Possiamo provare a spiegare quello che i nostri hanno provato a comunicare al mondo durante l'inno nazionale di ieri sera.

Alla vigilia della nuova stagione, rivolgiamo alcune domande a Gabriele, vincitore dello scorso anno della nostra lega. Magari possiamo carpire qualche segreto...

1. Ancora complimenti per la vittoria dello scorso anno, raccontaci la tua cavalcata.
Ciao e grazie per i complimenti! La mia è stata una cavalcata particolare: regular season altalenante e difficoltosa, qualificazione per i play-off acciuffata per poco e poi un'esplosione di punti nelle gare che più contavano ... fino al titolo.

2. Quando hai capito che avresti vinto o perlomeno che c'erano ottime possibilità di successo?
Quando ho visto i miei avversarsi, con record migliori in regular season, indeboliti dagli infortuni, mentre molti miei giocatori iniziavano a produrre punteggi elevati: sia chi non aveva reso durante l'anno secondo le aspettative (penso a Giannis), sia chi si era aggregato alla squadra da poco (penso a Beasley).

3. Con quale spirito ti avvicini alla competizione di quest'anno, cerchi il repeat?
Cercherò sicuramente di ripetermi, ma so bene quante difficoltà vadano superate per vincere un titolo, figurarsi due consecutivi! Spero di rifare un'ottima annata, ma senza ossessioni di vittoria.

4. Chi è stato il giocatore feticcio, insomma il tuo porta fortuna, e chi saranno le due conferme nel tuo roster?
I giocatori che mi hanno dato più soddisfazioni sono stati quelli aggiunti in corso d'opera con tempismo e buone intuizioni: Ish Smith, Biyombo, il già citato Beasley, Richardson. Le due conferme saranno la superstar Harden e il progetto di superstar: the Greek Freak, Antetokounmpo.

5. Ultima domanda e poi ti lascio, non prima di averti ringraziato, puoi dirci secondo te quali sono gli ingredienti necessari per arrivare alla vittoria?
Un draft solido in cui non devono assolutamente essere sbagliate le prime tre/quattro chiamate, costanza nella gestione della squadra per essere pronti ad accaparrarsi i giocatori migliori che si liberano durante la stagione, non avere gravi ammanchi di minuti in un ruolo e - ovviamente - avere fortuna.

Daniele e Marcello se la cantano e se la suonano, ma cambiando un po' i toni delle domande. Stavolta saranno un po' meno buoni... 

A voi il video.

Grazie al lavoro indefesso del nostro grande Pagliardo, vi lascio i link alle varie interviste del media day:

- Ainge

- Stevens

- Smart

- Thomas

- Crowder

- Olynyk

- Green

- Johnson

- Brown

- Bradley

Ho recuperato un po' di informazioni stamattina e le ripropongo in ordine sparso:

- Olynyk ha il via libera per l'attività fisica senza contatto; lui dice che ha ancora 3-4 settimane di convalescenza. realisticamente, dico io, salterà le prime due settimane di RS. Non male se fosse così.

- Horford ha espresso parole al miele per Boston ed è rimasto colpito dal fatto che durante la serie contro Atlanta i tifosi bianco-verdi fossero tutto sommato gentili con lui. In molti gli hanno detto: "tanto tu il prossimo anno sei dei nostri" (leggi news sotto a questa).

- Thomas dice che ha cambiato dieta e che quest'estate non ha mai mangiato junk food e ha ripreso a mangiare verdure sistematicamente o per dirla come ha detto lui: "Ho ripreso a mangiare verdure come quando mio padre mi obbligava a mangiarle". Dice che ha visto anche uno specialista del sonno perchè ha qualche problema nel dormire dopo le partite (Lo capisco).

- Danny Ainge ci ha regalato una delle sue risposte sibilline sul tema ritiro maglia KG e The Truth: "Non posso sostituirmi a chi governa questa organizzazione, ma sapete perfettamente la risposta alla vostra domanda". A tal proposito, se può fungere da indizio, Green non si è ripreso la sua vecchia maglia nr.5, ma il 30. Sempre a proposito di Green, ha candidamente ammesso: "Pure io mi sarei scambiato con Kevin Garnett nel 2007".

- Ultima notizia che rientra nell'universo cavolate da Media Day: James Young ha detto che si è guardato tanti video di Paul George e che quello è il suo punto di riferimento... Personalmente mi accontenterei che il suo riferimento fosse, che so, Mike Miller. altro che Paul George... 

- Forse l'unica altra cosa non di circostanza del Media Day è l'esposizione di Crowder verso il movimento Black Lives Matter. Jae nostro dice che sarebbe opportuno organizzare una manifestazione come organizzazione che sia incentrata sull'energia positiva, perchè tutta questa negatività non la puoi sconfiggere con altro rancore e odio. Danny non è sembrato contrario, o quantomeno ha detto: "Siamo pienamente a supporto delle libertà individuali". Aldilà del politically correct non mi stupirei se i Celtics si muovessero in qualche direzione: sarebbe anche un'ottima occasione per scrollarsi definitivamente di dosso l'alone della squadra di "soli bianchi" derivante ancora dai decenni passati.

Al media day di ieri, tanti sorrisi, molte parole e tantissime foto/filmati dei nostri ragazzi. ovviamente molto interesse girava intorno ad Al Horford e finalmente sono arrivate mille immagini con la maglia dei Celtics.

Al ha dichiarato che la sua scelta di venire ai Cetlics è stata ben ponderata e che quando giocò a Boston la prima volta, fu ipnotizato dai banner appesi sul soffito: "Non riuscivo a smettere di guardarli... sono troppo potenti".

Continuando ha definito Boston un posto speciale ed i tifosi come gente intelligente e preparata, oltre che estremamente passionale. Continuando la sua chiacchierata coi media ha dichiarato: "Sono a conoscenza della storia di questa franchigia e della passione che c'è qui. Una delle ragioni per cui sono qui è che voglio far parte di tutto questo".

Tornando sugli ultimi playoff il nostro nuovo lungo ha dichiarato: "Sono rimasto molto impressionato da come la squadra giocasse duro ed intensamente. Era chiarissimo il lavoro fatto da Stevens e di come avesse creato un'ottima armonia coi giocatori. Questo in campo si vedeva". Ha inoltre rivelato che David Ortiz gli ha parlato benissimo di Boston e di come la città respiri sport da ogni suo poro e che durante l'ultima serie con Atlanta a Boston, i nostri tifosi abbiano cambiato atteggiamento nei sui confronti "suggerendogli" di  venire a giocare a Boston con la "maglia giusta".

Si è detto felicissimo di essere con noi e di voler lottare per il titolo a breve, cosa che ovviamente speriamo tutti.

Uno dei momenti più esaltanti dell'era KG ai Celtics, è stato al momento della sua firma, che ci fece letteralmente impazzire di gioia...

Poche scarne parole e un piccolo filmato, così Kevin Garnett ha deciso smettere col basket giocato e di annunciare il suo ritiro. In questi giorni su questa decisione si erano diffuse sempre più indiscrezioni, mancava solo l'ufficialità che ora è arrivata.

Tutti noi tifosi resteremo per sempre grati a KG per tutto quello che ha fatto su un parquet e noi tifosi dei Celtics non dimenticheremo mai la sua classe e la sua intensità quando nell'estate del 2007 decise di vestire i nostri colori, culminati con la finale vinta del 2008.

Per questo e per tutte le emozioni che ci ha regalato, grazie di tutto KG.

Ogni anno a questo punto del calendario, escono svariate classifiche con il valore dei giocatori della NBA. Primo in ordine cronologico, almeno io ho visto solo loro per ora, Sport Illustrated che qualche giorno fa ci ha deliziato con la sua TOP100. Ma prima di svelare la TOP10, vediamo come sono posizionati i nostri ragazzi:

#86 - Amir Johnson (anno scorso: 88)
#72 - Avery Bradley (anno scorso: non in classifica)
#53 - Jae Crowder (anno scorso: non in classifica)
#45 - Isaiah Thomas (anno scorso: 88)
#18 - Al Horford (anno scorso: 21)

Quindi ben cinque giocatori dei Celtics sono entrati in classifica, un ottimo attestato da parte di SI. Tralasciando il fatto che Thomas si ritiene ufficialmente offeso dalla sua classifica, in generale il fatto che lui e gli altri tre presenti lo scorso anno abbiamo migliorato la propria classifica, è una diretta testimonianza della bella stagione fatta lo scorso anno e dell'aspettativa che c'è per quella l'imminente .

Ma ecco la TOP10:
#10 - Blake Griffin, PF, Clippers (anno scorso: 8)
#09 - Paul George, SF, Pacers (anno scorso: 20)
#08 - Anthony Davis, PF, Pelicans (anno scorso: 3)
#07 - James Harden, SG, Rockets (anno scorso: 5)
#06 - Kawhi Leonard, SF, Spurs (anno scorso: 11)
#05 - Russell Westbrook, PG, Thunder (anno scorso: 7)
#04 - Chris Paul, PG, Clippers (anno scorso: 6)
#03 - Steph Curry, PG, Warriors (anno scorso: 4)
#02 - Kevin Durant, SF, Warriors (anno scorso: 2)
#01 - LeBron James, SF, Cavs (anno scorso: 1)

Sapete qual'è la squadra NBA che ha vinto più parite nella storia della lega?

No signori, purtroppo non siamo noi, ma i Los Angeles Lakers. Ma questo "anomalo" dato potrebbe cambiare in questa stagione. Infatti i Lakers attualmente sono fermi a 3235 vittorie, mentre noi siamo a 3221. Quindi con sole 15 vittorie in più dei nostri storici rivali, i Celtics diventerebbero la squadra con più partite vinte della storia NBA.

Visto che tutti, me compreso, danno i Celtics oltre le 50 vittorie stagionali ed i Lakers intorno alle 25, è facile auspicare che in questa stagione il sorpasso diventerà una realtà.