.000.000, non aspetto neanche di vedere se è fattibile la trade. Certo che così mi verrebbe da pensare che i Kings non la prenderebbero neanche in considerazione e quindi pretenderebbero di più in questo scambio (Bradley? Sullinger? Green?), con i Celtics magari interessati ad inserire nella trade l'ala grande Jason Thompson, più che discreto rimbalzista.

Se i primi 10 (11) dei Celtics diventassero i seguenti:
1. Rondo - Barbosa
2. Evans - Terry
3. Pierce - Green
4. Thompson - Bass (Sullinger)
5. Garnett - Wilcox
io credo che ci sarebbe un equilibrio tutto diverso e diventeremo davvero una signora squadra, molto meglio dell'attuale e con meno aspetti oscuri.

Certo la nostra priorità non è un'altra guardia, ma è altrettanto vero che Evans è un gran talento, un po' perso nelle sabbie di una franchigia immobile. Io ci credo molto poco, ma nel pazzo mondi NBA tutto può succedere..




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 19.12.2012


Quando si dice "Il Capitano"

Il 12 dicembre 2012, in occasione della maratona (2 OT) casalinga al TD Garden contro i Dallas Mavericks, Paul Pierce ha superato quota 23mila punti in carriera. The Truth è solamente il 25° giocatore nella storia della NBA a raggiungere un simile traguardo, ma secondo l'Elias Sports Bureau, il Capitano è solo il 12° giocatore a registrare tale record con il squadra con cui ha esordito nella NBA.

Gli fanno buona compagnia e lo hanno preceduto in questo storico quanto invidiabile primato Karl Malone (Utah Jazz), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Michael Jordan (Chicago Bulls), Hakeem Olajuwon (Houston Rockets), John Havlicek (Boston Celtics), Reggie Miller (Indiana Pacers), Jerry West (Los Angeles Lakers), Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks), Patrick Ewing (New York Knicks), Dominique Wilkins (Atlanta Hawks) ed Elgin Baylor (Minneapolis/Los Angeles Lakers). A ulteriore merito di Paul, va detto che solamente Havlicek, Miller, West e Baylor hanno finora chiuso la carriera indossando sempre la stessa maglia. Nel corso della storica partita, Pierce ha messo a referto 34 punti (11/25, con 3/9 da tre e 9/11 dalla lunetta), 6 rimbalzi (5 difensivi), 3 assist, 4 recuperi, 3 TO, 4 falli, 1 stoppata data e 2 subite, rimanendo sul parquet 44:01 complessivi.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 19.12.2012




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