I Celtics riescono a battere i nuovi Brooklin Nets per 82 a 73 grazie ad un buon secondo tempo alla Summer League di Orlando.

Grande prova di Gibson che per lunghi tratti praticamente da solo riporta i nostri in partita, dopo essere stati in svantaggio dopo il primo tempo.

Da rivedere Sullinger che è fallosso al tiro con il suo 3 su 12, ma che raccoglie 11 rimbalzi. Molto bene Joseph che piace sempre più per le sue doti offensive. Buono Moore ed in crescita anche Johnson, ma ci voleva poco a fare meglio della prima uscita.

Mi sorprende sempre più amche Christmas che se continua così rischia di vedersi allungato un contratto. Melo utilizzato pochino, anche se in quei pochi minuti da l'impressione di essere sempre molto presente in campo, in difesa almeno.

La stagione comincia con una vittoria alla Summer League di Orlando. Ok, forse è troppo definire questa come la prima vittoria della stagione, ma nella vita bisogna sapersi accontentare. Il punteggio finale recita Celtics 73 e Thunder 65.

In evidenza tra le file dei Celtics il nuovo arrivo Sullinger che ha sfoderato una prestazione notevolissima da 20 punti e 6 rimbalzi, che lascia buone "sensazioni". Buona partita anche di Moore coi suoi 16 punti, che però è molto meglio quando finalizza rispetto a quando costruisce. Lampi anche dagli altri due rookie con Joseph che in campo aperto è un'ira di dio e Melo che in difesa ha un potenziale enorme.

Ha deluso invece JJJ davvero troppo abulico per essere vero, mentre una menzione d'onore va a Dionte Christmas per tutta l'energia che ci ha messo.

Le indiscrezioni sembrano essere reali ora e trovare le conferme attese.

Secondo alcune fonti dei soliti beninformati (CBS sport in primis), Jeff Green avrebbe raggiunto l'accordo con i Celtics per tornare a vestire la maglia più bella del mondo.

Ancora non si sa nulla sull'entità economica e sulla durata del contratto, per ora ci accontentiamo di sapere che è tornato con noi.

Ray Allen ha deciso di lasciare i Boston Celtics e diventare un nuovo giocatore dei Miami Heat: da Jesus a Judas.

A nulla sono servite le rassicurazioni sul futuro, la volontà di allestire un team competitivo o la proposta di un contratto molto più ricco di quello che ha poi firmato (12 milioni in due anni contro i 9 in tre), insomma niente di quello che Ainge ha fatto è servito. Ray, in maniera molto discutibile, ha scelto di andarsene.

I fattori che hanno portato a questo divorzio sono in sostanza 4:

1. Ray era rimasto male per tutti i passati tentativi di trade che aveva subito. Quindi alla prima occasione ha scelto di andarsene senza nulla in cambio, per farla pagare alla nostra dirigenza.

2. Il rapporto con Rondo si è deteriorato a tal punto che i due non possono più stare nella stessa stanza insieme, figuriamoci passarsi una spalla.

3. Allen non ha sopportato il declassamento in panchina in favore di Bradley.

4. Non crede più in questi Celtics, anche se a questo è difficile crederci, e crede che gli Heat siano i favoriti per il titolo.

Altre motivazioni non ne trovo ed allora dico abbastanza chiaramente che mi sembrano fin troppo stupide e non fatte da un serio professionista come lui. Se analizziamo punto per punto ci rendiamo conto che non giustificherebbero per nulla la scelta (forse solo il punto 1 è comprensibile), visto che l'ego e le gerarchie che troverà a Miami saranno addirittura più estreme di quelle che lascia a Boston.

Io nello sport sono abbastanza radicale e fin troppo estremista, ma credo che campioni pagati fior di milioni dovrebbero dimostrare anche dei valori morali, per essere di esempio a tutti quelli che li amano e li seguono, anche se la maggior parte delle volte mi rendo conto che molto probabilmente è chiedere forse troppo. Ray questa volta ci ha fatto la figura del traditore senza scrupoli, che abbandona gli amici di tante battaglie per la speranza di un titolo in più.

Caro il mio Ray, spero che la prossima volta che ci incrociamo ai playoff tu pianga le lacrime amare della sconfitta e che dentro la tua testa ci sia solo una frase: "Perché l'ho fatto?".

Se tutte le indiscrezioni fossero vere, in questo momento il nostro roster sarebbe il seguente:

PG -> Rondo
SG -> Bradley - Terry - Moore
SF -> Pierce - Green - Joseph
PF -> Bass - Sullinger - Johnson
CE -> Garnett - Melo - Stiemsma

C'è giusto il posto per una "stellazza" di quelle d'impatto, ma che non un mangia palloni, uno alla Smith di Atlanta per intenderci.

A parte le futili considerazioni estetiche/sportive, credo proprio che il roster che stiamo costruendo sia di altissimo livelllo e pronto a fare il suo dovere: VINCERE IL TITOLO.

Circolano voci in rete secondo le quali Jeff Green sarebbe in procinto di firmare un accordo con i Celtics per 4 anni a 40 milioni di dollari. Ovviamente si tratta di indiscrezioni, ma molto fondate.

Certo il ragazzo deve godere nuovamente di una invidiabile salute se Ainge sceglie un accordo così oneroso e lungo. Lo scorso anno Jeff firmò un contratto per 9 milioni di dollari per un solo anno e quindi è ancor più evidente quanto i Celtics credano in lui.

Speriamo non sia un azzardo, perché se sul talento nessuno discute, sulla sua salute qualche dubbio lo nutriamo un po' tutti.

Si apprende da più fonti che Brandon Bass starebbe per siglare un accordo di tre anni con i Celtics, legandosi in maniera importante con la squadra che fortemente lo aveva cercato la stagione scorsa. Non sono noti ancora i dettagli economici, che vi daremo ad affare concluso.

Resta invece molto incerto il futuro di Ray Allen in maglia Celtics, ma sappiamo tutti che i Clippers hanno annullato l'incontro previsto domani. Questo non vuol dire che Ray sia più vicino ad un ritorno, anzi io penso proprio il contrario, ma solo che ha un'opzione in meno.

Aspettiamo e vedremo.

UPDATE 06/07: Sembra che la cifra sia di 20 milioni per i tre anni proposti a Bass.

Non stiamo parlando di un nuovo modello supersonico che atterra al Logan international di Boston, ma di Jason "the jet" Terry. Il veterano da otto anni ai Dallas Mavericks dove due stagioni orsono fu uno dei maggiori artefici della vittoria del titolo NBA, approda alla corte di Rivers per portare le sue grandi doti di realizzatore e la sua esperienza uscendo dalla panchina. Non a caso nel 2009 vinse il titolo di sesto uomo dell'anno.

Anche se spero di sbagliare, credo che questa scelta chiuda in maniera definitiva il ritorno di Ray Allen in maglia Celtics, anche visto che il He Got Game è in tour per l'America per trovare la sua prossima squadra (Heat prima e Clippers poi).

Manca ancora l'ufficialità, ma sembra proprio che sarà un nuovo Celtics, così come le tre scelte con le quali si è raggiunto un accordo e saranno tutti e tre pronti per le summer league.

Da oggi ufficialmente l'NBA da alle squadre la possibilità di parlare coi free agents e discutere con loro dei potenziali accordi. E così dopo che KG sembra intenzionato ad accettare l'offerta di Ainge di 34 milioni in tre anni, ora il nostro GM vorrebbe firmare nuovamente Ray Allen con un contratto biennale da 6 milioni di dollari.

Come sappiamo il nostro tiratore è inseguito dagli Heat (anche se la nostra offerta è doppia rispetto a quella di Miami) e, notizia di oggi, anche dai Grizzlies (che darebbero tutta la mid level exception per lui). Se non tornerà con noi le alternative a He Got Game sembrerebbero uscire da una ristretta rosa di candidati: Crawford, Terry, Mayo e J.Howard.

Sul fronte lunghi domani Ainge incontrerà l'agente di Bass per vedere se esistono le condizioni per firmare un'estensione dopo la buona stagione e il finale di stagione dell'ex Magic. Stiemsma, che è RFA lo ricordiamo, ha in programma un incontro coi Timberwolves previsto per domani. L'agente di Green ha dichiarato di avere buone sensazioni per il ritorno del proprio assistito in biancoverde.

Insomma le mosse di mercato sono appena all'inizio, non c'è che da seguirne l'andamento e sperare per il meglio.

Secondo delle indiscrezioni giornalistiche di primo livello e molto attendibili, i Boston Celtics rifirmano Kevin Garnett per un triennale da 34 milioni di dollari. Secondo le prime notizie solo i primi due anni saranno garantiti ed il terzo molto probabilmente sarà sotto regine di "Team Option" o qualcosa di simile.

E' comunque indubbio che questa firma è una delle cose più intelligenti che potessimo fare e che KG anche a 36 o 37 o 38 anni, è un professore assoluto delle aree NBA, sia in difesa che in attacco.

Se pensate che dare 34 milioni ad un 36enne sia troppo, non conoscete KG.