Tot. 1872
Le Triple di Courtney Lee | |
Quando Danny Ainge annunciò al popolo bostoniano che Courtney Lee sarebbe stato un Celtic, le prime cose che i tifosi pensarono, furono che la sua acquisizione era dovuta a due caratteristiche peculiari: le eccellenti capacità difensive e l’attitudine a tirare da tre. Purtroppo, Lee ha finora in buona parte disatteso queste aspettative. Un certo miglioramento si sta però palesando nel tiro dall’arco dei 7,25 metri. Durante i mesi di ottobre e di novembre, infatti, la SG originaria di Indianapolis ha refertato complessivamente un umiliante 5/23 per una percentuale del 21.7%. In dicembre, nelle 13 partite finora disputate, ha invece alzato nettamente la media, realizzando 10 tentativi su 24 e tirando perciò con un più che ragguardevole 41.67%. |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 31.12.2012 |
Date storiche: 30 Dicembre 1996 | |
Stagione 1996-1997. Una delle peggiori per i Celtics, a memoria d’uomo. Il bilancio finale della RS sarà uno sconfortante 15-67 ed un umiliante ultimo posto nella Atlantic Division dominata da Miami, destinata ad essere però travolta in finale dai Bulls quasi imbattibili dell’epoca. Il roster dei C’s è, a dir poco, imbarazzante: fatta eccezione per il rookie Antonie Walker, le guardie Dee Brown , David Wesley e Dana Barros e per l'ala grande Dino Radja, la stragrande maggioranza dei nomi evoca cupi ricordi (Marty Conlon, Todd Day, Pervis Ellison, Steve Hamer, Nate Diggers, Michael Hawkins, Stacey King, Greg Minor, Brett Szabo) o, alternativamente per i soli tifosi italiani, qualche sorriso (Frank Brickowski a Varese, oltre a Radja a Roma), o molte imprecazioni (Alton Lister, autentica meteora a Milano, tuttora ricordato come uno dei peggiori giocatori americani nella storia della società). |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 30.12.2012 |
Melo cresce | |
Dopo la spettacolosa prestazione dell'altra sera quando la nostra seconda scelta del 2012 aveva messo insieme la sua prima tripla doppia nella lega, facendo registrare anche il record di stoppate nella D-League (14), Melo si è ripetuto con un'altra prestazione ai limiti della tripla doppia e stavolta con ben 32 punti segnati, accompagnti da 9 rimbalzi ed altrettante stoppate. Si nota nel video delle sue azioni migliori (qui sotto) come i canestri siano tutti da pochi centimetri dal ferro e/o schiacciando, ma al minuto 1:41 notate un tiro dalla media davvero eseguito benissimo, segno di una crescita costante. Non gridiamo al miracolo e neanche alla nascita del nuovo Russell (sembra un adulto tra i bambini), ma attenzione al ragazzo sul quale Ainge punta forte per il futuro... |
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Pubblicata da Deep il 28.12.2012 |
Date storiche: 27 dicembre 1956 | |
Stagione 1956-1957: I Boston Celtics affrontano a Philadelphia gli odiati Rochester Royals di Bobby “Hooks” Wanzer, Si Green, Maurice Stokes e Dick Ricketts, vicini al trasferimento della franchigia a Cincinnati (Ohio). La partita si conclude favorevolmente 97-92, ma Bill Sharman, autore di 19 punti, interrompe la propria striscia vincente di tiri dalla lunetta senza errori a quota 55, migliorando comunque il record personale ed assoluto della N.B.A. che già gli appartenevano dal 30 gennaio 1955, con 50 tiri consecutivi senza errori. Per la guardia texana nativa di Abilene, però, ci sarà il tempo per stabilire un nuovo primato: 56 tiri liberi consecutivi senza errori realizzati nel corso di 11 partite di PO nel corso delle stagioni 1958 e 1959. Il Record, relativamente alle partite di PO, è tuttora imbattuto. Nel corso del medesimo campionato, Bill realizzò anche una media dalla lunetta del 93.2%, che rimase imbattuta fino alla stagione 1976-77, quando Ernie DiGregorio dei Buffalo Braves, un minuto playmaker nativo di North Providence in Rhode Island, portò il primato al 94.5%. Per ciò che attiene il primato in casa Celtics, Larry Bird arrivò a quota 71, mancando di poco il record che apparteneva a Calvin Murphy (78). Curiosamente, l’infelice evento si materializzò proprio a Houston Il 22 febbraio 2009, un altro leggendario sniper, Ray “He Hot Game” Allen chiudeva all’US Airways Center di Phoenix (Celtics-Suns 128-108) una serie vincente iniziata il 25 dicembre 2008, portando il record bostoniano a quota 72. Qui di seguito, la progressione di questo record, per gli amanti delle |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012 |
Non è la prima volta che succede | |
Il 1° dicembre 2012, i Boston Celtics sono stati sconfitti al BMO Harris Bradley Center di Milwaukee dai Bucks per 91-88, nonostante un avvio di 1° Quarto a dir poco pirotecnico: un 17-0 che aveva lasciato presagire una tranquilla passeggiata di salute per i Verdi, trasformatosi però in uno stillicidio, chiuso dalla bella tripla di Brandon Jennings a 24 secondi dalla sirena finale. Erano seguite molte L'Elias Sports Bureau, invece, ci fa sapere che le ultime tre squadre NBA a segnare i primi 17 o più punti di un incontro, hanno immancabilmente finito con una sconfitta... Quali sono state le altre |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 27.12.2012 |
Date storiche: 26 dicembre 1956 | |
Stagione 1956-1957. I Celtics vinceranno il loro primo Anello al termine di una stagione che li vedrà primeggiare sulla Eastern Division, davanti ai campioni in carica dei Syracuse Nationals (futuri Philadelphia 76ers) di Dolph Schayes, Ed Conlin, Johnny “Red” Kerr, Al Bianchi e dell’ex Togo Anthony Palazzi (scelto con il n°5 al Draft del 24 aprile 1954 e ceduto ai rivali il 29 novembre 1956). La squadra guidata da Arnold “Red” Auerbach schiera, tra gli altri, Bob Cousy (futuro Most Valuable Player con 20.6 punti, 4.8 rimbalzi e 7.5 assist di media), Bill Sharman (ormai 30enne, ma capace ancora di una media da 21.1 punti a partita), i due sophomores Jim Loscutoff e Frank Ramsay e i due rookies terribili, Tom Heinsohn (destinato ad ottenere il riconoscimento di Rookie of The Year con 16.2 punti, 9.8 rimbalzi e 1.6 assist a partita) e Bill Russell. Proprio il Centro nativo di Monroe (Louisiana), dominerà la classifica dei rimbalzisti, con una media/partita di 19.6 (accompagnati, tanto per non farsi mancare nulla, da 14.7 punti ed 1.8 assist. E meno male che all’epoca non si teneva conto delle stoppate!). Boston vincerà la finale di Division sui Nationals per 3-0 e poi conquisterà l’agognato Anello sconfiggendo i St. Louis Hawks 4-3. Memorabile Gara 7, chiusa dopo ben 2 OT, con il punteggio di 125-123 al Garden. Era sabato 13 aprile 1957. Nasceva la Dinastia. Mercoledì 26 dicembre 1956 rappresenta una data storica per i Celtics, perché nell’occasione Bill Russell (ancora Rookie) stabilisce contro i Philadelphia Warriors (sconfitti al Garden 120-97) quello che tuttora rimane il record di franchigia per rimbalzi catturati in una partita: 34. E in soli 20 minuti di gioco… |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 26.12.2012 |
Il borsino dei Celtics #8 | |
Settimana dal 17 al 23 dicembre, con un bilancio di 1-2. Pierce altro che MVP, ci vuole il monumento equestre. In questa settimana ha viaggiato a 30.3 di media e siamo addirittura a 37.5 nelle ultime due. Che dire, davvero non ha accettato mai di perdere ed ha provato in ogni modo, dall'alto della sua classe, di dare l'esempio per ribaltare questa situazione difficile. Oltre a segnare molto, sta tirando benissimo. Pensate che nelle partite della settimana è addirittura 32/49 che vuol dire il 65.3% dal campo. MOSTRUOSO! Rondo ha "steccato" (con tutte le virgolette possibili) l'ultima partita, ma non si può dire che non sia in terreno positivo. Ha anche tirato e segnato maggiormente in questa fase, perché serviva, anche se di fatto non ne abbiamo tratto giovamento quasi mai. La cosa che forse potrebbe preoccupare è la diminuzione nel numero degli assists passato dai 12.2 stagionali ai 9.0 del periodo, ma sono davvero molto pignolo... Garnett è uno dei giocatori che preferisco su questo globo terraqueo. Mi dispiace molto scrivere quello che sto per scrivere: Kevin in questa settimana non ha girato quasi mai. E' in una fase interlocutoria della sua stagione e forse della sua carriera. Si rende conto che certe cose non le fa più e vederlo abbassare la testa dopo una penetrazione presa in faccia, fa male al cuore. Però KG risorgerà. Le difficoltà di oggi sono del tutto motivate dal punto in cui siamo in stagione. Anche se è in fase calante, anzi l'ultima partita è stato quasi fastidioso a tratti, alzerà il suo rendimento nei momenti topici della stagione, almeno questa è la nostra speranza (la mia è una convinzione a dire il vero). Per questa settimana scivola in un rendimento diciamo rivedibile... Jeff Green è andato mediamente male in questa settimana. Impalpabile è l'aggettivo che mi verrebbe di dargli. Non ha dato una gran mano in attacco, in difesa non c'è quasi mai, insomma una presenza eterea. E dire che c'erano ampi segni di ripresa.. A tutti i tifosi poi non è piaciuta per nulla l'uscita dal campo nei supplementari contro i Bucks. Il ragazzo, si scoprirà poi, non aveva nulla di rotto ed era solo la botta presa. Altri sarebbero rimasti in gioco, molti molti ne sono sicuri. Io non so cosa ha provato, ovvio che la figura non sia di uno che vuole dare tutto per la causa. Bass sempre più incerto, è sparito dal gioco dei Celtics. Il suo minutaggio settimanale è sceso a 25.6 minuti a sera e ancora inferiore a quel 27.2 che già era un dato in caduta libera. Mi sembra ovvio che Brandon non convinca più Rivers in niente e che sia un destinato alle trade. Ovvia conseguenza di questo Bass difficilmente vede il campo nei minuti finali e vi assicuro che per l'autostima di uno partito per la sua grande stagione da titolare, questo è davvero un disastro. Terry ha vissuto una difficile settimana conclusa in "bellezza" con una partita da 1/15 dal campo. Disastro è dir poco ed anche se ha una discreta prestazione contro Cleveland poteva forse salvarlo, il dato citato non può essere lavato via senza un grosso meno rosso in settimana. Inutile dire che vogliamo di più dal ragazzo con la fascetta, è troppo importante avere qualcosa dai suoi tiri dalla distanza e dai cambi ritmi dalla panchina, altrimenti si fa tutto buio per noi. Lee non è stato un autentico disastro come nelle settimane in precedenza, almeno inizia a mettere qualche numero decente. Però siamo davvero tanto indietro e gioca all'incirca come un rookie in cerca di sicurezze. Invece ricordo (anche se è un gioco che non mi piace), che è pagato 5.000.000 di dollari e con un contratto piuttosto lungo. Speriamo che quanto visto di positivo questa settimana sia la svolta e che cominci ad incidere maggiormente sui nostri destini, visto che Rivers ha pensato di togliergli il quintetto e quindi un bel po' di pressioni. Sullinger è per me un buonissimo giocatore. Non una star, anche se molti credono il contrario, ma un giocatore che per i prossimi 10 anni starà nella lega senza sfigurare. Non mi piace il modo in cui lo impiega Rivers, dovrebbe giocare di più. Proprio visti i nostri problemi a rimbalzo, Sully potrebbe dare una bella mano, perché lui sotto i tabelloni ci va e per davvero. Per me resta in terreno "giallo" solo per mancanza di minuti, sarebbe un altro dei positivi altrimenti, ne sono sicuro. Collins ha preso il posto nella rotazione di Wilcox (che questa settimana è non giudicabile) e lo ha fatto entrando addirittura per due volte in quintetto. Però il suo peso nella squadra è davvero basso, neanche in difesa dove sulla carta dovrebbe primeggiare. Fa sempre più falli che punti, ma qui niente di veramente nuovo, ma la cosa che invece mi inquieta è la sua mancanza di fisicità sotto il nostro canestro, cosa che non dovrebbe far mancare invece. Io non so davvero che pesci prendere con lui, non mi piace e non riesco a vedere quello che Rivers vede in lui.
Rivers è in una fase remissiva della stagione. Sta facendo esperimenti di ogni genere, come quello citato di Collins, ma non so se sono realmente esperimenti o dei messaggi alla sua dirigenza. Il gioco espresso, nei finali in maggior parte, è imbarazzante. Possibile che non esista altro che palla a Pierce e/o Rondo e vediamo che succede? Dai non ci credo.. Deve crescere anche lui, mi sembra assurdo scriverlo perché stimo DOC oltremisura, ma mi sembra che anche lui non sia in forma smagliate in questa fase. |
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Pubblicata da Deep il 24.12.2012 |
Roster in movimento. | |
In questa vigilia di Natale, nella quale tutto vorremmo solo sentire cose liete e serene, dobbiamo fare però fare buon viso a cattivo gioco, ma nessuno ci impedisce di iniziare prima con le notizie brutte e poi continuare con quelle buone, il dolce alla fine è sempre una gran cosa. Chris Wilcox dovrà stare fuori per 3/4 settimane per l'infortunio al pollice subito nella sconfitta di Chicago. Il problema è al legamento che ha subito una dolorosissima distorsione. Peccato perché Chris a mio avviso stava recuperando condizione e salute. Come dicevo all'inizio c'è però anche una bella notizia. Coach Rivers ha dichiarato che Avery Bradley sta bene e si allena altrettanto bene e potrebbe giocare nella partita di Natale contro i Nets. Questa è la notizia che tutti noi ci aspettavamo, perché se vogliamo capire questi Celtics dobbiamo prima essere al completo. Tornando al roster, i nostri hanno coperto il "buco" lasciato da Wilcox con la firma del 6'9" Jarvis Varnado, che stava giocando in D-League con una media di 14 punti, 10 rimbalzi e 3.9 stoppate. Di lui non so nulla, se non quello che leggo dagli scout, che lo definiscono una presenza difensiva notevole e già pronto ora per essere un ottimo rimbalzista ed un intimidatore d'area NBA. Ecco un video diffuso su Youtube che ci mostra alcune delle sue doti. |
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Pubblicata da DeeP il 24.12.2012 |
Fabricio "Fab" Paulino de Melo, AKA Fab Melo #13 | |
Il Centrone juiz-forano proveniente da Syracuse è stato spedito a farsi le ossa in D-League. Orbene ieri, 22/12/2012, i Maine Red Claws sono stati sconfitti dagli Erie BayHawks per 85-78, ma Fab ha realizzato Non male, che ne dite? |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 23.12.2012 |
Paul Pierce accende le luci contro i Cavs | |
Il 19 dicembre, in occasione della vittoria conseguita al TD Garden contro i Cleveland Cavaliers, Paul Pierce ha realizzato 40 punti, non troppo lontano dal suo Career High, ottenuto il 15 febbraio 2006 al termine di un lungo match, proprio contro i Cavs, conclusosi al termine di 2 OT con la sconfitta casalinga dei C’s per 109-113. Erano altri tempi e il Capitano giocava in una squadra che nella stagione presentò questo roster: Paul Pierce, Delonte West, Wally Szczerbiak, Ryan Gomes, Raef LaFrentz, Brian Scalabrine, Orien Greene, Michael Olowokandi, Tony Allen, Gerald Green, Marcus Banks, Mark Blount, Ricky Davis, Dan Dickau, Al Jefferson, Dwayne Jones, Kendrick Perkins, Justin Reed… Torniamo alla prestazione megagalattica di 3 sere fa: The Truth ha tirato dal campo con l’81.3% (13/16, con 6/7 da tre), accompagnato da un sontuoso 8/8 dalla lunetta, da 8 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi ed una stoppata, il tutto in soli 33:36 minuti… Secondo l’omniscente Elias Sports Bureau, si è trattato della seconda più grande prestazione nella storia dei C’s, in base ad un rendimento di almeno 40 punti, inferiore solamente ai 42 punti realizzati da Bob McAdoo con l’81.8% (18/22). Accadde il 27 marzo 1979, ancora una volta contro i Cavs. Che evidentemente portano fortuna ai nostri amati cecchini… |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 22.12.2012 |
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