Tot. 1872
Tremont Waters rookie of the year in G-League | |
Tremont Waters, in forza ai Celtics con un two-way, è stato nominato rookie dell'anno in G-League per la stagione 2019-20. Si è aggiudicato questo riconoscimento viaggiando alla media di 18.0 points, 7.3 assists, 3.2 rebounds e 1.9 steals nelle 36 partite in cui ha vestito la maglia dei Maine Red Claws, squadra di proprietà dei Boston Celtics. L'unico dubbio su questo ragazzo riguarda il fisico, che non è esattamente quello di un corazziere. Per il resto si hanno solo certezze, visto l'incredibile talento e le capacità che ha dimostrato di possedere. Tutti noi normodotati facciamo il tifo per lui, Tremont uno di noi. |
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Pubblicata da DeeP il 20.06.2020 |
Orlando, abbiamo un problema | |
Molti giocatori NBA stanno manifestando dubbi sulla legittimità della ripartenza. Due nostri ex, Irving e Bradley, sono a capo di questa piccola rivolta, se vogliamo chiamarla così. Per ora chiedono rassicurazioni ma al contempo lasciano capire, velatamente o meno, che non vorrebbero tornare in campo ad Orlando. Chiedono diverse garanzie ed una maggiore sensibilizzazione verso i temi razziali, che in questi giorni stanno dilaniando gli USA. Diversi giocatori si sono uniti alla causa, Lillard, McCollum ed Howard gli ultimi esempi, per chiedere a gran voce chiarezza sulle questioni aperte ed un sostegno concreto al movimento Black Lives Matters, così come fatto da Cuban e Jordan. |
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Pubblicata da DeeP il 17.06.2020 |
Quindi ci siamo, torneo a 22? | |
Sembra proprio che siamo arrivati alla definizione degli ultimi dettagli per la ripartenza della stagione NBA. Proprio oggi infatti verrà votata la proposta che più di tutte ha raccolto i favori degli interessati, quella denominata a 22 squadre. Ma andiamo nel dettaglio e cerchiamo di capire di cosa stanno parlando i vertici NBA. Si tratta di una formula del tutto inedita, che permetterebbe di finire la stagione, ma solo con 22 squadre, appunto. Infatti sarebbero invitate a questo torneo le prime otto squadre di ogni conference, più New Orleans, Portland, San Antonio, Sacramento, Phoenix per l'Ovest e Washington per l'Est. Verrebbero disputate le ultime otto partite della stagione regolare, per definire la griglia dei playoff e soprattutto permettere a coloro che sono fuori dai playoff di giocarsi le ultime possibilità. Infatti se al temine della regular season una squadra terminasse entro 4 partite di svantaggio dall'ottava, si disputerebbe uno spareggio per l'accesso ai playoff. Se prendessimo l'attuale classifica, Washington dovrebbe ridurre il gap da Orlando o Brooklyn a 4 partite o meno (ora è a 5.5) per potersi giocare le possibilità di playoff, mentre ad Ovest la situazione è molto più complessa con, di fatto, sei squadre in lizza per ultimo posto. La formula è tutta da verificare ed oltretutto si sta chiedendo uno sforzo notevole alle squadre escluse, che di fatto vedrebbero la propria attività azzerata per mesi e mesi. Si stanno studiando delle possibilità, come permettere una lega estiva o di partecipare a tornei minori, ma tutto è avvolto nella nebbia in questo caso. Per i dettagli aspettiamo le varie comunicazioni ufficiali che già da oggi (n.d.s giovedì 4 giugno) dovrebbero arrivare, per ora abbiamo la certezza che l'eventuale gara 7 di finale sarebbe prevista per il 12 ottobre, questo ci da l'idea della lunghezza del torneo. |
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Pubblicata da Deep il 04.06.2020 |
Massimo salariale per Tatum? | |
In queste ultime ore si è molto discusso di quanto dichiarato da Brian Windhorst di ESPN, secondo il quale Jason Tatum sarebbe vicino al rinnovo già la prossima estate, con l'offerta da parte dei Celtics al massimo salariale, quindi con un contratto che si aggirerebbe intorno ai 140M di dollari (che diventerebbero 180 con un quinto anno). Incassata la fiducia di molti colleghi a mezzo social, qualche dubbio da parte degli analisti c'è, lo stesso Windhorst parla di salto della fede per Ainge, e questo anche in virtù di quel secondo anno che il nostro ragazzo ha passato tra alti e bassi. Ma quella stagione è stata vissuta da molti in maniera tossica, il progetto di affidare la squadra a Irving non è andato esattamente come le aspettative facessero presagire, quindi gli darei un valore del tutto relativo. Dopo un primo anno inconraggionate, come detto un secondo avvolto nei dubbi, quest'anno Tatum è letteralemente esploso, con prestazioni da stropicciarsi gli occhi e con medie di tutto rispetto che lo hanno portato nell'elite di questo gioco, non per nulla per lui è arrivata la prima convocazione all'ASG. Per JT 23.6 pts, 7.1 reb e 2.9 ast di media, che rappresentano tutti massimi in carriera, segno che il ragazzo sta crescendo costantemente. Per tutti i tifosi dei Celtics l'offerta del massimo salariale non sarebbe una grossa sopresa, perché sembra chiaro che sia proprio Tatum il futuro della nostra franchigia. Con i contratti di Smart, Brown e Walker, ed ora questa intenzione su Tatum, il nucleo dei Celtics per il futuro sembra del tutto definito, speriamo di poter aggiungere anche... vincente. |
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Pubblicata da DeeP il 02.06.2020 |
Forse ci siamo, NBA al via a luglio? | |
Sembra proprio che la NBA, in accordo con l'associazione giocatori, abbia intenzione di portare a termine la stagione, ma questo si sapeva, e di farlo al Disney World anzi più precisamente all'Espn Wide World of Sports Complex. Si tratta di una struttura che tra alloggi e campi da gioco, permetterebbe alle squadre di giocare, allenarsi e soggiornare senza grossi problemi di distanziamento sociale, vista la quantità di spazio disponibile. Ecco quanto dichiarato da fonte ufficiale: “L’NBA, in associazione con la NBPA ha avviato contatti esplorativi con la Walt Disney Company per ricominciare la stagione 2019-20 a fine luglio al Espn Wide World of Sports Complex, parte di Disney World in Florida. Sarebbe il sito unico per partite, allenamenti e alloggi. La nostra priorità resta quella di assicurare la salute e la sicurezza di tutti quelli coinvolti, e stiamo lavorando con esperti di salute pubblica e autorità governative per assicurarci di avere dettagliate linee guida che ci consentano di avere appropriati protocolli medici e protezioni.” Senza voler entrare nel merito della scelta o di analizzare l'aspetto tecnico, di certo questo ultimo aspetto lo affronteremo quando tutti i dettagli saranno svelati, resta più di qualche dubbio sul tipo di manifestazione che si sta costruendo e c'è già più di qualcuno che si sta interrogando sull'opportunità di affiancare questo trofeo ai normali titoli, ed anzi se non sarebbe più opportuno dare una dicitura diversa a questa manifestazione ed ai futuri campioni. Tralasciando per ora questi dubbi, siamo in realtà tutti curiosi di vedere cosa ne sarà della stagione 2019/2020 e di che livello sarà questo torneo finale, del tutto diverso da un normale playoff NBA non fosse altro per l'assenza del pubblico e la totale assenza del fattore campo. |
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Pubblicata da Deep il 25.05.2020 |
Voci di ripresa della stagione NBA | |
Voci sempre più insistenti danno come certa la ripresa della stagione. Dai primi di giugno, se non proprio lunedì 1, le varie squadre NBA potranno richiamare tutti i giocatori che hanno lasciato squadra e città, per intraprendere una ripresa graduale degli allenamenti, via via in gruppi sempre maggiori. Ci saranno molti protocolli di sicurezza e di continuo monitoraggio medico, anzi è molto probabile che i giocatori abbiano un qualche wearable che possa determinare la percentuale di ossigeno nel sangue, un saturimetro (nulla di complicato lo fanno anche prodotti da 30 euro, come il Mi Band 4 per fare un nome). |
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Pubblicata da Deep il 22.05.2020 |
Situazione ancora non definita nella NBA | |
Di recente c'è stato un incontro in videoconferenza tra il commissioner Adam Silver ed i rappresentanti dell'associazione dei giocatori Michelle Roberts, Chris Paul e un corposo numero di atleti. Non è stato un incontro a porte aperte, ma comunque una registrazione è stata affidata ad ESPN che ha riportato alcuni punti: - In caso di ripresa del campionato, cosa per nulla scontata ad oggi, l’opzione più responsabile sembrerebbe quella di concentrare le squadre in una o due località, Orlando e/o Las Vegas le mete più probabili, per ridurre quanto più possibile gli spostamenti. Il commissioner ha dichiarato: "Non c’è ragione di aggiungere rischio per volare da una città all’altra se non ci saranno i tifosi. Per cominciare, sarebbe più sicuro ragionare su una o due località." La NBA si prenderà ancora del tempo per valutare gli sviluppi della situazione e non prenderà una decisione a breve, sicuramente non in maggio e neppure agli inizi di giugno. - Viene dichiarato che comunque per gli atleti ci sarebbe un training camp di tre settimane o più. - La NBA vorrebbe mantenere il tradizionale format playoff, con serie al meglio delle 7 gare per ogni turno. Date le condizioni, non è da escludere un torneo d’accesso alla postseason. - La stagione 2020-21 potrebbe partire a dicembre a prescindere dalla ripresa o meno dell'attuale campionato. - Il tema finanziario, con la diminuzione dei ricavi e di conseguenza salary cap, è un tema scottante. Silver ha voluto spiegare che gli accordi del contratto collettivo "non sono stati concepiti per far fronte a una lunga pandemia...", come dire che i giocatori si devono attendere una rivisitazione dei loro accordi economici e questo potrebbe essere un grosso problema. - In tema diffusione del virus se i test portassero a scoprire nuove positività, la NBA si augura di poter tracciare i contagi con un attento monitoraggio personale e i contatti più prossimi in modo da non dover mettere in quarantena squadra e staff nella loro interezza. Come abbiamo scritto nella precedente news, i tamponi necessari a garantire la sicurezza minima sarebbero circa 15.000. A conclusione di Silver dichiara: "Finché non avremo un vaccino o un rimedio che metta al riparo dal rischio di morire per infezione da coronavirus, affronteremo il tutto assieme. La questione primaria è quanto rischio siamo disposti a prenderci." |
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Pubblicata da Deep il 11.05.2020 |
La questione tamponi in NBA | |
Qualche giorno fa la lega aveva fatto sapere attraverso i proprio canali ufficiali che non avrebbe mai e poi mai privato gli operatori sanitari dei tamponi necessari per completare la stagione NBA. Si parla di un numero importante, oltre 15.000 quelli necessari alla lega. Discorso chiuso? Non proprio... Alcune franchigie si sono ribellate a questo netto diniego e chiesto più flessibilità, chiedendo che venisse analizzato ogni singolo caso. In alcuni stati infatti c'è ampia disponibilità di tamponi e quindi potrebbero essere usati anche per verificare lo stato di atleti e di tutto il personale coinvolto. Ad esempio su questa linea è la California, che da giorni sostiene di avere tamponi per tutta la sua popolazione, ma anche la Florida sembra avviata su questa strada. A questo punto, su pressione sopratutto di Blazers e Cavaliers che hanno aperto i propri centri per prime accogliendo alcuni atleti ed osservando ingenti misure di sicurezza, la lega è stata costretta ad una parziale rettifica, dichiarando di essere favorevole all'utilizzo di tali sitemi di controllo a patto che lo stato in cui si trovi la franchigia ne abbia una abbondante disponibilità. Sembra una notizia un po' così, ed invece questo è proprio quel primo passo per il ritorno in campo, su questo tutti sono d'accordo. |
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Pubblicata da Deep il 09.05.2020 |
Diretta YouTube | |
Amici, fratelli, uomini in verde, abbiamo deciso che è giunta l'ora di rivederci in diretta. |
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Pubblicata da DeeP il 05.05.2020 |
Tutto tace | |
Tante discussioni, molte ipotesi, ma ancora nessuno in concreto sa se e quando la stagione NBA ricomincierà. Siamo arrivati a maggio ed è un po' il mese che tutti avevano indicato le settimane scorse come il limite massimo per la pianifiazione della ripresa. Pare difficile pensare che se le cose non miglioreranno a livello nazionale negli USA si possa anche solo pensare ad una riapertura. Molto, ma molto complicato in questo momento capire tutti i possibili scenari, ed anche se le ultimissime informazioni giunte alle orecchie di tutti noi, vorrebbero Silver pensare alla stagione 2020/2021, con l'inizio posticipato a dicembre e la fine tra luglio ed agosto del 2021. Questo ci fa chiedere immediatamente se questo inizio posticipato starebbe ad indicare una possibilità per la conclusione dell'attuale campionato o semplicemente garantire a tutti un minimo di sicurezza medica. Le fantasiose ipotesi di giocare a porte chiuse, oppure all'opposto all'aperto in stadi prestati da altri sport o in un unico luogo per disputare un torneo finale (prima era Las Vegas, ora Orlando), sembrano degli esercizi di stile o poco più. Ad oggi prepariamoci al peggio, cioè nel non vedere conclusa la stagione 2019/2020. |
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Pubblicata da DeeP il 01.05.2020 |
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