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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


Legenda e Stats


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Tot. 1868

Il Profeta sulle tracce di The Truth

Isaiah Thomas, proclamato Miglior Giocatore della settimana conclusasi domenica 12 aprile 2015 per la Eastern Conference, ha tenuto per l'occasione una media di 22.7 punti (quarto nella Eastern Conference) e di 5.7 assist (decimo nella Eastern Conference).

Il Profeta è il primo celtico ad essere premiato Miglior Giocatore della settimana per due volte nel corso di una stessa stagione dai tempi di Paul Pierce, che ricevette tale onorificenza durante la stagione 2011/­12.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 16.04.2015


Calendario sfida ai Cavs

Ecco la lista degli incontri tra noi ed i Cavs che inizieranno domenica alle 21:00, in diretta su SKY da noi oltretutto. Da notare che gli orari e le date sono riferiti al fuso orario italiano, per facilitarne la nostra comprensione.

Game 1: il 19/4 alle 21:00. @CLE (ABC)
Game 2: il 22/04 alle 01:00 @CLE (TNT)
Game 3: il 24/04 alle 01:00 @BOS (TNT)
Game 4: il 26/04 alle 19:00 @BOS (ABC)
Game 5: il 28/04 @CLE (TV/TIME DD)*
Game 6: il 30/04 @BOS (TV/TIME DD)*
Game 7: il 02/05 @CLE (TNT, TIME DD)*

Legenda:
DD = da decidere.
* Se necessari




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Pubblicata da DeeP il 16.04.2015


L'anatra ferita

Io non aggiungo nulla, se non che sono rimasto sorpreso davanti al "gesto tecnico" di Gigi stanotte contro i Raptors.




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Pubblicata da DeeP il 15.04.2015


Si torna ai playoff

Stevens al suo secondo anno centra la qualificazione ai playoff con un gruppo che ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Grandi tutti i protagonisti di questa cavalcata, e noi tifosi siamo estremamente orgogliosi dei nostri ragazzi.

Nonostante il rimpasto continuo di questa stagione, la perdita della nostra star Rondo, i Celtics non si sono mai arresi ed anzi sono sembrati sempre più determinati. Il gioco è migliorato con l'aumentare dell'amalgama tra i vari componenti e come ciliegina sulla torta è arrivato in città Isaiah Thomas che da quando ha messo la nostra canotta sulle spalle non ha smesso un attimo di fare le onde.

Ora non possiamo far altro che sognare, intanto ci possiamo lasciare andare ad un grosso e fragoroso LET'S GO CELTICS!!




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Pubblicata da Deep il 14.04.2015


Thomas giocatore della settimana

Il nostro Isaiah Thomas è stato eletto giocatore della settimna nella Eastern Conference in virtù dei suoi 22.7 PPG, 5.7 APG and 2.7 RPG, e cosa più importante siamo 3-0 nel periodo preso in esame.

Come non esaltarsi col piccolo grande uomo...





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Pubblicata da DeeP il 14.04.2015


Celtics in TV

Finalmente si torna in TV dopo così tanto tempo che neanche mi ricordo l'ultima volta. Il nostro povero inizio da stagione in cui si navigava a vista tra l'undicesimo ed il dodicesimo posto e la cessione di Rondo che sembrò sancire l'abbandono delle nostre velleità, ci aveva tolto appeal presso i grandi network che non avevano messo in programma nessun incontro dei nostri.

Male, perchè i Celtics hanno cambiato passo e sono diventati squadra vera e con legittime ambizioni di entrare nella griglia dei playoff. In questo momento occupiamo la settima posizione e la partita trasmessa stasera alle 21:00 su SkySport3 contro i Cleveland Cavs potrebbe essere proprio un gustoso aperitivo del primo turno di playoff tra noi e la squadra di James.

Per le repliche (ma spero non vogliate perdervi la diretta) SKY promette che lunedì ci saranno due passaggi alle 19:30 ed alle 23:25 su SkySport2.

Tra gli ospiti proprio LeBron non ci dovrebbe essere, preferendo riposare. Ma le notizie come sempre trapelano col contagoccie per paura di incorrere in sanzioni della lega, quindi scopriremo chi ci sarà o meno al momento della palla a due o giù di li...

A noi interessa poco, ci servono vittorie per ambire ad un posto ai playoff, Cleveland, Toronto e Milwaukee sono sul nostro cammino e devono essere sconfitte.

A stasera, tutti carichi e motivati, birra in una mano e sacco delle patatine nell'altra.




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Pubblicata da DeeP il 12.04.2015


Marcus Smart sulle orme dei pił grandi rookies celtici

Marcus Osmond Smart da Flower Mound (Texas) è prossimo a concludere la sua prima RS da pro nella NBA con almeno 500 punti, 200 rimbalzi e 200 assist: qualora ciò si verificasse, Wicked Smahhht sarebbe solo il sesto giocatore nella storia dei C's a concludere l'anno da rookie con simili risultati.

Di seguito sono elencati gli altri cinque Celtici che lo hanno preceduto in questa particolare classifica:




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 11.04.2015


Jae Crowder, Most Improved Man dei Celtics?

Corey Jae Crowder è passato ai Celtics il 18 dicembre 2014, assieme a Jameer Nelson, Brandan Wright, una prima scelta (2015) protetta, una seconda (2016) e 13 mln. di dollari di TPE, in occasione della trade che ha mandato Capitan Rajon Rondo e il rookie canadese Dwight Powell ai Dallas Mavericks.

Quando arrivò in Massachusetts, l'ala 24enne originario di Vila Rica in Georgia, scelto durante il Draft 2012 al secondo giro con il numero 34 (subito prima di Draymond Green. Vale la pena di ricordare che i C's scelsero Jared Sullinger al 21) era praticamente uno sconosciuto. Dopo un periodo piuttosto breve di adattamento, però, l'ex Marquette University (un college gesuita che ha vinto un solo titolo NCAA, ma che ha annoverato tra le sue fila giocatori del calibro di Maurice "Bo" Ellis, Maurice Lucas, Steve Novak, Glenn "Doc" Rivers, Dwyane Wade e di recente Jimmy Butler e Wesley Matthews) ha cominciato a carburare, migliorando sensibilmente le proprie prestazioni.

A fungere da spartiacque, manco a dirlo, l'All-Star Game: prima della pausa di febbraio, Jae viaggiava a una media di 5.4 punti, 2.3 rimbalzi e 0.9 assist in 15.9 minuti a partita. Attualmente, la media è salita vertiginosamente: 11,9 punti, 5.9 rimbalzi, 1.7 assist e 0.9 palle rubate in 27.8 minuti a partita. Per tacere della fenomenale intensità con cui difende sugli avversari, al punto da poter essere considerato ormai un punto fermo della squadra allenata da Coach Brad Stevens.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 11.04.2015


Killer Zeller

Il 4 marzo 2015, un Tyler Zeller bellamente servito da Marcus Smart ha messo a segno a fil di sirena un lay­up con cui ha consegnato ai Celtics la vittoria 85­-84 sugli Utah Jazz al TD Garden. Secondo l'Elias Sports Bureau, il 25enne californiano, ex campione 2009 con i Tar Heels della North Carolina University, è solamente il secondo Centro partito durante questa RS nello Starting Five ad aver realizzato un buzzer beater vincente. L'altro è DeMarcus Cousins dei Sacramento Kings.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 11.04.2015


Flip and The Roadrunner

Primo, importante, passo di Phil Pressey nella storia dei Celtics: venerdì 13 marzo, il figlio di Paul, indimendicata guardia-ala dei Bucks tra il 1982 e il 1990, ha realizzato la sua prima Doppia Doppia nella NBA: in 27:02 minuti complessivi di gioco, Flip ha refertato 10 punti (4 su 5 al tiro e 2 su 4 nei liberi) e 10 assist, accompagnati da 2 recuperi, 3 perse, 4 falli ed una stoppata data. Si è trattato della prima Doppia Doppia (assist e punti) realizzata da un giocatore dei Celtics uscito dalla panchina negli ultimi 18 campionati. L'ultimo a riuscirvi fu, l'8 novembre 1997, Tyus Edney: nel corso della stagione che incoronò Tim Duncan Rookie of the Year per gli Spurs (i C's, appaiarono i Bucks a fine RS, chiudendo 36-46: era il primo anno di coach P****o...), il tascabile playmaker proveniente dalla UCLA che indossava la canotta verde con il numero 20, realizzò 11 punti e servì 10 assist giocando contro i Bucks nel postmoderno BMO Harris Bradley Center. Vinsero i Bucks 105 a 96.

Per gli amanti della storia, i C's schierarono uno Starting Five composto da Antoine "Employee Number Eight" Walker, Ron Mercer, Travis Knight, Walter McCarty e Chauncey Ray "Mr. Big Shot" Billups (la terza scelta assoluta che di lì a poco, il 18 febbrao 1998, una mente geniale, indovinatene il nome..., avrebbe tradato a Toronto con Dee Brown, Roy Rogers e John Thomas in cambio di Kenny Anderson, Ronald Jerome "Popeye" Jones e del croato futuro Olimpia Milano, Zan Tabak). I padroni di casa, guidati da Chris Ford, schierarono invece un secondo anno che nel 2008 avrebbe incendiato il TD Garden, tale Walter "Sugar Ray" Allen, Glenn Alan "Big Dog"Robinson Jr. (rocciosa ala piccola proveniente da Purdue che vinse l'Anello con gli Spurs a fine carriera nel 2005, nonché padre di Glenn Alan III, rookie di Minnesota e Philadelphia quest'anno), il Centro Ervin Johnson Jr. (miglior rimbalzista difensivo NBA nella stagione precedente) e il play Thomas Terrell "Tee Bee" Brandon che, assieme all'ala forte Tyrone Hill, era appena arrivato in Wisconsin da Cleveland, nell'ambito di una trade a tre che aveva spedito Sherman Douglas da Milwaukee in Ohio e Vin Baker ai Sonics, i quali avevano regalato ai Cavs nientemeno che Shawn "Reign Man" Kemp, il giocatore più falloso del decennio 1990-2000... La panchina dei padroni di casa era sicuramente più scarsa di quella bostoniana, disponendo di due solo giocatori affidabili (Mike Curry, una appena discreta guardia-ala proveniente da Georgia Southern, e Armen "The Hammer" Gilliam, un'ala dai bicipiti spaventosi e dal tiro più che discreto che durante i 13 anni di carriera pro ebbe un rendimento per punti e rimbalzi più che soddisfacente. Morì prematuramente di infarto durante una partita, mentre guidava come Head Coach i Lions della Penn State Altoona University a soli 47 anni). Da parte loro, i Verdi potevano disporre invece, oltre a Edney, di: Bruce Bowen (un'ala piccola destinata a vincere ben tre anelli a San Antonio, distinguendosi come uno dei migliori difensori della storia, ma anche come uno dei più bastardi in assoluto, celebre per l'abitudine di infilare il proprio piede sotto quello dell'avversario che aveva appena effettuato un tiro in sospensione, con l'intento di farlo cadere: leggendarie, a questo proposito, le feroci dispute con Wally Szczerbiak, Ray Allen, Amar'e Stoudemire, Vince Carter ed il columnist della ESPN Bill Simmons). Pervis "Never Nervous" Ellison, un Centro sottodimensionato ma di gran talento, cresciuto alla Louisville University alla scuola di Denny Crum che ebbe una carriera sfortunata a causa dei numerosissimi incidenti che ne limitarono drasticamente le presenze sul parquet: a questo proposito, fu Danny Ainge, suo compagno ai Kings, ad affibbiargli lo scomodo nick di "Out of service Pervis". E pensare che nel 1992, al secondo anno di contratto con i Washington Bullets, Pervis si gudagnò il titolo di Most Improved Player, concludendo la stagione con 20.0 punti, 11.4 rimbalzi e 2.68 stoppate di media...). Dee Brown (il vincitore del 1991 NBA Slam Dunk Contest con una celebre schiacciata no-look, che si era appena ripreso la fascia di capitano dopo la sciagurata parentesi di Ricky Fox dell'anno precedente, ma era destinato a lasciarla a breve ad Ellison).

E Tyus Edney? Roadrunner (questo il nick assegnatogli dai compagni di squadra della sua Alma Mater, proprio per le caratteristiche di rapidità, intelligenza e inafferrabilità che lo rendevano simile all'omonimo rivale di Wile E. Coyote nato dalle matita di Chuck Jones nel 1948) lasciò la NBA a fine stagione per l'avventura europea. Un'avventura che, fatta salva una breve parentesi di 24 partite con i Pacers (stagione 2000-2001) proseguì ininterrottamente fino al 2010 e fu ricchissima di vittorie e riconoscimenti personali.
   
1998-1999 Žalgiris Kaunas (Campionato lituano, Coppa dei Campioni, Lega nordeuropea NEBL, MVP delle Final Four di Coppa dei Campioni)

1999-2000 e 2001-2004  Pall. Treviso Pall. Treviso (2 Campionati italiani:  2001-2002 e 2002-2003. 3 Coppe Italia: 2000, 2003 e 2004. 2 Supercoppa italiana: 2001 e 2002. 2 All-Euroleague First Team:  2001-2002 e 2002-2003. 1 MVP Coppa Italia Serie A: 2003. 2 MVP Supercoppa italiana: 2001 e 2002

2004-2005 Virtus Roma

2005-2006 Olympiacos

2006-2007 Fortitudo Bologna

2007-2008 Azov. Mariupol (Campionato ucraino, Coppa di Ucraina)

2008 Siviglia

2009-2010 Turów Zgorzelec
   
Attualmente, Tyus è Director of men's basketball operations della UCLA, che nel 2009 lo ha ammesso alla propria Hall of Fame: perché, dimenticavamo, nel 1995 Roadrunner vinse il Campionato NCAA con i Bruins e fu insignito del Frances Pomeroy Naismith Award, mentre nel 2014 ha ricevuto il Pac-12 Conference Hall of Honor (2014), un premio assegnato in passato a gente come Gary Payton, John Wooden, Bill Sharman, Bob Houbregs, Steve Kerr, Kareem Abdul-Jabbar, Darrall Imhoff, Gail Goodrich, Lionel Hollins, Jim Loscutoff, Jamaal Wilkes, Steve Hawes, Marques Johnson, Paul Westphal e Greg Ballard...




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 11.04.2015




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