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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1872

Summer league Orlando: gara 2

di Luciano Pellegrini.

Altra uscita dei nostri ragazzi ed altra sconfitta contro Philadelphia. I ragazzi guidati dal figlio di Ainge, Austin, partono molto bene nella serta ma poi hanno alla distanza un calo. Si riprende Gaffney che gioca una solida partita, specie in avvio quando i Celtics giocano meglio.

Sugli scudi ancora una volta Harangody autore di un 14+12 che la dice tutta sulla sua efficacia, anche se le medie al tiro sono scese rispetto alla prima uscita.

Buono anche Lafayette che in avvio detta ottimi ritmi alla squadra, ma nel lungo termine un po' si perde. A lottare, specie nel secondo tempo, resta Jaycee Carroll che cerca il modo di scuotere la squadra.

Purtroppo il 69 a 86 per i nostri avversari non rende giustizia ai nostri ragazzi che si sono impegnati.

La curiosità per il turco è rimasta tale, infatti di lui non c'è stata traccia in campo.




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Pubblicata il 07.07.2010


Summer league Orlando: gara 1

di Luciano Pellegrini.

Alla prima uscita stagionale i Celtics perdono al cospetto dei quotatissimi Oklaoma, che tra le proprie fila hanno giocatori di rotazione importanti, come il barbuto James Harden. Nonostante un vantaggio importante maturato all'inizio della partita, con anche più di 20 punti, i ragazzi sotto la guida di Austin Ainge (vi dice niente questo cognome?) si fanno rimontare per perdere 87 a 82.

Il gioco di squadra non è certo uno degli aspetti da esaminare visto il contesto, come prove individuali da sottolineare la prestazione del nuovo acquisto Harangody e del giovane Lafayette. Per il primo sono venute fuori subito tutte quelle qualità che già in sede di draft ci si attendevano. Grande intelligenza in campo, e buona mano. Di contro una fisicità molto limitata e la difficoltà a tenere molti, se non tutti, i giocatori in difesa se posizionato lontano dal canestro. Per Lafayette non riesco ad essere obbiettivo, stravedo per questo ragazzo che per me ha dei numeri notevoli. Buona prova anche di Ryan Thompson, mentre in chiaro scuro, nonostante i numeri, quella di Jaycee Carroll che però fa intravedere dei movimenti e una vitalità di alto livello.

Per il turco Erden, del quale si è molto parlato gli ultimi giorni, aspettiamo un'altra prova, perché quella di ieri sera è stata a dir poco penosa. Non è riuscito ad incidere mai in nessun aspetto del gioco, offensivo e difensivo. E' vero che probabilmente è fuori forma visto che in Europa è tempo di ferie, ma l'ho visto davvero molto male. Anche Gaffney non si è visto molto nonostante i tanti minuti di utilizzo, dove ha tirato poco e male.

Stasera nuovamente in campo contro Phila per il primo back-to-back stagionale.




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Pubblicata il 06.07.2010


Punto della situazione.

di Alessandro Bonvicini.

Dopo la firma di Pierce ora l'attenzione del nostro GM si sposta sugli altri obbiettivi.

Resta sempre l'emergenza di dover trovare un sostituto, ancorché temporaneo, per Perkins che dopo aver appreso della rottura ACL, faticherà a tornare in campo prima del 2011. Le voci danno un Rasheed in rotta di ripensamento. Proprio per non abbandonare i ragazzi in questo momento delicato, la sua posizione sembra ammorbidita e possibilista su un altro anno in pantaloncini.

Girano voci su un interessamento a Barbosa dei Suns e Fernandez dei Blazers. In entrambi i casi si tratterebbe di addizioni importanti, che permetterebbero profondità notevole alla nostra panchina.

Sembra invece che ci siano dei problemi per Ray Allen. Il suo futuro nei Celtics potrebbe non essere poi così scontato, visto che alcune voci lo accasano in altri lidi, anche a causa delle presunte offerte dei Celtics, ritenute inadeguate.

I Lakers corteggiano Tony Allen. Come fatto con Artest lo scorso anno, vige la politica di eliminare chiunque sia in grado di marcare adeguatamente Bryant.

Dopo tanti rumors una certezza. Ainge ha firmato la prima scelta Avery Bradley visto che il ragazzo non sarà in mostra alla summer league per una piccola operazione di pulizia alla caviglia.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.




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Pubblicata il 05.07.2010


Pierce firma.

Il nostro capitano, Paul Pierce, dimostra ancora una volta il suo attaccamento per la maglia biancoverde. Infatti dopo essere uscito dal suo contratto un paio di giorno fa, rifirma un nuovo contratto non al massimo salariale, ma a 61 milioni di dollari per 4 anni, permettendo spazio salariale ai Celtics e non pretendendo un contratto troppo oneroso che avrebbe azzoppato il nostro cap irrimediabilmente.

Ora per il nostro capitano, non c'è che da fare 4 splendidi anni in forma ed in salute, cercando di togliersi più soddisfazioni possibili, magari anche un altro titolo.

Per il dopo è già tutto scritto: maglia ritirata come uno dei più grandi Celtic di sempre.




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Pubblicata il 02.07.2010


Inizia il mercato.

di Luciano Pellegrini.

Eccoci giunti al fatidico 1 luglio 2010. Sono mesi, per non dire anni, che tutti, dai giornalisti agli addetti ai lavori, dai giocatori ai semplici tifosi, identificano in questa data l'inizio della rivoluzione. Sì perché con il numero e la quantità dei giocatori che si possono muovere in questo mercato, gli scenari potrebbero davvero cambiare.

Anche in casa Celtics siamo col fiato sospeso per capire che fine farà questo roster, iniziando due dei tre big. Pierce ed Allen infatti sono unrestricted free agents e quindi potrebbero firmare con chiunque. Ma anche altri giocatori della panchina hanno il contratto in scadenza e di fatto solo cinque giocatori sono attualmente sotto contratto. Se in questi poi compare il nome di Wallace, che ricordiamo dovrebbe ritirarsi, il numero scende a quattro unità più ovviamente le scelte del draft. Inoltre c'è il problema Perkins, fermo ai box per 5-6 mesi almeno e di fatto solo Rondo, KG e Davis sono abili ed arruolati per la prossima stagione.

Ainge ha un bel da fare non c'è dubbio alcuno e trovare una soluzione non sarà per nulla facile. Siamo curiosi di vedere se verrà presa la strada della continuità, oppure se la rifondazione inizierà già da ora. La conferma del ritorno di Rivers anche per la prossima stagione farebbe pensare ad un altro giro di questo nucleo, però i dubbi ed i possibili scenari sono tanti e davvero mutevoli.




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Pubblicata il 01.07.2010


DOC resta.

Arriva la notizia che Glen DOC Rivers resterà un altro anno sulla panchina dei Celtics.

"I'm coming back," he said in a text message, The Boston Globe reported. "I want another crack at it with this group."

Che altro aggiungere se non che la sensazione che Ainge e tutta la dirigenza creda che questo gruppo abbia ancora delle chances di titolo e noi con tutti loro.

Ora che l'head coach è confermato, vediamo chi vestirà i panni di primo assistente, anche se forse ci saranno solo degli spostamenti di responsabilità degli attuali assistenti.

Per ora quindi tramonta l'ipotesi di vedere un grande del passato come Kevin McHale sulla nostra panchina. Che sia solo un arrivederci?




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Pubblicata il 30.06.2010


Perk out.

Prima di parlare dei tempi di recupero di Kendrick Perkins dobbiamo  precisare che l'infortunio del suo ginocchio differisce da quanto indicato dai i primi esami. Infatti per il buon Perk si è verificata la tanto temuta rottura ACL (legamento crociato anteriore), classica e non proprio simpatica come casistica.

L'operazione di ricostruzione è prevista per la settimana prossima e per i tempi di recupero bisognerà aspettare 5-6 mesi e quindi verosimilmente Kendrick sarà pronto per i primi mesi del 2011.

Chiaramente per KP il problema dell'esplosività limitata non si pone neppure, visto che non era certo uno dei punti di forza del giocatore. Però il peso di Perk sarà sicuramente una problematica per la sua guarigione.

In bocca al lupo Kendrick.




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Pubblicata il 30.06.2010


Pierce opts out.

di Alessandro Bonvicini.

Il nostro capitano, Paul Pierce, uscirà dal contratto che lo lega ai Celtics non esercitando la clausola e diventantando per la prima volta in carriera unresticted free agent e rinunciando all'ultimo anno del contratto che gli avrebbe fatto incassare 21.5 milino di dollari. Questo in sintesi quello che ha comunicato l'agente del giocatore ad un giorno dalla scadenza della dead line.

Le strade teoricamente sono molte sulla carta, anche perché le parole del suo agente, Jeff Schwartz, sono sembrate quelle di qualcuno che vuole mettere in mostra la mercanzia sullo scaffale. Per comodità riassumiamo le principali:

1. Pierce riceve la proposta dai Celtics di firmare per 4 anni a 96 milioni di dollari ed allora finirà sicuramente la carriera in maglia biancoverde.

2. Pierce riceve la stessa offerta da altri e decide che i suoi giorni in Boston sono finiti e saluta tutti imbarcandosi in una nuova avventura.

3. Pierce accetta una sensibile riduzione di contratto rifirmando a cifre molto più basse per poter rendere la squadra competitiva e non bloccata nel mercato dei free agents.

Chiaro che la soluzione numero 3 sarebbe per noi la manna dal cielo e permetterebbe di avere altro spazio di manovra nel nostro salary cap che è già un po' bloccato. Inoltre ricordo che per la regole sui contratti il contratto di Pierce continua a pesare sul nostro cap finché non viene rifirmato dai Celtics oppure non firma con un'altra franchigia.

Aspettiamo con interesse lo sviluppo della situazione.




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Pubblicata il 30.06.2010


Falsa partenza.

di Alessandro Bonvicini.

Purtroppo si parte male con la nostra prima scelta. Infatti si apprende solo oggi dalle parole di Ainge, che Avery Bradley deve sottoporsi ad un intervento alla caviglia, che lo terrà fermo per 6-8 settimane.

Il problema era nato durante alcune sedute di allenamento ad Oklahoma City il 13 giugno, che lo avevano costretto a disertare i successivi provini con le altre franchigie.

Alla luce di questo problema, Bradley salterà la summer camp e, sempre sentendo Ainge, dovrebbe essere pronto solo per il training camp l'autunno prossimo.

Certo non partiamo esattamente benissimo, però il ragazzo ha solo 19 anni e di tempo per dimostrare il suo valore ne avrà sicuramente. In bocca al lupo e speriamo di vederlo prestissimo in campo.

Chiudo con una curiosità. La scelta del numero di Avery è caduta sul numero 0, mentre il suo "compagno" al draft, Luke Harangody, ha scelto il 55.




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Pubblicata il 26.06.2010


Sheed dice basta.

di Luciano Pellegrini.

Sembra proprio che la storia di Rasheed Wallace ai Celtics sia già finita dopo la prima stagione. C'erano voci già dalla sera di gara 7 delle Finals per bocca di coach Rivers, ma adesso le voci si sono fatte molto insistenti ed assumo anzi il tono dell'ufficialità.

E dire che per convincere Sheed nella scorsa estate, si erano mossi tutti i Celtics, andando personalmente a casa del talentuoso giocatore. Da Pierce a Garnett, passando per Rivers e Ainge, erano andati in pellegrinaggio convinti che l'addizione del giocatore con la fascetta avrebbe permesso di vincere il titolo.

Sappiamo tutti com'è andata, il titolo lo abbiamo davvero sfiorato. Per Wallace una regular season a dir poco prigra con pochissimi lampi, ma poi dalla serie con Cleveland, diverse partite davvero notevoli, in cui ha spesso spiegato basket a tutto il mondo. Talento immenso in campo, non ha sempre mostrato in questi 15 anni sempre il suo lato migliore. Infatti la sua dose di tecnici non è mancata neanche quest'anno e se si ritirerà con il record all-time in questa specialissima classifica. Però quando il cervello era collegato, pochissimi potevano competere con un 2.10 con quelle mani e con quell'inteligenza superiore per questo sport. Un grandissimo, che ha raccolto molto meno di quello che il suo talento gli poteva portare.

Ora, oltre al vuoto nel roster, resta da vedere come risolvere il contratto dell'ormai ex giocatore. Infatti per le ferree regole del salary cap un contratto di un giocatore ritirato non viene tolto dal monte salari, a meno che questo non venga negoziato con un buy out. Questa regola è istituita proprio per evitare qualche "furberia" di troppo.

Un saluto ed un ringraziamento a Sheed, anche se a dire il vero la parola fine forse non è stata ancora scritta, restano ancora un po' di dubbi, un po' come l'ultima puntata di Lost, avete realmente capito tutto?




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Pubblicata il 26.06.2010




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