Tot. 1872
Metà stagione: ed ora? | |
Forse in pochi, se non gli anti Celtics, si sarebbero aspettati un record a 20-20 dopo 40 partite. Questo dato non è altro che il sintomo di un malessere e non ci nascondiamo certo dietro un dito: bisogna cambiare diverse cose per puntare al tittolo. Ovviamente vista l'età di alcuni dei nostri giocatori (Pierce, Garnett e Terry su tutti), non possiamo permetterci di perdere un anno e quindi bisognerà intervenire sul mercato. Si inseguono voci di un interesse per J.J. Redick per trovare un po' di pericolosità dal perimetro, ed anche se potrebbe essere interessante avere il ragazzo in squadra, andrebbero cambiate diverse gerarchie. Ad esempio Terry non avrebbe più molto senso, perché se non è una delle opzioni sul perimetro che cosa lo usiamo a fare. Prendere J.J. vorrebbe dire abiurare parte delle convinzioni tattiche di questa estate, ed oggi sarebbe difficile da capire se non dopo aver visto chi sarebbe il partente per fargli spazio. Dubito Terry, molto più probabile Lee. Però non avremmo risolto moltissimo, saremo sempre con Pierce + Terry + Redick ed con la collocazione di Bradley sospeso fra questi. Senza avere ancora una risposta sul reparto esterni, c'è da dire che il vero nodo oltretutto è un altro: il centro. Non c'è nel roster un centro titolare e KG si adatta ed a tratti anche bene, ma non potrà farlo in eterno. Bass e Collins hanno fallito miseramente per motivi diversi (il primo è un ala grande oltretutto) e bisogna cambiare offrendo i due un po' ovunque, cercando di non sacrificare Sullinger e/o Bradley, per nulla facile a questo punto della stagione. Non c'è più nulla di più difficile del lavoro di un GM quando i tuoi interlocutori sanno che devi forzatamente cambiare: il rischio "sola" è a quel punto altissimo. I Suns, per fare un nome, potrebbero accettare di darti un Gortat che sarebbe utilissimo alla nostra causa, ma molto probabilmente affibiandoti un albatros (inteso come contratto) che per loro non ha più utilità, figuriamoci per noi. Insomma la situazione è preoccupante, siamo ad una sola partita da metà stagione e per ora non possiamo dire che siamo sulla cresta dell'onda. Ainge deve far qualcosa, col rischio però di non fare in tempo per trovare i giusti equilibri. Restiamo in attesa. |
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Pubblicata da DeeP il 21.01.2013 |
Ainge cerca Oden? | |
Negli ultimi giorni Greg Oden ha fatto trapelare che ormai si sente pronto per un suo ritorno nella NBA dopo aver subito la sua terza operazione alle ginocchia, che definire di cristallo è forse poco. Tra le squadre interessate al centro ex Ohio State ci sarebbero i Boston Celtics vogliosi di verificare lo stato di salute del ragazzo (ricordo che ha solo 24 anni). Ainge ha spiegato in un'intervista radiofonica la sua posizione nella vicenda: "Certo che i Celtics sono interessati al ragazzo, così come lo sono le altre 29 squadre della lega. Greg è un giocatore interessantissimo...", aggiungendo, "però non abbiamo fatto nessuna proposta formale e non abbiamo provato a firmarlo, questo è falso. Però restiamo vigili per monitorare i sui suoi progressi". Sembra chiaro che la sua firma potrebbe essere un azzardo, però è anche vero che nel caso di una salute decente potrebbe essere un colpo incredibile. Oltretutto farebbe anche molto bene a Greg a mio avviso venire a Boston. Perché per un lungo giocare vicino ad un "insegnante" come KG e con un talento come Rondo a servirlo non sarebbe davvero male e ne favorirebbe la naturale crescita. Se son rose.... |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 18.01.2013 |
Forza Leandro | |
Nei giorni scorsi sono circolate negli ambienti NBA alcune indiscrezioni secondo le quali Leandro Barbosa avrebbe chieste insistentemente alla dirigenza dei Celtics di essere ceduto. Ieri in un intervento radiofonico Ainge ha seccamente smentito qualsiasi intenzione di Leandro di lasciare la squadra ed anzi ha ribadito come sia contento del rendimento del ragazzo. Intanto in un'intervista della CSNNE ad opera di Jessica Camerato si è appreso il motivo dell'assenza di Leandrinho nel mese di dicembre, quando saltò quattro partite per tornare con la squadra a Sacramento e del suo malumore palesato nell'ultimo periodo. "Mia suocera è in coma. Ha bisogno di un trapianto di un rene per riuscire a vivere ed allora i medici hanno deciso di metterla in coma farmacologico per cercare intanto un donatore. Ho cercato di stare vicino alla mia famiglia per aiutare in questa difficile situazione, ma allo stesso tempo ho un lavoro ed quindi ho deciso di tornare. La situazione è ancora in evoluzione e spero che si possa risolvere per il meglio". Non possiamo far altro che augurare tutto il bene a Leandro ed alla sua famiglia e sperare in futuro che i musi lunghi di un giocatore non vengano legati solo alla volontà di andarsene, ma che ci si informi prima di scrivere autentiche cattiverie a vanvera. |
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Pubblicata da Deep il 18.01.2013 |
Rondo e KG titolari ad EST. | |
Kevin Garnett da centro e Rajon Rondo da playmaker, saranno titolari nella partita delle stelle (ASG) che si disputerà in febbraio a Houston. Insieme ai nostri alfieri ci saranno nel quintetto James (Heat), Wade (Heat) e Anthony (Knicks). Chissà come quest'ultimo sarà felice di giocare con Garnett, col quale ha avuto dei problemi nel recente passato. Il pubblico, che sceglie i quintetti, ha già decretato quale sarà la sfida per il titolo: Boston (2 rappresentanti) e Miami (2 rappresentati), con NY come terzo incomodo. Per quanto riguarda l'OVEST i titolari saranno Bryant (Lakers), Paul (Clippers), Griffin (Clippers), Howard (Lakers) e Durant (Thunder). Questo quintetto è marchiato a fuoco LA. Infatti nonostante la stagione deficitaria, ben due Lakers saranno in quintetto, insieme ad altri due "cugini" dei Clippers. Resto basito nel constatare come la gente percepisca l'NBA: votare Howard a questo ASG nel suo peggiore anno nella lega, è davvero sorprendente. Dispiace invece che nessun rappresentante di San Antonio, Memphis o Golden State abbia avuto l'onore di vedere un suo giocatore titolare, speriamo almeno nel buonsenso degli allenatori che scelgono le riserve. |
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Pubblicata da Deep il 18.01.2013 |
Le prime cinque W stagionali | |
Un’altra curiosità statistica, venuta di recente alla luce, riguarda l’inizio di stagione dei C’s: come si può facilmente evincere dalla tabella sottostante. Le nostre prime cinque vittorie stagionali soo state conseguite con un vantaggio massimo di sei punti. Secondo l'Elias Stats Bureau, è la prima volta nella storia della franchigia che ciò si verifica ed è anche la prima volta che una simile serie è portata a termine da una squadra della N.B.A. negli ultimi 10 anni. Le ultime ad aver compiuto un simile exploit sono state i Minnesota Timberwolves e i Toronto Raptors, che durante la RS 2002-2003 vinsero le prime SEI partite con uno scarto uguale o inferiore a sei punti. |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 17.01.2013 |
La prima volta di Boston con Washington | |
Una piccola curiosità statistica venuta alla luce solo ora: per 52 anni, i Celtics non sono mai riusciti a sconfiggere Washington in OT durante la Regular Season al Garden (si trattasse del MSG, sito al numero 150 di Causeway Street, o del TD/Fleet Center, costruito al numero 100 di Legends Way). Le cose sono finalmente cambiate il 7 novembre 2012, quando i C’s hanno sconfitto i Wizards, proprio all’OT (100-94): nella storica occasione, i mattatori furono i Big Three, con Kevin Garnett (20 punti e 13 rimbalzi), Paul Pierce (15 + 10) e Rajon Rondo (18 punti e 14 assist). |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 17.01.2013 |
AInge: Nessuna fretta | |
Ormai lo ripete a sé ed a tutti quelli che lo intervistano come un mantra: "Non c'è nessuna fretta di apportare modifiche a questo gruppo". A dirlo è il nostro GM Ainge, ma è davvero così? "Non è detto che siano da apportare cambiamenti a questo nucleo, almeno in questo momento", aggiungendo, "Valuterò con attenzione nelle prossime quattro/sei settimane se ci sarà bisogno di qualche intervento, anche se biogna notare che ogni giocatore in questo momento gioca nel suo ruolo e stiamo crescendo nella condizione globale. Insomma, non c'è nessuna particolare urgenza". Possiamo credergli ed oltretutto, come sottolineato dallo stesso Danny, la scossa emotiva avuta dal ritorno di Avery Bradley e la recente striscia di vittorie possa davvero dare del materiale su cui riflettere. Detto questo è probabile che da qui a pochi giorni cambi davvero tutto, ed il nostro GM ci avrà depistato ancora una volta in pieno stile servizi segreti DDR. |
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Pubblicata da Francesco Sanna aka datruth il 17.01.2013 |
Il Giovane Sullinger | |
Dopo un inevitabile periodo iniziale di ambientamento, durante il quale Coach Doc Rivers non ha però mai cessato di tesserne le lodi, Jared Sullinger è letteramente esploso, raccogliendo consensi unanimi Sully ha tenuto, nelle ultime 10 partite giocate, una media di 9.5 punti (con una media al tiro del 57.6%), 8.2 rimbalzi e 1.3 assist. Come se non bastasse, il figlio di “Satch” è attualmente anche |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 16.01.2013 |
Strisce celtiche vincenti | |
Il 100-89 conseguito lunedì 14 gennaio al TD Garden contro i Charlotte BobCats ha portato la striscia di |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 15.01.2013 |
Un Quarto di nobiltà in quel di Atlanta | |
Sabato 5 gennaio 2013, i Celtics hanno sconfitto 89-81 alla Philips Arena di Atlanta gli Hawks di Coach Larry Drew. Al momento di scendere sul parquet, i bilanci stagionali dei due teams erano differenti: Boston si presentava in Georgia con un insufficiente 15-17, mentre i padroni di casa vantavano un eccellente 20-11, forti del quale puntavano decisamente al secondo posto assoluto della Eastern Conference. L’intervallo si era chiuso con i C’s sotto per 38-53. Tutto è drasticamente cambiato quando dallo spogliatoio bostoniano sono uscite dieci tigri: grazie a una difesa che, in una sorta di nemesi secolare avrà ricordato ai sudisti georgiani quella del Generale Thomas ”Stonewall” Jackson e della sua Brigata virginiana a Bull Run, i Nostri, guidati da un redivivo Rajon Rondo (alla seconda Tripla Doppia stagionale), dal solito Paul “The Truth” Pierce e da un Jared Sullinger che ostenta ormai la sicurezza dei veterani, hanno letteralmente annichilito le speranze di vittoria locali con un perentorio parziale di 33-9 nel terzo Quarto. L’Elias Sports Bureau ci fa sapere che quella dei Verdi di Coach Doc Rivers è stata un’impresa ai limiti della leggenda. Infatti, nella storia della N.B.A. non era mai successo che una squadra con una percentuale di vittorie inferiore al 50% si recasse a casa di una squadra con bilancio attivo e segnasse almeno 30 punti in un Quarto, obbligando nel contempo i padroni di casa a segnarne meno di 10… Ma parliamo dei Celtics, e il Bureau ci rende noto che un punteggio parziale simile è già stato realizzato perdipiù sempre in occasione di un terzo Quarto: accadde mercoledì 6 novembre 1996 al TD Garden contro gli Indiana Pacers, che avevano chiuso l’intervallo in vantaggio 58-35. Nel terzo Quarto, i Bostoniani rifilarono agli avversari un terrificante 38-8. Correva l’infelice stagione 1996-97. Di lì a pochi giorni, il 30 dicembre, sarebbe stato Rick Fox a compiere un altro atto “eroico” in quel di Denver, del quale abbiamo già parlato recentemente. |
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Pubblicata da Alessandro Bianco il 15.01.2013 |
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