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News sui Boston Celtics in particolare e sull'NBA in generale

In questa sezione troverete diverse news che parlano di NBA ed in particolare di Boston Celtics. Le news sono divise in categorie in modo da permettere una rapida classificazione della notizia. A fianco della descrizione delle categorie in Legenda e Stats trovate il numero di post presenti nella specifica categoria. Cliccando sull'icona della categoria sia in Legenda e Stats che nel post filtrerete le categorie per l'argomento prescelto.


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Tot. 1872

Rondo e KG titolari ad EST.

Kevin Garnett da centro e Rajon Rondo da playmaker, saranno titolari nella partita delle stelle (ASG) che si disputerà in febbraio a Houston. Insieme ai nostri alfieri ci saranno nel quintetto James (Heat), Wade (Heat) e Anthony (Knicks). Chissà come quest'ultimo sarà felice di giocare con Garnett, col quale ha avuto dei problemi nel recente passato. Il pubblico, che sceglie i quintetti, ha già decretato quale sarà la sfida per il titolo: Boston (2 rappresentanti) e Miami (2 rappresentati), con NY come terzo incomodo.

Per quanto riguarda l'OVEST i titolari saranno Bryant (Lakers), Paul (Clippers), Griffin (Clippers), Howard (Lakers) e Durant (Thunder). Questo quintetto è marchiato a fuoco LA. Infatti nonostante la stagione deficitaria, ben due Lakers saranno in quintetto, insieme ad altri  due "cugini" dei Clippers. Resto basito nel constatare come la gente percepisca l'NBA: votare Howard a questo ASG nel suo peggiore anno nella lega, è davvero sorprendente. Dispiace invece che nessun rappresentante di San Antonio, Memphis o Golden State abbia avuto l'onore di vedere un suo giocatore titolare, speriamo almeno nel buonsenso degli allenatori che scelgono le riserve.




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Pubblicata da Deep il 18.01.2013


Le prime cinque W stagionali

Un’altra curiosità statistica, venuta di recente alla luce, riguarda l’inizio di stagione dei C’s: come si può facilmente evincere dalla tabella sottostante.

Le nostre prime cinque vittorie stagionali soo state conseguite con un vantaggio massimo di sei punti. Secondo l'Elias Stats Bureau, è la prima volta nella storia della franchigia che ciò si verifica ed è anche la prima volta che una simile serie è portata a termine da una squadra della N.B.A. negli ultimi 10 anni. Le ultime ad aver compiuto un simile exploit sono state i Minnesota Timberwolves e i Toronto Raptors, che durante la RS 2002-2003 vinsero le prime SEI partite con uno scarto uguale o inferiore a sei punti.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 17.01.2013


La prima volta di Boston con Washington

Una piccola curiosità statistica venuta alla luce solo ora: per 52 anni, i Celtics non sono mai riusciti a sconfiggere Washington in OT durante la Regular Season al Garden (si trattasse del MSG, sito al numero 150 di Causeway Street, o del TD/Fleet Center, costruito al numero 100 di Legends Way).

Le cose sono finalmente cambiate il 7 novembre 2012, quando i C’s hanno sconfitto i Wizards, proprio all’OT (100-94): nella storica occasione, i mattatori furono i Big Three, con Kevin Garnett (20 punti e 13 rimbalzi), Paul Pierce (15 + 10) e Rajon Rondo (18 punti e 14 assist).




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 17.01.2013


AInge: Nessuna fretta

Ormai lo ripete a sé ed a tutti quelli che lo intervistano come un mantra: "Non c'è nessuna fretta di apportare modifiche a questo gruppo". A dirlo è il nostro GM Ainge, ma è davvero così?

"Non è detto che siano da apportare cambiamenti a questo nucleo, almeno in questo momento", aggiungendo, "Valuterò con attenzione nelle prossime quattro/sei settimane se ci sarà bisogno di qualche intervento, anche se biogna notare che ogni giocatore in questo momento gioca nel suo ruolo e stiamo crescendo nella condizione globale. Insomma, non c'è nessuna particolare urgenza".

Possiamo credergli  ed oltretutto, come sottolineato dallo stesso Danny, la scossa emotiva avuta dal ritorno di Avery Bradley e la recente striscia di vittorie possa davvero dare del materiale su cui riflettere.

Detto questo è probabile che da qui a pochi giorni cambi davvero tutto, ed il nostro GM ci avrà depistato ancora una volta in pieno stile servizi segreti DDR.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 17.01.2013


Il Giovane Sullinger

Dopo un inevitabile periodo iniziale di ambientamento, durante il quale Coach Doc Rivers non ha però mai cessato di tesserne le lodi, Jared Sullinger è letteramente esploso, raccogliendo consensi unanimi
per il suo rendimento sul parquet. L’ex Ohio State ostenta ormai la sicurezza di un veterano, ccompagnata da quella giovanile sfrontatezza che ne hanno già fatto un idolo della BeanTown.

Sully ha tenuto, nelle ultime 10 partite giocate, una media di 9.5 punti (con una media al tiro del 57.6%), 8.2 rimbalzi e 1.3 assist. Come se non bastasse, il figlio di “Satch” è attualmente anche
leader della speciale classifica + / - non solo tra tutti i rookies della N.B.A., ma anche tra i Celtics, con un +78 stagionale che, volendo credere ciecamente a questo metro di giudizio, sembrerebbe dirla lunga sulle sue potenzialità, in massima parte tuttora inespresse. Qui di seguito sono elencate alcune principali statistiche mese per mese, che evidenziano i progressi di Jared dall’inizio della stagione.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 16.01.2013


Strisce celtiche vincenti

Il 100-89 conseguito lunedì 14 gennaio al TD Garden contro i Charlotte BobCats ha portato la striscia di
vittorie consecutive dei Celtics in questa RS a quota 6. Non è un risultato da disprezzare, perché era dal
dicembre 2010 (quindi dalla RS 2010-2011) che i Rivers Boys non conseguivano una serie positiva così lunga che, nell'occasione, si concluse a quota 14. Per appassionati e curiosi, diamo la lista completa delle vittorie, che ebbe inizio dopo la sconfitta all'Air Canada Centre di Toronto contro i Raptors (domenica 21 novembre 2010: 101-102), per concludersi all'Amway Center di Orlando, per mano dei Magic, sabato 25 dicembre 2010 (78-86).




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 15.01.2013


Un Quarto di nobiltà in quel di Atlanta

Sabato 5 gennaio 2013, i Celtics hanno sconfitto 89-81 alla Philips Arena di Atlanta gli Hawks di Coach Larry Drew. Al momento di scendere sul parquet, i bilanci stagionali dei due teams erano differenti: Boston si presentava in Georgia con un insufficiente 15-17, mentre i padroni di casa vantavano un eccellente 20-11, forti del quale puntavano decisamente al secondo posto assoluto della Eastern Conference. L’intervallo si era chiuso con i C’s sotto per 38-53. Tutto è drasticamente cambiato quando dallo spogliatoio bostoniano sono uscite dieci tigri: grazie a una difesa che, in una sorta di nemesi secolare avrà ricordato ai sudisti georgiani quella del Generale Thomas ”Stonewall” Jackson e della sua Brigata virginiana a Bull Run, i Nostri, guidati da un redivivo Rajon Rondo (alla seconda Tripla Doppia stagionale), dal solito Paul “The Truth” Pierce e da un Jared Sullinger che ostenta ormai la sicurezza dei veterani, hanno letteralmente annichilito le speranze di vittoria locali con un perentorio parziale di 33-9 nel terzo Quarto.

L’Elias Sports Bureau ci fa sapere che quella dei Verdi di Coach Doc Rivers è stata un’impresa ai limiti della leggenda. Infatti, nella storia della N.B.A. non era mai successo che una squadra con una percentuale di vittorie inferiore al 50% si recasse a casa di una squadra con bilancio attivo e segnasse almeno 30 punti in un Quarto, obbligando nel contempo i padroni di casa a segnarne meno di 10… Ma parliamo dei Celtics, e il Bureau ci rende noto che un punteggio parziale simile è già stato realizzato perdipiù sempre in occasione di un terzo Quarto: accadde mercoledì 6 novembre 1996 al TD Garden contro gli Indiana Pacers, che avevano chiuso l’intervallo in vantaggio 58-35. Nel terzo Quarto, i Bostoniani rifilarono agli avversari un terrificante 38-8. Correva l’infelice stagione 1996-97. Di lì a pochi giorni, il 30 dicembre, sarebbe stato Rick Fox a compiere un altro atto “eroico” in quel di Denver, del quale abbiamo già parlato recentemente.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 15.01.2013


Il borsino dei Celtics #11

Settimana dal 7 al 13 gennaio, con un bilancio di 3-0.

Pierce ha giocato una solida settimana. Nessun sussulto eccessivo, insomma siamo nell'ambito di una normale attività lavorativa per il nostro capitano, oltretutto con una partita di pausa coi Suns perché non serviva visto l'impatto della panchina.

Però il capitano è sempre il capitano e non mancano mai tutte le altre attività sul campo, come rimbalzi ed assists. Oltretutto quando ci sono delle difficoltà offensive, come nell'ultima partita contro Houston quando i nostri avversari si erano rifatti sotto a -2, PP con tutta la sua classe toglie sempre le castagne dal fuoco con qualche giocata delle sue ed oggi più che mai, non possiamo assolutamente prescindere da lui.

Rondo ha giocato due solo partite questa settimana per una curiosa squalifica presa ad Atlanta. Nelle partite giocate ha fatto sostanzialmente il compitino, ma non facciamo gli schizzinosi, è sempre un livello di assoluta eccellenza.

I numeri stagionali sono in calo, però il nostro folletto non ha dovuto forzare troppo, se non quando serviva e lo ha fatto senza nessun problema, segno che ha del margine.

Garnett meriterebbe il segno positivo solo per la partita di NY, dove ha realizzato l'unica doppia doppia settimanale con 19+10, ma con una cattiveria agonistica ed un impatto difensivo unici. Grande nella gestione dei nervi nei battibecchi con Melo: lui è rimasto calmo ed il giocatore dei Knicks è uscito di testa. Un maestro Jedi con i suoi mind games.

Nelle altre uscite ha palesato comunque una forma fisica notevole, ed un impatto sui nostri numeri sempre da non trascurare.

Jeff Green è stato davvero bravo questa settimana. Una cosa che piace di questa versione di Green è la faccia cattiva e convinta, ed il conseguente atteggiamento in campo. Non gioca sulle uova (modo di dire per alludere alla sufficienza di alcune sue uscite), ma anzi attacca con convinzione gli avversari.

I numeri sono buoni con 13.0 punti, 4.0 rimbalzi e 1.6 assists, tutti sopra media e quindi non posso che dargli un bel voto positivo.

Bass sicuramente ha giocato bene in alcuni frangenti, ma i suo numeri sono tutti in calo. Anche se l'impatto positivo sulla squadra c'è stato, non voglio certo scrivere il contrario, i dati numerici però restano deficitari. Se pensiamo che ha viaggiato a 5.3 punti e 3.6 rimbalzi, capite bene che non può essere in terreno positivo.

Ma proprio perché ha tenuto bene il campo nei momenti in cui bisogna avere carattere, e lo ha fatto con personalità, io spero sempre in una rinascita del ragazzo.

Bradley è andato benino in queste partite e solo l'impatto complessivo non è pienamente soddisfacente (per una non perfetta forma fisica?). Per essere la guardia titolare deve dare di più a livello numerico, ma la strada è quella giusta. Probabilmente (tolgo il probabilmente) è insieme a KG è il miglior difensore in squadra, ed una volta messo a posto il tiro, sarà una bella colonna dei nostri per questa stagione e per gli anni a venire.

Ottima comunque la partita a NY, che lascia ben sperare per l'imminente pieno recupero del ragazzo.

Terry è andato mediamente male questa settimana ed i numeri lo testimoniano. Solo 6.0 punti segnati di media sono davvero troppo pochi ed oltretutto con percentuali non buone e non all'altezza della sua fama.

Dobbiamo pretendere tanto di più dai nostro numero 4, perché è un importantissimo fattore uscendo dalla panchina, anzi IL fattore. Da uno come lui mi aspetto sempre tanta personalità e non partite anonime come l'ultima dove ha finto con 4 tiri in 16 minuti, troppo pochi davvero.

Lee è andato meglio, ancora una settimana in cui il suo impatto almeno si è visto. Mi è piaciuto e tanto anche in difesa, ed addirittura nell'ultima uscita è stato anche mortifero con un 5/7 al tiro per 14 punti.

Perché allora è in terreno neutro? Perché voglio vedere continuità, nei risultati e nell'approccio alle partite, anche se c'è da notare una sua repentina crescita. Sicuramente è convinto e quindi mi chiedo cosa avesse solo poche settimane fa, quando tutti a Boston volevano vederlo andare via. Ora non tutti sono così convinti.

Sullinger l'ho scritto e lo riconfermo, SPACCA!! Mi piace tantissimo questo giocatore che ha davvero tante frecce al suo arco. Se non fosse un rookie sembrerebbe di vedere un veterano in campo e questo è il più grande complimento che gli si può fare a mio avviso.

Ha viaggiato in settimana a 12.0 punti e 10.6 rimbalzi di media, davvero non male se pensate che è una 21esima scelta. Furto al draft? Ci siamo molto vicini, intanto è il sicuro MVP della settimana.

NOTA: Troppo poco in campo Collins e Barbosa per giudicarli, anche se il primo è sempre più enigmatico nella sua mediocrità ed il secondo quando viene chiamato a giocare da sempre tanta energia (non capisco perché non giochi di più).

Rivers ha gestito molto bene la squadra in settimana con rotazioni equilibrate (a parte l'apatia verso Barbosa) riuscendo anche a far quadrare i minuti complessivi. Ha convinto i suoi a difendere come conviene ad una squadra con la scritta Celtics sul cuore e quindi terreno ampiamente positivo per il nostro coach.




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Pubblicata da Deep il 15.01.2013


Jared l’Acchiappa rimbalzi

Il 9 gennaio 2013, in occasione della vittoria casalinga (87-79) sui Phoenix Suns, Jared Sullinger ha concluso l’incontro realizzando 12 punti (6/10) e catturando la bellezza di 16 rimbalzi, 5 dei quali offensivi, in 34:23 minuti di gioco. L’immarcescibile Elias Sports Bureau rende noto che si tratta del maggior numero di rimbalzi catturati da un Rookie dei C’s in una partita, dal venerdì 24 febbraio 2006: quel giorno, Ryan Gomes (ex Providence Friars) ne strappò 17 (10 difensivi) dalle mani dei giocatori dei Portland Trail Blazers (Zach Randolph e Martell Webster in testa), sconfitti alla Rose Garden Arena per 102-96. Gomes corredò l’exploit con 10 punti, 4 assist e 2 recuperi, accompagnando i 37 punti e 7 rimbalzi di Paul Pierce e i 25 punti di Wally Szczerbiak.

Ma, come avrebbe detto un celeberrimo personaggio televisivo, “non finisce qui”: infatti, quelli catturati da Sully costituiscono anche il maggior numero di rimbalzi per un rookie celtico partito dalla panchina, dal 7 marzo 1979: quel giorno, i Celtics furono sconfitti a Philadelphia dai 76ers (107- 114) guidati da Julius “Doctor J” Erving e da un immarcabile Bobby Jones (33 punti), ma Frederick Robert "Rick" Robey, appena reduce da un quadriennio alla corte dei Kentucky WildCats, mise a referto 17 rimbalzi e 12 punti.




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Pubblicata da Alessandro Bianco il 12.01.2013


Solo rumors

Tralasciando le follie giornalistiche per cui Rondo sarebbe sul mercato, ci sono alcune voci che si inseguono nei salotti NBA che vedrebbero sempre i Celtics in corsa per cambiare l'attuale roster.

EVANS: sembra che i Celtics siano in lizza con Nuggets, Lakers e Grizzles per accaparrarsi il play-guardia di Sacramento. Originariamente accostato alla trade con Boston insieme a Cousins, ora Tyreke sarebbe nel mirino anche senza il suo ingombrante compagno.

VAREJAO: anche qui i Celtics sono in corsa con molti altri come Lakers, Magic, Clippers, ma sembra che i nostri non abbiano nulla che possa interessare i Cavs, affare difficilissimo.

GORTAT: tantissimi in cosa per avere i servigi del lungo dei Suns, che ha recentemente rifiutato un prolungamento di contratto, con Magic (sarebbe un ritorno), Mavs (pista molto calda) e Bulls su tutti.

GAY: qui Ainge per arrivare a Rudy dovrebbe smuovere mari e montagne ed oltretutto non è ancora del tutto chiaro se Memphis voglia privarsi del ragazzo.

Chiudiamo questa inutilissima new sui rumors con Greg Oden. Lo sfortunatissimo centro uscito da Ohio State è ormai prossimo al rientro ed alcune squadre, tra i quali i Celtics, vorrebbero vedere se per caso si possa scommettere ancora sul ragazzo. Anche qui la concorrenza sembra notevole, con Miami intenzionata a verificare le sue ginocchia di cristallo, che dal 2007 al 2012 èhanno permesso al centro di giocare solo un totale di 82 partite.




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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 11.01.2013




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