Un'altra notte, un'altra performance storica di Rajon Rondo. ESPN Statistics & Info ci rende edotti che, domenica 6 maggio in occasione della larga vittoria (101-79) al TD Garden contro gli Atlanta Hawks Rajon Rondo, realizzando 20 punti e 16 assist, ha ulteriormente allungato la lista dei propri record.

Infatti Rondo è il primo giocatore con almeno 20 punti e 16 assist con non più di un pallone perso in una partita di playoff dal quando nel 1991 Tim Hardaway realizzò per i Golden State Warriors 27 punti, 20 assist e una persa contro i Los Angeles Lakers in Gara 5 delle semifinali della Western Conference. Per la cronaca, si tratta della partita con cui i Lakers, andando 4-1, guadagnarono la finale di Conference. Il risultato, all'OT, fu di 124-119: Chris Mullin e Mitch Richmond realizzarono 26 punti per i Warriors, Magic 28 (accompagnandoli con 12 assist e 14 rimbalzi), e James Worthy 25 per i Lakers. Il tutto accadde martedì 14 maggio a Los Angeles...

Rondo, Hardaway e Magic Johnson sono gli unici giocatori ad aver compiuto una simile impresa negli ultimi 25 anni.

Durante le ultime 25 stagioni, 8 volte un giocatore dei Celtics ha servito almeno 16 assist in una partita di playoff: Rondo ha realizzato ben sette di queste prestazioni. L’altra appartiene a Larry Bird e risale al 28 aprile 1990: Gara 2 del 1° Round dei PO, al Garden contro i New York Knicks: finì 157-128 per una Boston che si illuse di passare il turno (finì 3-2 per New York).

Per i curiosi: ben OTTO Celtici andarono in doppia cifra: Kevin McHale (31 + 10 rimbalzi), Robert Parish (18 + 16), Larry Bird (15 + 16 assist), Reggie Lewis (21), Ed Pinckney (16), Dennis Johnson (12), Jim Paxson (11) e John Bagley (10), cui si aggiunsero Michael Smith (9), Joe Kleine (8), Kevin Gamble (4) e Charles Smith (2).

Tra i giocatori che nella storia della NBA hanno meno di tre palle perse a partita, solo John Stockton (10.1) ha tuttora una media-assist a partita migliore del Leprechaun (8.6). Con Rondo in campo nei playoff, i Celtics hanno 14 punti in più per 100 possessi di palla, di quando il play di Louisville è in panchina.

Domenica 6 maggio in occasione della larga vittoria (101-79) al TD Garden in Gara 4 dei PO contro gli Atlanta Hawks, anche il Capitano ha stabilito una performance storica: è il primo giocatore da quando è
stato istituito il limite dei 24 secondi per il tiro (cioé dal Campionato 1954-55) a registrare almeno 24 punti in meno di 17 minuti di gioco sul parquet. Per l’esattezza, "The Truth" ha registrato 24 punti (10/13 complessivo, dei quali 4/6 da 3 punti) in soli 16:37.

Lo rende noto l'Elias Sports Bureau.

Tralasciando i lungodegenti che ormai non fanno più notizia (oltre che essere tagliati e quindi formalmente non più infortunati, ma free agents) i Celtics avranno a disposizione tutti i titolari per la partita che inizierà tra pochi minuti. Infatti sia Pierce, che Allen, che Bradley saranno abili ed arruolati.

Però il fatto che siano presenti non vuol dire che stiano bene. Infatti dai vari siti di settore si apprende che:

- Pierce soffre per il problema al ginocchio patito nel riscaldamento di gara 4 e poi peggiorato dopo lo scontro con Smith sempre nella stessa partita. Le sue difficoltà di movimento sono lampanti.

- Allen non è ancora al 100% e non lo sarà fino a dopo l'operazione estiva. Si muove con difficoltà ed i frammenti ossei nella sua caviglia gli danno un certo fastidio provocando continui dolori.

- Bradley è alle prese con una spalla sooferente che non lascia tregua. Ne consegue una difficltà ad eseguire i movimenti in maniera corretta.

A questi si aggiunge una non perfetta condizione di Stiemsma che potrebbe essere impiegato col contagoccie stasera, proprio per il perdurare del suo problema.

Il 1° maggio, Paul Pierce ha registrato 36 punti e 14 rimbalzi durante gara 2 del primo turno dei playoff, contro gli Atlanta Hawks: secondo l'Elias Sports Bureau gli unici giocatori nella storia dei Celtics capaci di segnare almeno 35 punti nel corso di una partita dei PO avendo minimo 34 anni sono John "Hondo" Havlicek (due volte nel 1974) e Sam "The Shooter" Jones (nel 1968).

Decisamente, "The Truth" è in buona compagnia.

In attesa di sapere chi sarà l'MVP della stagione, anche se dormo benissimo nell'attesa, Ryan Anderson dei Magic ha vinto il premio come giocatore maggiormente migliorato. Pensavo che Lin vincesse il premio a mani basse ed invece è finito solo sesto nella classifica.

Anche un Celtic è presente alla posizione numero 8 e si tratta ovviamente di Avery Bradley.

Ma eccovi la classifica completa:

Bisogna aspettare gara 3 per vedere i nostri ragazzi in televisione, ma una delle virtù dell'uomo saggio è quella di sapersi accontentare.

La serie con Atlanta in questo momento è sul 1-1 ed un po' per tutte le serie a 7 partite, le gare dispari rivestono sempre una valenza maggiore. Questa gara 3 non disattende questo adagio, perché darebbe alla vincitrice un piccola inerzia sulla serie.

Per i Celtics scontato il rientro di Rajon Rondo, non si capiscono ancora bene i destini di Allen. Si è allenato di recente senza sentire dolore (ma ci crediamo?), anche se non sappiamo con certezza se rientrerà stasera, forse neanche lui lo sa.

Per Atlanta oltre ad Horford e Pachulia che non dovrebbero essere della gara (uso il condizionale perché la pretattica potrebbe anche giocare brutti scherzi), anche Smith è in forte dubbio per la gara di stasera dopo l'infortunio patito sul finale di gara 2.

Comunque sia stanotte ci sarà la diretta su SKY Sport 2 all'1.30 o di domani mattina se preferite, con le repliche nella giornata di domani sullo stesso canale alle 12.00 ed alle 19.45 e di lunedì alle 21.00.

Dopo il premio al miglior allenatore dell'anno assegnato, giustamente, a Gregg Popovich degli Spurs, arriva il premio a Tyson Chandler dei Knicks, come difensore dell'anno.Nessuno in precedenza nella grande mela si era fregiato di questo titolo.

In classifica appare anche il nostro Kevin Garnett arrivato quinto ed Avery Bradley giunto quattordicesimo.

Ci siamo presi tutti un bello spavento quando abbiamo visto Rondo, nel minuto finale della partita di domenica ad Atlanta, "impazzire" di rabbia prima inveendo in faccia all'arbitro e poi venendone in contatto, causandone la collisione (seppur a velocità ridottissime, quasi da fermi).

Tutti noi che seguiamo l'NBA sappiamo che, in automatico, se un giocatore tocca un arbitro per potestare o per eccesso d'ira viene squalificato almeno per una gionata e solo poi si discute sull'entità della stessa in base ad altri aspetti come la volontarietà ed alla gravità del gesto.

Alla luce di questo quindi, la singola gionata inferta a Rondo è la sanzione minima che ci si poteva attendere e personalmente tiro un sospiero di sollievo.

Ovviamente la giornata di sospensione sarà scontata in gara 2 della serie e con la quasi certa assenza di Ray Allen una delle cose certe è che per i Celtics la partita sarà davvero in salita.

Su questo sito ci occupiamo dei destini dei Celtics (molto), ma anche di quanto accade nella NBA (meno). Oggi durante il finale della partita di primo turno tra Chicago e Philadelphia è accaduto un fatto che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento dei playoff, almeno ad Est. Infatti l'infortunio capitato a Rose dei Bulls è piuttosto grave (rottura ACL) e per lui la stagione è finita.

Indipendentemente dal dispiacere sincero che provo per Rose, ora gli scenari cambiano e non poco. Il numero 1 dei Bulls, lo è di numero e di fatto ed i destini del team sono indelebilmente legati a quelli del giocatore. Senza Derrick i Bulls sono un'altra cosa ed indubbiamente diventano di colpo molto più prevedibili e senza una vera star a trascinarli.

Questo vuole dire che Boston/Atlanta potrebbero avere le porte della finale di conference a portata di mano? E' presto per dirlo, perché bisognerà vedere la reazione della squadra di Thibodeau, certo è che le cose in un attimo sono cambiate, nello spazio di un salto...

"It's crossed my mind," Pierce dice al giornalista MacMullan. "I've played a lot of years, ran a lot of miles. You just gotta wait and see what's going to happen this year. You never know what direction this team is going to head in. You don't know what Kevin is going to do, don't know what Ray is going to do. This team could be in a rebuilding situation starting this summer. Like I said I always wanted to retire a Celtic, so who knows."

Per chi non mastica molto l'inglese, sappiate che in queste parole Pierce spiega che sta pensando all'aventualità del ritiro dopo tanti anni passati a giocare e dopo tante miglie percorse. Non sa che direzione prenderà la squadra e se inizierà una fase di ricostruzione. Il nostro capitano si chiede anche se KG e Ray continueranno ancora la loro avventura con i Celtics, ma che sicuramente lui vuole ritirarsi da Celtic.

Io personalmente sarei stupito se si ritirasse, anche perché mi sembra ancora in grado di dare tanto. Ma ovviamente Paul non vuole correre il rischio di essere "tradato" in qualche eremo NBA e quindi preferirebbe andarsene da campione e capitano.

Ora c'è altro di cui occuparsi, ma la bomaba è innescata.