Vi (auto)presento la serie contro Miami attraverso un approfondimento che ho appena terminato di scrivere nella sezione degli Approfondimenti e che trovate a questo indirizzo.

Nessuna novità sostanziale per Shaq alle prese con la rieducazione al polpaccio ed al tallone. Non è in forma questo è palese e non sappiamo davvero quando potrebbe rientrare. Le ipotesi vanno dal rientro domenica al non rientra più per questa stagione.

Non ci resta che aspettare.

Oggi siamo rimasti coinvolti nel problema occorso ad Aruba questa notte, con l'incendio scoppiato nella loro webfarm. Dalla notte fino all'ora di pranzo il sito risultava irraggiungibile e poi ha funzionato a singhiozzo.

Ora tutto sembra tornato alla normalità e possiamo occuparci di ben altri problemi tecnici, i Miami Heat.

Dopo tante congetture, ammiccamenti, mezze verità, sorrisi ironici, decisioni e buffonate varie, arriviamo al turno di playoff che tutto il mondo della palla a spicchi aspettava. I potenti e cattivi Boston Celtics contro gli arroganti e talentuosi Miami Heat.

Chi la spunterà in questa semifinale ad Est? Io una mia opinione me la sono fatta e la esporrò quanto prima nell'approfondimento di presentazione della serie. Vi dico solo che penso che i Celtics passeranno in un numero di gare che oscilla tra le 5 e le 7 e non parlo solo col cuore del tifoso, ma perché realmente vedo Boston favorita per diversi motivi, tecnici ed agonistici.

In tutti i casi sono sicuro che ci divertiremo e finalmente saggeremo le velleità dei nostri amati Celtics.

Siamo arrivati molto velocemente alla fine della serie tra Boston e New York e quindi in attesa di conoscere il nome della nostra rivale, troviamo l'MVP della serie contro i Knicks.

I canditati dei Celtics sono:

Kevin Garnett.
Tanta difesa e buone prestazioni in attacco,  non con buone percentuali. Però ha dato il suo grande contributo, come sempre. Ha vinto con un finale incredibile gara 2 e segnato 26 punti nella decisiva gara 4.
Numeri: 15.5 PPG col 45.5%, 11.3 RPG, 3.5 APG e 2.0 SPG.

Paul Pierce.
Costante, cattivo e deciso. Ha sempre timbrato il cartellino mettendo a segno gare suntuose in attacco, come la gara 3 da ben 38 punti e giocando in difesa su un cliente non certo facile come Melo che di fatto ha sfoggiato una sola grande prestazione grazie anche alla difesa del nostro capitano.
Numeri: 22.3 PPG col 46.5%, 4.3 RPG, 2.5 APG, 2.0 RPG.

Rajon Rondo.
Nel bene e nel male questo giocatore è il padrone dei nostri destini. In campo non è contenibile e fa tutto quello che vuole. Non sempre è sullo stesso spartito dei suoi compagni, ma è capace di spaccare in due le partite, come in gara 3 con un tripla doppia da antologia che lo iscrive tra i grandi della storia biancoverde con il record di assist nella post season, con i suoi 20.
Numeri: 19.0 PPG col 50.0%, 7.3 RPG, 12.0 APG, 1.0 SPG.

Ray Allen.
He got game quando conta lui c'è. Vince con una bomba gara 1, segnando anche 24 punti, è decisivo in gara 2 e sfida Pierce in gara 3 per essere il miglior marcatore chiudendo a quota 32 punti segnati. E' il nostro terminale offensivo ed ha dato una spallata a New York in questa serie. Ha stravinto il duello coi pariruolo.
Numeri: 22.0 PPG col 57.4%, 4.5 RPG, 2.3 APG, 1.5 SPG.

Ed il vincitore è..... Rajon Rondo. Troppa roba per non dargli la palma del migliore della serie. Ha fatto tutto, alzando i numeri della stagione in maniera incredibile. C'era bisogno di punti, li ha fatti. C'era bisogno di rimbalzi, li ha presi. Bisognava cercare di coinvolgere i compagni, fatto anche questo. Semplicemente superbo.

Più che un recap che della terza sfida, il filmato che segue riassume l'incredibile partita di Rondo.

Arriva la notizia che Kevin Love vince il premio come giocatore più migliorato della stagione 2010/2011. C'è poco da dire se non che il ragazzo ha fatto davvero qualcosa di incredibile.

Un incremento nei punti e nei rimbalzi, ha chiuso la stagione a 20.2 PPG e 15.2 RPG, conditi da una continuità disarmante. A testimonianza di questo ci sono le 53 doppie doppie consecutive. Si è anche meritato anche la sua prima apparazione all'ASG.

Insomma una stagione da incorniciare per lui.

Come consuetudine all'inizio dei playoff arrivano i premi per la stagione appena andata in archivio.

Il primo trofeo ad essere assegnato è stato quello di difensore dell'anno. Questo premio che dovrebbe andare ogni anno da almeno due lustri a Kevin Garnett, è stato invece assegnato a Dwight Howard che ha preceduto il nostro bigliettone.

Si è passati poi al sesto uomo dell'anno. Anche qui c'era un Celtics in lizza, Glen "Big Baby" Davis, arrivato poi quarto in graduatoria. A spuntarla è stato Lamar Odom dei Lakers.

Se conta qualcosa non condivido in pieno nessuno dei due premi. Ma se per Odom però posso capire le ragioni e le motivazioni, per Howard, come lo scorso anno, trovo il premo dato una follia bella e buona. Perché il centro di Orlando è tutto tranne un difensore. Un grande atleta? Sì.. Uno stoppatore? Certo... Un grande difensore? Assolutamente no.

Non resta che consolarsi con il titolo di squadra a giugno, non trovate?

Per gara 2 della serie Boston vs New York di questa sera, che ricordo sarà sempre al TD Garden e sempre alle ore 7.00PM (l'una di mercoledì in Italia), ci saranno due importanti defezioni, a meno di improvvise guarigioni lampo.

Sul fronte Celtics continuano i malanni per Shaq che non sarà della partita per il perdurare del dolore al polpaccio ed al tendine d'Achille.

Nuovi invece i guai che Billups, sponda Knicks, si è procurato infortunandosi durante l'incontro di ieri. Per lui una (leggera) distorsione al ginocchio, già non al 100% e quindi gara in forte dubbio. Al suo posto scalpita Douglas per un posto da titolare.

Ok, qualcuno dei protagonisti è partito, ma il senso resta.

Una notizia apparsa su alcuni siti americani, riporta di un Rivers un po' preoccupato per la serie contro NY ed in generale per questi playoff. Il nostro coach individua nella scarsa amalgama di gioco il problema principale. Leggete cosa dice alla carta stampata:

"I'm cutting out literally half of our offensive playbook," Rivers told the media after Friday's lengthy practice, which lasted about two and a half hours. "I made a choice: I'd rather run a couple things well than a lot of things average or poor."

Per chi non avesse dimestichezza con la lingua anglosassone riassumo i concetti. Rivers dice ai media, dopo l'allenamento di venerdì, che ha letteralmente ridotto della metà i giochi in attacco della squadra, aggiungendo che è meglio eseguire pochi giochi ma bene, che molti ma male.

Questa a mia memoria è la prima volta che si fa una scelta del genere da quando sono arrivati i Big Three e potrebbe essere il primo segnale di un disagio non sanabile in seno al nostro team preferito.

Speriamo ovviamente che non sia così, ma questi segnali non ci piacciono per nulla.