A dire il vero si tratta di piccoli assestamenti nell'organico che molto probabilmente non avranno nessun effetto nel roster definitivo per la prossima stagione.

Ma procediamo con ordine:

1. I Celtics comunicano la firma di Marcus Georges-Hunt per il prossimo training camp. Ala piccola di Georgia Tech, è uno dei tanti "non scelti" dell'ultimo draft. Buon fisico, anche se sotto dimensionato per il ruolo, deve migliorare in molti aspetti e molto probabilmente in suo impegno con noi non andrà oltre il  training camp, forse nel suo futuro c'è la firma con una squadra in D-League.

2. A proposito di D-League, Abdel Nader ha firmato per i Red Claws e quindi resta sotto la nostra sfera di controllo. Erano pervenute diverse offerte dall'Europa per avvalersi dei suoi servigi, ma il ragazzo ha scelto di restare vicino ai nostri destini.

3. I Celtics hanno rinunciato definitivamente ai diritti su Colton Iverson, seconda scelta del 2013. Anche se ha vestito la nostra maglia sia nella summer league del 2013 che in quella del 2014, non è mai stato invitato ai vari training camp ed ovviamente non ha mai fatto parte del roster durante la stagione regolare. Non possiamo far altro che fare tanti auguri al ragazzo per il preseguo della sua carriera.

Noi di Celtics.it vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza ed il supporto per tutti coloro che sono rimasti coinvolti nel tremendo sisma che ha colpito il nostro paese. I nostri pensieri vanno a tutti quelli che in questo momento stanno affrontando questa immane catastrofe con un coraggio ed una forza unici.

Un plauso alla macchina degli aiuti e speriamo vivamente che una volta passata l'emergenza non si abbandonino queste terre e le sue genti.

Nel nostro piccolo possiamo fare anche noi qualcosa: doniamo 2 euro con un semplice SMS o una telefonata, costa poco ed è un gesto di solidarietà verso chi soffre.

Sembra proprio che ci sia dell'interesse reciproco tra il giocatore dei Sixers nativo di Malden nei pressi di  Boston, Nerlens Noel, ed i Celtics. In un recente tweet Nerlens ha scritto:

Dopo poche ore il suo avatar è cambiato da questo:

A questo (non è un errore, è davvero così nero):

Dopo quanto successo con Bogut e Sullinger, che poco prima di trasferirsi avevano tolto ogni riferimento delle loro squadre (Warriors e Celtics), possiamo aspettarci di tutto.

Nella notte italiana è stato rilasciato il calendario NBA per la prossima stagione. Si torna a giocare il giorno di Natale (contro i Knicks) ed è stata data maggiore attenzione ai nostri colori con 22 dirette nazionali, quasi il triplo di quelle delle scorso anno.

Si aparte il 26 ottobre in casa contro i Nets, ed il giorno dopo subito il primo back-to-back in casa dell'amico Rondo a Chicago.

Il 18 novembre arriva la corazzata dei Warriors a Boston e come detto a Natale si gioca a New York.

Il 3 febbraio arrivano a Boston i Lakers, mentre il 5 febbraio, giorno del superbowl, si gioca contro i Clippers sempre in casa.

Il 3 marzo la sfida con i Lakers a casa loro, mentre per l'8 marzo la sfida ai Warriors in casa loro.

Si chiude il 12 aprile in casa contro i Bucks.

Saranno ben 4 le sfide ai campioni dei Cavs e 17 i back-toback (da 19). La più lunga trasferta sarà di 5 partite, mentre per due volte avremmo una striscia di 6 partite casalinghe. Il mese più impegnativo sarà sicuramente dicembre con 16 partite di cui 10 fuori casa, il mese di gennaio invece proporrà 14 gare di cui 10 in casa.

Per ora sono solo rumor e quindi valgono quanto pesano (quindi nulla), ma alcune voci danno come possibile un ritorno di Ray Allen con la nostra maglia. Dopo due anni di inattività il tiratore del nostro titolo del 2008, sembra voglia dare una mano alla crescita dei nostri ragazzi e mettersi ancora una volta in gioco.

Ancor prima delle implicazioni e dei dubbi legati alla condizione atletica di Ray, sembra curioso che abbia indicato la nostra squadra per un possibile rientro in attività (insieme ai Bucks), dove di certo non si è lasciato nei migliori modi. Infatti nei primi giorni di luglio del 2012, preferì andare a Miami dai rivali dei Celtics di quel periodo e che oltretutto ci avevano appena eliminato in quella edizione dei playoff. Non tutti accettarono quella scelta, tra i tifosi ed anche tra i componenti di quel roster, anche perché rifiutò un contratto doppio rispetto a quello firmato poi gli Heat. Certo Ray restò molto offeso dal trattamento ricevuto dai Celtics, che di fatto lo avevano scambiato per O.J. Mayo (per poi tornare sui propri passi e non effettuare lo scambio), senza considerare che il rapporto con il nuovo proprietario tecnico dei Celtics, Rajon Rondo, era davvero ai minimi termini.

Di tempo ne è passato comunque tanto e di quella squadra non è rimasto più nessuno, quindi ragioniamo da professionisti e non da tifosi, se Allen può dare qualcosa alla causa bene venga.

Qualche giorno fa i Celtics hanno annunciato le partite che comporranno la nostra preseason.

Finalmente il nostro canale di Youtube ha una sigla e ne sono molto fiero.

In questo video Daniele (Deep) e Marcello (Mondo Cane) rispondono alle domande del nostro forum, compresa l'annosa questione di chi sia la più bella tra Scarlett Johansson e Megan Fox.

Oggi Ainge è scatenato e vuole mettere a posto il roster, forse in previsione di qualche trade? Non lo sappiamo intanto ha firmato Gerald Green, cavallo di ritorno, con un contratto al minimo per un veterano (1x1.4M). Per Zeller invce si parla di un rinnovo, ma con un contratto diverso da quello che aveva fino a quast'anno, essendo questo di 2 anni a 8 milioni a stagione, ma solo il primo anno sarà garantito.

Vengono firmati anche i rookie Jackson, con un contratto garantito e Bentil con uno parzialmente garantito.

PG: Thomas, Smart, Rozier, Jackson

SG: Bradley, Hunter, Young

SF: Crowder, Green, Brown

PF: Johnson, Olynyk, Jerebko, Bentil

CE: Horford, Mickey, Zeller

Insomma un roster bello pienotto non trovate?

Ammetto che il titolo è un po' semplicistico, ma rende comunque l'idea. Infatti durante la Basketball Hall of Fame di giovedì, Jae ha espresso il suo disagio nel vedere Durant firmare con i Warriors anziché continuare a combattere contro un team da 73 vittorie.

Ricordiamo che i Celtics erano una delle sei candidate per ottenere i servigi di Durant all'inizio del mese di luglio, per quei due o tre che se ne fossero dimenticati.

"Siamo stati una l'unica squadra a battere Cleveland e Golden State sul loro campo. L'unica squadra in NBA, i Boston Celtics", dice Crowder a MassLive.com. "Gli abbiamo detto questo. Gli abbiamo mostrato tutti i filmati e lo scoouting report per marcare Curry e Thompson, il nostro intero game plan fondamentalmente. Questo mi fa uscire pazzo. Gli abbiamo spiegato tutto, cioè come batterli e come lo abbiamo fatto e lui si è unito proprio a loro....".

"In seguito, ho parlato con Isaiah Thomas, ripensandoci non avremo dovuto dirgli tutto, ma realisticamente non pensavamo che sarebbe finito a Golden State, nessuno lo pensava. E' stato come uno schiaffo in faccia....".

Crowder, che è stato parte della delegazione che ha incontrato Durant negli Hamptons, fa da eco a ciò che gli altripensavano dopo l'incontro: "Sembrava che Boston dopo l'incontro con Durant avesse fatto il passo decisivo per portare il giocatore a casa". Crowder è rimasto incredulo alla firma di Durant con Golden State.

Durante la serata un giovane fan ha chiesto a Crowder il giocatore più difficile da marcare e il nostro giocatore a scelto proprio Kevin Durant e dal pubblico si sono levati molti fischi, probabilmente con molti tifosi biancoverdi seduti tra di loro. Ridendo ha detto: "Sono con voi ragazzi...".

Crowder ha apprezzato l'esperienza di reclutamento di Durant, soprattutto che i Celtics abbiano creduto in lui come parte di ciò. Gli è piaciuto vedere Tom Brady tra di loro per cercare di convincere l'ex Thunder. "Non dimenticherò mai la presenza di Tom, è stata inaspettata. Lo hanno tenuto come una sorpresa per sorprendere Durant. E' stato bello poter parlare liberamente con un giocatore della sua levaura, ci siamo scambiati molte opinioni, è stato molto bello". Durante l'incontro Tom Brady ha spiegato cosa fosse vivere e giocare a Boston, di come i tifosi fossero speciali, di come fossero appassionati e desiderosi di vincere, ma sempre rispettosi dello sport e del gioco. Ha parlato di come a Boston ci fosse la cultura dello sport e della vittoria.

Crowder crede che aver reclutato Horford sia un upgrade per il team e che la squadra cercherà pedine aggiuntive per diventare una reale contender. "Mi sono appena messaggiato con Danny Ainge per vedere dove stiamo andando e lui mi ha detto che sta ancora cercando di fare alcune mosse, siamo ancora attivi. Abbiamo giovani e grande talento oltre a numerosi asset, questo dobbiamo capirlo. Siamo da corsa per fare quello che vogliamo, possiamo anche essere aggressivi sul mercato se lo riteniamo opportuno. Mi sento come se fossimo ad una o due mosse dal completare il tutto".

"Horford ci aiuterà tremendamente e se mi chiedete quante vittorie faremo io vi rispondo 59. Lui ha intenzione di aiutarci e molto. L'anno scorso abbiamo fatto 48 vittorie senza uno come lui. Può aiutarci molto perché il suo gioco si adatta perfettamente al nostro stile, non deve cambiare nulla della sua natura, ma deve giocare esattamente come sa".