Tot. 1872
Il Messia riprende l’opera da dove aveva lasciato la scorsa stagione | |
Isaiah Thomas non ha perso tempo a riprendere la sua... missione da dove aveva lasciato la scorsa stagione: in occasione dell’Opening Night dei Boston Celtics contro i Philadelphia 76ers, il 28 ottobre 2015, Isaiah ha registrato 27 punti, 7 assist e 3 palle rubate in 29:09, partendo dalla panchina. Secondo l'Elias Sports Bureau, Thomas è diventato il primo giocatore dei Celtics a raggiungere 25 punti e 7 assist in due partite diverse partendo dalla panchina dal lontano 8 aprile 1986, giorno in cui un certo Larry “The Legend” Bird mise a referto 26 punti, 14 rimbalzi e 7 assist in 31 minuti alzandosi dalla panchina contro i Milwaukee Bucks nella leggendaria Arena che ospitò Lew Alcindor non ancora Kareem Abdul-Jabbar, Guy Rodgers e Oscar Robertson. Per la cronaca, si era agli sgoccioli della RS e Bird partì dal Pino come Kevin McHale, Robert Parish, Danny Ainge, Sam Vincent e David Thirdkill. Lo Starting Five, momentaneamente orfano di Dennis Johnson, prevedeva Jerry Sighting, Scott Wedman, Rick Carlisle, Greg Kite e Bill Walton. “The Big RedHead”, al primo anno in maglia Verde, era arrivato in Massachusetts in seguito alla trade con i Clippers che aveva mandato nella città degli Angeli Cedric “Cornbread” Maxwell e la Prima Scelta al Draft 1986 (tale... Arvydas Sabonis). Boston vinse 126 a 114, anche grazie ai 22 punti (8/11 e 6/6 dalla linea della carità), 12 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero e 2 stopponi dell’ormai 34enne Rosso di La Mesa. I Cervi, che schieravano tra gli altri Paul Pressey, Terry Cummings, Ricky “Big Paper Daddy” Pierce, Alton Lister, Paul Mokesky, Sidney Moncrief, Randy Breuer, Craig Hodges e Kenny Fields, avrebbero incontrato nuovamente i C’s poche settimane dopo, in occasione delle Finali di Conference, finendo letteralmente asfaltati con uno sweep che non ammetteva discussioni. Poi sarebbe stato il turno di Robert Reid e delle Twin Towers di Houston, al secolo Akeem “The Dream” Olajuwon e Ralph “The Tallest Man” Sampson, abbattuti 4-2 con conseguente ennesimo Anello, il 16mo. Di lì a poco, sarebbero iniziati gli anni bui: la tragedia di Len Bias, le dimissioni di Coach K.C. Jones, in un tragico crescendo rossiniano, passando per Coach il cui nome è proibito citare... |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 05.11.2015 |
Isaiah meglio di Reggie | |
I 27 punti postati da Isaiah Thomas contro i Philadelphia 76ers, sono il massimo realizzato da un giocatore dei Celtics dalla panchina in occasione di una partita di apertura della RS da quando Reggie Lewis ne realizzò 26 (12/16 e 2/2 nei liberi) il 3 novembre 1989 nel vecchio Garden. Manco a farlo apposta, anche in quell’occasione i malcapitati furono i Milwaukee Bucks, sconfitti 127 a 114... Per gli amanti delle curiosità: la squadra del Wisconsin schierava tra gli altri Alvin Robertson, uno dei soli quattro giocatori nella storia della N.B.A. a realizzare una Quadrupla Doppia, e Paul Pressey, Gerald Henderson e Tito Horford, i cui figli, Phil, Gerald Jr. ed Al, bazzicano lo stesso campionato con alterne fortune di questi tempi... |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 05.11.2015 |
Rinnovi fatti e non fatti | |
Prima della partita contro i Raptors, i Celtics, con qualche giorno di anticipo, hanno esercitato l'opzione sui contratti di Olynyk, Young e Smart che quindi saranno sotto contratto fino alla fine della stagione 2016/2017. Sono fallite invece le trattative per l'estensione del contratto di Zeller e Sullinger, che quindi a fine stagione saranno free agent e potranno trovare accordi anche con altre squadre. Se ipotizziamo un valore di mercato per i ragazzi, possiamo credere che entrambi stiano cercando un'estensione per 4 anni a cifre comprese tra i 10 e 14 milioni di dollari l'anno, cifre che i Celtics possono dare a livello salariale, ma la domanda è se vorrà Ainge riconoscere certe cifre ai due giocatori. Facciamo per Jared un esempio concreto con un giocatore del suo stesso draft e con un rendimento simile: Michael Kidd-Gilchrist ha siglato un accordo da 4 anni per $52 milioni ($13M a stagione). Questo è il target realistico per Sully? Per Zeller il paragone più attinente per classe del draft e rendimento in campo è sicuramente John Henson che ha firmato un accordo di 4 anni per $44 milioni totali, $11 milioni l'anno. Anche qui credo che siamo difronte al massimo che Zeller possa chiedere. Indubbiamente non sono spiccioli, ma è pur vero che lo scenario contrattuale delle squadre sta per cambiare completamente grazie ai maggiori introiti dei diritti televisivi e quindi valutazioni fatte oggi, con le attuali regole, potrebbero perdere significato il prossimo anno e quelli successivi. |
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Pubblicata da Deep il 04.11.2015 |
Più che un'infrazione di passi un viaggio | |
Ha dell'incredibile quello che è successo nella sfida tra Rockets e Thunder. D.J. Augustin lanciato in contropiede, commette un'infrazione di passi lampante agli occhi dei più, ma non dell'arbitro che gli corre accanto a non più di un metro. Ecco, l'incredible è che non sia stata sanzionata nessuna infrazione.
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Pubblicata da DeeP il 03.11.2015 |
Celtics in TV | |
Terza uscita per i Celtics e subito si va sugli schermi di SkySport2 per una diretta domenicale che ci fa molto piacere. La sifda non è delle più facili visto che davanti avremo i rinnovati San Antonio Spurs che sono sempre una signora squadra, se possibile ancora più forti degli ultimi anni con l'arrivo, tra gli altri, di LaMarcus Aldridge. La diretta è prevista per le 21:30 italiane, mentre le repliche saranno trasmesse lunedì alle 14:00 su SkySportPlus ed alle 23:15 su SkySport2 e martedì alle 7:30 sempre su SkySport2. |
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Pubblicata da DeeP il 01.11.2015 |
R.I.P. Flip | |
Purtroppo arriva la pessima notizia che Flip Saunders, coach e presidente di Minnesota, ha perso la sua battaglia con il cancro e ci ha lasciato a soli 60 anni. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e tutti coloro che volevano bene a Flip. |
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Pubblicata da Luciano Pellegrini il 25.10.2015 |
Final cuts | |
Le sensazioni e le informazioni che pervenivano dall'ambiente dei Celtics negli ultimi giorni, non hanno trovato riscontro nella realtà dei fatti. Infatti arrivano le ultime mosse del mercato biancoverde o meglio gli ultimi movimenti nel roster. Contrariamente a quanto scritto ieri, è proprio tramite i tagli si è arrivati al fatidico numero del 15 effettivi. Walden e Jones sono stati ufficialmente tagliati. Se per il primo non c'erano grossi dubbi, sul secondo un po' di rammarico resta. L'ex Thunder è sicuramente un giocatore di telento e con ampi margini di crescita, ma a dire il vero anche senza un ruolo perfettamente definito. Un in bocca al lupo ad entrambi. |
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Pubblicata da DeeP il 25.10.2015 |
Lunedì le scelte definitive | |
Lunedì pomeriggio alle 17:00, ora della costa EST, i contratti garanti dei giocatori delle franchigie NBA dovranno essere al massimo 15, secondo le ferree regole salariali. Ma a questo punto la domanda nasce spontanea, chi sarà il sacrificato nel nostro roster? Molte fonti diverse sostengono che Ainge intende raggiungere il numero di 15 giocatori attivi tramite una trade e non un taglio. I due candidati più papabili dovrebbero essere Sullinger e/o Young. Inutile tornare ancora su tutte le difficoltà incontrate dal nostro numero 7 in questi anni ed in questa preseason. L'atteggiamento molto apatico di Sully è forse il preludio alla sua partenza ed è possibile che in realtà lui sappesse già da tempo che i suoi giorni a Boston sarebbero presto finiti? La risposta non la conosciamo, ma certo si capirebbero molte cose. Young invece sembra non convincere poi molto lo staff tecnico, ed i suoi miglioramenti appaiono ai più troppo lenti. Il nuovo arrivato Hunter gli ha subito rubato minuti e Stevens punterebbe molto più volentieri su di lui. James potrebbe essere il sacrificato, specie se qualcuno nell'ambiente Celtics dovesse spingere decisamente in questa direzione. So però che se dovesse partire uno dei due ragazzi a me personalmente spiacerebbe, perché intravedo in entrambi del talento. Però le scelte, seppur difficili, vanno fatte e sono sicuro che Ainge pondererà con attenzione ogni scenario possibile. |
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Pubblicata da Deep il 24.10.2015 |
Sforbiciata nel roster | |
I Celtics tagliano Coty Clarke, Malcolm Miller e Levi Randolph, portando il roster a 17. Per ora resite invece la posizione di Corey Walden. Per tutti i giocatori citati, anche per Walden, si prospetta in futuro in D-League con i Maine Red Claws. |
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Pubblicata da Deep il 21.10.2015 |
Problemi per Sully | |
Il futuro di Sully sembra davvero incerto in questo momento e tanti fattori portano a pensare che forse il suo destino lo porterà lontano da Boston. In questa preseason Jared è uno dei big men meno utilizzati da Stevens e spesso entra in campo solamente nel secondo quarto, con evidente insoddisfazione del ragazzo. Certo il nostro numero 7 non fa molto per mascherare questo malessere, ed in più di un'occasione è sembrato molto apatico verso le decisioni del coach. Anche se la sua presenza sotto i canestri è di indubbia qualità, le sue prestazioni offensive non lo aiutano di certo, come l'1/8 della recente sfida a New York. Ma se mai potesse peggiorare ancora la situazione, Stevens recentemente ha dichiarato che ogni notte utilizzerà quattro big men. Tutto bello se non fosse che nelle gerarchie Lee, Johnson, Zeller ed Olynyk sembrano nettamente davanti a Jared, con il giovane Mickey che scalpita per reclamare un po' di spazio. Anche se da fuori apparentemente il clima tra la società ed il giocatore sembrano buoni, più di qualcuno ipotizza che Ainge sia stanco della mancata professionalità di Sullinger che non riesce ad arrivare ad un peso forma da atleta NBA, a differenza dei compagni di reparto che sono esemplari sotto questo aspetto. Questo inevitabilmente incide sulla fragilità fisica del ragazzo, che spesso accusa problemi che lo tengono lontano dal campo, anche per lunghi periodi. Qualche giorno fa Sully, rispondendo ai cronisti sul suo momento, ha usato parole di circostanza che però non nascondono un certo fastidio: "Siamo solo in preseason, la stagione vera deve ancora iniziare. Aspetto le mie occasioni, intanto continuo ad allenarmi duro in palestra ed a prendere i miei tiri, anche se non ho giocato molto fino ad ora". Insomma l'affare non è per nulla di facile risoluzione, anche perché non scordiamoci che i Celtics devono prendere una decisione sul suo futuro: investire su di lui e sul suo indubbio talento o lasciarlo partire non potendo sopportare la mancanza di professionalità e l'approssimazione atletica che da sempre lo accompagna? Fortunatamente non sono il GM dei Celtics e non devo trovare una soluzione a quersto enigma, ma i dubbi sul Sullinger sono molti purtroppo, noi non possiamo far altro che assitere all'evolversi degli aventi. |
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Pubblicata da Deep il 18.10.2015 |
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