Oggi è uno di quei giorni speciali per i tifosi delle franchigie NBA, il giorno in cui si decide l'ordine del scelta al prossimo draft, il giorno della Lottery.

Per i Celtics ci sono il 15.6% di possibilità di scegliere la TOP1 ed il 46.9% di essere in TOP3, insomma i buoni auspici ci sono tutti. Il nostro alfiere sarà Isaiah Thomas che sarà presente e ci rappresenterà, speriamo che ci porti la fortuna che ormai da tempo abbiamo smarrito al draft. Senza andare nel tragico con la scelta di Bias, tante altre volte la dea bendata si è voltata dall'altra parte facendoci mancare al presa di giocatori come Duncan o Durant, tanto per fare due nomi a caso.

Con il conferimento del premio di MVP assegnato a Curry, prima volta nella storia all'unanimità, facciamo un rapido recap proprio dei premi stagionali.

MVP: Steph Curry, GS (secondo anno consecutivo)
DOY: Kawhi Leonard, SA (anche lui per il secondo anno consecutivo)
Sixth man: Jamal Crawford, LAC (terza vittoria)
MIP: C.J. McCollum, POR
Coach of the year: Steve Kerr, GS
Executive: R.C. Buford, SA (seconda vittoria)

I nostri sono entrati nelle classifiche dei premi elencati, vediamo nel dettaglio in quali:

- Brad Stevens ha terminato al sesto posto come allenatore dell'anno;

- Avery Bradley e Jae Crowder entrano nella classifica dei migliori difensori dell'anno rispettivamente al sesto ed al quattordicesimo posto;

- Jae entra anche nella classifica del most improved al sesto posto insieme ad Isaiah Thomas che è all'ottavo;

- Turner occupa la quinta posizione come sesto uomo dell'anno.

Il 17 maggio è molto vicino, finalmente sapremo che scelta verrà data ai nostri Celtics. Ci sono il 15.6% di possibilità di scegliere la TOP1 ed il 46.9% di essere in TOP3. Però i Celtics non sono molto fortunati al draft, basti pensare a quando nel 2007 si mosse addirittura Tommy Heinsohn e da una potenziale 2 (che ci avrebbe portato K.Durant) arrivò una delundente 5, che convinse Ainge a ribaltare la squadra come un calzino in quella che ben tutti sappiamo sarebbe diventata l'era dei big three Allen-Pierce-Garnett.

Quindi visto che non bisogna scherzare con il destino, proprio per attirarsi le simpatie del fato, Wyc Grousbeck lancia l'idea di mandare qualcuno che con la scaramanzia non scherza davvero, Isaiah Thomas.

Pochi infatti sanno che il nostro piccolo grande uomo ha diverse routine prima, durante e post partita, tutte dedicate alla scaramanzia. Mangia sempre la stessa cosa ed allo stesso orario, non segue mai l'ingresso del quintetto dalla parte della panchina ma dalla parte opposta, la fascetta non l'ha più tolta da una determinata partita, durante l'intervallo si cambia scarpe e via così...

Insomma la proposta è lanciata, IT a scegliere la pallina giusta per i nostri destini e noi siamo assolutamente d'accordo con la proposta.

Può risultare antipatico sul campo, almeno per un tifoso avversario, può sembrare un provocatore, attento più alle sue cifre che ad altro, ma non sapete quanto questo è lontano dalla realtà. Isaiah Thomas è un uomo squadra e tutti nello staff e tra i compagni ne esaltano le doti di leader e ne riconocono l'incredbile spirito di abnegazione. Se non credete a queste mie parole, guardate il volto trafigurato dopo l'eliminazione di ieri e capirete quanto il nostro piccolo grande uomo tiene ai destini dei Celtics.

Il nostro piccolo grande uomo, Isaiah Thomas, non sarà sospeso per gara 4. Al suo colpo contro il "simpaticissimo" Schroder è stato assegnato il grado di flagrant-1, ma non sarà applicata nessuna sanzione accessoria come una squalifica.

Il giocatore di Altanta non ha preso bene la decisione, dicendo che gli è stato mancato di rispetto e che il colpo nulla ha a che fare con basket.

Per un altro episodio della partita, Smart è stato multato di 5.000 dollari per flopping.

Non abbiamo neppure il tempo di gioire della vittoria dei nostri che hanno riaperto la serie contro gli Hawks, che il nostro miglior giocatore autore di ben 42 punti ieri sera, rischia di saltare gara 4 per squalifica. Infatti Thomas per il colpo che potete vedere sotto, rischia la squalifica, che dopo le parole di Stu Jackson è praticamente certa: "he believes Isaiah Thomas will be suspended for one game for contact with Dennis Schroder's head during Game 3".

Purtroppo le notizie che arrivano sull'infortunio di Bradley non sono buone. Il giocatore, uscito nel quarto quarto della partita di stanotte per un sospetto stiramento al bicipite femorale, ha subito dato la sensazione di essere molto sofferente. Dopo alcuni minuti che si contorceva per terra ha provato a rialzarsi per uscire dal campo sulle sue gambe, ma ha dovuto farsi sorreggere dal male che provava.

Oggi Stevens ha parzialmente ammesso che Avery resterà fuori per tutta la serie, anche se ha provato a fare un po' di despitaggio sulle condizione del capitano dicendo che di sicuro per ora non giocherà martedì, ma nessuno gli ha veramente creduto.

Questo apre scenari interessanti ed inattesi, con uno tra Smart e Turner che verrà promosso in quintetto e nelle rotazioni entreranno Hunter e/o Rozier, due rookie non proprio abituati al clima playoff.

Vediamo un po' come reagirà la squadra all'assenza di uno dei sui leader.

ari amici vicini e lontani ci siamo, comincia la parte della stagione NBA più appassionante ed avvincente. Ovviamente sto parlando dei playoff, lo spettacolo più bello di questo mondo, e siamo tutti felici perché anche quest'anno i nostri Celtics ne faranno parte. Non siamo stati però fortunatissimi nella corsa finale per accaparrarsi i posti migliori, infatti al contrario di una bella favola il nostro principesco terzo posto potenziale si è tramutato in un brutto rospo dopo le ultime tre partite contro Atlanta, Charlotte e Miami. In un possibile range che andava dal terzo al sesto posto, ci tocca in dono il quinto posto, con la conseguente perdita del fattore campo amico. Il rammarico è doppio perché finiamo al pari delle squadre citate, 48-34, ed è davvero incredibile pensare che dopo 82 partite siamo tutti con lo stesso record. Per via dei tiebracker e della mancata vittoria di Atlanta nella conference, ci toccano proprio i falchetti al primo turno.

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Questo è l'ultimo borsino dell'anno, quello che chiude la stagione. Forse ne farò uno riepilogativo al termine dei playoff come riassunto di tutta la stagione, ma c'è tempo, non bruciamo le tappe. Questa analisi va dalla partita del 18/03/2016 contro Toronto all'ultima giocata ieri sera in casa con Miami. Si tratta di 14 partite, con un bilancio di 9-5.

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